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Federacma 
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Agricoltura, Federacma: Codice della Strada senza soluzione per obbligo assicurazione mezzi agricoli in aree private

Roma, 18 novembre – Mentre il Senato si accinge ad approvare le novità al Codice della Strada, non vi è ancora soluzione per l’obbligo assicurativo per i mezzi agricoli in aree private. Approda domani in Aula a Palazzo Madama, infatti, per l’ok definitivo il disegno di legge sugli “Interventi in materia di sicurezza stradale e delega al Governo per la revisione del Codice della Strada”. Il testo, però, non prevede il rinvio dell’obbligo assicurativo, essendo stati respinti tutti gli emendamenti a riguardo. Dal primo luglio scorso, pertanto, si permane in una situazione di paradosso: con l’imposizione normativa da un lato e, dall’altro, l’impossibilità attuativa in assenza di adeguati e idonei strumenti assicurativi. Sono interessati sia tutti i commercianti macchine agricole, con almeno 100mila mezzi tra nuovi e usati nei piazzali, sia contoterzisti e agricoltori sull’intero territorio nazionale, con oltre un milione di mezzi.

“L’intera filiera, che abbiamo riunito ad inizio settembre, continua a chiedere la convocazione di un tavolo tecnico che possa trovare le dovute soluzioni – dichiara Andrea Borio, presidente di Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole, operatrici e da giardinaggio – Abbiamo redatto un documento condiviso posto all’attenzione dei ministri Matteo Salvini (Trasporti), Adolfo Urso (Imprese) e Francesco Lollobrigida (Agricoltura) su cui attendiamo ancora risposta. Dall’emanazione del Decreto legislativo del Ministero dei Trasporti, con cui è stato introdotto l’obbligo comunitario di assicurazione per i veicoli anche in aree private, è trascorso quasi un anno. Da parte nostra vi è tutta la volontà di darne attuazione. Dal Governo, però – conclude Borio – ci aspettiamo che venga presa in considerazione la richiesta della filiera agricola di aprire un confronto, affinché si creino gli strumenti assicurativi idonei per non gravare troppo su chi oggi è chiamato ad adeguarsi e non può causa impedimenti tecnici e pratici”.

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18/11/2024, 17:37
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Obbligo assicurativo per veicoli agricoli: Federacma soddisfatta per l'impegno del Governo, ma serve una soluzione rapida

“Esprimiamo grande soddisfazione per l’impegno formale assunto dal Governo per la convocazione tempestiva di un tavolo tecnico risolutivo per la questione legata all’obbligo assicurativo per i veicoli agricoli in aree private. È necessario, però, che non si perda altro tempo per non lasciare i proprietari di milioni di veicoli agricoli senza una risposta che possa permettergli di rispettare la normativa e stare sereni”. Lo dichiara Andrea Borio, presidente di Federacma (Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio), in merito all’ordine del giorno a firma della senatrice Maria Nocco (Fratelli d’Italia) durante l’approvazione del Dl Milleproroghe in Senato.

L’obbligo assicurativo per tutti i veicoli agricoli anche nelle aree private è stato introdotto dal Decreto Legislativo 22 novembre 2023, n. 184 e ha visto una prima proroga fino a luglio 2024. Da allora, agricoltori, rivenditori, costruttori e contoterzisti nonché ogni privato cittadino possessore di un veicolo agricolo che non abbandona le aree private come i campi o le aziende è obbligato comunque ad avere una assicurazione RC di circolazione. Purtroppo, però, non esistono adeguati strumenti assicurativi che rispondono a queste esigenze.

“Continuiamo a vivere una paradossale situazione di dover adempiere ad un obbligo normativo senza disporre degli strumenti per farlo – prosegue Borio (Federacma) – Nell’attesa della risoluzione tecnica, potevamo essere tutelati ma, purtroppo, a causa di resistenze dell’Amministrazione tutti i sette emendamenti presentati al Dl Milleproroghe sono stati respinti. Ringraziamo i senatori di maggioranza e opposizione che hanno accolto la nostra istanza, portata avanti con le altre associazioni della filiera, e confidiamo – conclude il presidente Federacma – che possano sostenere l’impegno che ora il Governo ha fatto suo. Rinnoviamo la massima fiducia nell’Esecutivo, che ha sempre dimostrato ascolto e attenzione per il comparto agricolo, nonché la nostra disponibilità a sostenere un percorso condiviso e risolutivo sulla questione”.

