News e comunicati stampa dal mondo agricolo
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Re: Giunta Regione del Veneto

07/04/2025, 17:41

A Vinitaly si rinnova il legame tra Prosecco e tiramisù. Caner: “Simboli della Marca trevigiana, racchiudono sapori e identità delle nostre famiglie contadine”
(AVN) – Venezia, 7 aprile 2025



“Sia chiaro: il tiramisù è veneto, venetissimo, anzi, trevigiano. Tant’è che è stato riconosciuto come prodotto agroalimentare della nostra tradizione dal Ministero delle Politiche agricole. A Treviso ogni anno ad ottobre si svolge la partecipatissima Tiramisu World Cup, e sono orgoglioso di essere a Vinitaly con la star del tiramisù, Vanessa Orso, che porta nel mondo questa eccellenza della nostra terra, assieme al prosecco naturalmente”.

L’assessore regionale all’agricoltura Federico Caner ha partecipato oggi a Vinitaly, nello stand della prestigiosa Tenuta Amadio di Monfumo (TV), alla degustazione di tiramisù promossa dagli organizzatori della TWC, i trevigiani di Twissen, che il prossimo ottobre daranno vita alla 9^ edizione della sfida tra pasticcieri con oltre 400 partecipanti, influencer, testate accreditate, e migliaia di appassionati visitatori.

“Questa eccellenza regionale – ha dichiarato Caner -, che deve tutto il suo successo a sei ingredienti principali (cacao, caffè, mascarpone, savoiardi, tuorlo d’uovo e zucchero), racchiude in ogni cucchiaio il sapore dei ricordi e dell’identità veneta. Ma per tutti noi non si tratta solo di un vanto, ma è la conferma che una ricetta tramandata di generazione e in generazione a partire dalle Beccherie ha saputo diventare il simbolo di Treviso e del Veneto, oltre che il dolce italiano più noto nel mondo. L’appuntamento è ad ottobre a Treviso per la TWC, che unirà al sapore inconfondibile del tiramisù tutta la fantasia del rivisitare lo ‘sbatudin’, che non mancava mai nelle tavole delle nostre famiglie contadine”.

Così Francesco Redi, organizzatore della Tiramisù World Cup: “Oggi a Vinitaly si sono incontrate due eccellenze dell’eno-gastronomia del nostro territorio, Prosecco e Tiramisù. Due asset fondamentali utili alla promozione turistica del Veneto nel mondo”.

Re: Giunta Regione del Veneto

07/04/2025, 18:54

Vinitaly, gli appuntamenti del presidente Zaia per martedì 8 aprile


(AVN) – Verona, 7 aprile 2025



Il presidente della Regione Luca Zaia sarà a Vinitaly in Fiera a Verona anche domani, martedì 8 aprile. Questi gli appuntamenti cui parteciperà:

Ore 11.00: presentazione dell’etichetta di Conegliano Valdobbiadene Prosecco superiore Docg per le bottiglie dell’82^ Mostra del Cinema di Venezia (pad. 8, spazio I2/I3)

Ore 13: la pizza del Presidente (stand Regione Veneto, pad. 4, spazio D4/E4)

Ore 14.30: evento “Vino e archeologia” (stand Regione Veneto, pad. 4, spazio D4/E4).

Re: Giunta Regione del Veneto

16/04/2025, 13:01

Granchio Blu. Nuovo progetto pilota da 1,5 milioni. Corazzari, “Studiamo nuove filiere per una proposta di gestione di medio e lungo periodo e sosteniamo i pescatori per incentivare le catture”
(AVN) – Venezia, 16 aprile 2025

“Questo nuovo progetto da 1,5 milioni di euro, vede nuovamente la Regione impegnata nel campo della strategia di risposta all’emergenza granchio blu assieme a Veneto Agricoltura e Università di Padova. Accanto al progetto di mappatura della specie invasiva già avviato in collaborazione con Arpav, Veneto Agricoltura, le Università di Padova e Ca’ Foscari, col sostegno di Fondazione Cariparo, oggi prende il via una nuova fase che ha l’obiettivo di incentivare la cattura di esemplari di Granchio blu e di studiare i possibili sbocchi commerciali per quella frazione di catture non idonee al consumo alimentare. Solo puntando su nuove filiere è possibile favorire la competitività delle piccole imprese della pesca costiera, un mondo per noi strategico perché rappresenta una parte importante della nostra economia, della nostra identità, della nostra cultura. Per i due progetti in corso di realizzazione quest’anno sono stati investiti in tutto tra risorse pubbliche, fondi europei e risorse private, 3 milioni di euro, una dimostrazione dell’importanza che l’amministrazione regionale attribuisce al mondo della pesca e dell’acquacoltura”.



