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Consorzio Aceto Balsamico di Modena 
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L’ORO NERO DI MODENA SULLA TAVOLA DELLE FESTE
TANTE PROPOSTE SU COME GIOCARSI IL “JOLLY” IN CUCINA PER UN PRANZO DI NATALE DA OSCAR

Il regalo più gradito da trovare sotto l’albero per il Natale 2012? Una cesta di prodotti gastronomici di qualità, dove non può mancare una bottiglia di Aceto Balsamico di Modena IGP, il vero “jolly” della cucina, versatile, suadente, capace di rendere indimenticabile anche il più semplice e veloce dei piatti grazie al suo fascino inconfondibile, riconosciuto e premiato pochi giorni fa per la seconda volta con l’Oscar Qualivita come miglior prodotto IGP italiano.

Per offrire nuovi spunti su come impiegarlo in cucina e dare libero sfogo alla fantasia con piatti originali e d’effetto, il Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena IGP organizza ogni anno in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di Serramazzoni un concorso legato all’utilizzo dell’oro nero nel piatto e quale occasione più ghiotta delle festività per presentare le migliori proposte con il quale preparare un pranzo di Natale gustoso, originale, veloce e di sicuro successo? Il risultato è un menù ricchissimo di sapore, grazie al prezioso aiuto che offre l’oro nero di Modena in ogni cucina come un vero jolly capace di dare grande personalità anche agli abbinamenti più semplici, ai piatti della tradizione rivisitati così come a ricette innovative e leggere della nouvelle cuisine. L’abbinamento ideale è quello con altre eccellenze gastronomiche made in Italy DOP e IGP: un connubio che promette un successo da premio Oscar del gusto.

La proposta più originale per iniziare il Pranzo di Natale 2012 è una entrée di carpaccio di Vitellone bianco dell’Appennino DOP insaporito da una emulsione di aceto balsamico di Modena IGP, olio sale e pepe e ricoperto con scaglie sottili di caciotta d’Urbino DOP, Tartufo bianco e arance alla piastra, seguito da un altrettanto originale - e sicuramente da provare - Tajarin con crema di porri ortolani d’Asti, prosciutto di Modena DOP caramellato e aceto balsamico di Modena IGP, decorata con i porri tagliati a striscioline, prosciutto tagliato a fette sottili bagnato con lo sciroppo di zucchero e aceto balsamico ristretto.

Il primo piatto si ispira alla tradizione ed è un risotto di zucca profumata al rosmarino, mantecato con burro e parmigiano, arricchito con pancetta piacentina DOP croccante e una riduzione di aceto balsamico di Modena IGP, il tutto avvolto in una cornucopia di Parmigiano Reggiano DOP come augurio di prosperità in vista dell’anno nuovo e decorato con una dadolata di zucca e pancetta croccante.

La tradizione si riscopre anche nel più famoso tra i secondi piatti natalizi, il cappone, che si rinnova presentandosi tagliato a listelle sottili con una julienne di verdure (carote, sedano, zucchine) in una cialda di Parmigiano Reggiano DOP con una decorazione di chicchi di melograno e gocce di aceto balsamico di Modena IGP.

Ma quello che forse nessuno si aspetta è l’Honey Sweetness, un cocktail alcolico inedito da servire ghiacciato nella coppa martini, a base di miele della Lugiana DOP diluito con Bitter Campari e Malvasia DOC e “decorato” con sciroppo di fragola, una julienne d’arancia e aceto balsamico di Modena DOP. In alto i bicchieri dunque, per brindare al Natale e a quel “folletto” - alleato di tante massaie - capace di trasformare qualsiasi piatto in una festa, che risponde al nome di Aceto Balsamico di Modena IGP.