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17/02/2025, 12:29
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Agricoltura: Il Mimit illustra la misura Transizione 5.0 per la meccanizzazione agricola nel webinar Federacma
Se il credito d’imposta 4.0 ha permesso ingenti investimenti in beni strumentali nuovi e innovativi, la filiera agricola cerca ora di cogliere le potenzialità del Piano Transizione 5.0. Emanato con decreto attuativo lo scorso luglio dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, lo strumento focalizzato su sostenibilità ambientale ed efficienza energetica ha trovato numerose difficoltà nella sua applicazione al comparto primario, sia per le caratteristiche del settore agricole sia per le peculiarità della misura agevolativa. Per dare una accelerazione all’utilizzo del Piano Transizione 5.0, fugando dubbi e perplessità, Federacma (Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio) ha organizzato in sinergia con la Segreteria Tecnica del MIMIT un webinar riservato agli associati, alle altre sigle della filiera dai costruttori, ai contoterzisti e agli agricoltori nonché agli stakeholder del comparto. L’evento formativo virtuale si terrà martedì 25 febbraio, a partire dalle ore 12, con accesso ad inviti.

“Ringrazio sentitamente il Gabinetto del Ministro Adolfo Urso che ha saputo cogliere appieno lo spirito collaborativo e informativo di questa iniziativa – dichiara Andrea Borio, presidente Federacma – Il mondo agricolo, per le sue caratteristiche, necessita di applicazioni normative differenti dalle altre imprese. Per questo, le spiegazioni tecniche saranno fondamentali e, siamo certi, permetteranno alla innovazione nella meccanizzazione agricola di poter aprire una nuova stagione di investimenti nei campi”.

Il Piano Transizione 5.0 dispone di una dotazione complessiva di 6,3 mld di euro, previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ambito della misura 7 investimento 15 “Repower EU”. Al contrario del precedente credito d’imposta 4.0 concentrato su digitalizzazione e innovazione tecnologica, il nuovo Piano 5.0 amplia l’orizzonte integrando obiettivi di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica per una crescita industriale più responsabile e resiliente.

Decisive per la sua diffusione nel settore primario saranno sicuramente le semplificazioni introdotte in Legge di Bilancio che rendono automatici nella sostituzione di trattori e veicoli agricoli con mezzi nuovi classificati Stage V il raggiungimento della riduzione dei consumi energetici minimi per poter ottenere d’ufficio il 35% di credito d’imposta. Ciò, in aggiunta alla rimozione del vincolo che limitava la cumulabilità alle sole misure su risorse nazionali, amplia lo spettro dell’operatività, annunciando un 2025 positivo per lo strumento incentivante, con ricadute concrete per il comparto agricolo.

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24/02/2025, 19:19
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Agricoltura: Via libera del Ministero delle Imprese al Piano Transizione 5.0 per il rinnovo macchinari agricoli

Le imprese agricole potranno beneficiare del credito minimo d’imposta al 35%, previsto dal Piano Transizione 5.0, semplicemente dismettendo un veicolo o macchinario catalogato come Stage I o precedenti per acquistare uno di categoria Stage V. Lo conferma il Ministero delle Imprese e del Made in Italy che, con il dirigente Raffaele Spallone della Divisione Politiche per la digitalizzazione delle imprese, l'innovazione e l'analisi dei settori produttivi, ha preso parte al webinar per illustrare la misura alla filiera agricola organizzato da Federacma (Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio).

Grazie alle norme di semplificazione introdotte nell’ultima Legge di Bilancio, che si aggiungono alle possibilità di cumulo con altre misure comunitarie e nazionali incluse le ZES (Zone Economiche Speciali), il Piano Transizione 5.0 operativo dallo scorso luglio diviene applicabile anche per il settore primario. Sarà presto emanata una circolare operativa mentre sono state già pubblicate le FAQ sul sito del Mimit per illustrarne l’applicazione per venire incontro alle esigenze e peculiarità del mondo agricolo. La lunga interlocuzione con l’Ue ha permesso di superare le complesse difficoltà legate al principio DNSH (Do No Significant Harm) sugli impatti ambientali. La misura, infatti, basandosi su risorse del REPowerEu non poteva prescindere dalla riduzione dei consumi energetici accanto ai criteri di digitalizzazione.

