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ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare 
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VINITALY: il punto Ismea sul settore del vino italiano

Roma, 13 aprile 2018

VIGNETO ITALIA

Nel 2017 l’Italia ha mantenuto il primato produttivo internazionale. Nonostante un’annata particolarmente difficile, caratterizzata da una molteplicità di eventi climatici avversi, i 42,5 milioni di ettolitri prodotti hanno permesso all’Italia di posizionarsi prima dei principali competitor: Francia e Spagna.

La struttura produttiva italiana conta 310 mila aziende agricole e quasi 46 mila aziende vinificatrici. Negli ultimi anni si è assistito ad un processo di concentrazione sia a livello di parte agricola, con una superficie media aziendale che supera ormai i due ettari, sia della parte relativa alla vinificazione. Il 50% circa della produzione afferisce al sistema cooperativo.

La produzione vinicola italiana conta su un ricco panorama di 526 riconoscimenti comunitari: 408 e 118 Igp. Positivo è l’incremento di anno in anno delle produzione certificate che nel 2016 hanno sfiorato i 25 milioni di ettolitri (14,5 milioni di ettolitri Dop, 9,3 milioni di hl di vino Igp imbottigliato e oltre un milione di ettolitri di hl di Igp esportato sfuso). Nonostante questi volumi particolarmente importanti, si sottolinea ancora una forte potenzialità inespressa soprattutto nelle regioni del Sud.

Nel 2017 la superficie a vite, secondo i dati dell’inventario, è stata di 652 mila ettari, l’1% in più sull’anno precedente. Sono soprattutto le regioni del Nord Est, Veneto e Friuli Venezia Giulia ad aver impiantato maggiormente.

EXPORT

L’Italia è il secondo esportatore di vino mondiale, alle spalle della Francia in termini di flussi in valore e della Spagna nei quantitativi esportati.

Le esportazioni italiane hanno raggiunto il record storico dei sei miliardi di euro (+6% sul 2016) con una ripresa anche delle esportazioni a volume attestate a 21,5 milioni di ettolitri. A trainare l’export sono ancora una volta gli spumanti che nel 2017 hanno segnato progressioni ben superiori alla media del settore (+9% a volume e +14% a valore), anche se la crescita del segmento della spumantistica risulta rallentata rispetto agli anni precedenti.

Il settore vinicolo italiano ha un peso del 15% sulle esportazioni agroalimentari italiane che nel 2017 hanno superato i 41 milioni di euro in aumento del 7% sull’anno precedente.

POSIZIONAMENTO ITALIAN WINE SUI PRINCIPALI MERCATI DI SBOCCO

L’Italia risulta il primo esportatore in volume nei seguenti mercati di sbocco: Usa, Germania, Regno Unito, Svizzera e Canada. Guardando invece ai flussi in valore, le cantine italiane sono prime in Germania, Russia, Svizzera. Nel Far East, l’export tricolore si colloca al quinto posto sia in volume sia in valore nel mercato Cinese, e ha raggiunto il terzo posto (sia nei quantitativi che nei flussi monetari) in Giappone. Il ruolo dei mercati extra Ue è molto cresciuto nel corso dell’ultimo decennio, passando dal 45% al 49% nel 2017 in valore e dal 27% al 34% nelle quantità.

FATTURATO

Il fatturato dell’industria si stima intorno ai 13 miliardi, il 10% dell’intero settore agroalimentare.


DOMANDA INTERNA

La Domanda interna dopo anni di calo, nel 2015 ha ripreso a crescere fino a superare i 22 milioni di ettolitri del 2016.

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13/04/2018, 15:17
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Ismea al Sol&Agrifood: è raddoppiata in 10 anni l’offerta di extravergine 100% italiano sugli scaffali della GDO

Sono queste alcune delle evidenze delle indagini sul consumatore di olio d’oliva presentate oggi dall’Ismea nel corso del talkshow “EVOluzioni del gusto: punti di vista sul consumatore di olio di oggi e domani” al Sol&Agrifood di Verona.

Verona, 16 aprile 2018 – Negli ultimi dieci anni è cambiato sugli scaffali della GDO lo spazio a disposizione dei diversi oli: si è ridotto quello dedicato all’olio di oliva (dall’1,7% del 2008 allo 0,5% del 2017 sul lineare), ed è aumentato quello dedicato all’olio EVO 100% italiano (dal 13,3% al 26,6%) e a quello Dop-Igp (dal 10,6% al 12,9%). Il consumatore, nonostante i bisogni emergenti – ricerca della qualità, del gusto, dell’origine, ecc. – mostra ancora una notevole confusione nei confronti del prodotto, non riuscendo a identificare le differenze tra le tipologie (extravergine, vergine, ecc.) o l’esatta provenienza (regionale, italiana, comunitaria, ecc.). Questo si traduce in più tempo speso per la scelta davanti allo scaffale (il 59% resta da 2 a 5 minuti, rispetto al 33,8% del 2008), a indicare la voglia di capire meglio.