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22/12/2012, 21:30
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ASSEGNATE IERI BORSE STUDIO CONSORZIO ACETO BALSAMICO MODENA IGP
Hanno abbinato l’Aceto Balsamico di Modena Igp con prodotti tipici di Grecia, Slovenia e Germania, contaminando la tradizione gastronomica di questi Paesi con quella modenese. Sono i tre allievi della Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni che hanno vinto le tre borse di studio messe in palio dal Consorzio Aceto Balsamico di Modena. La consegna degli assegni da 700 euro ciascuno è avvenuta ieri – giovedì 10 gennaio – alla Scuola Alberghiera di Serramazzoni, dove è avvenuta la presentazione e degustazione dei piatti ideati e preparati dai nove allievi usciti dalla selezione, alla quale hanno partecipato tutti i ragazzi del terzo anno di specializzazione. L’allievo del terzo anno di cucina Nicolò Soccio, che si è ispirato alla tradizione greca, ha proposto bocconcini di dentice su crema di peperoni al profumo balsamico; Filippo Marchesi (sala-bar) ha preparato alla lampada uno chateau di foie-gras d’oca sfumato alla slivoviz (acquavite slovena) con insalatina leggera alle fragole e Aceto Balsamico di Modena Igp; l’allievo di pasticceria Simone De Gaetano ha mescolato l’Aceto Balsamico con ingredienti calabresi e tedeschi (come il kirsch, liquore di ciliegie) per il suo dessert “Il profumo della nebbia”. «L'elaborazione di ogni progetto ha richiesto anche una ricerca storica e culturale sia sull’Aceto Balsamico di Modena Igp che sul Paese scelto dall’allievo e sulle sue tipicità», ha spiegato il direttore della Scuola Alberghiera di Serramazzoni, Giuseppe Schipano. Il pranzo – aperitivo, antipasto, un primo, due secondi, tre desserts e un digestivo – è stato preparato e servito sui tavoli de La Scuola di Serra, il ristorante didattico nei quali gli allievi della Scuola Alberghiera di Serramazzoni simulano l’attività di un vero ristorante. «Oggi abbiamo assistito ad abbinamenti dell’Aceto Balsamico di Modena Igp che non conoscevamo o credevamo possibili – ha commentato al termine delle premiazioni il presidente del Consorzio, Cesare Mazzetti – Gli allievi hanno dimostrato coraggio e fantasia, oltre che preparazione e rigore. Una volta entrati nel mondo della ristorazione, questi ragazzi saranno i migliori ambasciatori del nostro prodotto in Italia e nel mondo».


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11/01/2013, 18:13
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MARIANGELA GROSOLI E’ IL NUOVO PRESIDENTE DEL CONSORZIO ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP

Passaggio di testimone alla guida del Consorzio Aceto Balsamico di Modena: mercoledì scorso, nel corso di una Assemblea unanime che ha anche approvato il bilancio dello scorso esercizio, la base consortile ha rinnovato il Consiglio di Amministrazione e ha nominato nuovo presidente del Consorzio Mariangela Grosoli, vicepresidente uscente che succede a Cesare Mazzetti il quale lascia l’incarico dopo due mandati e rimane vicepresidente insieme a Angelo Giacobazzi.

La nomina di Mariangela Grosoli, titolare di Aceto Balsamico Del Duca – dove produce sia Aceto Balsamico IGP che il Tradizionale di Modena DOP – si presenta come soluzione di continuità con la precedente gestione, che durante il suo doppio mandato ha condotto il Consorzio e il prodotto rappresentato verso importanti traguardi, primo fra tutti l’ottenimento dell’IGP nel 2009.

“Obiettivo principale del mandato – ha commentato la neopresidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli - sarà il completamento del percorso di unificazione delle varie anime produttive già avviato dal Consiglio uscente. Ritengo infatti che non sia più procrastinabile, per il bene del prodotto, la costituzione del Consorzio di Tutela: i dati relativi alle contraffazioni e imitazioni dell’Aceto Balsamico di Modena sono ogni anno più allarmanti. Come ci insegna l’esperienza dei maggiori e più antichi Consorzi (come ad esempio quello del Parmigiano Reggiano), solo un Consorzio fortemente rappresentativo delle diverse realtà produttive può sperare di attuare efficacemente le azioni di difesa, promozione e miglioramento della qualità. Credo sia importante – ha aggiunto - che noi produttori acquisiamo la consapevolezza che non solo abbiamo l’onere di non disperdere il patrimonio produttivo che altri imprenditori modenesi prima di noi hanno saputo creare, ma anche di valorizzarlo e farlo progredire nel rispetto della tradizione e con uno sguardo attento alle nuove richieste dei mercati.”

