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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 
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Sottosegretario di Stato
On. Giuseppe L'Abbate
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

CORONAVIRUS: IL SOSTEGNO DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE AL COMPARTO SUINICOLO ITALIANO

Sostegno alla filiera suinicola nazionale con 13 milioni di euro dal Fondo Indigenti, avvio delle misure decise per il fondo di settore con una dotazione di 5 milioni di euro e la richiesta in Ue per lo strumento dell'ammasso privato. Queste le azioni messe in campo dal Ministero delle Politiche Agricole specifiche per il comparto suinicolo italiano a fronte delle sofferenze patite per il lockdown imposto per fronteggiare l'emergenza epidemiologica Covid-19. Ad illustrarle il Sottosegretario Giuseppe L'Abbate in risposta ad una interrogazione svoltasi in Commissione Agricoltura al Senato. Il settore, infatti, ha subito un crollo del volume d'affari che si stima del 20%, su cui pesa la chiusura del canale ristorativo, in Italia e all'estero, nonché la ridotta capacità di lavorazione dei macelli nonostante il boom della domanda alimentare presso supermercati e negozi.

"Siamo impegnati nella difesa e valorizzazione dell'intera filiera suinicola già da prima della pandemia Covid-19 - dichiara nella sua risposta il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate - Alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sul Fondo suinicolo, la cui dotazione è pari a 5 milioni di euro, è seguita una riunione del tavolo di filiera che ha suggerito di agire su due direttive: promozione e rafforzamento delle Cun, le Commissioni Uniche Nazionali. Una volta superata la fase di lockdown, si darà avvio ad una forte campagna di promozione a sostegno della produzione nazionale e, in particolare, dei prosciutti Dop nei punti vendita della Grande distribuzione, con il coinvolgimento del settore della ristorazione. L'obiettivo - prosegue L'Abbate - è quello di rilanciare i consumi al banco dei tagli, uno dei segmenti più in sofferenza in questa fase. Allo stesso tempo è stato portato avanti un confronto per ulteriori misure urgenti di alleggerimento del mercato dei prosciutti. Ciò si aggiunge allo stanziamento di 9 milioni di euro per l'acquisto di prosciutti DOP e di 4 milioni di euro per i salumi IGP e DOP, a valere sul Fondo Indigenti, destinato a suini nati, allevati e macellati in Italia al fine di garantire un primo intervento sulla filiera nazionale a fronte dell'epidemia Covid-19. L'attenzione alla materia prima italiana - conclude il Sottosegretario L'Abbate - è ribadita dal provvedimento che introduce l'obbligo di indicare l'origine delle carni suine trasformate, attualmente al vaglio della Commissione europea a cui abbiamo rivolto, inoltre, la richiesta di utilizzare lo strumento dell'ammasso privato anche per queste tipologie di prodotti".

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29/04/2020, 15:20
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AGEA, NELLE ULTIME TRE SETTIMANE EROGATI 249MILIONI PER OLTRE 138MILA BENEFICIARI



MIPAAF, BELLANOVA: "CONTINUIAMO A SOSTENERE LE IMPRESE AGRICOLE ACCELERANDO SUI PAGAMENTI. LA LIQUIDITÀ

È ESSENZIALE"



249milioni di euro per oltre 138mila beneficiari con decreti di pagamento nell’ambito della domanda unica, dello sviluppo rurale, del vino, dei programmi operativi.
Sono i numeri e il raggio d’azione che restituiscono il lavoro di Agea nelle ultime tre settimane nell’erogazione degli aiuti agli agricoltori.

Entrando nel dettaglio, ecco il quadro di sintesi: domanda unica, in particolare per l’annualità 2019, 100.767 beneficiari per 78.7 milioni; programmi regionali di sviluppo rurale (PSR) e che vedono Agea come organismo pagatore, 103.3 milioni; programmi nazionale di sviluppo rurale, misura assicurativa, 18.235beneficiari per 40.1 milioni; promozione paesi terzi, oltre 9.5milioni; programmi di miglioramento della qualità dell’olio d’oliva, oltre 6.8 milioni; programmi operativi, oltre 6.8 milioni; ristrutturazione vigneti, 4.2 milioni; distillazione, 115mila euro.