Saranno, dunque, esentate dal calcolo del risparmio energetico conseguito, con applicazione dei parametri previsti per il primo scaglione pari al 35% di credito d’imposta, le progettualità con sostituzione ed eventuale dismissione dei macchinari che hanno terminato da oltre 24 mesi il periodo di ammortamento a patto che il nuovo bene sia caratterizzato da un miglioramento dell’efficienza energetica verificabile sulla base di quanto previsto da norme di settore ovvero di prassi e che possegga caratteristiche tecnologiche analoghe al bene che si sostituisce. Chi vorrà, ovviamente, potrà effettuare un’analisi per dimostrare un maggiore risparmio energetico e ottenere così un credito d’imposta sino al 45%.

“La conferma del Mimit dà il via libera definitivo alla misura che attendiamo da tempo – dichiara Andrea Borio, presidente Federacma – Il nostro comparto ha subito nel 2024 una crisi severissima, con una flessione delle immatricolazioni senza precedenti. Tornare ad avere a disposizione una misura agevole e pratica come il credito d’imposta potrà sicuramente permettere nuovi maggiori investimenti in innovazione da parte delle aziende agricole nazionali. Ringraziamo il ministro Adolfo Urso e tutto il Ministero delle Imprese – conclude Borio – per l’importante risultato raggiunto che contempla le reali necessità di chi lavora la terra”.

Gli aspetti emersi durante il webinar saranno ulteriormente approfonditi da Federacma durante un convegno, a partecipazione libera, previsto ad Agriumbria che si terrà sabato 29 marzo.

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27/02/2025, 14:08
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Agricoltura: Eletti i nuovi vertici Climmar, la rete europea dei rivenditori macchine agricole. Nel consiglio direttivo l’italiana Isabella Fontana

Concluso il mandato triennale dell’italiano Roberto Rinaldin a capo del Climmar, è stato eletto il nuovo board alla guida della rete europea di rivenditori di macchine e attrezzature agricole che rappresenta 17 Paesi con circa 200mila azienda. Il già presidente di Federacma, la Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio e membro italiano del Climmar, passa il testimone al neoeletto Tomáš Kvapil della Repubblica Ceca.

“In questi anni, il settore delle macchine agricole ha attraversato profonde trasformazioni e difficoltà – dichiara Roberto Rinaldin – I rivenditori europei di macchinari sono stati sottoposti ad un’immensa pressione legata sia alla crescente instabilità geopolitica sia a rapide evoluzioni, dalla digitalizzazione al consolidamento delle reti di concessionari da parte dei costruttori. La notevole esperienza dei miei colleghi – aggiunge – mi ha dato un importante aiuto per guidare la direzione strategica di Climmar. Grazie al loro lavoro, in questo nuovo contesto, la Confederazione ha potuto continuare a essere un sostegno per i rivenditori di tutta Europa”.

Il Consiglio Direttivo si completa con i due vicepresidenti Romain Meunier (francese) e Jan Henrik Holk (tedesco) nonché con l’italiana Isabella Fontana, con il ruolo di tesoriere: tutti membri under 50.

Il neopresidente Tomáš Kvapil (54 anni) porta con sé un'ampia esperienza nel proprio nuovo ruolo, avendo guidato i progressi tecnologici presso Agrall a Prosiměřice dal 1994. Dal 2016 è presidente dell'associazione ceca degli importatori di macchinari agricoli (SDZT). Grazie alla trentennale esperienza nel settore, potrà mettere a disposizione della federazione una solida base di conoscenze per il futuro.

Romain Meunier (42 anni), vicepresidente francese, è imprenditore e dirige una concessionaria di macchine agricole a Orléans dal 2010, con background nel marketing strategico e nello sviluppo del business digitale. Avendo precedentemente lavorato nei Paesi Bassi, porta con sé una chiara prospettiva europea, nel proprio nuovo ruolo.