L’assessore regionale alla Pesca, Cristiano Corazzari, presenta l’accordo interistituzionale, approvato con delibera di Giunta, per il Progetto pilota finalizzato a sostenere i pescatori per incentivare le catture di Granchio Blu, nonché all’individuazione di filiere destinate all’utilizzazione della frazione di catture della specie aliena granchio blu non idonee all’alimentazione e per favorire la competitività delle imprese della piccola pesca costiera. Il progetto del valore di 1.574.700 euro è finanziato risorse PN Feampa 2021-2027 per 1,5 milioni e per la parte restante è a carico dei tre partner: Regione del Veneto, Veneto Agricoltura e Università di Padova. La durata prevista è di 18 mesi con termine ultimo del 31 dicembre 2026.



“Il punto da cui partire sono i numeri delle catture- spiega Corazzari-. Nel 2024 i dati ufficiali dei sei Mercati ittici veneti e del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine contano 714 tonnellate di granchio blu commercializzate perché destinate al consumo alimentare e 1.180 tonnellate di prodotto non commercializzabile tra femmine ed esemplari giovanili. Qui si potrebbero aprire scenari interessanti per le imprese, indagando nuove filiere alternative alla commercializzazione a uso alimentare in particolare la produzione di mangimi per animali, la produzione di fertilizzanti, la bioenergia, l’estrazione di composti bioattivi come la chitina e la valorizzazione della componente carbonacea”.



Il progetto si propone di valutare la scala di produzione potenzialmente interessata dalle filiere alternative al consumo grazie a una campagna pilota di catture realizzata con il supporto delle imprese della piccola pesca costiera. La potenziale dimensione di produzione sarà studiata con l’aiuto dei pescatori, con una campagna di catture nel periodo che va da marzo a ottobre nelle lagune del Delta del Po, di Venezia e Caorle. I pescatori riceveranno un sostegno economico per il noleggio delle imbarcazioni con relativo equipaggio, per l’acquisto di attrezzi di prelievo selettivo, cioè le nasse e avranno un compenso di 1 euro per ogni chilogrammo di prodotto conferito e non commestibile. I risultati saranno raccolti e analizzati e, ultima fase, verranno condivisi con i portatori di interesse, il Commissario straordinario all’emergenza granchio blu, il Masaf, il Ministero dell’Ambiente.

Re: Giunta Regione del Veneto

22/04/2025, 16:53

Canapa, 100 aziende venete in crisi dopo il DL Sicurezza e la sentenza del Tar del Lazio. Caner: “Porto la questione in Conferenza delle Regioni il 29 aprile”
(AVN) – Venezia, 22 aprile 2025



“La filiera della canapa, che in Veneto vede oltre 100 aziende attive su tutto in territorio regionale, è sostenuta da una legge del 2019 che tutela la produzione di cannabidiolo attraverso specifici progetti, bandi, normative e iniziative di valorizzazione. Il problema sollevato sia dall’approvazione del Decreto sicurezza, che ha vietato la lavorazione della canapa anche a bassissimo contenuto di Thc, nonché da una recente sentenza sulla stessa linea del Tar del Lazio, è concreto per tutte le imprese d’Italia, che son circa 3.000 con 30.000 dipendenti, 500 milioni di fatturato e il 90% di export. Una soluzione va trovata assieme al ministro Lollobrigida: porterò la questione già nella prima seduta della Commissione Agricoltura in Conferenza delle Regioni, il prossimo 29 aprile”.

Lo annuncia l’assessore veneto Federico Caner, che presiede la Commissione che a Roma riunisce gli assessori all’Agricoltura delle Regioni e che il prossimo 29 aprile si riunirà proprio sul problema della lavorazione della canapa, in seguito all’entrata in vigore del Decreto Sicurezza lo scorso 12 aprile e di una sentenza del Tar del Lazio.

“L’articolo 18 del DL – spiega Caner - consente la produzione di infiorescenze contenenti cannabidiolo solo se destinate al florovivaismo professionale, vietandone gli altri usi, dal commercio alla lavorazione, dalla detenzione alla vendita. Dobbiamo trovare perciò una soluzione che consenta agli agricoltori, certificati e con produzioni di qualità, di tenere viva la filiera. Vanno bilanciati da una parte la giusta preoccupazione del legislatore per la sicurezza pubblica, e dall’altra gli investimenti fatti nel tempo dalle aziende e i finanziamenti pubblici alla filiera. Questo anche in considerazione del fatto che allo stato attuale non è vietato l’import del prodotto da altri Paesi, e che anche l’Oms ha dichiarato il cannabidiolo sostanza sicura che non crea dipendenza né danni alla salute”.

