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Giunta Regione del Veneto 
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Vino con “etichette spauracchio”. Presidente Zaia, “Opposizione dei viticoltori è un grande messaggio in difesa della nostra identità”
(AVN) – Venezia, 19 febbraio 2025

“Leggo che i viticoltori sono pronti alla protesta perché l’UE non demorde dall’intenzione di etichettare il vino con indicazioni di danni alla salute. Ancora una volta, come contro gli OGM o i cibi ‘Frankestein’ realizzati in laboratorio, dal mondo dell’agricoltura viene un messaggio di forte difesa identitaria. L’abuso di alcol non fa bene, è incontrovertibile. Ma certe etichette spauracchio non rispecchiano la cultura enologica e sono un vulnus a quei simboli d’identità che sono i nostri prodotti perché, per tante comunità come il Veneto, in ballo c’è il valore sociale della viticoltura e dell’agricoltura più in generale”.

Con questo pensiero il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la presa di posizione di Coldiretti Padova sulla stampa in cui non si escludono azioni significative di protesta contro l’eventualità che si concretizzi l’ipotesi comunitaria di accompagnare il vino con avvisi del tipo: “Nuoce gravemente alla salute”.

“Faccio mia la preoccupazione dei viticoltori – prosegue Zaia – non tanto per un motivo economico che, comunque, non è secondario nella regione che è prima in Italia per produzione di vino, con oltre 11 milioni di ettolitri, e che copre più del 35% dell'export nazionale. Siamo davanti a una presa di posizione ideologica che non tiene conto della nostra storia e che ancora una volta rischia di fare percepire un’Europa forte con i deboli e viceversa. Se passa la filosofia di una simile etichettatura, infatti, si finirà col togliere identità e tipicità alle produzioni locali, favorendo la consegna dell'agricoltura e dei territori alle grandi multinazionali. Significherebbe danneggiare irrimediabilmente una realtà sociale e culturale, formatasi sul lavoro e il sacrificio di generazioni, che solo per l’Italia si riassume in oltre 4500 prodotti tipici delle nostre campagne. Il contrasto ai danni causati dall’abuso di alcol è una partita che non si gioca travolgendo con l’allarmismo il consumo responsabile di un prodotto di qualità”.

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19/02/2025, 16:53
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Al via i lavori sul canale Roncajette a Casalserugo. Bottacin, “320 mila euro per sfalci sull’area e sistemazione frana in località Ca’ Zara”
(AVN) Venezia, 12 marzo 2025



Partirà nei prossimi giorni un intervento di difesa idrogeologica volto al consolidamento di un tratto dell’argine destro del canale Roncajette in comune di Casalserugo (Padova).

“A seguito dei diversi eventi di piena che si sono succeduti negli ultimi anni, molti dei quali vicini alla quota di massima storica– spiega l’assessore al Dissesto idrogeologico Gianpaolo Bottacin - nel canale Roncajette si sono verificati alcuni franamenti del petto arginale causati della mancanza di difese di sponda adeguate, sui quali ora le nostre strutture regionali del Genio Civile andranno a intervenire”.

Nello specifico si tratta di franamenti accentuati dall’azione della falda freatica di ritorno conseguente allo svaso rapido del corso d’acqua e all’abbassamento del livello idrometrico.

“Tra tutti i dissesti accertati e costantemente monitorati – prosegue l’assessore -, è stato valutato necessario in particolare provvedere alla sistemazione di una frana in destra idraulica in località Cà Zara in Comune di Casalserugo per un fronte di 180 metri. Nella medesima area, per circa 1 chilometro, si stanno inoltre eseguendo degli sfalci”.

I lavori sul cantiere consisteranno nello scavo di materie franate in alveo, la riprofilatura, la posa in opera di geotessuto per limitare il passaggio di particelle fini e la formazione di una scogliera in pietrame a difesa del corpo arginale destro.

“Le opere di progetto, per le quali abbiamo impegnato 320mila euro – conclude Bottacin -, oltre a ricomporre la sezione arginale originaria, andranno a limitare anche i fenomeni di filtrazioni a campagna e il collasso della sommità arginale.

Condizioni meteo e imprevisti permettendo, i lavori dovrebbero terminare entro il mese di maggio.