Jan Henrik Holk (47 anni), vicepresidente tedesco, è un professionista di lunga data nel settore delle macchine agricole, attualmente amministratore delegato presso la concessionaria LVB-Steinbrink a Gronau. Ha una formazione in ingegneria meccanica ed esperienza nei servizi post-vendita. La doppia prospettiva di Holk come rivenditore e produttore lo pone in una posizione particolarmente efficace per affrontare le nuove sfide del settore.

Isabella Fontana (41 anni), tesoriere, laureata in ingegneria gestionale, vanta una vasta esperienza nella gestione del rischio di credito e nell'analisi aziendale. In qualità di presidente del gruppo di lavoro per il giardinaggio di Climmar, si avvale di un'ampia conoscenza della realtà del mercato dei rivenditori di macchine da giardino d'Europa. Dal 2017 è a capo della divisione robotica e sovrintende alla gestione finanziaria della concessionaria familiare di Piacenza, specializzata in macchine agricole e da giardinaggio, azienda giunta oramai alla terza generazione.

Il nuovo Consiglio Direttivo si impegna a partire dal prezioso lavoro dei predecessori, in carica dal 2022, e si concentrerà sul rapporto tra rivenditori e costruttori operanti nelle 17 organizzazioni membri della Confederazione europea, con un’attenzione particolare per il prossimo congresso Climmar che si svolgerà in autunno in Italia, a Torino, organizzato da Federacma.

“Ringraziamo Roberto Rinaldin per l’ottimo lavoro svolto e facciamo i migliori auguri a Isabella Fontana per il nuovo incarico – afferma Andrea Borio, presidente Federacma – La nostra associazione continuerà a dare grande supporto alla rete europea dei rivenditori di macchine, che saremo felici di ospitare prossimamente in Piemonte”.

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21/03/2025, 15:35
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Agricoltura: Federacma protagonista ad Agriumbria 2025 con MechgriJOBS e due convegni su RCA statica mezzi agricoli e Transizione 5.0

Dal 28 al 30 marzo prossimo, Agriumbria si conferma uno degli appuntamenti più attesi nel panorama fieristico agro-zootecnico italiano, con un’edizione 2025 che si preannuncia come la più grande di sempre: innovazione tecnologica, mostre nazionali, spazi demo, convegni e nuove sinergie tra le realtà della filiera agricola. Durante la 56esima edizione che si terrà presso il centro fieristico Umbriafiere di Bastia Umbra, Federacma, la Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio, sarà presente con un proprio spazio nel Padiglione 9.

Venerdì 28 e sabato 29 la Federazione sarà impegnata negli appuntamenti rivolti ai più giovani, con i Mech@griJOBS, workshop dedicati a professori e studenti degli Istituti tecnici e agrari italiani, in cui vengono illustrate le competenze e le professioni oggi più richieste nel settore delle macchine agricole. Partecipando alle attività ludico-formative dei Mec@griJOBS, i ragazzi avranno anche l’opportunità di vincere premi, come buoni da utilizzare nelle librerie online, offerti da sponsor associati a Federacma.

A ciò si aggiungono i due approfondimenti dedicati ai temi più attuali del settore agromeccanico organizzati da Federacma ad Agriumbria. Venerdì 28 marzo, alle ore 16, si terrà la tavola rotonda “RCA Statica mezzi agricoli - Nuovi obblighi normativi senza strumenti assicurativi: facciamo il punto con le associazioni della filiera”. Dopo aver promosso l’incontro dello scorso settembre per affrontare le ricadute operative dell’introduzione dell’obbligo assicurativo per i mezzi agricoli anche in aree private, Federacma torna a riunire associazioni agricole come Confagricoltura, CIA-Agricoltori Italiani e Copagri, dei contoterzisti CAI Agromec e Uncai, dei costruttori Federunacoma. In videocollegamento interverrà anche la Senatrice Maria Nocco, componente della V Commissione Bilancio di Palazzo Madama e firmataria dell’ordine del giorno accolto dal Governo sulla convocazione del tavolo ministeriale per trovare soluzioni applicative alla novità normativa.

