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ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare 
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ISMEA, prezzi record per gli ortaggi
a causa del gelo


Roma, 1 febbraio 2019 - Le temperature rigide e le nevicate che hanno interessato principalmente gli areali del centro-sud nelle ultime settimane hanno prodotto un’escalation dei prezzi all’origine per tutti gli ortaggi, a causa di una forte contrazione dell’offerta. È quanto emerge dalle rilevazioni dell’ISMEA sull’andamento dei prezzi dei prodotti agricoli.
A essere interessati dai rincari sono sia gli ortaggi coltivati in pieno campo, sia i prodotti in serra, che nel caso di strutture non riscaldate risultano comunque sensibili al calo delle temperature.
Mediamente nel mese di gennaio si sono registrati incrementi del 90% su base annua per cavolfiori, dell’82% per l’indivia, del 63% per le lattughe, del 59% per i carciofi e del 116 % per i finocchi. Un aumento dei prezzi è stato rilevato anche per i prodotti di serra, in particolare cetrioli, zucchine e melanzane, dove l’abbassamento delle temperature ha portato al ridotto accrescimento dei frutti ortivi, con conseguente riduzione dei quantitativi commercializzati.

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01/02/2019, 13:56
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Agriturismo: in crescita fatturato e numero di imprese
Dal “Rapporto 2018 agriturismo e multifunzionalità”, emerge il quadro di un settore maturo e in continua evoluzione

Roma, 5 febbraio 2019 - L’agriturismo in Italia ha registrato una crescita ininterrotta negli ultimi venti anni, raggiungendo nel 2017 i 12,7 milioni di presenze. A sostenere la domanda sono soprattutto i turisti stranieri, tra i quali, accanto ai tradizionali Paesi di provenienza (Germania, Paesi Bassi, Francia e Stati Uniti) si evidenziano incrementi a doppia cifra di ospiti dal Brasile, Russia, Cina Croazia e Danimarca.

Il fatturato del settore, in aumento del 6,7% rispetto all’anno precedente, raggiunge la quota di 1,36 miliardi di euro e l’offerta consta di 23.406 aziende attive (+3,3% rispetto al 2016).
L’agriturismo è una delle componenti principali delle attività di supporto e secondarie che nel 2017 rappresentano il 22,4% del valore della produzione agricola nazionale.
A livello europeo il nostro Paese da solo detiene il 27,4% del valore delle attività secondarie complessivamente prodotto nella UE, mantenendo il primato.
Sono alcuni dei dati che emergono dal “Rapporto 2018 agriturismo e multifunzionalità”, realizzato dall' ISMEA.

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05/02/2019, 20:22
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ISMEA: crollo dei prezzi del latte ovino, valori sotto il livello dei costi di produzione

Roma, 11 febbraio 2019 - Secondo le rilevazioni dell’ISMEA il prezzo del latte ovino in Sardegna ha subito un ulteriore calo nelle prime settimane di febbraio, attestandosi sui 60 centesimi/litro (iva inclusa). Nel mese di gennaio il prezzo medio registrato è stato pari a 62 centesimi/lito iva inclusa, corrispondenti a 56 centesimi iva esclusa. Nello stesso mese i costi di produzione iva esclusa hanno raggiunto i 70 centesimi/litro, segnando un margine negativo per le aziende produttrici di 14 centesimi/litro.


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11/02/2019, 17:06
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ISMEA, 100 milioni per investimenti nel settore agroalimentare: bando aperto per la presentazione dei progetti

Roma, 20 febbraio 2019 - A partire dalle ore 12 di oggi e fino al 20 maggio 2019 è aperto il bando per il finanziamento di investimenti nel settore agroalimentare.

I progetti di investimento possono riguardare la produzione, la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli e alimentari, e devono essere presentati sulla base dei criteri, delle modalità e delle procedure definiti dal DM 12 ottobre 2017 del Mipaaft.

L’intervento dell’ISMEA consiste nell’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato (pari al 30% del tasso di mercato) per investimenti compresi tra i 2 e i 20 milioni di euro.
I finanziamenti possono essere richiesti da società di capitali, anche in forma cooperativa, che operano nella produzione, nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e alimentari, nella distribuzione e nella logistica.