Il precedente Consiglio ha sviluppato importanti progetti in tema di tutela e di valorizzazione del prodotto in un periodo in cui sono cresciuti i volumi sia sul mercato interno che su quello estero attestandosi nel 2012 a quota 90 milioni di litri prodotti e 72 milioni di litri confezionati per un valore di circa 300 milioni di euro – di cui il 75% derivante dall’export in oltre 100 paesi - ma per due anni consecutivi l’Aceto Balsamico di Modena IGP si è anche aggiudicato l’Oscar Qualivita tra le eccellenze gastronomiche made in Italy. Risultati ottenuti in un momento in cui l’economia nazionale e internazionale si è dimostrata particolarmente fragile e che hanno messo in luce quanto vitale e pieno di risorse sia invece questo comparto, messo a dura prova nel corso del 2012 da gravi eventi sismici che hanno provocato ingenti dispersioni di prodotto. Una sorprendente vitalità e capacità di reazione, dimostrata anche con l’ampio consenso e la partecipazione – a pochi mesi di distanza dal terremoto – a un altro dei tanti progetti voluti di promozione voluti dal CDA uscente, ovvero la ripartenza - dopo anni di stop - della manifestazione Acetaie Aperte, evento aperto al pubblico che ha condotto migliaia di visitatori in numerose acetaie del territorio, alla scoperta dei segreti dell’oro nero di Modena.

Il cambio alla guida del Consorzio Aceto Balsamico di Modena cade in un momento molto delicato per il prodotto: l'unificazione in un unico organismo di tutti i produttori per dare maggior slancio alla tutela di un prodotto che ha un ruolo determinante nell'economia modenese.


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01/03/2013, 17:24
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OTTANTESIMO COMPLEANNO PER L’ACETO BALSAMICO DI MODENA
Il 25 marzo 1933 il primo riconoscimento ufficiale della denominazione

E’ noto che l’Aceto Balsamico prodotto a Modena ha una storia millenaria. Meno risaputa è l’esistenza di due distinte tipologie di questo prezioso e notissimo aceto: l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP di limitata produzione e prezzo esclusivo e l’Aceto Balsamico di Modena IGP, che tutti noi troviamo sugli scaffali dei supermercati in una vasta gamma di qualità, presentazioni e prezzi, e che arricchisce ogni giorno le nostre tavole.

Entrambi vantano una tradizione produttiva secolare, ma tra i due l’Aceto Balsamico di Modena IGP è stato il primo ad ottenere un riconoscimento ufficiale a livello legislativo, quando con un Atto del Ministro dell’Agricoltura Acerbo si riconobbe e autorizzò la “secolare e caratteristica industria” che si era andata affermando a Modena.

“Questo atto, datato 25 marzo 1933, è stato superato da numerosi provvedimenti successivi e, da ultimo, con il Disciplinare di produzione contenuto nel Regolamento comunitario della IGP si sono delineati i caratteri produttivi in modo estremamente dettagliato – afferma Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena - tuttavia oggi riveste un importanza ancora maggiore di allora, poiché fissa con certezza che già nel 1933 la denominazione ‘Aceto Balsamico’ era, e lo è ancora !, riservata esclusivamente alla particolare e, già allora, secolare produzione Modenese.

Di recente, con lo straordinario sviluppo e successo commerciale che i produttori dell’Aceto Balsamico di Modena hanno saputo creare per il proprio prodotto, si stanno purtroppo registrando numerosi e crescenti tentativi di imitazione. “Un fenomeno imitativo – continua Grosoli – che per alcuni Paesi come gli Stati Uniti rappresenta almeno il 25% dei valori al commercio del settore, e che nuoce gravemente all’economia della filiera. Un fenomeno contro il quale i produttori si stanno organizzando per poter agire in giudizio con sempre maggior vigore e determinazione”.

In queste settimane infatti i due Consorzi di produttori dell’Aceto Balsamico di Modena stanno definendo la formazione di un Consorzio di Tutela che permetterà finalmente di raggiungere le dimensioni e i volumi richiesti per poter avere speranze di successo in queste lotte internazionali.

Un primo positivo segnale è stata la ‘cessazione delle ostilità’ formalizzata lo scorso gennaio tra i due gruppi, che hanno finalmente chiuso ogni reciproca pendenza giuridica dopo 12 anni di tensioni.

Il compleanno dell’Aceto Balsamico di Modena IGP meritava una particolare attenzione: per questo per tutto l’anno si terranno diverse importanti iniziative, prime fra tutte una speciale edizione di Acetaie Aperte, la manifestazione incentrata sulla tipica produzione locale che quest’anno si svolgerà il 29 Settembre.

Sono inoltre previsti convegni, pubblicazioni, ricerche scientifiche che si svolgeranno nel corso del 2013 e che avranno invariabilmente al proprio centro l’Aceto Balsamico di Modena IGP: un ottuagenario arzillo e dinamicissimo.