Sabato 29 marzo, a partire dalle ore 14:30, inoltre, si terrà il convegno “Transizione 5.0: Controlla la potenza e riduci i consumi”. Un approfondimento tecnico sulle opportunità offerte dalla misura “Transizione 5.0” nel comparto agricolo anche alla luce dell’ultimo webinar promosso da Federacma con la partecipazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. L’ingegnera Cristiana Di Sarra illustrerà come gli agricoltori potranno accedere alla misura di finanziamento per l’acquisto di nuovi macchinari, con l’ulteriore vantaggio di una maggiore efficienza energetica e una riduzione dei consumi.

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25/03/2025, 15:34
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Agricoltura: Si attende convocazione Ministero dei Trasporti del tavolo tecnico sull’obbligo assicurativo veicoli agricoli in aree private

Il Ministero dei Trasporti si prepara ad avviare un tavolo di confronto sull’obbligo assicurativo per le macchine agricole in aree private, con l’obiettivo di chiarire le modalità di attuazione della nuova normativa. A rassicurare il mondo agricolo è la Senatrice Maria Nocco di Fratelli d’Italia durante la tavola rotonda promossa da Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio, ad Agriumbria. Al confronto hanno preso parte oltre al presidente Andrea Borio e al segretario generale Gianni Di Nardo, anche il vicepresidente di Confagricoltura Sandro Gambuzza, il vicepresidente di Copagri Giovanni Bernardini, il responsabile tecnico di CAI Agromec Roberto Guidotti, il presidente Uncai Umbria Sergio Bambagiotti e l’ing. Lorenzo Iuliano, responsabile del servizio tecnico di Federunacoma.

La senatrice Nocco è la firmataria dell’ordine del giorno al Dl Milleproroghe che ha impegnato il Governo a concertare con le parti sociali e gli stakeholder una soluzione tecnica operativa al nuovo obbligo previsto dalla normativa comunitaria e recepito in Italia senza che prima siano stati messi a punto gli strumenti assicurativi idonei.

“Ringrazio la senatrice Nocco per essere al nostro fianco e per aver strappato la promessa di una convocazione che, come filiera, chiediamo da un anno – ha dichiarato Andrea Borio, presidente Federacma – Vogliamo rispettare le norme ma è importante che non si creino situazioni vessatorie e che si possano escludere tutte le casistiche non contemplate dall’Unione europea. Rimaniamo in attesa di una convocazione, pronti a collaborare con i Ministeri interessati per trovare soluzioni idonee”.

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29/03/2025, 15:49
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Agricoltura: Ad Agriumbria, con il ministro Lollobrigida e Federacma gli studenti al centro della transizione agromeccanica

Si è conclusa con grande partecipazione e interesse la presenza di Federacma alla 56ª edizione di Agriumbria, tra i principali appuntamenti fieristici del panorama agro-zootecnico nazionale. Anche quest’anno, la Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio, è stata protagonista con un ricco programma di eventi, incontri e iniziative nel Padiglione 9, nel cuore del centro fieristico Umbriafiere.

Tra i momenti più significativi, il successo dei Mech@griJOBS, i workshop didattico-orientativi rivolti a studenti e docenti degli Istituti tecnici e agrari italiani, che si sono svolti nella cornice del Teatro delle Feder…Azioni. Questo spazio, simbolicamente e concretamente, ha rappresentato il ruolo di trait d’union che Federacma svolge nella filiera agromeccanica: dai costruttori agli agricoltori e contoterzisti, fino ai rivenditori e ai giovani futuri professionisti del settore.

I Mech@griJOBS sono stati aperti, come ormai da tradizione, dal Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, che si è intrattenuto con i ragazzi, rispondendo anche a una domanda di una studentessa sul futuro del comparto della meccanizzazione agricola. Presenti all’iniziativa il presidente Federacma, Andrea Borio, che ha salutato con soddisfazione l’intervento del ministro nonché il Sindaco di Bastia Umbra, Erigo Pecci, e il Presidente di Umbriafiere, Stefano Ansideri.

