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Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

01/08/2025, 16:34

Olio di oliva italiano, ISMEA pubblica la Scheda di settore e il Report Tendenze: export in crescita e valore in aumento, mentre la filiera guarda a una ripresa anche nei volumi

Roma, 1 agosto 2025 – L’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) presenta la Scheda di settore dell’Olio di Oliva e il Report Tendenze Olio d’Oliva, offrendo un quadro aggiornato di uno dei comparti più strategici dell’agroalimentare italiano, che attualmente necessita di una maggiore aggregazione sul territorio.

Export e valore in forte crescita

Nel 2024 l’export ha registrato un aumento del 6,8%, raggiungendo 344 mila tonnellate per un valore superiore a 3,09 miliardi di euro (+42,6% sul 2023), con una riduzione significativa del disavanzo commerciale (-84,3%). Il comparto ha toccato un fatturato di 5,8 miliardi di euro, consolidando il proprio peso economico sull’industria alimentare nazionale.

Leadership internazionale e qualità certificata

L’Italia si conferma secondo esportatore mondiale, con una quota del 20%, e vanta 42 DOP e 8 IGP in costante espansione. Le produzioni certificate sono sempre più apprezzate anche sui mercati esteri.

Una filiera vitale, nonostante il calo produttivo

Con una produzione 2024 pari a 248 mila tonnellate (-24%), il settore ha comunque resistito grazie alla struttura diffusa e capillare: 620 mila aziende e oltre 4.240 frantoi attivi. Il calo è legato a fattori climatici e ciclicità produttiva, ma si intravedono già segnali di recupero.

Un patrimonio ambientale e biologico in espansione

L’Italia dispone di oltre 1,1 milioni di ettari di oliveti, di cui il 24% biologico, confermando l’impronta ambientale della produzione. Il consumo interno resta elevato (441 mila tonnellate), con un consumo pro capite di 7,5 litri.

Strumenti attivi a sostegno della filiera

Per contrastare le sfide poste da cambiamenti climatici, fitopatie e calo dei volumi produttivi, il settore olivicolo beneficia oggi di un robusto pacchetto di misure finanziarie a supporto della sua competitività e sostenibilità:

34,6 milioni l’anno dell’intervento settoriale olio previsto dal Piano Strategico per la PAC (PSP) 2023–2027,
100 milioni dal PNRR per i frantoi,
30 milioni contro la Xylella,
altri strumenti previsti dal PSP 2023-2027 (ecoschema 3, investimenti, gestione del rischio, miglioramento della qualità, ecc.).
Un pacchetto strategico che accompagna il comparto nella transizione verso modelli produttivi innovativi, sostenibili e orientati al valore, con l’obiettivo di recuperare nuovi volumi produttivi.

Sergio Marchi, Direttore Generale di ISMEA, dichiara:
“L’olio di oliva italiano è un simbolo di qualità, cultura e identità. Le performance sui mercati internazionali confermano la capacità del settore di generare valore e adattarsi, mantenendo saldo il legame con il territorio e guardando con fiducia alle nuove sfide.”

Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

10/09/2025, 13:33

ISMEA a RISÒ (Vercelli), focus sulla Gestione del Rischio nella filiera del riso
Roma, 10 settembre 2025 - ISMEA parteciperà a RISÒ – Festival internazionale del Riso, in programma a Vercelli dal 12 al 14 settembre 2025.

Oltre alla presenza con un proprio desk all'interno del padiglione riservato alle Istituzioni, ISMEA organizzerà un incontro dal titolo: “Strumenti e prospettive per la prevenzione e la gestione dei rischi nella filiera del riso”.
Area espositiva del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) – Piazza Antico Ospedale
Venerdì 12 settembre – Ore 12:30

Durante l’incontro verranno presentate le principali tendenze della campagna assicurativa 2024 e le novità introdotte dal Piano di Gestione dei Rischi in Agricoltura (PGRA), con un focus specifico sulla filiera risicola, unica in Italia a vantare una produzione quasi interamente assicurata.

Interverranno il Presidente ISMEA Livio Proietti, il Direttore Generale ISMEA Sergio Marchi e il Responsabile Direzione Supporto al Piano strategico della PAC - ISMEA Camillo Zaccarini Bonelli

L’Ingresso alla manifestazione è libero e gratuito.

Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

12/09/2025, 14:32

Riso, campione nella gestione del rischio. Quasi tutta la produzione sotto l’ombrello delle polizze agricole

Presentati da ISMEA, in occasione di Risò - Festival Internazionale del Riso di Vercelli gli ultimi dati della campagna assicurativa in agricoltura, con un focus dedicato alla filiera risicola



Vercelli, 12 settembre 2025 - Il riso si conferma il comparto agricolo che più di ogni altro ha saputo integrare lo strumento assicurativo nella gestione in azienda. I dati della campagna 2024 ne danno una chiara evidenza: con un valore assicurato di 653 milioni di euro (+10,4% rispetto al 2023), che copre pressoché l’intera produzione vendibile, la coltura risicola scala la classifica dei principali prodotti assicurati, posizionandosi al terzo posto– dopo uva da vino e pomodoro da industria – e al primo posto tra i seminativi.

Una performance che evidenzia la spiccata consapevolezza dei risicoltori nei confronti dei rischi climatici sempre più frequenti e l’elevata propensione ad attivare polizze assicurative agevolate, confermando la centralità del riso nel processo di revisione e consolidamento del sistema nazionale di gestione del rischio.

L’analisi è stata presentata oggi nell’ambito dell’incontro “Strumenti e prospettive per la prevenzione e gestione dei rischi nella filiera del riso”, organizzato in occasione di Risò – Festival Internazionale del Riso di Vercelli, con gli interventi di Camillo Zaccarini Bonelli (ISMEA - Responsabile Direzione Supporto al Piano strategico della PAC), Paola Pietropoli (Direttore Condifesa Vercelli Biella), Vito Prando (Azienda agricola Montonero). I lavori sono stati aperti dal saluto istituzionale del Presidente ISMEA Livio Proietti e conclusi dalla relazione del Direttore Generale ISMEA Sergio Marchi.

Dal punto di vista territoriale, le polizze agevolate sul riso si concentrano per la quasi totalità (oltre il 99% in termini di valori assicurati) nel Nord Italia, in particolare nei territori della Pianura Padana su cui insistono i maggiori bacini risicoli nazionali, con Piemonte e Lombardia che esprimono rispettivamente il 55,6% e il 40,8% dei valori assicurati.

Dinamiche positive si registrano anche sul fronte delle superfici coperte da polizze, con una SAU assicurata che nella scorsa campagna ha sfiorato i 175 mila ettari (pari al 77% della superficie investita a riso e al 14,5% del totale delle superfici assicurate), in crescita del 6,2% rispetto al 2023. A fronte di questi numeri, la superficie media assicurata per azienda nel comparto risicolo si attesta a 68,1 ettari, dato superiore alla media generale (20,72 ettari), sintomo della spiccata caratterizzazione imprenditoriale del comparto, ma anche riflesso del graduale processo di accorpamento fondiario che sta caratterizzando il settore. Aspetto, quest’ultimo, confermato dalla dinamica nel numero di aziende assicurate, che nel 2024 scendono a 2.567 (a fronte delle 2.618 del 2023).

Quanto ai costi assicurativi, i premi corrisposti dalle aziende risicole nel 2024 ammontano a 34,2 milioni di euro, con una tariffa media del 5,24% allineata a quella del 2023. Elemento distintivo è l’adesione quasi totale al “Pacchetto C”, che tutela le aziende agricole da avversità ricorrenti come grandine, eccesso di pioggia e vento forte, e che rappresenta oltre il 99% dei valori assicurati nel comparto.
Tra gli strumenti innovativi a supporto della programmazione è stata presentato anche il progetto pilota Catastrophic Events Vulnerability Index (CEVI), sviluppato da ISMEA per misurare a livello comunale la vulnerabilità dei territori italiani ai principali eventi climatici estremi (gelo, alluvione, siccità). L ’indice, che sarà pubblicato entro fine anno, combina banche dati meteoclimatiche e produttive per identificare con precisione le aree più esposte, anche per singolo evento o avversità.

A margine dell’incontro, il Presidente Livio Proietti e il Direttore Generale Sergio Marchi hanno sottolineato come «il riso rappresenti un esempio concreto di come, anche grazie agli strumenti assicurativi messi a disposizione da ISMEA, sia possibile garantire alle aziende agricole una protezione efficace contro i rischi climatici sempre più frequenti. La risposta del comparto risicolo, con un’adesione molto ampia alle polizze agevolate, dimostra quanto sia sentita l’esigenza di tutelare reddito e investimenti. ISMEA continuerà a rafforzare e innovare queste soluzioni, affinché possano rappresentare un modello di riferimento anche per altre filiere strategiche del territorio italiano».

Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

07/10/2025, 20:27

ISMEA e CLAL insieme a Mantova per valorizzare il settore lattiero-caseario lombardo e nazionale

Giovedì 16 ottobre 2025 – Auditorium “L’Ottagono”, Mantova Multicentre MaMu



Roma, 7 ottobre 2025 - ISMEA, in partnership con CLAL e con la collaborazione della Regione Lombardia, promuove l’incontro “Il valore del settore lattiero-caseario lombardo e nazionale”, in programma giovedì 16 ottobre 2025 a Mantova, presso l’Auditorium “L’Ottagono” del Mantova Multicentre MaMu.

L’iniziativa intende offrire un quadro aggiornato e approfondito della filiera lattiero-casearia, settore chiave per l’economia agricola nazionale e in particolare per la Lombardia, prima regione italiana in termini di quantità di latte prodotta con un’ampia e diversificata produzione casearia.

Attraverso un’analisi congiunta dei dati economici, produttivi e di mercato, l’incontro punta a individuare le sfide e le strategie di crescita per un comparto in costante evoluzione, nel contesto nazionale e internazionale. Un’attenzione particolare verrà data alle opportunità che provengono dall’estero grazie anche al contributo dall’ICE sulle ultime tendenze dell’export e i possibili sbocchi commerciali sui nuovi mercati.

Nel corso della mattinata, ISMEA illustrerà gli ultimi trend della produzione di qualità, con particolare riferimento ai formaggi DOP e al loro impatto positivo sul prezzo del latte alla stalla. Verranno inoltre presentati gli strumenti ISMEA a supporto delle imprese, insieme a un focus su innovazione e ricambio generazionale, leve fondamentali per il futuro della zootecnia e dell’agricoltura italiana, anche alla luce della nuova Politica Agricola Comune post 2027.

Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

09/10/2025, 13:33

Fondo Innovazione: un modello vincente per la competitività dell’agroalimentare italiano



Lo strumento promosso dal Masaf e gestito da ISMEA coinvolge oltre 4.000 imprese agricole e agromeccaniche nella transizione tecnologica e digitale.
Oggi ad Agrilevante (Bari) la presentazione dei risultati raggiunti.





Bari, 9 ottobre 2025 – In occasione di Agrilevante, sono stati presentati oggi i risultati del Fondo per l’Innovazione in Agricoltura, lo strumento gestito da ISMEA su mandato del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf), nato per accompagnare le imprese agricole e agromeccaniche nel percorso di transizione tecnologica e digitale.

Istituito con la Legge di Bilancio 2023 (art. 1, comma 428, Legge 29 dicembre 2022, n. 197), il Fondo finanzia investimenti in tecnologie avanzate con l’obiettivo di accrescere la competitività, rafforzare la sostenibilità delle produzioni, ridurre l’impatto ambientale, migliorare la sicurezza e rispondere alle sfide di un’agricoltura sempre più connessa e innovativa.

Ad oggi il Fondo ha già coinvolto oltre 3.000 imprese agricole, sostenendo l’acquisto di trattori di ultima generazione, attrezzature automatizzate, robot agricoli, droni, sistemi di monitoraggio e sensoristica avanzata, grazie a una dotazione complessiva di 300 milioni di euro.

A queste risorse si aggiungeranno ulteriori 100 milioni di euro provenienti dal Fondo di Sviluppo e Coesione, che il Masaf renderà disponibili per il biennio 2026-2027, ampliando a circa 4.000 il numero complessivo delle imprese beneficiarie.

Tra le aziende che hanno usufruito del Fondo, 9 su 10 sono micro e piccole imprese, a conferma del ruolo dello strumento nel sostenere la parte più diffusa e vitale del tessuto produttivo agricolo italiano. Una su due è condotta da imprenditori e imprenditrici under 50, mentre una su quattro opera nelle aree interne e marginali, contribuendo a mantenere vivo il presidio economico e sociale del territorio. Particolare attenzione è stata riservata al Mezzogiorno, con 150 milioni di euro destinati alle imprese agricole del Sud e delle isole, a sostegno della modernizzazione e della competitività delle realtà produttive di queste aree.