“Consapevoli di quanto la liquidità per le aziende sia essenziale soprattutto in questo momento, continuiamo a lavorare a marce forzate nei pagamenti in favore delle imprese agricole”, dice la Ministra Teresa Bellanova, “e rilevo il grande lavoro che Agea sta svolgendo. Un impegno che abbiamo assunto e che porteremo avanti con puntualità e determinazione anche nelle prossime settimane. Con i pagamenti di quest’ultimo periodo, ammontano complessivamente a 414 milioni di euro le somme erogate e sono oltre 211 mila sono le aziende agricole che ne hanno beneficiato”

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29/04/2020, 19:56
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MIPAAF, BELLANOVA INCONTRA ORIGIN ITALIA

“SISTEMA DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE STRATEGICO PER LA FILIERA ALIMENTARE.
PEGNO ROTATIVO PER DOP E IGP IMPORTANTE PER GARANTIRE LIQUIDITÀ”

Roma, 29 aprile 2020

“Il sistema delle Indicazioni geografiche è e resta un perno fondamentale delle politiche di sviluppo agroalimentare del Paese. Un vero e proprio mondo fatto di eccellenza e di enorme forza competitiva che dobbiamo assolutamente difendere.
E’ il motivo per cui nelle scelte sull’etichettatura nutrizionale facoltativa abbiamo detto con forza che le Dop e le Igp vanno escluse. Non possiamo confondere il consumatore con i semafori sui prodotti quando c’è un marchio europeo che ne certifica la qualità.

Adesso, dobbiamo continuare a lavorare insieme perché non una delle aziende che producono qualità sia indebolita dalla crisi attuale, per rafforzare le filiere e i rapporti tra produttori primari e trasformatori potenziando e moltiplicando il valore del sistema geografico e il legame inscindibile cibo-territorio, non arretrando, anzi, nella battaglia al falso cibo e alle imitazioni delle nostre indicazioni geografiche.
A difesa delle indicazioni geografiche alcune iniziative sono già nel Cura Italia: penso al Fondo indigenti dove come sapete ho proposto ci fosse uno stanziamento da 50 milioni di euro di cui 27 andranno a prodotti Dop come formaggi, prosciutti e salumi. Mentre stiamo lavorando per rendere immediatamente operativo il pegno rotativo per i prodotti DOP e IGP, compresi vini e bevande spiritose. Abbiamo già predisposto lo schema di decreto e avremo bisogno dell'aiuto dei Consorzi per individuare le caratteristiche di ogni prodotto da sottoporre a pegno. Uno strumento che può dare una mano sul fronte della liquidità”.

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29/04/2020, 19:59
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Piano rigenerazione olivicola della Puglia

Insediato oggi al Ministero delle Politiche Agricole il Comitato di sorveglianza

30 04 2020

Si è insediato stamane al Ministero delle Politiche agricole il Comitato di sorveglianza istituto nell’ambito del Piano di rigenerazione olivicola della Puglia e composto dai rappresentanti designati da Mipaaf, Mise, Sud e Coesione territoriale, Regione Puglia.

Al centro della discussione, svoltasi in videoconferenza, le varie proposte attuative e lo stato di avanzamento dell’intero Piano Xylella.
Particolare attenzione è stata rivolta alle misure finalizzate a ricompensare il settore produttivo danneggiato dall’emergenza e a rigenerare il tessuto produttivo e il paesaggio salentino e pugliese. Tra le altre quelle rivolte a frantoi, indennizzi agli agricoltori, reimpianti.

Nei prossimi giorni verrà attivata attraverso Agea la prima misura a regia ministeriale che impegna 35milioni di euro a favore dei frantoi, mentre nella prossima riunione saranno valutate le proposte delle misure a regia regionale su reimpianti, riconversione verso altre colture, salvaguardia degli ulivi monumentali.

Il Comitato ha adottato un regolamento interno di gestione.

“Con l’insediamento formale del Comitato, e dopo mesi di attività in cui le diverse misure hanno prese forma”, dice la Ministra Teresa Bellanova, “entra nella fase attuativa il Piano per la rigenerazione olivicola della Puglia. Un momento importante, a maggior ragione dinanzi all’emergenza prodotta dal coronavirus, perché anche dalla qualità di questa fase dipenderà il futuro dell’agricoltura, non solo pugliese”.