Circa 200 studenti hanno partecipato alle attività formative e interattive, provenienti dagli istituti agrari e tecnici Cassata Gattapone di Gubbio, San Benedetto Einaudi Mattei di Latina e Polo-Bonghi di Assisi. Tra giochi a quiz, approfondimenti e premi offerti dagli sponsor associati a Federacma, i ragazzi hanno potuto conoscere più da vicino le competenze richieste nel mondo delle macchine agricole.

Sentita partecipazione anche ai due convegni organizzati da Federacma su temi di stretta attualità. Venerdì 28 marzo si è svolta la tavola rotonda “RCA Statica mezzi agricoli - Nuovi obblighi normativi senza strumenti assicurativi”, che ha riunito rappresentanti della filiera – tra cui Confagricoltura, Copagri, CAI Agromec, Uncai e Federunacoma – per confrontarsi sugli effetti dell’obbligo assicurativo in aree private. In videocollegamento è intervenuta la Senatrice Maria Nocco, componente della V Commissione Bilancio del Senato, nonché firmataria dell’ordine del giorno al Milleproroghe che ha impegnato il Governo a convocare un tavolo tecnico con le parti interessate.

Sabato 29 marzo è stato il momento della Transizione 5.0, con il convegno “Controlla la potenza e riduci i consumi”. L’ingegnera Cristiana Di Sarra ha illustrato in modo concreto come accedere alla misura e quali sono i vantaggi per le aziende agricole in termini di risparmio energetico e incentivo fiscale.

La partecipazione di Federacma ad Agriumbria 2025 conferma l’impegno della Federazione nel farsi portavoce delle istanze della filiera, promuovendo occasioni di confronto, approfondimento tecnico e orientamento per le nuove generazioni. Un’edizione ricca di contenuti, che ha messo in luce quanto la meccanizzazione agricola sia oggi più che mai strategica per la competitività e la sostenibilità del settore primario italiano in una delle fiere più importanti a livello nazionale, con oltre 85mila presenze.

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31/03/2025, 19:14
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Sicurezza sul lavoro: in agricoltura circa 120 “morti bianche” l’anno legate alla mancata attuazione della revisione

Roma, 28 aprile 2025 – In occasione della Giornata Internazionale della Salute e Sicurezza sul Lavoro, promossa dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), Federacma, la Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio, torna a lanciare un grido d’allarme: ogni anno oltre 120 lavoratori agricoli muoiono a bordo di trattori privi di cinture o sistemi di protezione contro il ribaltamento, strumenti semplici ma vitali per prevenire tragedie.

“Ogni anno l’Italia è costretta a contare morti che si potrebbero evitare – sottolinea Andrea Borio, presidente di Federacma –. È inaccettabile che, nonostante le tecnologie disponibili, circolino ancora mezzi agricoli privi di cinture di sicurezza e sistemi di protezione. L'obbligo di adeguamento è una scelta di civiltà che non può più essere rinviata. In agricoltura, poi, – aggiunge – il dramma è doppio: la morte di un lavoratore significa spesso anche la fine dell’azienda, con conseguenze devastanti per intere famiglie e comunità”.

Secondo le stime, nel nostro Paese circolano circa 1,2 milioni di trattori privi di cintura di sicurezza e oltre 670mila senza rollbar. Nonostante l’approvazione nel 2015 di un decreto interministeriale, previsto sin dal Nuovo Codice della Strada del 1992, la revisione obbligatoria dei mezzi agricoli non è ancora operativa. Una situazione che, oltre a mettere a rischio la vita dei lavoratori, ci espone anche a una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea, visti i continui rinvii inseriti ogni anno nel Dl Milleproroghe.

“I numeri sono drammatici – prosegue Borio – Negli ultimi otto anni abbiamo contato oltre mille morti e più di 4.000 invalidità permanenti, senza contare i costi sociali enormi che queste tragedie comportano, tra interventi sanitari, protesi, pensioni di invalidità e reversibilità. In altri Paesi europei, come l’Austria, l’introduzione della revisione ha portato a una drastica riduzione delle vittime, passando da 100 morti l’anno ad appena 7”.

