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Consorzio Vino Chianti 
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Vino, la denuncia del Chianti: “Il ministero ci blocca le bottiglie in cantina, così è il caos”

Il presidente Busi: “Lo slittamento dei controlli sullo stoccaggio uccide le aziende. Il nostro vino ostaggio della burocrazia”

Firenze, 2 luglio 2021 - “Agli ingenti danni economici registrati per la chiusura dei ristoranti a causa del Covid, ora si aggiunge anche la beffa di non poter rispondere alla richieste dei compratori perché i ritardi burocratici sui controlli tengono in ostaggio le partite di vino che sono oggetto di richiesta di stoccaggio. I produttori si ritrovano, non certo per colpa loro, in una situazione grave e intollerabile, il ministero ha il dovere di risolvere al più presto questo paradosso”. Così Giovanni Busi presidente Consorzio Vino Chianti denuncia la situazione in cui si trovano ad operare le aziende produttrici di vino. Nei mesi del lockdown, per non svendere le bottiglie, un decreto ministeriale aveva introdotto lo stoccaggio per sei mesi.

"Prima di immettere il vino sul mercato gli imprenditori devono attendere i controlli finali, da effettuarsi da parte di Agecontrol, previsti proprio dal decreto del Ministero delle Politiche Agricole, senza i quali Agea non sbloccherà le partite, autorizzando il successivo e speriamo immediato pagamento dei contributi promessi per aiutare le imprese in crisi di liquidità. Ma questi controlli sono stati appena avviati ben oltre la scadenza dell’impegno sottoscritto dalle aziende, ed in molti casi ancora non ci sono ancora stati".

“E’ gravissimo che il ministero non abbia organizzato i controlli durante i mesi di blocco in modo da permettere, appena possibile, di rimettere i nostri prodotti sul mercato - continua Busi -. I produttori di Chianti hanno firmato contratti di vendita che non possono rispettare a causa dei ritardi della burocrazia, è inaccettabile. Faccio un appello al ministro Stefano Patuanelli affinché prenda atto di questa assurdità e la risolva il prima possibile. Le aziende, messe in ginocchio dal Covid, ora rischiano di non potersi rialzare per colpa della malagestione del ministero”.

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02/07/2021, 12:52
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Vino, l’appello del Chianti: “Patuanelli sblocchi contributi per taglio produzione”
Direttore Bani: “Inaccettabili sette mesi di ritardo per lentezza burocrazia”


Firenze, 7 luglio 2021 - “Agea non ha ancora pagato alle aziende vitivinicole i contributi per la riduzione della produzione introdotti durante l'emergenza Covid. Le risorse sarebbero dovute arrivare entro dicembre 2020, siamo a luglio e le aziende non hanno ancora ricevuto un centesimo. É una situazione inaccettabile. Faccio appello al ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli affinché risolva la faccenda il prima possibile”. Così Marco Alessandro Bani, direttore del Consorzio Vino Chianti. Nel 2020 il MiPAAF, aveva emanato una misura finalizzata ad erogare liquidità alle aziende vitivinicole che si impegnavano a ridurre la produzione di almeno il 15%. Tale riduzione aveva la finalità di non appesantire il mercato che vedeva ridotte le vendite per effetto della pandemia.

