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Re: Consorzio Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP

09/06/2025, 14:33

Il Consorzio dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP interviene sull’ennesimo sequestro per frode alimentare

Sequestro arance egiziane vendute per arance siciliane. Il Consorzio di tutela: grazie al lavoro dei nostri agenti riusciamo a tutelare il consumatore finale

Gerardo Diana (Presidente Consorzio): “Con la Riforma delle IG i Consorzi hanno un ruolo ancora più fondamentale nelle attività di controllo e tutela del marchio, a garanzia dei produttori, ma soprattutto del consumatore”

Soddisfazione da parte del Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP alla notizia del lavoro di una task force coordinata dalla polizia di Stato che ha interessato i punti di ristoro di alcune aree di servizio del catanese e che ha portato al sequestro di arance presentate ai potenziali clienti come “tarocco rosso siciliano” ma di accertata provenienza egiziana. L’intento fraudolento mirava ad aumentarne il valore commerciale e a renderle più appetibili alla clientela. Pertanto, le arance sono state sequestrate e il titolare di due aree di servizio contigue sull’autostrada Catania-Palermo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di frode in commercio.

“Vedere queste frodi in Sicilia ai danni di un prodotto di eccellenza siciliano fa ancora più male, per questo dobbiamo ringraziare in questo caso il Compartimento “Sicilia orientale” della polizia Stradale, che ha coordinato i controlli, coadiuvati dal Noras del Corpo Forestale, dei medici del Dipartimento di prevenzione veterinaria – Servizio di Sanità pubblica veterinaria dell’Asp di Catania e dei tecnici del Dipartimento di prevenzione – Spresal, dell’Ispettorato territoriale del Lavoro e dell’Agenzia delle Dogane, ricordando anche il lavoro quotidiano dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) e del Comando dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare – dice il Presidente del Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, Gerardo Diana – azioni come questa, sempre più frequenti, sono a garanzia del lavoro delle centinaia di aziende che con sacrificio realizzano il prodotto di qualità, ma anche del consumatore finale stesso, perché più il prodotto è famoso come nel caso dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, più si presta a contraffazioni e illeciti”.

È soprattutto grazie al lavoro degli agenti vigilatori del Consorzio stesso che durante l’anno portano avanti centinaia di controlli e tutelano l’Arancia Rossa di Sicilia IGP e tutta la filiera di una Indicazione Geografica che, oltre a essere sinonimo di qualità del prodotto, è anche un elemento di conferma del lavoro che i produttori svolgono nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio che rappresentano. “La tutela è tra i principali ruoli del Consorzio e grazie alla recente Riforma comunitaria delle IG questo aspetto è ancora più rafforzato, solo nel 2024 sono stati effettuati dal Consorzio circa 200 controlli in tutta Italia e non solo, attività che hanno portato alla scoperta e alla segnalazione di numerosi prodotti non conformi al marchio, sia nel fresco che nel trasformato, garantendo anche in questo caso la tutela del consumatore finale” ricorda ancora il Presidente del Consorzio Gerardo Diana.

Controlli che proseguono anche nel 2025 ed è proprio di qualche giorno fa la scoperta da parte degli agenti del Consorzio di una spremuta venduta in una catena di supermercati nazionali con l’indicazione “Arancia Rossa di Sicilia”, ma non autorizzata all’utilizzo della Indicazione Geografica da parte del Consorzio. Grazie all’azione degli agenti vigilatori del Consorzio anche in questo è stata prevista una sanzione per l’azienda.

Re: Consorzio Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP

18/06/2025, 11:41

Si chiude il progetto NovArancia che ha visto tanti partner guidati dal CREA di Acireale (Ct)

Innovazione unica risposta alle sfide dei produttori di arancia rossa di Sicilia IGP



Si è concluso il 16 giugno nella tenuta dell’Azienda Agricola Oliveri a Motta Sant’Anastasia (Ct) con la realizzazione del convegno finale il progetto NovArancia – Innovazioni Tecnologiche per la Valorizzazione e la Tracciabilità realizzato nell’ambito della sottomisura 16.1 del PSR Sicilia 2014/2020. Alla presenza di numerosi partecipanti e di addetti ai lavori il convegno, moderato dal giornalista Salvo Falcone, ha ripercorso gli anni duri di lavoro che hanno condotto alla conclusione con i risultati delle prove sul campo nelle quattro aziende agricole partner (Oliveri Lucio, Di Lella Carmine, Crispi Giovanni, Eredi Motta) che si sono dimostrati interessanti e che necessitano di essere divulgati e trasferiti.