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12/03/2025, 19:33
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Carenza di uova per l’aviaria, gli USA si rivolgono al Veneto. Caner: “Se ne ricordino quando parlano di dazi. Il mercato è globale. E se vogliono, la stagione offre anche asparagi e vespaiolo…”


(AVN) – Venezia, 20 marzo 2025



“Mi fa piacere che gli Stati Uniti si rivolgano al Veneto, che annualmente produce 2 miliardi di uova grazie al lavoro di 6.300 aziende con un fatturato di 700 milioni di euro, per far fronte alla carenza di uova causata dall’epidemia di aviaria. Noi, in un contesto di economia globale per l’agroalimentare, gliele forniamo volentieri, anche se pure qui la situazione è complessa. Però gli Usa si ricordino, appunto, che il mercato è mondiale e senza confini, e questa ne è l’ennesima dimostrazione: gliene facciamo memoria una volta in più, visto che parlano di dazi sull’import quando da loro una confezione di uova costa già oggi oltre 8 dollari”.



L’assessore regionale all’Agricoltura Federico Caner commenta la notizia, riportata da Confagricoltura, secondo cui dagli Stati Uniti – grandi consumatori di uova ma piegati dall’aviaria che in tre mesi ha portato all’abbattimento di 20 milioni di galline ovaiole – sarebbero giunte in Veneto molte richieste di fornitura del prodotto, in particolare ad aziende di Padova e Verona.



“Assieme alle uova – chiosa Caner – possiamo fornire agli Usa anche asparagi e vespaiolo, un’abbinata perfetta, che contribuirebbero a creare una cultura alimentare sana. Siamo certi che anche oltreoceano apprezzerebbero il ‘pacchetto completo’, un’eccellenza che solo il Veneto può offrire. Scherzi a parte e visti i problemi che sta causando nel mondo l’epidemia di aviaria, mi auguro che le dichiarazioni di ieri del ministro Kennedy non racchiudano l’intenzione di far diffondere il virus nel mondo per – cito - ‘selezionare le specie resistenti’ col rischio di un salto di specie. L’aviaria è un dramma per tutti, dall’agroalimentare alla sanità; lo si affronti globalmente con un fronte comune”, conclude l’assessore veneto.

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20/03/2025, 18:07
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Riconosciuti dal Ministero altri 10 prodotti agroalimentari tradizionali del Veneto. Caner: “Dal panin onto al bollito al fegato alla veneziana: un’altra conferma che qui si vive e si mangia bene”


(AVN) – Venezia, 20 marzo 2025



“Panin onto, baccalà all’ebraica, club sandwich del Doge, zabajon, fegato alla veneziana, nafta, bigoli in salsa, bollito alla padovana, tartufi dei colli Euganei trifolati e brodo de gaina: altri 10 prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) sono stati inseriti dal Ministero nell’elenco nazionale, che ospita ora ben 413 tipicità venete tra le 5.717 annoverate in tutto il Paese. Il Veneto conferma così il 4° posto dopo Campania, Lazio e Toscana, ed ‘allunga’ il distacco dall’Emilia Romagna”.



L’assessore regionale all’Agricoltura Federico Caner dà notizia dell’iscrizione da parte del Masaf di altri 10 PAT veneti nell’elenco nazionale la cui prima edizione è stata pubblicata nel 2001. Il Ministero aggiorna l'elenco annualmente, e siamo quindi alla 25^ revisione. Vi entrano i prodotti le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo di almeno 25 anni.



“In Veneto non solo si vive bene – conclude Caner – ma si mangia e si beve bene. I nostri prodotti agroalimentari e tradizionali sono una ricchezza che si traduce in un potentissimo biglietto da visita del Veneto nel mondo, un grande volano turistico e culturale”.