“Le aziende del Consorzio - spiega Bani - hanno fatto regolarmente domanda e nei termini ministeriali hanno presentato le dichiarazioni di produzione vendemmia 2020. Per la Toscana sono state 644 le domande presentate per indennizzi di 8.220.000 euro. Il contributo doveva essere liquidato entro la fine del 2020, dopo la presentazione delle dichiarazioni di produzione, in modo da permettere ad Agea di verificare il rispetto degli impegni assunti. Ad oggi, luglio 2021, moltissime domande regolari risultano ancora inevase da Agea che pare stia ancora effettuando l'incrocio con i dati della regolarità contributiva, operazione che poteva e doveva essere fatta a suo tempo". Il paradosso, dunque, sta nel fatto che le aziende hanno ridotto la produzione su richiesta del Ministero contando sull’arrivo dell’indennizzo promesso e non ancora arrivato. “Se avessero prodotto normalmente - conclude Bani - avrebbero potuto vendere il vino ottenuto e ad oggi avrebbero già incassato. Non è possibile che un incrocio di dati informatici fra due enti pubblici richieda più di una giornata di lavoro, questi ritardi sono gravi e inspiegabili. Oltretutto questo ennesimo intoppo burocratico va a pesare su aziende già in sofferenza per carenza di risorse finanziarie e che hanno tutto il diritto a ricevere gli indennizzi. Il Ministro deve intervenire al più presto”.

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07/07/2021, 11:33
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Vino, Chianti: “Su vendemmia 2021 sospiro di sollievo, calo produzione ‘solo’ del 15%”
Regione Toscana approva l'istanza del Consorzio Vino Chianti sulla riduzione rese massime vendemmia 2021, per tenere in equilibrio il mercato e a
sostegno dei prezzi


Firenze, 21 luglio 2021 - “Dopo la gelata del maggio scorso le piante hanno reagito bene, quindi avremo una buona produzione. Non sarà un'annata eccezionale da un punto di vista quantitativo, ma il danno è minore di quello che pensavamo quindi possiamo tirare un piccolo sospiro di sollievo”. Così Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti fa il punto sulle previsioni per la vendemmia 2021 su cui pesano i danni registrati dopo la gelata dei mesi scorsi. “La produzione sarà più scarsa del trend normale - aggiunge Busi - ma rispetto alla prima stima che vedeva una riduzione media del 30-40%, ora prevediamo un -15%”.



Un'altra notizia positiva per il vino Chianti arriva sul fronte delle vendite che nel mese di giugno hanno registrato una crescita del 15% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Per tenere in equilibrio domanda e offerta, l'ultima assemblea del Consorzio Vino Chianti, che si è svolta a giugno, aveva deciso la riduzione delle rese per la prossima vendemmia. La decisione ora è stata approvata dalla Regione Toscana con una delibera nell'ultima seduta di Giunta.



“Per la vendemmia 2021 abbiamo deciso una riduzione delle rese del 15% per mantenere in equilibrio la produzione e il mercato - spiega Busi -. Per fortuna il mercato sta riprendendo e il prodotto in magazzino c'è, quindi con questa decisione garantiamo un ritorno economico maggiore per la fase della produzione.



Nell'ultimo mese, infatti, abbiamo registrato un aumento dei prezzi per la produzione del 15-20%, quindi siamo sulla strada giusta. “La riduzione delle rese - precisa infine Busi - non è stata fatta perché non c'è mercato per il Chianti, tutt'altro, ma per mantenerlo in equilibrio ai prezzi attuali, senza creare sbalzi eccessivi. L'obiettivo finale adesso è quello di consolidare la crescita al fine di garantire alla fase della produzione una marginalità che prima non c’era”.

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21/07/2021, 22:33
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Vino, Consorzio Chianti: produzione in calo ma di alta qualità. E speriamo nelle piogge

Firenze, 25 agosto 2021 - «Un po’ di meno, ma molto buono. La produzione 2021 del vino Chianti sarà ridotta, a causa della gelata di primavera. Ma la qualità dell'uva è ottima. E ci aspettiamo un vino che può entrare nel novero delle migliori annate». Lo dichiara il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi, riguardo la vendemmia 2021. «Dopo la gelata – spiega – le prime stime indicavano una riduzione della produzione del 30-40%. Per fortuna, le piante hanno reagito bene e, alla fine, il dato effettivo parla di un calo ma non così importante. Insomma, il danno è minore di quello che pensavamo. Possiamo tirare un piccolo sospiro di sollievo».

