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ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare 
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Olio di oliva italiano, ISMEA pubblica la Scheda di settore e il Report Tendenze: export in crescita e valore in aumento, mentre la filiera guarda a una ripresa anche nei volumi

Roma, 1 agosto 2025 – L’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) presenta la Scheda di settore dell’Olio di Oliva e il Report Tendenze Olio d’Oliva, offrendo un quadro aggiornato di uno dei comparti più strategici dell’agroalimentare italiano, che attualmente necessita di una maggiore aggregazione sul territorio.

Export e valore in forte crescita

Nel 2024 l’export ha registrato un aumento del 6,8%, raggiungendo 344 mila tonnellate per un valore superiore a 3,09 miliardi di euro (+42,6% sul 2023), con una riduzione significativa del disavanzo commerciale (-84,3%). Il comparto ha toccato un fatturato di 5,8 miliardi di euro, consolidando il proprio peso economico sull’industria alimentare nazionale.

Leadership internazionale e qualità certificata

L’Italia si conferma secondo esportatore mondiale, con una quota del 20%, e vanta 42 DOP e 8 IGP in costante espansione. Le produzioni certificate sono sempre più apprezzate anche sui mercati esteri.

Una filiera vitale, nonostante il calo produttivo

Con una produzione 2024 pari a 248 mila tonnellate (-24%), il settore ha comunque resistito grazie alla struttura diffusa e capillare: 620 mila aziende e oltre 4.240 frantoi attivi. Il calo è legato a fattori climatici e ciclicità produttiva, ma si intravedono già segnali di recupero.

Un patrimonio ambientale e biologico in espansione

L’Italia dispone di oltre 1,1 milioni di ettari di oliveti, di cui il 24% biologico, confermando l’impronta ambientale della produzione. Il consumo interno resta elevato (441 mila tonnellate), con un consumo pro capite di 7,5 litri.

Strumenti attivi a sostegno della filiera

Per contrastare le sfide poste da cambiamenti climatici, fitopatie e calo dei volumi produttivi, il settore olivicolo beneficia oggi di un robusto pacchetto di misure finanziarie a supporto della sua competitività e sostenibilità:

34,6 milioni l’anno dell’intervento settoriale olio previsto dal Piano Strategico per la PAC (PSP) 2023–2027,
100 milioni dal PNRR per i frantoi,
30 milioni contro la Xylella,
altri strumenti previsti dal PSP 2023-2027 (ecoschema 3, investimenti, gestione del rischio, miglioramento della qualità, ecc.).
Un pacchetto strategico che accompagna il comparto nella transizione verso modelli produttivi innovativi, sostenibili e orientati al valore, con l’obiettivo di recuperare nuovi volumi produttivi.

Sergio Marchi, Direttore Generale di ISMEA, dichiara:
“L’olio di oliva italiano è un simbolo di qualità, cultura e identità. Le performance sui mercati internazionali confermano la capacità del settore di generare valore e adattarsi, mantenendo saldo il legame con il territorio e guardando con fiducia alle nuove sfide.”

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01/08/2025, 16:34
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ISMEA a RISÒ (Vercelli), focus sulla Gestione del Rischio nella filiera del riso
Roma, 10 settembre 2025 - ISMEA parteciperà a RISÒ – Festival internazionale del Riso, in programma a Vercelli dal 12 al 14 settembre 2025.

Oltre alla presenza con un proprio desk all'interno del padiglione riservato alle Istituzioni, ISMEA organizzerà un incontro dal titolo: “Strumenti e prospettive per la prevenzione e la gestione dei rischi nella filiera del riso”.
Area espositiva del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) – Piazza Antico Ospedale
Venerdì 12 settembre – Ore 12:30

Durante l’incontro verranno presentate le principali tendenze della campagna assicurativa 2024 e le novità introdotte dal Piano di Gestione dei Rischi in Agricoltura (PGRA), con un focus specifico sulla filiera risicola, unica in Italia a vantare una produzione quasi interamente assicurata.

Interverranno il Presidente ISMEA Livio Proietti, il Direttore Generale ISMEA Sergio Marchi e il Responsabile Direzione Supporto al Piano strategico della PAC - ISMEA Camillo Zaccarini Bonelli

L’Ingresso alla manifestazione è libero e gratuito.

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10/09/2025, 13:33
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Riso, campione nella gestione del rischio. Quasi tutta la produzione sotto l’ombrello delle polizze agricole

Presentati da ISMEA, in occasione di Risò - Festival Internazionale del Riso di Vercelli gli ultimi dati della campagna assicurativa in agricoltura, con un focus dedicato alla filiera risicola



Vercelli, 12 settembre 2025 - Il riso si conferma il comparto agricolo che più di ogni altro ha saputo integrare lo strumento assicurativo nella gestione in azienda. I dati della campagna 2024 ne danno una chiara evidenza: con un valore assicurato di 653 milioni di euro (+10,4% rispetto al 2023), che copre pressoché l’intera produzione vendibile, la coltura risicola scala la classifica dei principali prodotti assicurati, posizionandosi al terzo posto– dopo uva da vino e pomodoro da industria – e al primo posto tra i seminativi.