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23/03/2013, 14:02
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CONTINUANO I SUCCESSI PER L’ ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP

DA 80 ANNI AMBASCIATORE DELL’ITALIAN FOOD STYLE NEL MONDO

Il primo riconoscimento legislativo per questo prodotto unico nel suo genere risale al 25 marzo 1933

Oltre 90 milioni i litri prodotti nel 2012, 430.000.000 di euro il fatturato registrato nello stesso anno (+30% circa rispetto al 2010): ecco la carta d’identità dell’Aceto Balsamico di Modena IGP che proprio in questi giorni festeggia il suo ottantesimo compleanno, fissato nella data in cui è stato emesso il primo riconoscimento legislativo ovvero il 25 marzo 1933.

Un successo lungo ottant’anni dunque, che continua a crescere e che ha portato l’oro nero di Modena negli due ultimi anni ad altrettante affermazioni ai vertici della classifica stilata da Qualivita tra i prodotti DOP e IGP più rappresentativi: primo assoluto nella Top 15 delle DOP e delle IGP nel 2012 e secondo assoluto nella classifica 2013, ma sempre primo tra le IGP.

Una eccellenza gastronomica che raccoglie apprezzamenti in Italia, ma soprattutto all’estero. L’Aceto Balsamico di Modena IGP è infatti considerato un prodotto simbolo dell’Italian Food Style nel mondo, come testimoniano i dati relativi alle esportazioni nel 2012: ben il 92% della produzione totale è destinato ai mercati esteri. Questa larga diffusione all’estero lo ha incoronato uno dei prodotti più significativi del made in Italy, creando un vero e proprio “trend”, ma soprattutto la Denominazione in assoluto più esportata.

Allo stesso tempo, la sua enorme popolarità e la rinomata qualità lo hanno esposto anche a un incremento dei fenomeni imitativi e di “italian sounding” dovuto allo sfruttamento da parte di produttori non autorizzati di nomi evocativi il prodotto originale: attratti dal successo commerciale di questo prodotto, tentano di riprodurre localmente un prodotto simile e commercializzarlo – con un livello quindi di qualità e prezzo molto inferiori – sfruttando richiami al Bel Paese nel nome e nella grafica. Per contrastare e arginare tali fenomeni, si è reso in alcuni casi necessario addirittura il ricorso a misure di tutela dell’immagine e della qualità anche in sede legislativa europea.

E proprio grazie anche all’appeal internazionale dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, il comparto ha retto bene la contrazione nei consumi e ha mantenuto i suoi valori stabili in un anno particolarmente difficile per l’economia ma soprattutto per questo territorio: “Con il sisma che ha colpito il modenese nel mese di maggio del 2012 – ha commentato la Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli - molti ettolitri di prodotto sono infatti andati dispersi e con essi rischiava di andare dispersa anche una importante quota di fatturato. Nonostante tutto però, l’economia creata sul territorio dall’Aceto Balsamico di Modena IGP non ha subìto contraccolpi evidenti e grazie al coraggio e alla forza di volontà dei modenesi, in poche settimane questo tessuto produttivo si è rimesso in moto a pieno ritmo: 79 acetaie produttrici, 242 operatori coinvolti, 550 addetti del settore. Cifre significative se contestualizzate in una produzione di nicchia come l’Aceto Balsamico di Modena IGP, circoscritta per disciplinare nelle provincie di Modena e Reggio Emilia”.

Ottanta candeline spente dunque con grande vigore e con la voglia di costruire un grande futuro per l’oro nero di Modena, profeta in patria e ambasciatore ideale delle eccellenze made in Italy ai quattro angoli del globo.