Dopo lo studio, necessario il trasferimento alle imprese agricole. Il Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP è stato tra i fondamentali partner del progetto con la delega a divulgare le attività intraprese. In occasione dell’incontro conclusivo è intervenuto proprio in rappresentanza del Consorzio Salvatore Milluzzo che nel portare i saluti del Presidente Gerardo Diana, ha affermato l’importanza di diffondere i risultati raggiunti dal progetto e trasferirli ai produttori per metterli in condizione di migliorare ancora di più le capacità produttive, delle attività di promozione svolte e già programmate per la prossima campagna che il consorzio di tutela porrà in essere per garantire il necessario supporto al brand dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, che oggi gode già di una buona reputazione e dell’introduzione del disciplinare di produzione, in corso di modifica, del concetto di sostenibilità ambientale, economica e sociale.

La giornata ha visto il confronto tra tutti i soggetti impegnati nelle innovazioni tecnologiche e sulla tracciabilità dell’Arancia rossa di Sicilia IGP, confronto introdotto da Cinzia Oliveri, padrone di casa e responsabile del progetto, che ha ringraziato tutti i partecipanti per l’entusiasmo profuso nella realizzazione del progetto NovArancia. La realizzazione del progetto è stata occasione di un confronto serrato.

Tanti gli interventi a partire da quelli istituzionali con la Dott.ssa. Silvia Di Silvestro, responsabile sede di Acireale del CREA, ente fortemente impegnato e coinvolto nel progetto, dal dott. Fabio Marino consigliere dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Catania. Le relazioni sono state tenute da Concetta Licciardello del CREA che ha parlato degli strumenti, delle innovazioni e delle prospettive della tracciabilità genetica, nonché della sua importanza, al fine della sicurezza della produzione e della certezza della provenienza. La Dott.ssa Grazia Licciardello, sempre del CREA, si è invece soffermata sul sequenziamento NGS, sulla sanità del materiale di propagazione e su un protocollo di diagnosi standardizzato. Sergio Gulisano, responsabile dell’attività vivaistica del Vivaio Piante Faro ha anche parlato delle innovazioni sperimentate nell’ambito del progetto per il miglioramento del processo produttivo, in rapporto anche ai terreni delle aziende partner del progetto.

Sono ancora intervenuti il dott. Biagio Torrisi del CREA, che ha parlato della tecnica di innesto a gemma, delle differenze fra l’innesto a marza e a gemma e dei risultati ottenuti nel corso degli anni di esperimento, e il Prof. Antonino Catara, innovation broker del progetto, che ha coordinato il lavoro scientifico e si è dichiarato pronto a nuove sfide. In conclusione, sono intervenuti il dott. Michele Faro, di Piante Faro, la dott.ssa Nicoletta Paparone del Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, Salvatore Rapisarda del Consorzio OP Euroagrumi e il Dott. Giuseppe Spina, dello Studio Associato Agriengineering, che ha firmato il progetto e che ha sintetizzato i risultati ottenuti.

Ricerca e innovazione come garanzia di futuro: il progetto Novarancia. La ricerca e l’innovazione sono, dunque, strumenti con i quali l’agricoltura di oggi non può prescindere. Il progetto Novarancia, che analizza gli aspetti di natura genetica, fitosanitaria e agronomica i cui risultati raggiunti e gli obiettivi in corso sono stati al centro del convegno di Acireale. Le innovazioni che Novarancia ha iniziato a valutare con i vivaisti e i produttori sono tre. Una di natura genetica riguarda l’uso della tecnologia di sequenziamento ad alta processività (Ngs), per l’identificazione genetica (univoca) della pianta capostipite e quindi del materiale di moltiplicazione, e per la tracciabilità dei prodotti derivati. L’altra fitosanitaria con l’utilizzo dell’analisi bioinformatica degli Rna virali e viroidali, per l’accertamento fitosanitario globale delle piante capostipite per l’identificazione di infezioni da patogeni noti e di eventuali altri ancora ignoti e asintomatici su alcuni ospiti. Infine, la terza, agronomica, include la validazione di tecniche vivaistiche e pratiche colturali, efficienti e sostenibili, per la produzione in vivaio e la messa a dimora di piante molto giovani, a rapida crescita ed entrata in produzione anticipata, nonché varie metodologie di monitoraggio e governo dell’agrumeto.