Sono queste alcune delle evidenze delle indagini sul consumatore di olio d’oliva condotte e presentate dall’Ismea nel corso del talkshow “EVOluzioni del gusto: punti di vista sul consumatore di olio di oggi e domani” al Sol&Agrifood di Verona.

“Mediamente il consumatore passa più tempo di prima a scegliere l’olio di oliva da portare a tavola e a leggere l’etichetta delle bottiglie, ma questo non sempre si riflette sulle abitudini di acquisto, rilevando un certo gap di conoscenza – ha dichiarato Raffaele Borriello, Direttore Generale dell’Ismea. I nostri dati ci dicono che chi acquista vorrebbe sapere di più sul patrimonio di oli nazionale, e, soprattutto la fascia più giovane come i millenials si dimostra molto sensibile all’origine del prodotto, alla territorialità e agli aspetti salutistici. Per questo occorre investire in futuro sull’informazione e sulla comunicazione al consumatore, approfondendo questi aspetti”.

In effetti, chi legge l’etichetta – si evince dalle analisi Ismea – è anche pronto a spendere di più: 8,2 euro a fronte di 4,2 euro per una bottiglia. In generale il consumatore, abituato a un “gusto piatto”, ha ancora poca dimestichezza con le caratteristiche organolettiche molto diverse della grande varietà degli oli italiani. Inoltre, considerata la forte pressione promozionale della Gdo sulla categoria, la percezione del reale valore del prodotto è completamente alterata e va ricostruita anche con azioni di informazione e di comunicazione.

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16/04/2018, 20:35
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ISMEA, l’effetto “sacchetto” pesa nel reparto ortofrutta:
aumento record delle vendite di prodotti confezionati

Roma, 7 maggio 2018 - A pochi mesi dall’introduzione dell’obbligo dei sacchetti biodegradabili in Italia, già si rilevano i primi effetti sulle dinamiche degli acquisti di prodotti ortofrutticoli freschi tra i banchi della Distribuzione Moderna.

Le elaborazioni ISMEA, relative al primo trimestre del 2018, fanno registrare, infatti, una flessione delle quantità vendute di “sfuso” del 3,5% ( -7,8% la spesa) a fronte di un’impennata senza precedenti degli acquisti di ortofrutta fresca confezionata (+11% in volume e +6,5% la spesa).

Si tratta, sottolinea l’ISMEA, di numeri che evidenziano come la reazione dei consumatori – anche a seguito del tam tam sui social network – abbia impresso un’accelerazione a un processo di sostituzione di per sé già in atto. Il peso degli ortofrutticoli confezionati sulle vendite del comparto è salito infatti al 32% contro il 29% del primo trimestre 2017, nonostante, a parità di prodotto, i confezionati costino mediamente il 43% in più degli sfusi.

Complessivamente, nei primi tre mesi del 2018 i consumi dei prodotti ortofrutticoli freschi e confezionati, sono cresciuti di quasi l’1% su base annua. L’aumento ha riguardato essenzialmente gli ortaggi (+6%), le patate (+3%), la IV gamma (+3%) e gli agrumi (+6%), mentre il resto della frutta ha registrato un calo del 10% circa. La spesa delle famiglie, invece, ha registrato una riduzione del 2,5% per effetto del calo dei prezzi medi di tutte le principali categorie.

L’analisi più dettagliata è scaricabile al seguente link. http://www.ismea.it/flex/cm/pages/Serve ... gina/10280

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07/05/2018, 14:18
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Ismea, agroalimentare più forte dopo la crisi



Presentato oggi a Roma il rapporto sulla Competitività dell’agroalimentare italiano di ISMEA.



Roma, 24 luglio 2018 - Il Made in Italy agroalimentare è una grande risorsa per il Paese: 61 miliardi di euro di valore aggiunto, 1.4 milioni di occupati, oltre 1 milione di imprese e 41 miliardi di euro di esportazioni. Sono i numeri che emergono dal Rapporto sulla competitività dell’agroalimentare italiano presentato oggi a Palazzo Wedekind da ISMEA alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio.