L’obiettivo è quello di rafforzare la competitività del settore agroalimentare favorendo la modernizzazione delle imprese attraverso l’innovazione tecnologica, lo sviluppo e la creazione di nuove strutture produttive, l’internazionalizzazione e la crescita delle esportazioni con lo sviluppo di piattaforme logistiche e distributive.

“Si tratta – afferma il Direttore Generale dell’ISMEA, Raffaele Borriello - di un intervento pubblico particolarmente importante per il rilancio degli investimenti nel settore agricolo e agroalimentare, che si colloca in un momento cruciale per l’economia del nostro Paese, dove i soggetti pubblici sono chiamati al massimo sforzo nel convogliare risorse in investimenti per favorire la crescita del PIL.”

Per accedere ai finanziamenti è necessario presentare sul portale dedicato ISMEA la domanda di ammissione, corredata dallo studio di fattibilità, dal programma degli investimenti e le relative previsioni economiche-finanziarie.

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20/02/2019, 16:56
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8 marzo: Sicilia, Puglia e Campania le Regioni con più imprese "rosa" in agricoltura

Roma, 7 marzo 2019 - Con una quota di oltre 50%, il Sud si conferma, a fine 2018, l’area d’Italia con più aziende agricole a conduzione femminile. Sono infatti 109 mila le imprese guidate da donne nelle regioni meridionali, sulle 214 mila iscritte al registro delle imprese.

A guidare la classifica delle imprese “rosa” sono la Sicilia con 25.107 imprese, seguita dalla Puglia (23.987) e dalla Campania (22.412).
L’incidenza delle imprese femminili sul totale delle aziende agricole è più alta invece nel Molise, la cui quota raggiunge il 38%, nella Campania (36%) e nella Basilicata (35%).
In generale, al Sud il rapporto tra donne e uomini in agricoltura è di 1 a 2, mentre al Nord la componente femminile si riduce a 1 imprenditrice ogni 4 imprenditori.
Le aziende del Mezzogiorno inoltre hanno mostrato una stabilità dei flussi, tra nuove iscrizioni e cessazioni, registrando nel 2018 il numero più elevato di nuove iniziative femminili: 5.263, pari al 59% del totale. Le regioni più dinamiche, ancora una volta, sono Sicilia, Campania e Puglia.

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07/03/2019, 16:23
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ISMEA, nuova moratoria dei mutui per le imprese agricole


Roma, 25 marzo 2019 - In considerazione dell’intensificarsi delle calamità naturali e delle gravi epizoozie e fitopatie che colpiscono il settore agricolo, l’ISMEA ha adottato un provvedimento di revisione degli attuali criteri che regolano la sospensione delle rate di mutuo per le imprese agricole in difficoltà, rendendo l’operazione più semplice e immediata.
La moratoria dei mutui è stata estesa anche alle imprese agricole colpite dal batterio della Xylella Fastidiosa che sta gravemente danneggiando il settore olivicolo oleario della Regione Puglia.
Per andare incontro alle esigenze delle imprese agricole, in un’ottica di massima semplificazione e trasparenza, l’accesso al rinvio delle rate è automatico e sarà concesso con la semplice presentazione del provvedimento attestante lo stato di calamità o altre condizioni, con riferimento alla localizzazione geografica della propria azienda.
Inoltre, le imprese avranno la facoltà di scegliere le modalità di rimodulazione del piano di ammortamento secondo le proprie esigenze economiche e finanziarie.
I criteri di accesso ed il modulo di richiesta sono disponibili sul sito istituzionale www.ismea.it.

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25/03/2019, 20:02
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ISMEA, un 2018 positivo per il vino made in Italy ma incombe spettro del “no deal”

Roma, 28 marzo 2019 - Con 55 milioni di ettolitri di vino nel 2018 (+31% su base annua), di cui quasi 20 milioni indirizzati verso i mercati esteri, l’Italia conferma il suo ruolo di leader mondiale nella produzione di vino e consolida la sua posizione di esportatore. Con un valore record dell’export di 6,2 miliardi, il nostro Paese mantiene il secondo gradino del podio dei maggiori fornitori mondiali, alle spalle della Francia.