Una performance che evidenzia la spiccata consapevolezza dei risicoltori nei confronti dei rischi climatici sempre più frequenti e l’elevata propensione ad attivare polizze assicurative agevolate, confermando la centralità del riso nel processo di revisione e consolidamento del sistema nazionale di gestione del rischio.

L’analisi è stata presentata oggi nell’ambito dell’incontro “Strumenti e prospettive per la prevenzione e gestione dei rischi nella filiera del riso”, organizzato in occasione di Risò – Festival Internazionale del Riso di Vercelli, con gli interventi di Camillo Zaccarini Bonelli (ISMEA - Responsabile Direzione Supporto al Piano strategico della PAC), Paola Pietropoli (Direttore Condifesa Vercelli Biella), Vito Prando (Azienda agricola Montonero). I lavori sono stati aperti dal saluto istituzionale del Presidente ISMEA Livio Proietti e conclusi dalla relazione del Direttore Generale ISMEA Sergio Marchi.

Dal punto di vista territoriale, le polizze agevolate sul riso si concentrano per la quasi totalità (oltre il 99% in termini di valori assicurati) nel Nord Italia, in particolare nei territori della Pianura Padana su cui insistono i maggiori bacini risicoli nazionali, con Piemonte e Lombardia che esprimono rispettivamente il 55,6% e il 40,8% dei valori assicurati.

Dinamiche positive si registrano anche sul fronte delle superfici coperte da polizze, con una SAU assicurata che nella scorsa campagna ha sfiorato i 175 mila ettari (pari al 77% della superficie investita a riso e al 14,5% del totale delle superfici assicurate), in crescita del 6,2% rispetto al 2023. A fronte di questi numeri, la superficie media assicurata per azienda nel comparto risicolo si attesta a 68,1 ettari, dato superiore alla media generale (20,72 ettari), sintomo della spiccata caratterizzazione imprenditoriale del comparto, ma anche riflesso del graduale processo di accorpamento fondiario che sta caratterizzando il settore. Aspetto, quest’ultimo, confermato dalla dinamica nel numero di aziende assicurate, che nel 2024 scendono a 2.567 (a fronte delle 2.618 del 2023).

Quanto ai costi assicurativi, i premi corrisposti dalle aziende risicole nel 2024 ammontano a 34,2 milioni di euro, con una tariffa media del 5,24% allineata a quella del 2023. Elemento distintivo è l’adesione quasi totale al “Pacchetto C”, che tutela le aziende agricole da avversità ricorrenti come grandine, eccesso di pioggia e vento forte, e che rappresenta oltre il 99% dei valori assicurati nel comparto.
Tra gli strumenti innovativi a supporto della programmazione è stata presentato anche il progetto pilota Catastrophic Events Vulnerability Index (CEVI), sviluppato da ISMEA per misurare a livello comunale la vulnerabilità dei territori italiani ai principali eventi climatici estremi (gelo, alluvione, siccità). L ’indice, che sarà pubblicato entro fine anno, combina banche dati meteoclimatiche e produttive per identificare con precisione le aree più esposte, anche per singolo evento o avversità.

A margine dell’incontro, il Presidente Livio Proietti e il Direttore Generale Sergio Marchi hanno sottolineato come «il riso rappresenti un esempio concreto di come, anche grazie agli strumenti assicurativi messi a disposizione da ISMEA, sia possibile garantire alle aziende agricole una protezione efficace contro i rischi climatici sempre più frequenti. La risposta del comparto risicolo, con un’adesione molto ampia alle polizze agevolate, dimostra quanto sia sentita l’esigenza di tutelare reddito e investimenti. ISMEA continuerà a rafforzare e innovare queste soluzioni, affinché possano rappresentare un modello di riferimento anche per altre filiere strategiche del territorio italiano».

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12/09/2025, 14:32
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ISMEA e CLAL insieme a Mantova per valorizzare il settore lattiero-caseario lombardo e nazionale

Giovedì 16 ottobre 2025 – Auditorium “L’Ottagono”, Mantova Multicentre MaMu



Roma, 7 ottobre 2025 - ISMEA, in partnership con CLAL e con la collaborazione della Regione Lombardia, promuove l’incontro “Il valore del settore lattiero-caseario lombardo e nazionale”, in programma giovedì 16 ottobre 2025 a Mantova, presso l’Auditorium “L’Ottagono” del Mantova Multicentre MaMu.

L’iniziativa intende offrire un quadro aggiornato e approfondito della filiera lattiero-casearia, settore chiave per l’economia agricola nazionale e in particolare per la Lombardia, prima regione italiana in termini di quantità di latte prodotta con un’ampia e diversificata produzione casearia.