“L’agroalimentare esce dal decennio di crisi con un ruolo più forte nell’economia italiana, dimostrando una grande tenuta economica e sociale nel corso della crisi e una buona capacità di agganciare la ripresa - ha sottolineato il direttore generale di ISMEA Raffaele Borriello. I segnali positivi sono stati numerosi: crescita della produttività del lavoro, ripresa degli investimenti, capacità di declinare la multifunzionalità e la qualità, con primati sul fronte dell’agricoltura biologica e delle indicazioni geografiche Dop e Igp; ottimo andamento delle esportazioni, specie di quelle tipiche del Made in Italy, quali vino e prodotti trasformati ad alto valore aggiunto”.



Dalle analisi del Rapporto emergono ancora i problemi legati agli squilibri strutturali della filiera agroalimentare italiana, dove la componente produttiva risulta fortemente penalizzata, con margini bassi in favore della logistica e della grande distribuzione.



Se l’agroalimentare italiano si è rafforzato nell’economia nazionale, a livello europeo mostra ancora segnali di debolezza. Il confronto con Paesi quali Francia, Germania e Spagna rileva un gap sfavorevole ancora elevato in termini di strutture aziendali, di efficienza, di tecnologia e produttività.



“Il rapporto di Ismea – afferma il Ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio – non è solo la fotografia dello stato di salute del settore nel nostro Paese, ma uno strumento concreto di analisi per guardare oltre, avere una visione d’insieme e pianificare il rafforzamento e il rilancio del comparto. I numeri parlano chiaro: abbiamo un potenziale enorme in termini di valore della produzione, denominazioni registrate, crescita del bio. Ma dietro le cifre c’è di più. C’è tutto il ‘peso’ della qualità. Ci sono la passione, la storia, la tradizione che rendono unico il Made in Italy agroalimentare nel mondo. C’è il sistema Italia. La nostra agricoltura è la più multifunzionale d’Europa. Allora rendiamo più competitive le imprese agrituristiche, potenziamo l’export, garantiamo una filiera sicura ed equilibrata per offrire anche nuovi posti di lavoro ai più giovani, tuteliamo il reddito delle nostre imprese. I dati di Ismea ci dicono questo. Che c’è tanto da fare e che dobbiamo lavorare insieme.”



L’evento ha visto gli interventi introduttivi del Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati On. Filippo Gallinella e di Enrico Corali, Presidente dell’ISMEA, mentre al termine dell’illustrazione del risultati del rapporto, da parte del Direttore Borriello, ha avuto luogo il dibattito a cui hanno preso parte i presidenti di Coldiretti, Roberto Moncalvo, della Confederazione italiana agricoltori, Dino Scanavino e di Federalimentare, Luigi Scordamaglia.

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24/07/2018, 17:44
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Sana: è bio boom anche nel 2018
+6,5% la spesa di alimenti e bevande bio nei primi sei mesi dell’anno


Roma, 7 settembre 2018 – Dopo la crescita record del 2017, il primo semestre di quest’anno fa registrare un’altra importante progressione della spesa di alimenti e bevande biologiche. Secondo le elaborazioni di ISMEA, presentate oggi in occasione della Fiera Sana di Bologna, all’aumento di quasi il 10% messo a segno lo scorso anno ha fatto seguito un più 6,5% nel 2018, evidenziando il forte appeal di un comparto che attira sempre più consumatori, aziende agricole e trasformatori.

La continua crescita dei consumi negli ultimi anni è il segno che il biologico è entrato stabilmente nelle abitudini alimentari di molti italiani e non è più una nicchia di mercato o una moda del momento, come testimonia anche il crescente spazio sugli scaffali del mass market.

In media nove famiglie italiane su dieci hanno acquistato almeno un prodotto bio durante lo scorso anno, ed è soprattutto il Settentrione a trainare i consumi del comparto: Nord Est e Nord Ovest concentrano, infatti, il 60% della spesa, a fronte del 24% del Centro e dell’11% del Sud.

Relativamente alle categorie più acquistate, il podio spetta in ordine a frutta, ortaggi e derivati dai cereali (pasta, riso, farine ecc.), che rappresentano oltre la metà degli acquisti in valore e hanno registrato nel primo semestre del 2018 un trend positivo rispettivamente del 2,5%, 0,4 % e 9,3%.
Da evidenziare in particolare l’andamento in controtendenza del segmento ortofrutticolo bio, rispetto allo sfuso convenzionale, che sempre nel primo semestre del 2018, ha subito un taglio del 7,8%, di riflesso all’introduzione dei sacchetti biodegradibili.

Avanzano anche gli acquisti di latte e derivati (+6,2%), mentre uova e vini fanno entrambi un balzo in avanti del +21,6%, sebbene questi ultimi, in corrispondenza di quote di mercato ancora molto esigue. Si conferma a due cifre l’incremento per oli e i grassi vegetali (+16,5%), carni fresche (+16,5%) e prodotti ittici (+16,7%). I salumi, al contrario, sono l’unica categoria che subisce una battuta d’arresto (-2%).