«Ancora però non possiamo festeggiare – aggiunge – Le prossime settimane saranno decisive, specie dal punto di vista climatico. Dobbiamo sperare che comincino le piogge, perché un periodo di perdurante siccità manderebbe le viti in sofferenza, con ricadute negative sulla quantità. Dobbiamo quindi augurarci che la stagione segua il suo naturale evolversi. Il 2021 dovrà essere un anno di ripartenza anche per il comparto vino. Incrociamo le dita, confidando in un normale passaggio dall'estate all’autunno».

In attesa dell’annata 2021, per il vino Chianti arrivano buone notizie sul fronte delle vendite: a giugno sono cresciute del 15% rispetto allo stesso mese del 2020. «Per la vendemmia 2021 – spiega Busi - abbiamo deciso una riduzione delle rese del 15% per mantenere in equilibrio la produzione e il mercato. Per fortuna il mercato sta riprendendo e il prodotto in magazzino c’è, quindi con questa decisione garantiamo un ritorno economico maggiore per la fase della produzione. L'obiettivo è quello di consolidare la crescita al fine di garantire alla fase della produzione una marginalità che prima non c’era».

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26/08/2021, 6:43
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Vino, il Chianti alla conquista della Milano Wine Week: degustazioni internazionali, Wine district ai Navigli ed eventi business

Firenze, 14 settembre 2021 - Il Vino Chianti si prepara alla conquista di Milano: il Consorzio Vino Chianti sarà tra i protagonisti della Milano Wine Week 2021, in programma da sabato 2 ottobre a domenica 10 ottobre nel capoluogo lombardo. Sono ben tre le iniziative che coinvolgeranno il vino Chianti portando i vini della denominazione a contatto con il raffinato palato del pubblico milanese, ma soprattutto con aziende e operatori di tutto il mondo aprendo nuove possibilità di business.

Il 4 ottobre i riflettori della Milano Wine Week 2021 saranno puntati sul seminario internazionale del Consorzio Vino Chianti. Luca Alves, Wine Ambassador del Consorzio, si collegherà da Milano con Londra, New York, Miami, Chicago e Toronto per portare queste metropoli internazionali nel mondo del Chianti d.o.c.g. attraverso una degustazione orizzontale per sottozone dell'annata 2019. Domenica 10 ottobre toccherà a Mosca, Pechino, Shanghai, Hong Kong, Shenzhen e Tokyo andare alla scoperta dei prodotti del Consorzio accompagnati ancora da Luca Alves in una degustazione verticale dedicata al vino Chianti Superiore d.o.c.g.

Per tutta la durata della Milano Wine Week 2021, inoltre, il Consorzio Chianti sarà presente a Milano con il suo ‘wine district’ situato nel quartiere Navigli, centro nevralgico della movida e del tempo libero milanese. Dal 2 al 10 ottobre il quartiere diventerà la vera e propria casa del vino Chianti nel cuore pulsante della città . Oltre 20 locali tra bar, enoteche e ristoranti proporranno il vino Chianti d.o.c.g. in formule originali di degustazione e sfiziose combinazioni enogastronomiche, trasformando la zona in un vero e proprio viaggio dedicato ai Chianti Lovers.

Infine, la terza iniziativa, prevede la partecipazione al format ‘Wine Business City’ da parte di una ventina di produttori del Consorzio che potranno entrare in contatto con aziende, operatori del settore Horeca e del retail per presentare al meglio le loro bottiglie. “La Milano Wine Week 2021 rappresenta per il Consorzio Vino Chianti un'importante occasione di ripartenza - commenta Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti -. Dopo il difficile periodo del Covid che ha congelato le attività di promozione in presenza, questa manifestazione ci dà finalmente la possibilità di tornare a incontrare gli operatori di settore e di portare i produttori del nostro territorio a Milano mettendoci anche in contatto con vecchi e nuovi consumatori”.