Re: Consorzio Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP

14/07/2025, 14:16

Presentata questa mattina a Catania la convenzione tra Consorzio e Università di Catania per gli studi

Arancia Rossa di Sicilia IGP: Consorzio e Università insieme per la qualità

Un progetto finalizzato al miglioramento delle produzioni dell’arancia rossa di Sicilia IGP, anche attraverso la realizzazione di un tavolo di confronto congiunto. Gerardo Diana (Presidente Consorzio): “Nessuna innovazione o miglioramento senza la ricerca”. Alessandra Gentile (Università Catania): “Fondamentale il trasferimento alle imprese”

Una convenzione tra il Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP e l’Università di Catania, in particolare con il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, con la finalità di migliorare la produzione delle arance rosse IGP prodotte nel territorio della Indicazione Geografica. Il documento è stato presentato questa mattina, nella sede della Regione Siciliana di Catania, alla presenza delle parti in causa e dell’Assessore Regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo. “La ricerca è ancora più fondamentale in un momento come questo, tra cambiamenti climatici sempre più impattanti nelle nostre produzioni e una siccità che non può essere attenuata solo con interventi strutturali – ha spiegato il Presidente del Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, Gerardo Diana – in questa direzione il Consorzio ha voluto sostenere questa iniziativa per mantenere un dialogo con la scienza che ora più che mai rappresenta un importante supporto al mondo produttivo e anche al mercato stesso”.

“Sarà l'occasione per trasferire al mondo produttivo i risultati di ricerche svolte negli ultimi anni dal gruppo degli arboricoltori dell'Università di Catania con riferimento alla valutazione di nuovi cloni e portinnesti, di strumenti innovativi di tutela della produzione di Arancia Rossa di Sicilia IGP, nonché per la collaborazione con il Consorzio per l'individuazione di Innovazioni utili per il comparto”, ha sottolineato la Prof.ssa Alessandra Gentile.

Alla presentazione della Convenzione ha preso parte anche l’assessore all’agricoltura della Regione Siciliana, Salvatore Barbagallo. “La collaborazione scientifica tra il consorzio arancia rossa e l’università di Catania risulta di fondamentale importanza anche per il trasferimento di innovazioni tecniche e nuovi risultati della ricerca scientifica. L’assessorato agricoltura è a fianco delle aziende e degli imprenditori per sostenere il comparto e in particolare migliorare la situazione dell’approvvigionamento idrico per l’agricoltura siciliana”, ha ribadito l’assessore.

La convenzione ha diverse applicazioni, tutte rivolte al miglioramento delle produzioni agrumicole legate all’IGP. In particolare, tale miglioramento delle produzioni verrà sviluppato attraverso l’individuazione dei portinnesti e dei cloni di Tarocco più idonei al raggiungimento degli obiettivi del Consorzio di tutela, con particolare riferimento alle variazioni climatiche e al ciclo di siccità che sta interessando la Sicilia. Sarà compito dell’Università di Catania quello di valutare i materiali genetici già presenti presso le aziende degli associati al Consorzio, anche attraverso la analisi dei diversi portinnesti impiegati, con particolare riferimento alle variazioni climatiche in corso e al ciclo siccitoso che sta interessando la Sicilia. Il Dipartimento coinvolto inoltre avrà l’incarico di sovrintendere alla realizzazione di specifiche prove sperimentali presso le aziende del consorzio e alla valutazione e interpretazione dei risultati produttivi oltre che partecipare ai lavori di un tavolo permanente di confronto tra operatori e ricercatori al fine di raccogliere eventuali criticità del settore e di mettere a disposizione le innovazioni disponibili. La durata del progetto sarà di 12 mesi al termine dei quali sarà presentato un primo report.

Re: Consorzio Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP

23/07/2025, 14:15

Importanti numeri di mercato per la stagione di raccolta appena passata, ora si guarda al futuro con entusiasmo

Arancia Rossa di Sicilia IGP: la campagna 2024-25 si chiude con oltre 26 milioni di Kg in commercio segnando una stagione contro ogni aspettativa

Vola l’e-commerce, crescono i “red-orange lovers”, l’IGP è un “Love Brand”

Gerardo Diana (Presidente Consorzio): “Un record nonostante gli eventi climatici con il fresco che registra i numeri della precedente annata. Frutto del lavoro di squadra, della crescita in qualità e promozione del marchio IGP”