Un ruolo frutto della crescita robusta delle esportazioni nell’ultimo decennio (+70% l’incremento in valore dal 2008), consolidata anche nell’anno appena trascorso (+3,3% l’export in valore). A trainare le esportazioni del settore, lo scorso anno, sono stati i vini Dop con un aumento del 13% in volume e del 12% in valore, a fronte di una battuta d’arresto degli Igp (-23% le quantità e -15% il giro d’affari), e di volumi inferiori per i vini comuni (-22%).

Anche sul fronte dei consumi interni, i vini e soprattutto gli spumanti fanno registrare un andamento positivo essendo stati tra i pochi prodotti che hanno mostrato, nel 2018, un deciso segno più negli acquisti delle famiglie: + 5,4% la spesa degli spumanti e+ 4,6% i vini fermi.

Sul prossimo futuro pesa la prospettiva di una Brexit senza accordo, in un mercato importantissimo specie per le cantine del Nord Est. Secondo le elaborazioni ISMEA, con 336 milioni di euro e una quota del 47% del mercato, prosecco e spumante tricolore hanno scalzato nel Regno Unito lo champagne francese, posizionandosi al primo posto tra le bollicine acquistate oltre Manica. Sui vini fermi l’Italia è, invece, al secondo posto tra i principali Paesi fornitori, ma in questo caso il divario tra la sua quota di mercato e quella detenuta dai produttori extra europei, come Nuova Zelanda, Cile e Australia, è meno netto e potrebbe alimentare un effetto sostituzione.

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28/03/2019, 14:04
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DAZI USA: ISMEA, a rischio 2,2 miliardi di euro di export

Roma,9 aprile 2019 - I dazi annunciati da Donald Trump potrebbero mettere a rischio 2,2 miliardi di made in Italy agroalimentare con forti effetti sulla bilancia commerciale del nostro Paese. Lo rileva l’ISMEA dopo l’annuncio di possibili dazi diffuso dall’amministrazione statunitense.
L’export agroalimentare negli Stati Uniti nel 2018 ha raggiunto quasi 4,25 miliardi di euro e i prodotti più rilevanti del made in Italy agroalimentare verso gli USA sono il vino, la pasta, l’olio d’oliva e i formaggi ovvero quasi tutte le categorie che sarebbero penalizzate dall’eventuale introduzione di dazi
Nella black list si trova, ad esempio, il Pecorino Romano per le cui sorti il mercato USA ha dimostrato di essere determinante. È infatti il calo del 30% circa (- 40% in volume) dell’export verso gli Stati Uniti che è alla base della drammatica crisi che sta vivendo il settore.
Un altro prodotto che potrebbe essere bersaglio dei dazi è l’olio vergine d’oliva il cui export verso gli USA, nel 2018, ha toccato i 359 milioni di euro, con un trend di crescita del 60% negli ultimi 10 anni.
Un duro colpo all’agroalimentare italiano potrebbe derivare dall’applicazione dei dazi sui vini italiani. Attualmente gli USA coprono, con circa 1,5 miliardi di euro, un quarto del totale delle esportazioni enologiche italiane nel mondo. Un ruolo determinante in questa crescita è da attribuire al Prosecco i cui flussi verso gli USA sono cresciuti del 440% negli ultimi 10 anni, arrivando a quota 334 milioni di euro. Proprio il Prosecco è contemporaneamente alle prese con la Brexit. Infatti, l’export di vini italiani verso il Regno Unito ammonta a 827 milioni di euro nel 2018 (+1,9% sul 2017 e +79% sul 2009), pari al 13% delle esportazioni di vino italiane. Più della metà delle spedizioni oltre Manica sono rappresentate dai vini spumanti che, peraltro, hanno registrato una dinamica molto positiva nel decennio anche su questo mercato (+389 milioni di euro tra il 2009 e il 2018).
”Quello USA è il terzo mercato di destinazione per il food & beverage italiano, dopo Germania e Francia e rappresenta il 10% del totale delle esportazioni agroalimentari italiane. L’introduzione dei dazi per le nostre produzioni agroalimentari potrebbe avere pesanti conseguenze per le imprese italiane” - dichiara Raffaele Borriello, direttore generale dell’Ismea.