Le agevolazioni relative al 2023, pari a 75 milioni di euro, sono state interamente liquidate.
Per il 2024, ISMEA sta completando le ultime concessioni a seguito del rifinanziamento di 47 milioni di euro disposto con la Legge 8 agosto 2025, n. 118.

Per Sergio Marchi, Direttore Generale ISMEA, e Livio Proietti, Presidente ISMEA: “Il Fondo Innovazione rappresenta uno strumento strategico per la modernizzazione del comparto agricolo nazionale. I risultati raggiunti confermano la capacità del sistema Masaf–ISMEA di accompagnare concretamente le imprese nel percorso di trasformazione tecnologica e sostenibile mentre l’alto tasso di adesione da parte delle imprese agricoli e agromeccaniche testimonia la volontà del tessuto produttivo di investire nel futuro”.

“Con le nuove risorse in arrivo grazie al Governo Meloni, il Ministero dell’agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste punta a rafforzare ulteriormente questa traiettoria di crescita, favorendo un’agricoltura sempre più digitale, competitiva e sostenibile”. Ha chiosato Marco Lupo Capo Dipartimento della Sovranità alimentare e dell'Ippica del Masaf.

L’evento, dal titolo “Fondo Innovazione: un modello vincente per la competitività dell’agroalimentare italiano. Tutti i numeri dello strumento MASAF–ISMEA per la modernizzazione delle imprese agricole”, ha offerto l’occasione per illustrare nel dettaglio il funzionamento della misura grazie all’intervento tecnico di Maria Beatrice Mencacci, della Direzione Servizi per le Imprese di ISMEA, e per fare il punto sui prossimi step con Marco Lupo, Capo Dipartimento della Sovranità alimentare e dell'Ippica.

Nel corso dell’incontro è stato inoltre presentato al pubblico e alla stampa il video di promozione del Fondo e raccolto il punto di vista degli operatori, rappresentato da Davide Gnesini, Responsabile tecnico di FEDERUNACOMA.

Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

21/10/2025, 21:20

Al via l’ottava edizione della Banca Nazionale delle Terre Agricole: oltre 14.000 ettari disponibili in tutta Italia



Tra le novità di quest’anno tempistiche più veloci e maggiori opportunità per i giovani



Roma, 21 ottobre 2025 – Ha preso il via l’ottava edizione della Banca Nazionale delle Terre Agricole (BTA), lo strumento attraverso cui ISMEA valorizza e rimette in circolo il proprio patrimonio fondiario, offrendo nuove opportunità di investimento nel settore agricolo a tutti gli interessati, con particolare attenzione alle nuove generazioni.

Un provvedimento, questo, in linea con le direttive del governo Meloni e del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, per avere sempre più terra a disposizione di chi la voglia coltivare, nonché una delle funzioni principali di ISMEA.

In questa edizione saranno messi a disposizione oltre 14.000 ettari di terreni, corrispondenti a circa 571 potenziali aziende agricole, per un valore complessivo a base d’asta di oltre 180 milioni di euro.

Come nelle precedenti edizioni, la BTA si compone di un lotto permanente, per il quale è possibile presentare un’offerta in qualunque momento dell’anno e un lotto periodico, con una procedura scandita in due fasi all’interno di una finestra temporale ben definita: una prima fase di invio della manifestazione di interesse e il successivo invito a presentare l’offerta economica per la partecipazione alla procedura competitiva.

Nel dettaglio, il lotto permanente comprende 386 terreni, mentre il lotto periodico è costituito da 185 terreni, di cui 32 al primo tentativo di vendita, 61 al secondo e 92 al terzo.

I terreni della BTA sono distribuiti su tutto il territorio nazionale, con una forte concentrazione nel Mezzogiorno: dopo la Sicilia che raccoglie da sola il 40% delle superfici all’asta, e la Toscana con l’11%, seguono infatti Sardegna e Calabria (9% ciascuna) e Puglia (7%), prima di Umbria, Emilia-Romagna e Lazio.

Tra le principali novità di questa edizione si segnala la riduzione dei tempi di trasmissione delle manifestazioni di interesse, che passano da 90 a 30 giorni, e del periodo di presentazione delle offerte economiche, da 45 a 30 giorni, per rendere le procedure più snelle ed efficienti.