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28/03/2013, 9:16
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"AUTENTICO BALSAMICO": PRESENTATI AL MIPAAF I RISULTATI DELLA PRIMA FASE DEL PROGETTO DI TRACCIABILITA' DELLE MATERIE PRIME

Al convegno“Autentico Balsamico: moderna ricerca per un prodotto antico”, sono intervenuti i presidenti dei tre consorzi dell’aceto balsamico e i rappresentanti degli enti di ricerca che hanno preso parte al progetto

“La costruzione e la difesa dei nostri marchi passa attraverso una robusta conoscenza scientifica e tecnologica: più differenziamo le analisi e rafforziamo la capacità di discernere da dove viene un prodotto, più diamo forza al brand”. Con queste parole Stefano Vaccari della Direzione Generale per la promozione della qualità agroalimentare del Mipaaf ha preso la parola a conclusione del convegno "“Autentico Balsamico: moderna ricerca per un prodotto antico”, organizzato ieri pomeriggio dal Consorzio Aceto Balsamico di Modena di concerto con il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia nella Sala Cavour del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali a Roma. "Il Ministero - ha continuato Vaccari - sta già finanziando questo tipo di progetto per altri settori perchè dobbiamo arrivare ad avere la padronanza del controllo tecnologico. Se siamo in grado di consolidare l'identità tecnologica del prodotto, dobbiamo anche essere in grado di dire ai produttori che cosa ci va in etichetta. Tra le priorità del Ministero infatti, anche la messa a punto di linee guida per l'etichettatura, da cui dovranno emergere positivamente gli sforzi dei singoli consorzi e dei produttori, a scapito di quanti invece inseriscono termini in etichetta non conformi alla normativa".

L’importanza del lavoro di squadra tra Consorzi e Ministero per migliorare la qualità delle produzioni e rendere più efficace la tutela dei prodotti di eccellenza, era stato sottolineato anche in apertura del Convegno: “Con questo progetto – aveva commentato il Presidente Mariangela Grosoli - il Consorzio Aceto Balsamico di Modena ha voluto porre nuove basi per una maggiore tracciabilità delle materie prime, aspetto che sta assumendo sempre più rilevanza sul mercato. Oggi abbiamo presentato i risultati della prima fase di studio col quale è iniziata la formazione di un data base di riferimento specifico per gli aceti. Ciò è stato possibile grazie anche al generoso sostegno del MiPAAF, che negli ultimi anni ha svolto la sua attività di tutela dei prodotti tipici andando oltre la mera registrazione delle denominazioni e sostenendo le azioni di miglioramento della loro qualità, a tutela del consumatore e degli stessi operatori della filiera”.

Sulla necessità di interventi normativi mirati da parte delle istituzioni nella prevenzione e lotta agli illeciti come le contraffazioni e le imitazioni è intervenuto anche il Presidente della Fondazione Qualivita Cesare Mazzetti, il quale ha sottolineato come "l'aceto balsamico costituisca meno del 5% del volume di affari dell'intero comparto agroalimentare ma sia quello che attira la maggiore attenzione perché maggiormente soggetto a contraffazioni e a scandalismi improntati sull'italian sounding e imitazioni. Il Ministero si è sempre dimostrato al fianco degli operatori e si spende quanto possibile per sostenerli. Il comportamento scorretto nell'agroalimentare va perseguito e una prima soluzione potrebbe risiedere proprio nell'applicazione di tecniche di analisi isotopiche per garantire al consumatore la massima trasparenza. Il sistema delle sanzioni e dei controlli per prevenire pratiche scorrette deve essere discusso in primis all'interno dei consorzi perché possano essere condivise realmente da tutti gli operatori, ma è nelle istituzioni che si deve agire, anche con interventi normativi, per prevenire questo tipo di illeciti".

Etichettatura dunque, ma anche trasparenza e garanzia di autenticità i concetti più importanti emersi dal convegno di ieri pomeriggio. Francesco Pavanello, Direttore dell'Unione Italiana Vini, ha affermato che "l'utilizzo di tecniche di analisi isotopiche rappresenta un efficace strumento di tutela per tutte le produzioni tipiche italiane. Applicate al vino, l'effetto di questo tipo di analisi è stato più che positivo: si è riusciti a fare un discrimine tra chi lavorava regolarmente e chi invece sofisticava e con le dovute specifiche ritengo che potrà in futuro essere applicabile anche all'Aceto Balsamico. Il risultato che abbiamo raggiunto conferma che l'analisi isotopica è stata accettata ovunque come tipologia di analisi efficace e robusta. La produzione di alta qualità come è anche l'aceto balsamico va tutelata e per questo è necessario creare un protocollo di controllo dell’autenticità dei prodotti: in questo possono svolgere un ruolo fondamentale, più che le singole imprese, i Consorzi di Tutela attraverso la loro attività di vigilanza".