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14/09/2021, 15:16
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Vino, Consorzio Chianti alla Vinitaly Special Edition con oltre 50 aziende
Busi: “Chianti in salute, ma servono più finanziamenti”
Verona, 20 ottobre 2021 - Oltre 50 aziende del Consorzio Vino Chianti hanno partecipato alla Vinitaly Special Edition 2021 che si è chiusa ieri a Verona. Dal 17 al 19 ottobre oltre 12mila operatori professionali, più di 2.500 buyer (circa il 22% del totale) da 60 nazioni hanno animato i padiglioni di Veronafiere per l'edizione speciale e straordinaria di Vinitaly, terza e ultima tappa italiana di collegamento alla 54/a edizione in programma dal 10 al 13 aprile 2022. Tra le etichette in mostra non potevano mancare quelle del vino Chianti.

Il Consorzio ha partecipato all'evento con 15 aziende che avevano allestito un proprio stand per la promozione delle migliori etichette. A loro si è aggiunta anche un’area istituzionale del Consorzio animata da oltre 40 aziende che hanno proposto al pubblico del Vinitaly oltre 110 etichette di Chianti d.o.c.g. e Vin Santo del Chianti d.o.c.

“Siamo molto contenti di aver partecipato a questa iniziativa business - commenta Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti alla chiusura del Vinitaly Special Edition - in cui abbiamo avuto molti contatti che auspico possano tradursi in vendite. Il forte interesse registrato per i nostri prodotti in questi giorni conferma che il Chianti gode di ottima salute, ma non dimentichiamoci che le aziende devono ancora superare la crisi della pandemia. Il Covid - aggiunge Busi - ha messo in crisi la maggior parte dei produttori, soprattutto i più piccoli. Abbiamo vissuto una situazione straordinaria e, dunque, a mio avviso servono misure straordinarie per uscirne: chiediamo di facilitare le regole di accesso ai finanziamenti per evitare che l’indebitamento legato agli investimenti metta le imprese in difficoltà. Ai produttori serve ossigeno per poter continuare a investire e per arrivare in salute al 2022 quando avranno la possibilità di confrontarsi con un mercato ancora più grande e ricco di opportunità”.

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20/10/2021, 10:07
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Vino, il Chianti debutta a Londra con 28 produttori e 173 etichette
Il Consorzio partecipa a “Simply Italian Wine” e propone seminario istituzionale

Firenze, 20 ottobre 2021 - Il Consorzio del Vino Chianti sbarca, per la prima volta, a Londra dove sarà protagonista assoluto di un evento dedicato al vino italiano. Si tratta della prima importante iniziativa di promozione delle etichette a cui il Consorzio prenderà parte dopo lo stop imposto dalla pandemia da Covid-19 e soprattutto la prima occasione in cui le aziende torneranno a viaggiare e a proporre in presenza i loro prodotti.

Un chance ancora più allettante considerata l'importanza del mercato inglese dopo la Brexit e nel nuovo panorama commerciale europeo del post Covid.

Domani, 21 ottobre, presso la Church Westminster di Londra, è in programma il “Simply Italian Wine”: 28 produttori di vino Chianti saranno presenti con la loro postazione per un walk around tasting riservato agli operatori di settore (dalle ore 10 alle 18). Le aziende che debutteranno sul mercato della City andranno a presentare 173 etichette di vino Chianti. Per avvicinare il pubblico inglese al mondo dei Chianti Lovers, inoltre, è in programma un seminario istituzionale di Luca Alves, Wine Ambassador del consorzio. L'evento, dal titolo “The seven sub zones of Chianti”, sarà uno speciale seminario istituzionale con focus sul Chianti di annata 2019, con una degustazione orizzontale di 7 vini, ciascuno proveniente da una delle 7 diverse sottozone del Chianti D.O.C.G.