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20/03/2025, 18:08
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A Vinitaly il padiglione del Veneto celebra anche nelle grafiche il legame tra vino e Olimpiadi 2026. Zaia: “Ogni calice ed ogni medaglia sono fatica ed impegno, tecnica perfetta affinata da anni d’esperienza”

(AVN) – Venezia, 1° aprile 2025

“Da domenica prossima e fino a mercoledì 9 aprile, Verona e il Veneto sono nuovamente al centro dello straordinario palcoscenico di Vinitaly, nell’edizione che precede le Olimpiadi e Paralimpiadi 2026 in cui la città scaligera sarà protagonista. Per questo, lo stand e il padiglione del Veneto scelgono di celebrare anche visivamente il connubio tra due motivi d’orgoglio della nostra regione: i grandi vini veneti e i Giochi di MilanoCortina. Dalla comune ricerca della perfezione all’importanza della passione che conduce a grandi traguardi, sono tanti i punti che collegano gli sport invernali e il vino. Come gli atleti si sfidano sulle piste olimpiche, i nostri viticoltori affrontano le sfide quotidiane per ottenere un prodotto che storicamente è sempre stato l’oro del nostro territorio. Ogni calice è una medaglia alla fatica e all’impegno. Ogni sorso è il risultato di una tecnica perfetta affinata con anni di esperienza”.

Il presidente della Regione Luca Zaia sarà presente come da tradizione alla 57^ edizione di Vinitaly in Fiera a Verona, manifestazione che ospita 1.200 top buyer accreditati da 71 Paesi, 30.000 operatori internazionali, 4.000 aziende da 140 nazioni nei 18 padiglioni. Tra le delegazioni più numerose dell'area extra Ue, ci sono Usa e Canada, quindi Cina, Regno Unito, Brasile, India, Singapore, Giappone e Corea del Sud. Tra le aziende europee primeggiano Germania, Svizzera, Nord Europa e l'area balcanica.

“Vinitaly si conferma manifestazione top a livello internazionale, capace di innovarsi e rinnovarsi ogni anno, con estrema attenzione alla qualità e all’identità dei territori - prosegue Zaia -. Per quattro giorni, gli occhi del mondo e degli appassionati di enologia saranno puntati su Verona e sul più grande evento mondiale del settore. La nostra regione è presente con oltre 500 espositori che guideranno operatori, buyer e visitatori a scoprire l’eccellenza del settore enologico del Veneto, prima regione in Italia per produzione ed export (quasi 3 miliardi di euro nel 2024, il 21% verso gli Usa). Un viaggio sensoriale attraverso le nostre 14 Docg, le 29 Doc e 10 Igt, assaporando la ricchezza di aromi e profumi che caratterizzano i nostri vini. Un mosaico di eccellenze che sono il frutto del lavoro e della passione di tantissime persone, testimoni e custodi di una terra dove tradizione e innovazione, cultura e sostenibilità si incontrano e dove germoglia un settore in continua evoluzione che, con le sue radici antiche, non teme il confronto col futuro”.

Lo stand della regione del Veneto si trova al padiglione 4, posizione D4/E4; con i suoi 400 mq su due piani ospiterà attività di promozione e valorizzazione delle produzioni vitivinicole venete d'eccellenza, eventi, degustazioni.

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01/04/2025, 17:28
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Inaugurata la 57^ edizione di Vinitaly, Zaia: “Affrontiamo i dazi col genio veneto. La viticoltura è l’oro della nostra terra, difendiamola con concretezza”


(AVN) – Verona, 6 aprile 2025



“Per affrontare la congiuntura economica, attuale e futura, serve il ‘genio veneto’, che nei secoli ci ha resi capaci di superare ogni difficoltà. Per questo credo che i dazi Usa siano un punto di svolta per rinnovare le nostre politiche di export, guardando ai mercati alternativi, emergenti o consolidati, che offrono stabilità e margini di crescita. Non servono vendette inutili, serve difendere lavoro, impresa e identità produttive, con concretezza e resilienza”.



Il presidente della Regione Luca Zaia ha inaugurato oggi la 57^ edizione di Vinitaly assieme al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, al presidente di Veronafiere Federico Bricolo, al ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, al ministro della Cultura Alessandro Giuli, al presidente di Agenzia ICE Matteo Zoppas.

Ed è tornato a parlare dei dazi Usa che colpiscono profondamente l’agricoltura veneta, in particolare il settore vitivinicolo, che esporta quasi tre miliardi di euro di cui circa 600 milioni verso gli Stati Uniti.