Oltre 90 milioni di litri prodotti, di cui 73 milioni di litri imbottigliati, per un fatturato di 433 milioni di euro: sono i numeri che appaiono sulla carta d’identità del prodotto Aceto Balsamico, unitamente a quelli relativi al tessuto economico nel quale la sua produzione si inserisce, ovvero 79 acetaie, 242 operatori e 550 addetti per questo settore che esporta all’estero il 92% dei volumi.

Numeri importanti, che confermano quanto il settore sia vivo e quanto sia importante lavorare alla messa a punto di politiche di tutela e di salvaguardia del prodotto, esigenza sentita sia dagli operatori che dai consumatori, sempre più attenti alla qualità dei prodotti alimentari

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05/06/2013, 16:02
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METTI UNA DOMENICA...TRA LE ACETAIE APERTE

IL 29 SETTEMBRE DEGUSTAZIONI E VISITE GUIDATE IN 30 ACETAIE CON PROTAGONISTI IL BALSAMICO E I PRODOTTI DOP DEL TERRITORIO

Sono più di 30 i soci dei Consorzi del Balsamico di Modena IGP e del Tradizionale di Modena DOP che hanno aderito all'iniziativa e aprono le porte al pubblico per assaggi, abbinamenti con prodotti DOP del territorio, visite alle acetaie e ai locali di invecchiamento del Tradizionale, originali aperitivi, musica e passeggiate alla scoperta delle “terre del balsamico”.

Metti una domenica di inizio autunno...tra le Acetaie Aperte. Domenica 29 settembre, l'evento organizzato dal Consorzio Aceto Balsamico di Modena e dal Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP torna in oltre trenta acetaie della provincia di Modena, per far conoscere da vicino al grande pubblico i segreti di questo esclusivo condimento che in Italia e all'estero conta milioni di estimatori tanto da assicurarsi il primo posto tra i prodotti agroalimentari italiani maggiormente esportati, e salire per ben due volte consecutive sul podio nella Top 15 degli Oscar Qualivita.

“Quando un evento come Acetaie Aperte cresce in popolarità e nei consensi da parte degli addetti ai lavori – puntualizza la Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli – significa che questa formula studiata per valorizzare il settore è valida e che sulla base della prima esperienza sia sempre e comunque possibile migliorarla ulteriormente. Quest'anno ci saranno più acetaie che hanno aderito alla manifestazione e questo significa che l'edizione 2012 ha creato i presupposti per costruire una sinergia tra produttori e territorio al fine di dare visibilità a questa nostra eccellenza, già universalmente apprezzata ma forse ancora poco conosciuta nelle sue più sottili sfumature”.

Squadra che vince non si cambia, dunque, ma si può rendere ancora più competitiva unendo le forze con altri gioielli tipici del territorio che rappresentano insieme all'Aceto Balsamico un simbolo del made in Italy agroalimentare nel mondo: per la giornata di Acetaie Aperte 2013, a fianco dell'oro nero di Modena si presenteranno infatti - con inediti abbinamenti - i prodotti DOP più rappresentativi del territorio come il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Modena.

Degustazioni e visite guidate alle acetaie e ai locali di invecchiamento del tradizionale saranno dunque protagonisti di questa giornata che si presenta come una ghiotta occasione da vivere in compagnia e allo stesso tempo una opportunità per curiosare in quei preziosi scrigni, custodi dell'oro nero di Modena, che sono le acetaie, ognuna con la sua storia da raccontare e con un prodotto dalle caratteristiche uniche. “La fama di cui gode l'aceto balsamico nel mondo e in particolare il Tradizionale – commenta il Presidente del Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Enrico Corsini – non deve rappresentare un punto di arrivo ma uno stimolo per continuare a lavorare per il mantenimento di un alto livello di qualità tutelandone sempre più l’autenticità e l’originalità: ogni acetaia infatti pur nel rispetto del disciplinare esprime un prodotto con personalità e intensità specifica. Acetaie Aperte si propone come l'occasione ideale per far conoscere a tutti la vera essenza di questo prodotto, con degustazioni e visite guidate tra botti, tini, legni pregiati e intensi profumi di mosto cotto”.

Numerose le attività proposte dalle singole acetaie, come ad esempio le dimostrazioni della fase di pigiatura all'Acetaia Baldazzini a Vignola - la quale propone anche la cottura del mosto - pranzi “balsamici” come quelli all'Acetaia Valeri a Magreta di Formigine – che offre ai visitatori anche un aperitivo gratuito - all'Acetaia Sereni di Marano sul Panaro e all'Acetaia Pedroni di Rubbiara di Nonantola dove si potrà ammirare anche una esposizione di quadri.