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30/04/2020, 15:48
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BELLANOVA: "E' IL LAVORO CHE DECIDE IL FUTURO DEL PAESE. CENTRALITA' INELUDIBILE"

(01.05.2020)

"Il lavoro è il più forte antagonista della crisi che stiamo vivendo e che il nostro Paese dovrà affrontare.
È dal lavoro che dobbiamo ripartire. Come già accaduto in altri momenti della nostra storia nazionale. È sotto gli occhi di tutti.
In queste settimane la qualità e la determinazione del lavoro, delle lavoratrici e dei lavoratori, è stata la migliore risposta che il Paese potesse dare. Ed è stata una risposta soprattutto di donne. Nella sanità come nella filiera alimentare, la filiera della vita.
Nella fase che si apre, delicatissima perché sarà quella che deciderà del nostro futuro, le lavoratrici e i lavoratori sono ancora una volta di più chiamati ad esercitare un ruolo decisivo. Deve avvenire nella massima sicurezza per ciascuno e per tutti. Lavoro, sicurezza, salute è un legame inscindibile, prioritario. Come lo è garantire l'occupazione femminile: le donne non dovranno essere costrette a scegliere tra lavoro di cura e e occupazione.
La salute del Paese è il tema che incalza ciascuno di noi. Non è tema che si risolve per Decreto. Declinarlo nel modo migliore è compito della politica, un compito a cui non ci si può sottrarre.
Buon primo maggio a tutte e tutti noi".
Così la Ministra Teresa Bellanova.

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01/05/2020, 11:22
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MIPAAF, BELLANOVA: “NON CONSENTIRÒ MAI CHE UN VINO SICILIANO DOP O IGP POSSA CHIAMARSI PRIMITIVO. MA NESSUNO PUÒ IMPEDIRE SPERIMENTAZIONI SUI VITIGNI”

“Mai consentirò che una bottiglia di vino siciliano DOP o IGP possa chiamarsi “Primitivo” esattamente come solo le DOP IGP Siciliane possono utilizzare il nome del vitigno “Nero d’Avola”, e questo nonostante quel vitigno possa essere coltivato in altre regioni che lo hanno inserito nell’elenco delle varietà raccomandate e autorizzate.
La legislazione Europea e i corrispondenti Decreti nazionali, come sa chi li conosce, proteggono i riferimenti territoriali, le cosiddette indicazioni geografiche, ma non creano la protezione giuridica delle varietà né impediscono che quelle uve possano essere coltivate anche altrove. Purtroppo questa è un’epoca in cui nessuno più studia o semplicemente si documenta ed è ben triste una politica che cavalca qualsiasi cosa pur di guadagnare un po’ di visibilità, ingenerando confusione e peraltro legittimando aspettative di tutti i generi. Eppure anche sul sito del Ministero è possibile reperire tutte le indicazioni necessarie proprio sulle Indicazioni geografiche che rappresentano una eccellenza indiscussa della nostra filiera alimentare e il legame inscindibile tra territori e eccellenze produttive, soprattutto nel caso del vini e delle oltre 500 cultivar che fanno del nostro Paese un unicuum”.
Così la Ministra Teresa Bellanova circa l’allarme ingenerato in Puglia dopo l’autorizzazione da parte della Giunta regionale siciliana alla coltivazione della varietà Primitivo sull’intero territorio regionale.
“In Sicilia, come in altre regioni italiane”, prosegue la Ministra, “non si può impedire, dopo necessaria sperimentazione, l’impianto di viti Primitivo ma i vini DOP e IGP ottenuti non potranno mai essere etichettati con l’indicazione in etichetta del nome del vitigno “Primitivo”.
Nel DM del 13 agosto 2012 (allegato 2) è infatti indicato senza equivoci come quella varietà “Primitivo” possa essere solo usata nell’etichetta di vini DOP o IGP della Puglia e delle regioni: Basilicata, Campania, Abruzzo, Umbria, Lazio e Sardegna.
Pertanto nulla vieta che anche la Sicilia, dopo adeguata sperimentazione, lo classifichi prima in osservazione e poi lo dichiari eventualmente idoneo alla coltivazione.
Resta il fatto che la coltivazione del vitigno Primitivo non consente in aree diverse dalle DOP e IGP indicate nel DM 13 agosto 2012 (allegato 2), l’uso del termine varietale sulla bottiglia di Primitivo.
Una accortezza maggiore sarebbe consigliata anche in questo caso perché non si ingenerino allarmi ingiustificati e conflitti tra Regioni, soprattutto del Mezzogiorno che, anzi, dovrebbero e potrebbero fare della qualità e della valorizzazione delle loro eccellenze una battaglia comune e una strategia di posizionamento globale”