“E’ chiaro che i dazi di Trump penalizzano fortemente un settore che in Veneto vanta numeri solidissimi, grazie al lavoro delle nostre 9.569 aziende di grandi dimensioni e delle 12.797 riunite in cantine sociali, con quasi 20.000 occupati (19.813) – ha detto Zaia -. Nel 2024 sono stati raccolti 13.744.000 quintali di uve (+0,6%), per l’80% a bacca bianca. La produzione di vino ha raggiunto gli 11,6 milioni di ettolitri (+9,7% sull’anno precedente). E’ cresciuta del 2,3% anche la superficie a vigneto, attestandosi a 103.500 ettari, di cui 94.600 dedicati alla produzione (+1,7%)”.

E lo stand del Veneto (padiglione 4, pos. D4/E4) celebra in questi giorni tutta la forza di un settore che vanta 14 Docg, 29 Doc e 10 Igt: “Un mosaico di eccellenze che sono il frutto del lavoro e della passione di tantissime persone, testimoni e custodi di una terra dove tradizione e innovazione, cultura e sostenibilità si incontrano e dove germoglia un settore in continua evoluzione che, con le sue radici antiche, non teme il confronto col futuro”, ha aggiunto Zaia.



Quest’anno il padiglione veneto, che ospita 400 aziende, celebra anche nelle grafiche il connubio tra due motivi d’orgoglio della nostra regione: i grandi vini veneti e i Giochi di MilanoCortina 2026. “Dalla comune ricerca della perfezione all’importanza della passione che conduce a grandi traguardi, sono tanti i punti che collegano gli sport invernali e il vino – ha dichiarato Zaia -. Come gli atleti si sfidano sulle piste olimpiche, i nostri viticoltori affrontano le sfide quotidiane per ottenere un prodotto che storicamente è sempre stato l’oro del nostro territorio. Ogni calice è una medaglia alla fatica e all’impegno. Ogni sorso è il risultato di una tecnica perfetta affinata con anni di esperienza”.



E come ogni anno, nello stand veneto trova spazio anche la solidarietà grazie ai ragazzi dell’Aipd, l’Associazione persone down di Treviso, che celebrano i 20 anni della loro vendemmia solidale nell’azienda agricola Cecchetto di Tezze di Piave. In questa occasione condivideranno con i visitatori di Vinitaly un grande traguardo: una raccolta fondi di 8.000 euro finalizzata ad arredare due camere da letto presso la loro sede di Ponte della Priula, con l’obiettivo di permettere ai ragazzi di sperimentare forme di autonomia abitativa e residenzialità.

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07/04/2025, 14:06
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Vinitaly, al professor Corrado Giacomini il premio Betti. Caner: “Orgoglio per la nostra terra, patria della viticoltura di qualità”
(AVN) – Verona, 6 aprile 2025



E’ il professor Corrado Giacomini il vincitore per il 2025 del premio “Angelo Betti”, istituito nel 1973 dagli Assessorati all’Agricoltura delle Regioni; il riconoscimento viene assegnato ogni anno in occasione del Vinitaly a un professionista o imprenditore del mondo enologico che si è distinto per aver contribuito al progresso qualitativo in ambito produttivo.



Il premio è stato consegnato oggi pomeriggio in Fiera a Verona dall’assessore regionale del Veneto Federico Caner al prof. Giacomini, ricercatore, economista ma anche imprenditore vitivinicolo.



Ha iniziato la propria carriera accademica nel 1967 a Ca’ Foscari e per oltre 30 anni ha presieduto importanti cattedre universitarie tra cui quella di Economia Agroalimentare a Parma, e la direzione del Master in Commercializzazione e logistica dei prodotti agroalimentari.

Ma il prof. Giacomini ha avuto anche un importante ruolo nella cooperazione vitivinicola, prima nella Cantina sociale di Jesolo e poi ai vertici delle Cantine riunite del Veneto orientale (oggi Vi.V.O. Cantine) che ha guidato fino al 2024. Attualmente il Gruppo Vi.V.O riunisce 8 cantine di proprietà, con 17 punti di vendita diretta, e due società controllate al 100%; gestisce 6.000 ettari vitati e con 2.000 soci produttori è una delle principali realtà vinicole italiane.

Il prof. Giacomini ha ricoperto anche ruoli prestigiosi in Confcooperative, in Fedagripesca nazionale e in Fedagri Veneto.