Federacma rivolge, dunque, un appello urgente al Ministero dei Trasporti affinché si proceda senza ulteriori rinvii all’emanazione del decreto attuativo necessario per avviare la revisione dei mezzi agricoli. Un appello esteso al Ministero dell’Agricoltura che ha già dimostrato con il ministro Francesco Lollobrigida una grande attenzione a queste tematiche.

“I nostri associati sono pronti da tempo – conclude il presidente di Federacma – Grazie alla collaborazione con Inail, abbiamo già formato centinaia di operatori. Ma senza il decreto attuativo non possiamo partire. E considerati i tempi tecnici, serviranno almeno due anni per costruire un sistema di revisione realmente funzionante. Non possiamo più attendere: dietro ogni proroga ci sono vite spezzate che potevano essere salvate”.

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28/04/2025, 15:20
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Primo Maggio, Federacma: “Appello ai Sindacati dei Lavoratori Agricoli per porre fine alla strage silenziosa nei campi”

Ogni 2-3 giorni in media un agricoltore perde la vita in Italia a causa del ribaltamento del trattore. Una strage silenziosa legata principalmente all’assenza dei fondamentali dispositivi di protezione: cintura di sicurezza e rollbar (roll over protective structures – ROPS). In occasione della Festa dei Lavoratori, Federacma (Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio) lancia un appello alle organizzazioni sindacali FLAI-CGIL, FAI-CISL, UILA-UIL, UGL Agroalimentare e Confsal-Fna per unire le forze affinché si ponga fine a questa emergenza nazionale.

Nel nostro Paese, secondo le stime, circolano ancora oltre un milione di trattori privi dei dispositivi di sicurezza perché costruiti prima dell’entrata in vigore dell’obbligo e non adeguati successivamente. Uno scenario a cui si potrebbe porre fine con l’attuazione della revisione obbligatoria delle macchine agricole, prevista dal decreto interministeriale Mit-Masaf del 2015 nonché dal Codice della Strada dal lontano 1992. Il Decreto interministeriale del 2015, inoltre, ha stabilito le scadenze per la revisione dei mezzi agricoli, poi più volte rimandate dal Parlamento. Le ultime proroghe, contenute nella Legge n. 15/2025, posticipano la scadenza a fine 2025 per i mezzi più vecchi, al 2026 per quelli immatricolati fino al 2019. Ma senza il decreto attuativo, tutto è fermo.

“È inaccettabile che in un Paese civile e all’avanguardia come l’Italia si continui a morire nel 2025 per l’assenza di strumenti semplici ma essenziali – dichiara Andrea Borio, presidente Federacma – Si tratta di una vera e propria emergenza nazionale che, secondo i dati Inail e dell’Osservatorio Indipendente dell’Università di Milano, colpisce soprattutto gli over 55 alla guida di mezzi con più di 40-50 anni, completamente privi dei sistemi di protezione. Un dramma che si consuma in silenzio, con costi umani, sociali ed economici elevatissimi: in otto anni le stime parlano di oltre 1.000 decessi e più di 4.000 invalidità permanenti. Laddove, in altri Paesi europei, è entrato in vigore l’obbligo di revisione – prosegue – i decessi sono calati da cento a poche unità l’anno legate ad eventi fortuiti. Ci uniamo al dolore delle famiglie e chiediamo a gran voce ai sindacati agricoli di fare fronte comune per sensibilizzare le Istituzioni, a partire dal Ministero dei Trasporti, per l’emanazione del decreto”.

Per la piena operatività del sistema di revisione dei mezzi agricoli, però, ci sarà bisogno di un paio di anni dalla firma del decreto attuativo. “Proprio per questo, non possiamo permetterci di perdere ulteriore tempo – aggiunge il presidente Borio – Federacma è pronta a collaborare: negli scorsi anni abbiamo formato centinaia di operatori e possiamo contribuire all’organizzazione della rete di controllo. Ma serve un cronoprogramma serio, servono investimenti e soprattutto una scelta politica chiara. L’assenza di intervento si rivela, di fatto, una rinuncia a salvare vite umane. Chiediamo ai Sindacati di unirsi alla nostra voce: questo Primo Maggio sia il punto di svolta per un passo di civiltà!”.

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30/04/2025, 21:04
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