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02/05/2020, 16:56
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On. Giuseppe L’Abbate
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

​AGROALIMENTARE: L’ITALIA DI QUALITÀ NON SI FERMA. LE MISURE DI SOSTEGNO DEL GOVERNO

Pressata nella morsa dell’esportazioni in calo e dei consumi azzerati in bar e ristoranti chiusi per fronteggiare l’epidemia sanitaria Covid-19, l’Italia agroalimentare non ha però fermato la sua produzione neppure durante il lockdown. Sotto la vigilanza dell’ICQRF, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi, le filiere nazionali di qualità hanno continuato le proprie produzioni in questi tre mesi, facendo registrare 1,86 milioni di cosce di prosciutto marchiate; 3,8 milioni di vaschette di prosciutto; 1,35 milioni di forme di formaggio marchiate e 6,27 milioni di kg di formaggio grattugiato; oltre un milione di litri di olio; quasi 15 milioni di litri di aceto balsamico di Modena; 500mila kg di riso e 1,3 milioni di kg di ortofrutta. Anche il settore vitivinicolo ha continuato a produrre qualità in misura importante: nel bimestre marzo-aprile, quindi in piena pandemia, sono stati certificati 2,12 milioni di ettolitri di vino di qualità, l’equivalente di circa 283 milioni di bottiglie con il Prosecco che, su tre denominazioni, è stato il vino più certificato: 580mila ettolitri pari a quasi 77 milioni di bottiglie. Non si è fermata neppure la filiera del biologico che ha visto l’ingresso, in questo periodo, di 998 nuovi operatori per una superficie pari a 26.960 ettari.

“Con i 150 milioni di euro stanziati nel Cura Italia per il Piano di promozione integrata rilanceremo all’estero i consumi delle nostre produzioni agroalimentari di qualità, vanto del Made in Italy, non appena le misure anti-Covid19 lo permetteranno – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – Nel frattempo, non posso che ringraziare il lodevole lavoro svolto dall’ICQRF che, nonostante la drammatica crisi epidemica, ha effettuato oltre 21.000 controlli antifrode sulla filiera agroalimentare garantendo i consumatori italiani e le produzioni nazionali di qualità. Oltre un terzo dei controlli si è svolto nelle regioni del Nord, il 17% in Lombardia e Veneto a garanzia del mantenimento degli standard delle due maggiori indicazioni geografiche al mondo in termini quantitativi: il Grana Padano (5,2 milioni di forme) e il Sistema Prosecco con oltre 600 milioni di bottiglie nel 2019. I 6 laboratori dell’ICQRF – prosegue L’Abbate – hanno esaminato 2.705 campioni per 69.779 determinazioni analitiche. I tassi di irregolarità, sia per le attività ispettive che per quanto concerne le attività analitiche, sono stati in linea con gli indici registrati prima dello stato emergenziale. Con il Cura Italia abbiamo sostenuto l’importante lavoro dell’Ispettorato con uno stanziamento ulteriore di 2 milioni di euro, impegnato a fronteggiare anche eventuali richieste di certificazioni non obbligatorie riferite al Covid-19 che, sempre con questa legge, abbiamo reso pratica commerciale sleale, aumentando le sanzioni. Infine sulle eventuali speculazioni sui prezzi agricoli – conclude il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – è attiva dal 30 marzo la casella di posta elettronica pratichesleali@politicheagricole dove le organizzazioni agricole, le associazioni di produttori e altri soggetti aggregati possono inviare segnalazioni che saranno vagliate dall’ICQRF”.