Attraverso un’analisi congiunta dei dati economici, produttivi e di mercato, l’incontro punta a individuare le sfide e le strategie di crescita per un comparto in costante evoluzione, nel contesto nazionale e internazionale. Un’attenzione particolare verrà data alle opportunità che provengono dall’estero grazie anche al contributo dall’ICE sulle ultime tendenze dell’export e i possibili sbocchi commerciali sui nuovi mercati.

Nel corso della mattinata, ISMEA illustrerà gli ultimi trend della produzione di qualità, con particolare riferimento ai formaggi DOP e al loro impatto positivo sul prezzo del latte alla stalla. Verranno inoltre presentati gli strumenti ISMEA a supporto delle imprese, insieme a un focus su innovazione e ricambio generazionale, leve fondamentali per il futuro della zootecnia e dell’agricoltura italiana, anche alla luce della nuova Politica Agricola Comune post 2027.

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07/10/2025, 20:27
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Fondo Innovazione: un modello vincente per la competitività dell’agroalimentare italiano



Lo strumento promosso dal Masaf e gestito da ISMEA coinvolge oltre 4.000 imprese agricole e agromeccaniche nella transizione tecnologica e digitale.
Oggi ad Agrilevante (Bari) la presentazione dei risultati raggiunti.





Bari, 9 ottobre 2025 – In occasione di Agrilevante, sono stati presentati oggi i risultati del Fondo per l’Innovazione in Agricoltura, lo strumento gestito da ISMEA su mandato del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf), nato per accompagnare le imprese agricole e agromeccaniche nel percorso di transizione tecnologica e digitale.

Istituito con la Legge di Bilancio 2023 (art. 1, comma 428, Legge 29 dicembre 2022, n. 197), il Fondo finanzia investimenti in tecnologie avanzate con l’obiettivo di accrescere la competitività, rafforzare la sostenibilità delle produzioni, ridurre l’impatto ambientale, migliorare la sicurezza e rispondere alle sfide di un’agricoltura sempre più connessa e innovativa.

Ad oggi il Fondo ha già coinvolto oltre 3.000 imprese agricole, sostenendo l’acquisto di trattori di ultima generazione, attrezzature automatizzate, robot agricoli, droni, sistemi di monitoraggio e sensoristica avanzata, grazie a una dotazione complessiva di 300 milioni di euro.

A queste risorse si aggiungeranno ulteriori 100 milioni di euro provenienti dal Fondo di Sviluppo e Coesione, che il Masaf renderà disponibili per il biennio 2026-2027, ampliando a circa 4.000 il numero complessivo delle imprese beneficiarie.

Tra le aziende che hanno usufruito del Fondo, 9 su 10 sono micro e piccole imprese, a conferma del ruolo dello strumento nel sostenere la parte più diffusa e vitale del tessuto produttivo agricolo italiano. Una su due è condotta da imprenditori e imprenditrici under 50, mentre una su quattro opera nelle aree interne e marginali, contribuendo a mantenere vivo il presidio economico e sociale del territorio. Particolare attenzione è stata riservata al Mezzogiorno, con 150 milioni di euro destinati alle imprese agricole del Sud e delle isole, a sostegno della modernizzazione e della competitività delle realtà produttive di queste aree.

Le agevolazioni relative al 2023, pari a 75 milioni di euro, sono state interamente liquidate.
Per il 2024, ISMEA sta completando le ultime concessioni a seguito del rifinanziamento di 47 milioni di euro disposto con la Legge 8 agosto 2025, n. 118.

Per Sergio Marchi, Direttore Generale ISMEA, e Livio Proietti, Presidente ISMEA: “Il Fondo Innovazione rappresenta uno strumento strategico per la modernizzazione del comparto agricolo nazionale. I risultati raggiunti confermano la capacità del sistema Masaf–ISMEA di accompagnare concretamente le imprese nel percorso di trasformazione tecnologica e sostenibile mentre l’alto tasso di adesione da parte delle imprese agricoli e agromeccaniche testimonia la volontà del tessuto produttivo di investire nel futuro”.

“Con le nuove risorse in arrivo grazie al Governo Meloni, il Ministero dell’agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste punta a rafforzare ulteriormente questa traiettoria di crescita, favorendo un’agricoltura sempre più digitale, competitiva e sostenibile”. Ha chiosato Marco Lupo Capo Dipartimento della Sovranità alimentare e dell'Ippica del Masaf.

L’evento, dal titolo “Fondo Innovazione: un modello vincente per la competitività dell’agroalimentare italiano. Tutti i numeri dello strumento MASAF–ISMEA per la modernizzazione delle imprese agricole”, ha offerto l’occasione per illustrare nel dettaglio il funzionamento della misura grazie all’intervento tecnico di Maria Beatrice Mencacci, della Direzione Servizi per le Imprese di ISMEA, e per fare il punto sui prossimi step con Marco Lupo, Capo Dipartimento della Sovranità alimentare e dell'Ippica.

Nel corso dell’incontro è stato inoltre presentato al pubblico e alla stampa il video di promozione del Fondo e raccolto il punto di vista degli operatori, rappresentato da Davide Gnesini, Responsabile tecnico di FEDERUNACOMA.

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