Altro elemento innovativo riguarda i giovani agricoltori che beneficiano del pagamento rateale sul prezzo di vendita dei terreni di BTA. In linea con le recenti modifiche normative è stata eliminata l’iscrizione al regime previdenziale agricolo, in qualità di coltivatore diretto o IAP, tra i requisiti per usufruire dell’agevolazione. Un intervento che estende la platea dei beneficiari under 41 e favorisce l’ingresso di nuove generazioni nel settore agricolo.



I nuovi criteri per la vendita di questa 8a edizione di BTA sono consultabili sul portale dedicato https://www.ismea.it/banca-delle-terre

Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

22/10/2025, 15:57

RAPPORTO ITALMERCATI-ISMEA, I MERCATI ALL’INGROSSO VERSO UN NUOVO MODELLO NAZIONALE CON STRUTTURE PIÙ MODERNE, DIGITALI E SOSTENIBILI



Rapporto Italmercati-Ismea 2025: 11 miliardi di fatturato e 26 mila addetti per una rete strategica al centro della filiera agroalimentare italiana
Numeri in crescita: 22 mercati aderenti, 4.000 imprese, oltre 7 milioni di tonnellate di prodotti e 9 milioni di visitatori ogni anno.
Focus Censis: cresce la domanda di prodotti locali e tracciabili (+73%), ma quasi 4 famiglie su 10 riducono gli acquisti di frutta e verdura a causa dei prezzi.


Roma, mercoledì 22 ottobre 2025 – I mercati all’ingrosso italiani sono una realtà in trasformazione, che muove oltre 11 miliardi di euro di fatturato e coinvolge più di 26mila addetti in 22 strutture distribuite su tutto il territorio nazionale.

È quanto fotografa il Rapporto Italmercati-ISMEA 2025, presentato oggi al CNEL, seconda edizione dello studio dedicato all’evoluzione del sistema dei mercati all’ingrosso italiani e al loro ruolo nella filiera agroalimentare. Promosso da Italmercati – Rete d’Imprese dei Mercati Agroalimentari Italiani, in collaborazione con ISMEA e Censis, il Rapporto è stato presentato alla presenza delle principali organizzazioni agricole e della distribuzione del sistema agroalimentare.

Dalla ricerca emerge una fotografia aggiornata e inedita del sistema dei mercati italiani, che si confermano un’infrastruttura economica e logistica di rilievo nazionale. Le 22 strutture aderenti alla Rete Italmercati si estendono su 9,6 milioni di metri quadrati complessivi, di cui 2,5 milioni coperti, pari a circa 1.000 ettari di superficie, e accolgono ogni anno oltre 7 milioni di veicoli e 9 milioni di visitatori. All’interno operano 4.000 imprese tra grossisti, aziende agricole, operatori della logistica, servizi e ristorazione, per un giro d’affari stimato in 11 miliardi di euro, di cui l’80% concentrato nel comparto ortofrutticolo, seguito da ittico, florovivaismo e carni. Il Rapporto mette in evidenza un sistema diffuso e capillare – oltre 130 strutture attive in Italia, sei volte più che in Francia o Spagna – ma ancora frammentato. Questa frammentazione, pur rappresentando una ricchezza in termini di prossimità territoriale e di valorizzazione delle produzioni locali, limita la competitività complessiva del comparto.

Alla luce di questi dati, Italmercati propone una riforma complessiva del sistema, con l’obiettivo di individuare un numero di mercati strategici nazionali, più grandi, sostenibili e digitalizzati, che possano agire come poli di riferimento per l’intera filiera.

“Con questa seconda edizione del Rapporto vogliamo guardare avanti, proponendo un piano concreto per la riforma del sistema dei mercati” dichiara Fabio Massimo Pallottini, Presidente di Italmercati. “È il momento di riconoscere il loro ruolo strategico come infrastrutture pubbliche al servizio della filiera e dei cittadini. Vogliamo mercati più grandi, connessi e digitali, in grado di garantire tracciabilità, qualità e sostenibilità. Siamo pronti a collaborare con il Governo, con le Regioni e con ISMEA per definire un nuovo modello nazionale, in cui pochi poli forti rappresentino un sistema moderno, competitivo e coerente con le sfide della transizione verde”.