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03/05/2020, 11:52
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MIPAAF: PUBBLICATO IL REPORT SUI CONTROLLI NELLA FILIERA AGROALIMENTARE DURANTE L’EMERGENZA COVID 19

21.172 controlli antifrode sulla filiera agroalimentare, di cui 2.543 ispezioni direttamente presso gli stabilimenti di produzione, con particolare attenzione ai prodotti di qualità DOP, IGP, al biologico e al settore oleario e vitivinicolo. Controlli serrati sui canali e-commerce, considerato l’incremento delle vendite on line e monitoraggio delle segnalazioni di pratiche sleali. E’ on line sul sito del Mipaaf il report sull’attività dell’Ispettorato antifrode del ministero nei tre mesi di emergenza Covid-19, durante i quali non è venuto meno il controllo della regolarità della produzione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari, per garantire, anche durante il lockdown, qualità, sicurezza ed eccellenza.
Oltre un terzo delle verifiche sono state svolte nell’area settentrionale del Paese, il 17% nelle regioni Lombardia e Veneto, a garanzia del mantenimento di alcune delle maggiori eccellenze del made in Italy: il Grana padano, con oltre 5,2 milioni di forme e il “Sistema Prosecco”, con oltre 600 milioni di bottiglie prodotte (dati 2019). I tassi di irregolarità riscontrato sono stati in linea con gli indici registrati nei periodi precedenti lo stato emergenziale.
“La sicurezza alimentare, la trasparenza, la qualità e la salubrità delle produzioni sono la nostra priorità. Soprattutto in questo periodo cosi critico è nostro dovere salvaguardare la salute dei cittadini, la reputazione del nostro Paese e l’intera filiera agroalimentare italiana, che in questi mesi con enorme sforzo e grande responsabilità ha continuato a produrre, garantendo al Paese cibo sano e di qualità”. Cosi la Ministra Teresa Bellanova.
“Per questo considero con particolare attenzione il lavoro e l’impegno delle ispettrici e degli ispettori dell’Icqrf che anche in questi tre difficili mesi hanno fronteggiato l’emergenza e non hanno mai smesso di vigilare, per il bene della collettività e delle moltissime imprese che lavorano con impegno e sacrificio, contro le pratiche sleali e gli atteggiamenti speculativi che danneggiano le filiere. Pratiche ancor più intollerabili in questo particolare momento”.
Scendendo nel dettaglio, il 67% dell’attività ispettiva ha interessato i settori vitivinicolo, oleario e lattiero-caseario ma anche settori merceologici e prodotti che, in seguito all’emergenza Covid e al conseguente isolamento domestico, hanno registrato sostanziali incrementi delle vendite, come le carni, le uova, la pasta, il riso e, in generale, i prodotti alimentari preconfezionati. Per quanto riguarda il monitoraggio sui canali e-commece, caratterizzati da un rilevante incremento di accessi in questi tre mesi, nel trimestre febbraio – aprile l’Ispettorato antifrode ha operato 445 interventi per la rimozione, su Alibaba, Amazon e *****, di inserzioni irregolari di prodotti agroalimentari. L’ICQRF ha partecipato inoltre al Piano europeo di controllo sulle vendite e sulla pubblicità on line di prodotti alimentari con riferimenti al Covid-19 effettuando 35 interventi sul web, e segnalando alla Commissione UE 35 prodotti irregolari, tra i quali integratori alimentari, estratti di erbe, the, funghi e miele.

E’ possibile scaricare il report al link: https://www.politicheagricole.it/flex/c ... gina/15410

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04/05/2020, 14:27
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Mipaaf_Ammasso Formaggi e cagliate: via libera alla Circolare per la presentazione delle richieste
BELLANOVA: “Provvedimento molto atteso. Sostegno concreto per fronteggiare le difficoltà della filiera lattiero-casearia”

Formaggi ad indicazione geografica con una stagionatura corrispondente a quella minima stabilita dai relativi disciplinari, formaggi generici, cagliate: i produttori italiani potranno stoccare fino a un massimo di 12mila 654 tonnellate e le aziende interessate potranno presentare la richiesta a partire dal 7 maggio prossimo e fino al 30 giugno 2020, sulla base delle disposizioni che Agea coordinamento sta per impartire.