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09/04/2019, 21:25
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INDUSTRIA ALIMENTARE: RAPPORTO ISMEA, FATTURATO IMPRESE AL SUD CRESCE PIU’CHE AL NORD (+5.4% VS 4.4%)
Fatturato in rapida crescita anche delle imprese giovani (+12% vs +8%)

Roma,10 aprile 2019 - C’è una cosa che al Sud cresce più che al Nord: il fatturato delle industrie alimentari. È quanto emerge dallo studio realizzato dall’ISMEA, in collaborazione con Fiera di Parma e Federalimentare, sulle 1.526 imprese alimentari dotate di bilancio e fatturato superiore a 10 milioni di euro.

Dal rapporto emerge che, sebbene solo il 23% delle aziende medio-grandi si collochi nel Mezzogiorno (dove prevale una presenza ancora massiccia di imprese medio-piccole), negli ultimi tre anni il fatturato dell’industria alimentare è cresciuto di più nelle imprese meridionali (+5,4%) che in quelle del Centro-Nord (+4,4%).

Sono molteplici le ragioni del “sorpasso” del Sud, dove nel complesso si contano oltre 344mila imprese agricole e quasi 34mila dell’industria alimentare, pari al 18,5% del tessuto imprenditoriale del Sud:

Qui operano la maggioranza delle aziende dei comparti più dinamici come quello delle conserve vegetali e vi è una buona rappresentatività di comparti con buone performance a livello nazionale, quali lattiero-caseario, vino, salumi e carni.
Vi risiedono aziende che lavorano prodotti specifici con una dinamica molto elevata (e maggiore che nel Centro-Nord) in comparti che hanno fatto registrare ottime performance, quali caffè, cioccolato e confetteria (+14%), prodotti da forno (+18%), olio (+21%).
C’è maggiore incidenza di imprese di media dimensione (50-250 dipendenti), il cui fatturato è cresciuto più della media sia nel Mezzogiorno (+7,5%) sia nel Centro-Nord (+8,7%).
Ci sono imprese «più giovani» (con meno di 25 anni di attività), in genere più dinamiche, che hanno realizzato una crescita a due cifre del fatturato (+12% contro il +8% nel Centro-Nord).

Uno degli elementi di competitività è rappresentato dal prodotto “Made in Italy” e di fatto il 55% di un campione di imprese intervistato prevede nella propria strategia di comunicazione la dicitura “100% italiano”.

Dal 2015 al 2018, il mercato dell’UE è infatti aumentato per oltre il 70% degli intervistati e oltre il 50% delle imprese ha visto aumentare la propria quota di mercato soprattutto grazie alla leva della qualità e del Made in Italy. Difenderlo e valorizzarlo è un obiettivo comune, da Nord a Sud.

Permangono, tuttavia, fattori limitanti come il minore grado d’innovazione tecnologica riscontrabile anche dal livello più basso di immobilizzazioni immateriali e finanziarie e la forte dipendenza da fonti esterne di finanziamento che rende difficile l’accesso al credito per ulteriori investimenti.

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10/04/2019, 20:10
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ISMEA, 70 milioni di euro per l’acquisto della terra da parte dei giovani
Via libera al bando 2019 per il Primo insediamento in agricoltura


Roma, 12 aprile 2019 – E’ stato pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale l’avviso di bando 2019 per il Primo insediamento in agricoltura, lo strumento ISMEA che ha l’obiettivo di facilitare l’accesso alla terra da parte dei giovani che intendono diventare imprenditori agricoli.

I giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti, che si insediano in agricoltura per la prima volta, potranno beneficiare di mutui a tasso agevolato per acquistare un’azienda agricola.

Le agevolazioni sono legate alla presentazione di un Piano di Sviluppo aziendale che dimostri la sostenibilità economica, finanziaria e ambientale dell’intervento in relazione allo sviluppo dell’attività agricola.

Il bando 2019 prevede una dotazione finanziaria di 70 milioni di euro suddivisi in 2 lotti, 35 milioni di euro per le iniziative localizzate nelle Regioni del Centro–Nord e 35 milioni di euro per le iniziative nel Sud e nelle Isole.

Negli ultimi tre anni sono stati 224 i giovani che sono diventati imprenditori agricoli grazie all’intervento finanziario di ISMEA.

Le domande di finanziamento potranno essere presentate sul portale dedicato dell'ISMEA a partire dalle ore 12 del 12 aprile 2019 fino alle ore 12 del 27 maggio 2019.

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12/04/2019, 15:30
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