Tra le proposte operative emerse dal Rapporto, Italmercati individua alcune linee d’azione prioritarie:

la costruzione di una rete nazionale dei mercati strategici, con un piano di investimenti pubblico-privato coordinato a livello nazionale;
la creazione di un tavolo tecnico permanente sulla logistica e sulla transizione digitale, per favorire l’interconnessione dei flussi e la tracciabilità dei prodotti;
il rafforzamento del legame con la grande distribuzione organizzata e le organizzazioni di produttori;
il rilancio del comparto ittico, oggi penalizzato da infrastrutture obsolete e dalla mancanza di centri di lavorazione moderni;
l’apertura a nuove forme di partenariato con il mondo della ristorazione collettiva per valorizzare il prodotto fresco e locale nelle mense pubbliche.
Tra i punti di forza analizzati nel Rapporto, spicca la connessione logistica: oltre l’80% dei mercati sorge in prossimità di uno svincolo autostradale, la metà è collegata a scali ferroviari, un terzo a porti o aeroporti. Un posizionamento strategico che li rende hub fondamentali per la distribuzione dei prodotti freschi in tutta la penisola e per l’export europeo.

Il valore dei prodotti movimentati complessivamente nei mercati italiani supera i 7 milioni di tonnellate l’anno, con punte di eccellenza nelle produzioni ortofrutticole (18,9 miliardi di euro alla produzione), florovivaistiche (3,2 miliardi alla produzione, con oltre il 70% della produzione destinata ai mercati esteri), delle carni (12,6 miliardi alla produzione) e dell’ittico (oltre 700 milioni di valore aggiunto).

Il Rapporto sottolinea inoltre il contributo crescente dei mercati alla transizione ecologica: oltre la metà delle strutture ha già investito in impianti fotovoltaici o sistemi di efficienza energetica, con una quota media di energia autoprodotta prossima al 50% entro il 2026, mentre quasi tutti hanno adottato iniziative per la riduzione degli sprechi alimentari, come il recupero dei prodotti invenduti o la donazione a enti caritativi.

“Il Rapporto Italmercati-ISMEA 2025 ci offre una fotografia aggiornata e strategica di un segmento fondamentale della filiera agroalimentare nazionale” ha dichiarato il Presidente di ISMEA, Livio Proietti. “I mercati all’ingrosso rappresentano un punto di incontro essenziale tra produzione e distribuzione, e la loro evoluzione verso modelli più moderni, sostenibili e digitali è una condizione necessaria per rendere l’intero sistema agroalimentare più efficiente e competitivo. Il monitoraggio e l’analisi delle dinamiche della filiera, nelle sue diverse componenti, sono al centro della missione istituzionale di ISMEA. Lavorando insieme agli attori del sistema – dalle imprese agricole ai mercati, fino alla distribuzione e ai consumatori – possiamo promuovere nuovi modelli alimentari capaci di coniugare qualità, salute e sostenibilità, favorendo il consumo di prodotti freschi e riducendo gli sprechi. In questo senso, il lavoro congiunto con Italmercati e Censis conferma l’importanza di una visione integrata e di politiche coordinate per valorizzare le produzioni locali, sostenere la transizione verde e digitale e rafforzare il legame tra territorio e cittadini. I mercati all’ingrosso possono e devono diventare un motore di innovazione per tutto il sistema agroalimentare italiano”.

A completare il quadro, la ricerca curata dal Censis fotografa una trasformazione profonda nei comportamenti di consumo degli italiani. Negli ultimi tre anni, il 73% dei cittadini dichiara di prestare maggiore attenzione all’origine e alla tracciabilità dei prodotti, mentre il 68% afferma di privilegiare alimenti locali e di stagione. Il 56% sceglie con più frequenza mercati rionali e punti vendita specializzati, spinto dal desiderio di sicurezza e fiducia, e il 49% considera il prezzo un fattore decisivo nella scelta dei prodotti freschi.

Tuttavia, il 39% delle famiglie ha ridotto gli acquisti di frutta e verdura nell’ultimo anno a causa dell’aumento dei prezzi, e quasi una su tre dichiara di aver modificato la dieta privilegiando alimenti a più lunga conservazione.

Secondo il Censis, questa “frattura alimentare” è un indicatore crescente di disuguaglianza sociale, che separa chi può permettersi una dieta sana e bilanciata da chi, pur volendola, non riesce più a sostenerne i costi.

Il Rapporto Italmercati-ISMEA 2025 rappresenta dunque un passo avanti nella costruzione di una visione unitaria del sistema dei mercati italiani, capace di integrare dati economici, proposte operative e analisi sociali in un’unica piattaforma di riflessione e indirizzo strategico per le politiche agroalimentari nazionali.

Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

14/11/2025, 18:51

ISMEA: pubblicato il Report sui consumi alimentari del primo semestre 2025 – crescono gli acquisti delle famiglie italiane trainati dai prodotti freschi della dieta mediterranea

Roma, 14 novembre 2025 – Nel primo semestre del 2025 gli acquisti delle famiglie italiane per il consumo alimentare domestico sono sensibilmente cresciuti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un risultato che conferma la vitalità del mercato interno e rappresenta un segnale positivo, grazie anche all’aumento dei volumi acquistati di molti dei principali prodotti alimentari. In particolare, i volumi degli ortaggi freschi sono in aumento del 4,9%, così come per le uova (+7,5%) il pesce fresco (+3,7%), i formaggi freschi (+5,3%) e il pane (+4,9%). In tutti i territori si è registrata una maggiore frequenza d’acquisto (+10% su base annua), segnale di una ritrovata fiducia dei consumatori e di una più costante propensione al consumo domestico.

Il supermercato si conferma il canale di riferimento per gli acquisti alimentari, con una quota di mercato del 41% e un incremento del 6,1%, seguito da discount e ipermercati.

Nel complesso, il primo semestre del 2025 restituisce un quadro di rafforzamento dei consumi alimentari e di particolare vitalità per i prodotti freschi, che tornano al centro delle scelte degli italiani, riflettendo una crescente attenzione alla qualità, alla salubrità e alla sostenibilità dell’alimentazione quotidiana.

Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

17/11/2025, 22:48

ISMEA Copernicus Academy: al via la Open school del Lazio sull’osservazione della Terra per l’agricoltura del futuro

Quattro giornate di formazione e sperimentazione per accompagnare studenti universitari consulenti e tecnici all’uso dei dati satellitari del Programma Europeo Copernicus nella gestione dei territori rurali e dei rischi legati alla scarsità idrica.

Roma, 17 novembre 2025 – Prende avvio il 20 novembre presso la sede di ARPA Lazio a via Saredo, l’Open School Lazio, una delle tappe del progetto nazionale “Open School Copernicus ISMEA per la Rete PAC”. All'evento interverranno il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e l'Assessore al Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e Sovranità alimentare della Regione Lazio Giancarlo Righini; in conclusione, porterà il proprio saluto il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.

L’iniziativa rappresenta un percorso di formazione, informazione e addestramento dedicato all’utilizzo del Programma Europeo di Osservazione della Terra Copernicus e dei suoi servizi, a supporto di un’agricoltura sempre più innovativa, sostenibile e connessa ai sistemi di conoscenza e innovazione in agricoltura (AKIS).

Un ampio partenariato istituzionale, tecnico e scientifico per l’innovazione in agricoltura

Organizzata da ISMEA, nell’ambito del Programma Rete PAC 2025-2027 coordinato dal Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle foreste, la Open School Lazio si realizza grazie alla collaborazione di un ampio partenariato istituzionale e scientifico che coinvolge l’Autorità di Gestione della Regione Lazio, ARSIAL, ARPA Lazio, il Coordinamento Nazionale della Copernicus Academy, gli Stati Generali dell’Innovazione, le Università di Roma “La Sapienza” e “Tor Vergata”, l’Università degli Studi della Tuscia, ISPRA, CREA e AGEA.

L’obiettivo specifico dell’edizione laziale della Open School, intitolata “L’osservazione della Terra per la gestione dei territori rurali e dei rischi agricoli correlati alla scarsità idrica”, è sensibilizzare e formare operatori, studenti universitari, consulenti e tecnici sull’uso integrato di tecnologie satellitari, dati geoinformativi e strumenti ICT per la gestione sostenibile delle risorse agricole e ambientali.

Queste conoscenze, oggi più che mai, rappresentano un valore aggiunto per la gestione e tutela dell’ambiente da parte delle imprese agricole e per la modernizzazione dell’agricoltura, obiettivo della Politica Agricola Comune (PAC), non solo in funzione delle erogazioni dei contributi, ma anche per i successivi controlli.