Oltre 26 milioni di chilogrammi di Arancia Rossa di Sicilia IGP in commercio con il raccolto 2024-2025 (di cui 3,1 milioni di kg di prodotto biologico). Un numero che eguaglia quello dell’annata precedente, ma che in proporzione è molto positivo considerando che la materia prima è stata messa in seria difficoltà dagli eventi climatici (forti venti, siccità, alluvioni). Cresce anche il valore di mercato, a conferma che il marchio IGP rappresenta una forza nei confronti della distribuzione. “Quello che ha colpito positivamente i produttori è stato il fatto che per il fresco siamo riusciti a mantenere la quota dell'anno precedente nonostante un quantitativo totale di agrumi ridotto – analizza il dato il Presidente del Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, Gerardo Diana – siamo riusciti a mantenere il consumo del fresco e per questo dobbiamo dire grazie al lavoro degli agrumicoltori, dei confezionatori e della grande distribuzione che hanno reso possibile questo risultato”.

Nello specifico l’Arancia Rossa di Sicilia IGP destinata al commercio fresco ha registrato 21.297.358 di chilogrammi (nella stagione 2023-2024 erano stati circa 600 mila chilogrammi in più a fronte tuttavia, come detto, di un raccolto superiore), mentre per quanto riguarda il prodotto destinato all’industria c’è stata una lieve flessione con i 4.874.780 Kg (7.039.879 Kg erano stati quelli della stagione precedente). “Un dato che non ci preoccupa e che era prevedibile per la grandissima quantità di prodotto acquisito dall’industria nell’annata precedente in cui avevamo persino attivato un bando per il ritiro straordinario”, aggiunge Gerardo Diana. Il saldo a totale è comunque in linea con l’annata precedente e si attesta a 26.172.138 di Kg tra fresco e industria (di questi 3.140.656 kg da agricoltura biologica). A sorprendere è anche il valore di mercato che è cresciuto a fronte di un prezzo all’origine in aumento. “Un riconoscimento ai produttori dovuto sicuramente al continuo miglioramento della qualità, oltre a un posizionamento del prodotto sempre maggiore, anche nei mercati internazionali, grazie all’impegno promozionale del Consorzio di tutela e grazie al marchio IGP, quello su cui stiamo lavorando adesso, anche con i progetti di ricerca sulle varietà, è la possibilità di allungare la campagna di raccolta al fine di arrivare con il fresco anche fino a maggio inoltrato, così come ci è richiesto dalla grande distribuzione per il consumatore finale”, sottolinea il Vicepresidente del Consorzio di tutela, Salvatore Scrofani. Germania e Francia restano i mercati stranieri di riferimento (rispettivamente con il 29 e 23 per cento di quota export), ma crescono altri Paesi come il nord Europa e il Regno Unito e da qualche anno stanno crescendo le richieste dagli Stati Uniti d’America.

L’e-commerce, la nuova frontiera per raggiungere i red-orange lovers in tutto il mondo. Sta crescendo il fenomeno dell’on line con già oltre venti aziende che hanno attivato un canale di e-commerce arrivando a vedere quasi 200 mila chilogrammi attraverso questo sistema. “Da tempo lavoriamo in maniera assidua sulla valorizzazione dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP come un “love brand” – aggiunge la Vicepresidente del Consorzio, Elena Albertini – la fidelizzazione verso famiglie, ma anche giovani, sportivi e attenti alla salute è uno dei nostri principali target e il successo dell’e-commerce conferma la direzione che abbiamo preso”. Il cliente tipo che utilizza lo strumento da casa sono famiglie e clienti affezionati. Per quanto riguarda la richiesta on line il 20% arriva dall’estero, mentre il restante 80% dall’Italia, in particolare dal centro-nord. Dalle fiere alla promozione mediatica, fino al passaparola, una rete di mercato che sta crescendo sempre di più e che contribuisce alla fidelizzazione delle aziende e dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP in quelli che possono essere definiti i “red-orange lovers”.

Nel 2024 l’Arancia Rossa di Sicilia IGP è al terzo posto per valore e produzione tra i prodotti ortofrutticoli italiani a marchio IG secondo i dati dell’ultimo rapporto Ismea-Qualivita (nel 2023 era al quinto). Il Consorzio, che ha chiuso l’esercizio 2024 positivamente, rappresenta più di 500 aziende agricole, oltre cento altre aziende autorizzate all’utilizzo del marchio d’origine. Ottanta i centri di confezionamento dislocati nel territorio della Indicazione Geografica e oltre 300 le etichette autorizzate. Un territorio che comprende 32 comuni dislocati nella provincia di Catania, Siracusa ed Enna.
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