In relazione ai canali di vendita, permane la leadership della Gdo in un contesto fortemente dinamico per i discount (+42% l’incremento del fatturato). Cede il 3% l’aggregato “altri canali” in cui converge commercio tradizionale, cash&carry, grossisti, porta a porta, e e-commerce.

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07/09/2018, 13:10
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Ismea al Salone del Gusto

Roma, 19 settembre 2018 – ISMEA sarà presente alla dodicesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, in programma a Torino da giovedì 20 a lunedì 24 settembre, con un ricco calendario di eventi, conferenze stampa e iniziative continuative presso lo spazio espositivo Ismea – Mipaaft al Padiglione 2 del Lingotto Fiere.

Giovedì 20 settembre alle ore 14, si terrà la conferenza stampa di presentazione della nuova consultazione pubblica sull’etichettatura di origine degli alimenti, con la partecipazione di Andrea Comacchio, Capo Dipartimento del Mipaaft, Raffaele Borriello, Direttore Generale dell’ISMEA, Stefano Masini Responsabile nazionale ambiente e territorio di Coldiretti, Silvia de Paulis del Comitato esecutivo di Slow food Italia.

Alle ore 17.30 si terrà il primo del ciclo di seminari ICQRF rivolti ai consumatori per offrire consigli utili a difendersi dalle truffe on line che riguardano i prodotti agroalimentari Made in Italy.

Per l'intera durata della manifestazione l'area espositiva Ismea - Mipaaft ospiterà le attività previste nell'ambito delle Campagne "Clima" e "Bio", organizzate dalla Rete rurale nazionale per avvicinare a queste tematiche famiglie, bambini e consumatori.

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19/09/2018, 17:14
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Ismea, parte oggi una nuova consultazione sull’etichettatura degli alimenti


Roma, 20 settembre 2018 – Parte oggi la seconda consultazione pubblica sul tema dell’etichettatura dei prodotti alimentari. Lo rendono noto il Mipaaft e l’Ismea in occasione della dodicesima edizione del Salone del gusto di Torino, durante la conferenza stampa a cui hanno preso parte il Capo Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare e della pesca del Mipaaft Andrea Comacchio, il Direttore Generale dell’Ismea Raffaele Borriello, Stefano Masini di Coldiretti e Silvia de Paulis del Comitato esecutivo di Slow food Italia.

Dopo il sondaggio del 2015, che ha visto la partecipazione di oltre 26.500 cittadini e i cui risultati sono stati alla base dei successivi provvedimenti normativi riguardanti l’etichettatura di origine di alcuni alimenti come pasta, latte e conserve di pomodoro, l’Ismea, su indicazione del Ministero, ha messo a punto un analogo questionario da sottoporre nuovamente all’opinione pubblica.

Le domande sonderanno l’opinione dei consumatori sul tema dell'origine della materia prima e dell’indicazione in etichetta del luogo di trasformazione per valutare, a distanza di tre anni dalla prima consultazione, quanto sia maturato l’interesse dell’opinione pubblica italiana sulla trasparenza di queste informazioni.

La consultazione pubblica è parte integrante di un progetto più ampio che mira a valutare l’impatto delle recenti norme nazionali sull’etichettatura in particolare dei derivati dei cereali e dei prodotti lattiero caseari, in sperimentazione sino alla prossima entrata in vigore del Regolamento Comunitario che disciplinerà la materia in tutti gli Stati membri.

Tra gli strumenti che Ismea metterà in campo già a partire dalle prossime settimane ci sarà un’indagine sulla percezione dei consumatori circa la provenienza delle materie prime e il concetto di “100% italiano”, un’analisi quantitativa per valutare l’andamento dei consumi dei prodotti con materie prime interamente nazionali, un’indagine per studiare il posizionamento dei prodotti sugli scaffali, i brand e i prezzi di tali prodotti e infine dei focus group con produttori e trasformatori delle filiere interessate per valutare le opportunità generate dalla maggiore trasparenza in etichetta.

La consultazione pubblica sarà disponibile da oggi fino al 30 novembre sul sito Ismea www.ismea.it.

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20/09/2018, 17:43
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Ismea al Salone del Gusto



Roma, 20 settembre 2018 – Proseguono le attività di Ismea alla dodicesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, in programma a Torino da oggi fino a lunedì 24 settembre, nello spazio espositivo Ismea - Mipaaft al Padiglione 2 del Lingotto Fiere.