“Non vediamo l'ora di approdare per la prima volta a Londra - commenta Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti -. Il prossimo 21 ottobre le aziende produttrici del Chianti avranno l'occasione di confrontarsi con una dimensione nuova e stimolante dopo l'uscita del Paese dall'Unione Europea. Questo evento in programma nella capitale è anche un’ottima opportunità per tornare finalmente a promuovere le nostre etichette in presenza e rappresenta una reazione importante allo stallo imposto dal Covid, nonché l'occasione di riscoprire il mercato del Regno Unito all'indomani della pandemia”.

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20/10/2021, 16:00
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Vino: Consorzio Chianti a confronto con Regione Toscana e associazioni categoria
Presidente Busi: “Occasione importante per discutere di problemi e prospettive”

Firenze, 5 novembre 2021 - Le necessità di fondi per la promozione all'estero, il problema degli ungulati, l'aumento repentino dei prezzi del vino e le prospettive di ripresa del mercato vitivinicolo dopo la pandemia. Sono questi alcuni dei tanti temi trattati questa mattina in occasione di un incontro tra i rappresentanti delle principali Organizzazioni di categoria regionali del settore e la Regione Toscana rappresentata dalla vicepresidente e assessore all’Agricoltura, Stefania Saccardi, e dal responsabile del settore Produzioni agricole della Toscana Gennaro Giliberti. Al tavolo erano presenti il Consorzio Vino Chianti con il presidente Giovanni Busi, il direttore Marco Alessandro Bani e Andrea Barducci; Francesco Colpizzi e Yuri Petrucci della Federazione Regionale Agricoltori, Ritano Baragli e Stefano Gori della Confcooperative Unione Regionale Toscana, il presidente della Confederazione Italiana Agricoltori Regionale Luca Brunelli; Patrizio Mecacci di Legacoop Toscana e Aldo Galeotti della Federazione Regionale Coltivatori Diretti.

Per Busi “è stata un'occasione importante perché per la prima volta, dopo il lungo stop imposto del Covid,abbiamo riunito in presenza presso il Consorzio Vino Chianti la Regione Toscana E le cinque organizzazioni professionali agricole presenti in Toscana. È stato un momento di analisi a 360 gradi della situazione attuale e dei problemi che sta affrontando il settore del vino, e in particolare la Denominazione del vino Chianti docg. Abbiamo discusso del prezzo che è salito troppo repentinamente per l’effetto degli andamenti atmosferici avversi e per i timori di una riduzione della vendemmia 2021 che può creare problemi di approvvigionamento al mercato. Prossimamente - aggiunge Busi - il Consorzio incontrerà i principali imbottigliatori per individuare delle strategie che garantiscano da una parte un reddito adeguato per tutti gli attori, ma al contempo, non comportino una flessione delle vendite alla grande distribuzione che al momento assorbe grossa parte della produzione di Chianti”.

Guardando al futuro del settore, il direttore Bani prevede “una ripartenza del canale Horeca e delle vendite dirette spinte dall’aumento delle presenze negli agriturismi, negli alberghi e nei ristoranti. Questo permetterà di diversificare le uscite del prodotto garantendo così ai produttori una maggiore redditività. Al tavolo con la Regione Toscana - continua Bani - sono stati affrontati anche altri problemi come la necessità di fondi destinati alla promozione su cui abbiamo avuto importanti rassicurazioni per il 2022. Infine, abbiamo discusso anche dell'irrisolto problema degli ungulati e dei loro danni alle produzioni agricole: su questo l’assessore Saccardi ha dichiarato la sua disponibilità a introdurre miglioramenti della normativa attuale e ci ha informato di iniziative, anche eclatanti, che saranno prese a livello nazionale”.

“Sono soddisfatta dell'esito di questo confronto - commenta l’assessore Saccardi - sicuramente utile per far comprendere alle aziende che la Regione è presente e sarà sempre al fianco dei protagonisti della nostra agricoltura. Saremo loro vicini a maggior ragione in questo periodo così complicato in cui cerchiamo di ripartire dopo la pandemia nella speranza di poter dire, il prima possibile, di essersela lasciata alle spalle. Sono convinta che con il confronto costante e la collaborazione riusciremo a risolvere le criticità e rilanciare l’agricoltura toscana”.