“La sua capacità di leadership e la sua visione lungimirante hanno reso il prof. Giacomini un punto di riferimento fondamentale per l’intero settore vitivinicolo – ha commentato l’assessore Caner consegnandogli il premio Betti -. La sua carriera si è sempre caratterizzata per un impegno costante nella promozione della qualità, della sostenibilità e della valorizzazione del patrimonio vitivinicolo italiano. Il premio che oggi gli conferiamo, con grande orgoglio da parte mia, è un segno di apprezzamento per il suo straordinario contributo al settore”.

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07/04/2025, 14:10
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Vinitaly, presentata la nuova Guida Touring delle Colline del Prosecco. Zaia: “Destinazione cresciuta del 9.7% in un anno, investiamo nella promozione e destagionalizziamo”


(AVN) – Verona, 7 aprile 2025



“Sei anni fa, quando le Colline del Prosecco entrarono ufficialmente nel registro dei patrimoni dell’Umanità Unesco, ci assumemmo l’impegno di valorizzare questa destinazione, facendola conoscere al mondo. Nel 2024, pur con in mezzo una pandemia che ha penalizzato il settore turistico, nei 29 comuni dell’area delle Colline abbiamo superato per la prima volta le 500.000 presenze (528.000), generate da 235.455 arrivi, con una crescita anno su anno del 9,7% e una forte spinta alla destagionalizzazione. Ciò dimostra che i turisti cercano sempre più un contatto diretto con la natura, la cultura e le eccellenze enogastronomiche locali. La nuova guida del Touring Club dedicata alle Colline darà un ulteriore contributo, autorevole e prestigioso, alla scoperta di un’area tra le più belle del Veneto, eccezionale per paesaggi ed opportunità”.



Il presidente della Regione Luca Zaia ha partecipato stamattina a Vinitaly alla presentazione della nuova guida Touring Club dedicata alle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. All’evento erano presenti anche Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il patrimonio delle Colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene; Angelo Facchin, consigliere della Cciaa di Treviso e Belluno; Ottavio di Brizzi, direttore editoriale Touring Club Italiano.



La pubblicazione fa parte della collana "Itinerari Slow Food", in coedizione tra Touring e Slow Food, e racconta con ricchezza di dettagli percorsi, attrazioni, indirizzi e curiosità, con il consueto tocco gastronomico di Slow Food.

Quello dedicato alle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene è il secondo titolo “veneto” dopo Belluno e il suo territorio.

Questa guida propone quattro itinerari attraverso la provincia di Treviso: le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene; la città di Treviso; Monte Grappa, Colli Asolani, Montello; le città murate.

Oltre ai paesaggi e agli approfondimenti culturali la guida offre una selezione di oltre 100 indirizzi slow tra ristoranti, trattorie, alberghi, cantine e botteghe di qualità, promuovendo un turismo sostenibile e consapevole, selezionati da Slow Food, Coldiretti, Confagricoltura, Cia e per le cantine dal Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.

La guida è stata pensata e voluta dall’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene visto il valore anche storico del Touring Club, con l’obiettivo di offrire ai visitatori uno strumento utile per scoprire percorsi, attrazioni e tradizioni locali.

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07/04/2025, 14:14
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Giro d’Italia, a Vinitaly presentate le tappe venete, il trofeo “senza fine” e la bottiglia dei campioni Astoria. Zaia: “Il Veneto, terra più ciclistica d’Italia, pronto ad accogliere la corsa rosa dei record”
(AVN) – Verona, 7 aprile 2025



“Il Giro d'Italia per noi è molto più di una competizione: è un viaggio nel cuore del Veneto, la terra più ciclistica d’Italia. Tra un mese e mezzo con ben 4 tappe del Giro che attraverseranno la nostra terra, avremo l’occasione di mostrare al mondo tutte le bellezze di una regione che ha contribuito a scrivere indimenticabili pagine di storia del ciclismo. Attraverso le nostre città, i nostri borghi e le montagne, il Giro, quest’anno, attraverserà luoghi iconici e simbolo di un territorio che ha saputo valorizzare le sue innumerevoli eccellenze. E assieme a tutti i veneti, innamorati dello sport e del Giro, saremo come sempre i primi tifosi di questa straordinaria manifestazione. Perché come dico sempre io, non c’è Giro senza Veneto e non c’è Veneto senza Giro”.