Un programma articolato tra formazione, sperimentazione e confronto

La Open School Lazio si svolgerà in quattro giornate: 20-21 e 27 -28 novembre 2025 e offrirà ai partecipanti:

Sessioni formative sui fondamenti dell’osservazione della Terra, della geoinformazione e dell’ICT, con un focus su Open Data e Open Source;
dimostrazioni pratiche e addestramento all’uso dei dati e dei servizi messi a disposizione in modo aperto e gratuito da Copernicus e di quelli mirati ed integrativi sviluppati da alcune PMI o dalle amministrazioni;
un contest finale, durante il quale i discenti, guidati da tutor esperti, saranno chiamati ad affrontare una problematica consulenziale reale utilizzando le competenze acquisite.
La giornata inaugurale vedrà anche la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni nazionali e regionali, tra cui: Livio Proietti - Presidente ISMEA, Sergio Marchi - Direttore Generale ISMEA, Tommaso Aureli - Direttore Generale ARPA Lazio, Massimiliano Raffa - Presidente ARSIAL; Roberto Aleandri - Direttore della Direzione regionale Agricoltura e Sovranità Alimentare della Regione Lazio, Andrea Rocchi - Presidente CREA e Francesco Sofia - Direttore Area gestione, sviluppo e sicurezza dei sistemi informativi AGEA.

Il Programma Copernicus

Copernicus è il programma di Osservazione della Terra dell’Unione Europea, gestito dalla Commissione europea in collaborazione con gli Stati membri, che mette a disposizione servizi e dati ambientali basati su osservazioni satellitari e misurazioni in situ. Le informazioni, liberamente accessibili a tutti, supportano istituzioni, imprese e cittadini nel monitoraggio dell’ambiente, nella gestione delle risorse naturali e nello sviluppo sostenibile.

Per diffondere la conoscenza e l’utilizzo dei dati Copernicus, nel 2016 è nata la Copernicus Academy, una rete europea che coinvolge università, enti di ricerca e istituti di formazione, con l’obiettivo di promuovere competenze e consapevolezza sull’Osservazione della Terra e sulle sue applicazioni nei diversi settori – dall’agricoltura alle scienze sociali.

Dal 2021 Ismea fa parte ufficialmente della rete Copernicus Academy, con il compito di valorizzare il potenziale dei dati satellitari per il mondo agricolo e rurale. In quest’ambito le Open School Copernicus ISMEA rappresentano un modello a rete che favorisce la collaborazione tra enti pubblici, università, centri di ricerca, ARPA regionali e imprese dotate di specifiche competenze Copernicus. Ad aprile di quest’anno ISMEA, in qualità di rappresentante istituzionale del settore agricolo all'interno della rete europea della Copernicus Academy, ha preso parte alla General Assembly degli EU Space Networks, l'appuntamento annuale promosso dalla Commissione UE che riunisce i membri della rete che contribuiscono a far conoscere il programma spaziale europeo a livello globale.

Re: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimen

19/11/2025, 21:17

ISMEA, approvato in CDA il Protocollo d’Intesa con Assomela e rinnovato l’accordo con il Consorzio Parmigiano Reggiano

Roma, 19 novembre 2025 — All’indomani della visita in Val di Non della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, in occasione dell’inaugurazione della Funivia delle Mele — l’avveniristica infrastruttura realizzata anche con fondi PNRR e simbolo dell’innovazione nella principale area produttiva melicola italiana — il Consiglio di Amministrazione ISMEA ha approvato il Protocollo d’Intesa con Assomela, la principale associazione del comparto, che rappresenta il 75% della produzione melicola nazionale.

L’accordo consolida e potenzia la collaborazione già in essere per lo scambio strutturato di informazioni su produzione, previsioni, giacenze e dinamiche di mercato, con un focus specifico sulla gestione del rischio e sulle misure di difesa attiva, centrali in un comparto fortemente esposto agli impatti meteo-climatici.

Nell’ambito della seduta odierna è stato anche approvato il protocollo d’intesa con il Consorzio del Parmigiano Reggiano che rinnova ed estende la collaborazione per l’“Osservatorio Scorte Parmigiano Reggiano”, uno strumento essenziale per il corretto funzionamento del Piano di regolazione dell’offerta 2026–2031. ISMEA continuerà a ricoprire il ruolo di soggetto terzo nella raccolta dei dati presso gli operatori e nella loro elaborazione aggregata, a garanzia della trasparenza e dell’equilibrio di mercato dei formaggi duri stagionati.

I due accordi rafforzano ulteriormente il ruolo dell’Istituto a sostegno delle filiere agroalimentari italiane attraverso la raccolta, l’elaborazione e la diffusione di dati strategici, nonché lo sviluppo di strumenti innovativi per la gestione del rischio e la competitività del sistema produttivo.
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