Venerdì 21 settembre alle ore 10.30, si terrà il secondo seminario del ciclo di appuntamenti ICQRF rivolti ai consumatori e finalizzati a offrire consigli utili per difendersi dalle truffe on line che riguardano l'acquisto di prodotti agroalimentari Made in Italy.

Alle ore 12.00, nell’ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale, è prevista la premiazione dei vincitori della VI edizione del concorso “Nuovi Fattori di Successo” dedicata a imprenditori agricoli under 40, alla guida di PMI e microimprese - beneficiari di finanziamenti nell’ambito delle Politiche europee di Sviluppo Rurale - che si sono distinti per grado di innovazione tecnologica, internazionalizzazione, qualità delle produzioni, salvaguardia ambientale e attività multifunzionali. Le prime tre aziende classificate sono anche protagoniste di altrettanti documentari sulle loro realtà imprenditoriali girati in HD e curati da registi professionisti.
Interverranno il Sottosegretario di Stato del Mipaaft Alessandra Pesce, il Direttore Generale SR Mipaaft Emilio Gatto e il Coordinatore Servizi per lo sviluppo Rurale di Ismea Fabio Del Bravo.

Per l'intera durata della manifestazione l'area espositiva Ismea - Mipaaft ospita, inoltre, le attività previste nell'ambito delle Campagne "Clima" e "Bio", organizzate dalla Rete rurale nazionale, per avvicinare a queste tematiche famiglie, bambini e consumatori.

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20/09/2018, 18:02
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Ismea al Salone del Gusto: gli eventi del 22 settembre



Roma, 21 settembre 2018 – Proseguono le attività di ISMEA alla dodicesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, in programma a Torino fino a lunedì 24 settembre.

Domani, 22 settembre, nello spazio espositivo Ismea – Mipaaft al Padiglione 2 del Lingotto Fiere, alle ore 11,00 si terrà un evento - dibattito sulla vendita diretta con il Fondatore di Slow Food Carlo Petrini, il Direttore Generale dell’Ismea Raffaele Borriello e il Presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo.

Alle ore 15,00 l'incontro "Il consumo di carne rossa in una dieta equilibrata”. Il tema della dieta completa equilibrata, che preveda anche il consumo di carni rosse nelle giuste quantità, è al centro dell’evento, al quale partecipano il nutrizionista Giorgio Calabrese, la veterinaria Maria Caramelli, direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle D'Aosta; il pediatra Giuseppe Stefano Morino, responsabile educazione alimentare presso l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, e Claudio Federici, della Direzione Servizi sviluppo rurale ISMEA. Modera Flavia Trupia, esperta di comunicazione.

Alle ore 17,30 si terrà il terzo Seminario ICQRF rivolto ai consumatori sull’acquisto sicuro sul web. Il seminario ha lo scopo di dare consigli utili agli utenti del mercato on line per difendersi dalle truffe sui prodotti agroalimentari e dal fake sul Made in Italy in maniera semplice e con esempi concreti.

Per l'intera durata della manifestazione l'area espositiva Ismea - Mipaaft ospiterà le attività previste nell'ambito delle Campagne "Clima" e "Bio", organizzate dalla Rete rurale nazionale per avvicinare a queste tematiche famiglie, bambini e consumatori.

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21/09/2018, 21:59
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ISMEA: segnali positivi dall’occupazione agricola

Roma, 2 ottobre 2018 – Nel secondo trimestre, l’occupazione in agricoltura è cresciuta dell’1,6% rispetto ai primi tre mesi dell’anno, evidenziando una dinamica migliore rispetto alla crescita totale degli occupati in Italia che si è attestata allo 0,9%.
È quanto emerge dalle elaborazioni ISMEA su dati dell’indagine sulle forze di lavoro ISTAT che evidenziano, nel secondo trimestre dell’anno in corso, un miglioramento dei dati dell'occupazione agricola soprattutto nella fascia di età più bassa (15-34 anni).
Una quota importante dei nuovi occupati ha riguardato infatti i giovani: sono 27.000 i nuovi occupati under 35 in agricoltura, con un aumento che ha interessato sia i lavoratori dipendenti che indipendenti.
La crescita dell’occupazione giovanile nel settore si affianca all’aumento delle imprese agricole condotte da giovani: secondo i dati del Registro delle Imprese, a giugno 2018 sono 55.000 le imprese giovanili, circa 3.000 in più rispetto al mese di marzo.
Questi dati confermano il grande interesse professionale e imprenditoriale per il settore da parte delle nuove generazioni e le opportunità che in molte aree del Paese l’agricoltura offre.

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02/10/2018, 17:19
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