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05/11/2021, 18:03
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Vino, Consorzio Chianti: “In Cina per fiera QWine Expo con seminario istituzionale”
Busi: “Partecipazione fortemente voluta, mercato strategico”
Firenze, 10 novembre 2021 - Il Vino Chianti continua a consolidare il suo rapporto strategico con il mercato cinese. Dal 13 al 15 novembre parteciperà alla quarta edizione della fiera QWine Expo, abbreviazione di Qingtian International Wine Expo che si svolgerà a Qingtian, nella provincia di Zhejiang. All'evento sono attesi vini da tutti i principali Paesi europei, ma anche quest'anno uno spazio importante sarà riservato ai prodotti provenienti dall'Italia che sin dalla prima edizione ha partecipato con oltre 150 cantine vinicole. Tra i protagonisti di quest'anno spicca il vino Chianti che parteciperà alla fiera con rappresentanti cinesi delle aziende associate al Consorzio. A causa dell'emergenza Covid, infatti, la presenza fisica di produttori dall'Italia non è ancora possibile, ma il Consorzio si è attivato per garantire la partecipazione alla fiera e la promozione del Chianti.

Sabato 13, inoltre, è in programma un seminario istituzionale con degustazione orizzontale di Chianti Riserva annata 2016 proposto da Luca Alves, Chianti Wine Ambassador con Leon Liang, Wine educator cinese di alto profilo.

“Nonostante l'emergenza sanitaria e le difficoltà logistiche che ancora permangono abbiamo fortemente voluto la partecipazione delle aziende del Chianti al QWine Expo - spiega il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi - perché la fiera rappresenta un'importante occasione di incontro con uno dei mercati oggi più interessanti per l'export del vino. Sono convinto che da questo evento il Chianti trarrà un’esperienza vantaggiosa anche in vista del rilancio del settore nel post pandemia”.

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10/11/2021, 17:47
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Vino, Consorzio Chianti chiede di anticipare lo sbarco sul mercato dell'annata 2021

Firenze, 2 dicembre 2021 - Il Consorzio di Tutela Vino Chianti chiede alla Regione Toscana di anticipare di due mesi l'immissione sul mercato dell'annata 2021, spostandola al 1 gennaio 2022. Una mossa necessaria, secondo il Consorzio, per evitare scarsità di prodotto in vendita alla luce del calo della produzione. L'anticipo di due mesi potrà essere adottato in modo volontario da parte delle aziende, e per quelle produzioni che avranno già acquisito le caratteristiche qualitative previste dal disciplinare di produzione: riguarderebbe anche i vini Chianti delle sottozone e Chianti Superiore.

I primi riscontri provenienti dalle cantine sociali indicano per la vendemmia 2021 perdite dei conferimenti uve fra il 30% e il 35%, a causa della gelata dello scorso aprile, e della siccità patita nei mesi estivi. Considerato anche il buon andamento delle vendite di Vino Chianti, le giacenze previste per fine 2021 saranno al livello minimo registrato dal 2005 a oggi. Le uve del Chianti hanno raggiunto quotazioni fra i 90 e i 105 euro al quintale, contro i 55-70 euro del 2020.

"I prezzi sono già aumentati del 25% - spiega il direttore Marco Alessandro Bani - e la domanda continua ad aumentare: non possiamo permetterci di far rimanere il mercato senza prodotto, e non possiamo far uscire il Vino Chianti Dogc dagli scaffali della grande distribuzione, a favore di altre denominazioni concorrenti che vengono commercializzate a prezzi più contenuti. Per rientrare sugli scaffali occorrerebbero anni e una politica di prezzi al ribasso. Avere un mercato con prezzi fortemente altalenanti non è nell'interesse di nessun attore della nostra filiera, e non è positivo nemmeno per la Denominazione stessa".

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02/12/2021, 19:53
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