Così nella Circolare del Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali firmata oggi, dove vengono indicate le disposizioni sulla concessione di aiuti, successiva alla pubblicazione del Regolamento Delegato (UE) 2020/591 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea n. L-140, del 4 maggio 2020),.

“Si tratta di un Provvedimento molto atteso dalla filiera lattiero-casearia nazionale”, dice la Ministra Teresa Bellanova, “particolarmente penalizzata in questi mesi dal crollo dei consumi di alcune tipologie di prodotti a seguito dell’emergenza da Covid-19, dovuto soprattutto al blocco del canale ho.re.ca e al calo dell’export”.

Per ogni ulteriore precisazione, si rimanda alla relativa Circolare Ministeriale nonché alle disposizioni operative di Agea.

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05/05/2020, 14:34
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AGRICOLTURA: NESSUN ALLUNGAMENTO DI SCADENZA PER IL LATTE FRESCO ITALIANO

Le complicazioni nei consumi comportate dall'epidemia Covid-19 avevano paventato l'allungamento della scadenza del latte fresco pastorizzato dal sesto giorno successivo a quello del trattamento termico sino al dodicesimo giorno. Le perdite nel canale ho.re.ca (hotel, ristorazione, bar) e delle esportazioni sempre più difficoltose, in parte coperte dalla grande distribuzione organizzata e dai negozi di vicinato, hanno comportato un crollo, da taluni ritenuto ingiustificato, del prezzo al litro pagato agli allevatori. Da qui l'ipotesi dell'allungamento della scadenza che ha visto, però, sin da subito la protesta dei produttori locali e che ora viene scongiurata definitivamente anche dal Ministero delle Politiche Agricole, ribadita in una risposta ad una interrogazione svoltasi stamattina al Senato.

"Il latte fresco italiano è un'eccellenza unica in Europa, vanto nazionale invidiato anche da altri Paesi - dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate - Si tratta di un prodotto facilmente deperibile la cui qualità è garantita non solo attraverso i severi disciplinari di produzione che ne preservano le qualità organolettiche ma anche mediante costanti verifiche sulla tracciabilità. Non è, pertanto, in discussione l'apporto di alcuna modifica alla legge n. 204 del 2004 e, a salvaguardia del prezzo del latte e del reddito degli allevatori - prosegue L'Abbate - invitiamo i produttori ad aiutarci a contrastare gli eventuali fenomeni distorsivi di mercato connessi all'emergenza epidemiologica Covid-19 segnalandoli alla casella email pratichesleali@politicheagricole.it<mailto:pratichesleali@politicheagricole.it>. Il sistema di controlli sono eseguiti costantemente e ininterrottamente dall'ICQRF".

Scongiurati, dunque, i pericoli connessi all'allungamento della scadenza del latte fresco pastorizzato come l'incentivo all'ingresso di prodotti dall'estero, instaurando una pericolosa concorrenza economica a danno degli allevatori italiani proprio in un momento in cui il legame con i prodotti del territorio andrebbero valorizzati e sostenuti. "Inoltre - continua il Sottosegretario L'Abbate - si rischierebbe di confondere il consumatore che non lo distinguerebbe più dal latte a lunga conservazione o microfiltrato. È necessario agire su altri fronti per sostenere il comparto lattiero-caseario e lo stiamo facendo attraverso gli stanziamenti di 14,5 milioni di euro per i formaggi DOP/IGP e 6 milioni di euro per il latte a lunga conservazione del Fondo Indigenti, utilizzando gli strumenti dell'ammasso privato per formaggi ad indicazione geografica, formaggi generici e cagliate sino ad un massimo di 12,654 tonnellate e - conclude Giuseppe L'Abbate - con una maggiore trasparenza nella tracciabilità della filiera, prevista in un decreto in discussione in Conferenza Stato-Regioni. Nel frattempo, stiamo anche chiedendo ulteriori misure all'Ue per interventi ancor più incisivi per il comparto".?

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