Il presidente del Veneto Luca Zaia ha presentato stamattina a Vinitaly in Fiera a Verona le tappe venete della prossima corsa rosa, oltre al “trofeo senza fine” e al “trofeo luce infinita” con cui verranno premiati i campioni del Giro e del Giro Women, e alla bottiglia ufficiale Astoria che accompagnerà i ciclisti sulle strade della Penisola.

“Con quattro tappe, tra bellezze, storia e passione ciclistica, il Veneto sarà il cuore pulsante dell’ultima settimana di gara, offrendo un palcoscenico unico per le sfide più dure e spettacolari di questa edizione – prosegue il presidente -. Ma il Veneto sarà ancora protagonista anche nel Giro d'Italia Women, con il passaggio il 9 luglio in provincia di Belluno e Treviso e l'arrivo a Pianezze di Valdobbiadene scalando il muro di Ca’ del Poggio, e il 10 luglio con la Mirano-Monselice, attraversando i Colli Euganei riserva della biosfera Unesco”.



“Otto tappe in totale per tre corse di puro spettacolo – conclude Zaia -, in una terra in cui il ciclismo è una passione più che uno sport, con 9.854 atleti iscritti a 407 società e 4.307 operatori, oltre a centinaia di aziende del settore. Il 10% dei veneti usa la bici tutti i giorni, il 23% più volte a settimana, il 26% alcune volte al mese. Qui abbiamo 12 ciclovie principali, dal Piave al Sile al litorale al Garda alla Treviso-Ostiglia solo per citarne alcune, per un totale di 1.850 km di strade dedicate alle due ruote”.



LE TAPPE DEL GIRO, GIRO WOMEN E GIRO-E

La carovana rosa arriverà in Veneto venerdì 23 maggio con la Rovigo-Vicenza (180 km), che unirà i paesaggi del Polesine con il fascino della patria del Palladio attraverso pianure e colline in un mix di velocità e strategia.

Sabato 24 maggio si partirà da Treviso verso il confine sloveno a Nova Gorica, in una tappa da 186 km che celebra l'unione tra cultura e territori.

Domenica 25 maggio la Fiume Veneto-Asiago (214 km) sarà un appuntamento imperdibile per gli appassionati delle grandi salite: dalle pianure del Friuli, il gruppo transiterà sull'Altopiano dei Sette Comuni, teatro di sfide epiche e paesaggi spettacolari. Martedì 27 maggio la corsa rosa partirà dal suggestivo scenario di villa Contarini a Piazzola sul Brenta e arriverà a San Valentino (Trento): una tappa da 199 km su 5.000 km di dislivello che regalerà emozioni intense, dall’arte delle ville venete alla maestosità delle Dolomiti.

Contemporaneamente si svolgerà anche il Giro-E, una e-bike experience unica nel suo genere a livello mondiale, che in Veneto prevede due tappe: la Soave-Vicenza il 23 maggio (86 km) e la Fonzaso-Asiago il 25 maggio (61 km).

A luglio invece saranno le cicliste professioniste a percorrere le strade del Veneto con due tappe del Giro Women. La prima il 9 luglio, con i 156 km della Castel Tesino-Pianezze, molto articolata sia altimetricamente che planimetricamente. Si scenderà in val Cismon sfiorando Feltre; a ridosso di Belluno si contornerà il Nevegal per affrontare poi il Muro di Ca’ del Poggio, e attraverso le Colline del Prosecco arrivare a Pianezze.

Il giorno dopo via ai 108 km della Mirano-Monselice, completamente pianeggiante attraversando veneziano e padovano, Mira, Dolo, Piove di Sacco e Conselve ai piedi dei Colli Euganei.



LA BOTTIGLIA DEL GIRO ASTORIA E IL TROFEO SENZA FINE

Stamattina il presidente Zaia, assieme al presidente Astoria Paolo Polegato e all’ad filippo Polegato, a Paolo Bellino di Rcs e al direttore del Giro Mauro Vegni, ha stappato la prima bottiglia che accompagnerà i campioni e le campionesse della corsa rosa, di cui l’azienda trevigiana è partner ufficiale già dal 2012. Per Astoria, che esporta in 112 Paesi, questa partnership ha rafforzato la propria presenza nei paesi toccati dal Giro (Irlanda, Israele, Olanda, Ungheria); quest’anno sono già state vendute 12.000 bottiglie con l’etichetta speciale dedicate alla partenza dall’Albania.