“Una soluzione perciò va trovata, e su mia iniziativa ne parleremo tra assessori regionali il 29 aprile, nella speranza di trovare dalla nostra parte – a tutela delle 3.000 imprese italiane del settore – anche il ministro Lollobrigida”, conclude Caner.

Re: Giunta Regione del Veneto

05/05/2025, 17:01

Nutrie. Al via progetto sperimentale con Consorzi di Bonifica per ottimizzare il controllo della specie. Corazzari, “Istituiti rimborsi per i controllori. Uniamo le forze per tutelare la sicurezza del territorio”
(AVN) – Venezia, 5 maggio 2025

La Regione del Veneto ha approvato un progetto sperimentale, per aumentare l’efficacia delle azioni di controllo ed eradicazione della nutria sull’intero territorio regionale. Si tratta della prima trance di 500.000 euro per l’anno in corso nell’ambito di un programma di spesa che si dovrà sviluppare nell’ambito del triennio 2025-2027 con una dotazione complessiva di 1,5 milioni di euro: 500 mila euro per ciascuna annualità. La novità è la scelta di attribuire un ruolo da protagonista ai Consorzi di Bonifica e alle Autorità di bacino, custodi dei corsi d’acqua interni, col fine di ottimizzare gli sforzi per combattere la nutria, specie particolarmente dannosa per l’ambiente in particolare per la tenuta idrogeologica del territorio in caso di eventi meteorologici estremi. Il progetto è stato approvato con delibera di Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale alla Caccia, Cristiano Corazzari. Ogni Consorzio firmerà una convenzione sperimentale con la Regione del Veneto che durerà in prima battuta fino al 31 dicembre 2025.



“La nutria è una specie che ha avuto una enorme espansione in Veneto, trovando il suo habitat ideale in un territorio caratterizzato dall’ampio numero di corsi d’acqua, ed è sotto gli occhi di tutti l’impatto dannoso che provoca, tra il pericolo per la tenuta degli argini e la devastazione delle colture -spiega l’assessore alla Caccia Cristiano Corazzari-. La situazione diventa sempre più critica ed è per questo che la Regione ha scelto di intervenire con questo progetto sperimentale che punta a incrementare gli abbattimenti e ad avere un maggior controllo sulla distribuzione e sugli effetti della specie sul territorio. I Consorzi di Bonifica attivi sul territorio regionale diventano soggetti attuatori privilegiati del Piano regionale di controllo della nutria, piano già approvato nel 2021, con il compito di comporre e gestire le squadre degli operatori abilitati al controllo, favorendo il raccordo operativo con la Polizia Provinciale, di organizzare lo smaltimento delle carcasse, di raccogliere ed elaborare le informazioni sui capi catturati”.



La seconda novità introdotta dal progetto è l’assegnazione di contributi forfettari a favore degli operatori volontari impegnati nelle operazioni di controllo. Comprendono un’indennità chilometrica, un rimborso per le cartucce utilizzate, e un corrispettivo di 3 euro per ogni capo abbattuto e consegnato al centro di stoccaggio. Verrà premiato chi conferirà almeno dieci capi ad uscita. Inoltre è previsto che tra i costi elegibili a rimborso siano ricompresi quelli assicurativi, la tassa sul porto d’armi, l’iscrizione annuale all’ATC o al CA e quelli per l’acquisto di alcune dotazioni antinfortunistiche funzionali all’esercizio delle attività di controllo.

“Grazie alla previsione di contributi specifici ai controllori volontari puntiamo a incrementare l’efficacia del Piano di controllo della nutria– aggiunge Corazzari-. Crediamo con convinzione nel ruolo dei Consorzi di Bonifica, enti che non solo hanno una conoscenza approfondita del territorio grazie al quotidiano presidio dei corsi d’acqua e al loro compito di manutentori ma che hanno anche una interlocuzione privilegiata con gli agricoltori. Inoltre hanno un ambito di intervento ottimale, e come enti di ampiezza sovracomunale operano all’interno di una dimensione territoriale ideale per intervenire anche in accordo con i singoli Comuni coinvolti”.



Il piano prevede infine, in capo ad ANBI Veneto, l’associazione regionale che riunisce i Consorzi di Bonifica, il compito di raccogliere i dati per elaborare un report su scala regionale che scatti un’istantanea circa l’avanzamento degli interventi in Veneto.
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