A Vinitaly è stato presentato anche il Trofeo “senza fine”, realizzato per la prima volta nel 1999. Dal 2000 premia il corridore che vince il Giro. Pesa circa 10 chili, è in rame placcato oro, misura 53 cm in altezza e 20 di diametro.



“VENETO IN GIRO”

Ad accompagnare le tre corse e le loro tappe venete sarà la pubblicazione “Veneto in Giro”, curata dalla Regione del Veneto, un almanacco dedicato ai luoghi, agli itinerari, alle tappe, alle storie, alle tradizioni che accompagnano l’arrivo della carovana rosa nella nostra terra. Bellissime foto che ritraggono un contesto paesaggistico variegato ed unico, i luoghi simbolo del Veneto e il loro legame con il ciclismo, anche per lanciare la grande volata verso i Giochi invernali 2026 e i prossimi appuntamenti sportivi in zona.

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Al Vinitaly da Caseus la 'forma del Presidente' e le nuove sinergie con la Federazione Italiana Cuochi e l’Unione Cuochi del Veneto. Zaia: “L’ennesima occasione per celebrare le nostre eccellenze enogastronomiche e la qualità e tipicità del Veneto”


(AVN) – Verona, 7 aprile 2025


“L'incontro tra la tradizione casearia e il mondo del vino, oltre a celebrare l'eccellenza della nostra terra, è una sintesi perfetta della qualità e della tipicità che il Veneto è in grado di offrire. Questo formaggio, prodotto con metodo tradizionale su fuoco a legna in occasione della 20^ edizione di Caseus, realizzato con grande maestria da malghesi esperti dell'Altopiano di Asiago, come Andrea Dalla Palma e figli e Maurizio Cricini, con fermenti autoctoni, viene degustato oggi in anteprima dai visitatori del Vinitaly. Un’occasione unica per celebrare e promuovere la qualità dei prodotti del nostro territorio e valorizzare quelle tradizioni che ci rendono unici nel panorama mondiale”.

Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, oggi al Vinitaly, in Fiera a Verona, in occasione del taglio e degustazione della “forma del Presidente”, un formaggio prodotto in occasione dell’edizione 2024 di Caseus svoltasi lo scorso ottobre a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta (Pd).

Successivamente, si è rinnovata l’intesa, già siglata con specifico protocollo, tra la Regione del Veneto, l’Unione Cuochi del Veneto e la Federazione Italiana Cuochi per il sostegno e la promozione del settore enogastronomico veneto e delle professionalità che lo rappresentano.

"Da sempre la Regione è in prima linea nel supportare e promuovere la crescita del settore enogastronomico, tra gli asset più importanti per la nostra economia - ha detto il presidente Zaia -. Investire nella formazione delle professionalità che lo compongono, sostenendo la crescita di nuove figure e affrontando, così, le sfide dell'innovazione, della sostenibilità e della valorizzazione delle nostre specificità è essenziale per garantire lo sviluppo di un comparto che è simbolo della nostra identità e della nostra tradizione. La sinergia con la Federazione Italiana Cuochi e l'Unione Cuochi del Veneto, rafforzata in questo contesto, contribuirà a migliorare ulteriormente la qualità delle produzioni locali e a favorire la conoscenza dei nostri prodotti. Sostenere l'occupazione qualificata e la diffusione delle eccellenze enogastronomiche è un passo fondamentale per rendere il Veneto sempre più competitivo e consolidarne il ruolo di protagonista nel panorama nazionale e internazionale”.

Nello specifico, il Protocollo, che ha una durata triennale, prevede di potenziare i percorsi formativi nel settore enogastronomico, a partire dai corsi triennali e quadriennali dell’istruzione e formazione professionale, cosí da rispondere ai nuovi fabbisogni di innovazione e sostenibilità, valorizzando al contempo le specificità territoriali e culturali del settore. Al contempo, si punta a rafforzare l’offerta di corsi di specializzazione tecnica superiore IFTS e formazione terziaria professionalizzante dell'istruzione tecnologica professionale (ITS Academy) per una formazione tecnica avanzata. Infine, l'accordo prevede di sostenere l’aggiornamento formativo di chi già lavora, con progetti di formazione continua mirati a rafforzare le competenze distintive richieste dal mercato.

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