Ma altrettanto numerose sono anche le opportunità di vivere il territorio, come ad esempio le visite guidate al Castello di Spezzano e al Parco Salse di Nirano proposte dall'acetaia Del Riccio di Fiorano Modenese, la visita all'Abbazia di Nonantola suggerita da Mirco Casari della Cooperativa La Tradizione di Modena oppure la passeggiata ai Sassi di Roccamalatina come indicato dall'Acetaia Campioni di Roccamalatina.

A Spilamberto, culla del Balsamico e sede della Consorteria dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena è aperto il Museo del Balsamico Tradizionale e presso Aceto Balsamico del Duca la famiglia Grosoli propone

degustazioni accompagnate dai musicisti dell’Associazione Euphonia con particolare riguardo alle arie più famose di Giuseppe Verdi nell'anno del bicentenario della nascita del grande compositore di Busseto (PR).

Tanti ingredienti quindi, per rendere indimenticabile questa giornata, che richiama ogni anno un crescente afflusso di visitatori.

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PASSEGGIANDO... TRA LE ACETAIE APERTE

IL 29 SETTEMBRE PORTE APERTE IN 30 ACETAIE CON DEGUSTAZIONI E VISITE GUIDATE ALLA SCOPERTA DEL BALSAMICO E I PRODOTTI DOP DEL TERRITORIO

Assaggi, abbinamenti con prodotti DOP del territorio, visite alle acetaie e ai locali di invecchiamento del Tradizionale, originali aperitivi, musica e passeggiate alla scoperta delle “terre del balsamico”: alla giornata hanno aderito più di 30 soci dei Consorzi del Balsamico di Modena IGP e del Tradizionale di Modena DOP

Andar per... Acetaie Aperte nelle terre del Balsamico. Domenica 29 settembre in oltre 30 acetaie della provincia di Modena, torna l'evento organizzato dal Consorzio Aceto Balsamico di Modena e dal Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, per far conoscere da vicino al grande pubblico i segreti di questo esclusivo condimento che in Italia e all'estero conta milioni di estimatori. In particolare, l'Aceto Balsamico di Modena IGP, che non solo si è conquistato il primo posto tra i prodotti agroalimentari italiani maggiormente esportati ma per due anni consecutivi si è piazzato sul podio nella Top 15 degli Oscar Qualivita.

La presentazione dell'edizione 2013 di questo evento che vede protagonisti l'Aceto Balsamico di Modena IGP e l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, si è tenuta questa mattina a Modena, alla presenza del Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli e del Vicepresidente del Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP Leonardo Giacobazzi.

“Quando un evento come Acetaie Aperte cresce in popolarità e nei consensi da parte degli addetti ai lavori – puntualizza la Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli – significa che questa formula studiata per valorizzare il settore è valida e che sulla base della prima esperienza sia sempre e comunque possibile migliorarla ulteriormente. Quest'anno ci saranno più acetaie che hanno aderito alla manifestazione e questo significa che l'edizione 2012 ha creato i presupposti per costruire una sinergia tra produttori e territorio al fine di dare visibilità a questa nostra eccellenza, già universalmente apprezzata ma forse ancora poco conosciuta nelle sue più sottili sfumature”.

Confermata dunque la formula dell'edizione 2012, la quale si arricchisce con altri gioielli tipici del territorio che rappresentano insieme all'Aceto Balsamico di Modena IGP e all'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP un simbolo del made in Italy agroalimentare nel mondo: per la giornata di Acetaie Aperte 2013, a fianco dell'oro nero di Modena si presenteranno infatti - con inediti abbinamenti - i prodotti DOP più rappresentativi del territorio come il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Modena.

Degustazioni e visite guidate alle acetaie e ai locali di invecchiamento del tradizionale saranno dunque protagonisti di questa giornata che si presenta come una ghiotta occasione da vivere in compagnia e allo stesso tempo una opportunità per curiosare in quei preziosi scrigni, custodi dell'oro nero di Modena, che sono le acetaie, ognuna con la sua storia da raccontare e con un prodotto dalle caratteristiche uniche. “La fama di cui gode l'aceto balsamico nel mondo e in particolare il Tradizionale – commenta il Presidente del Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Enrico Corsini – non deve rappresentare un punto di arrivo ma uno stimolo per continuare a lavorare per il mantenimento di un alto livello di qualità tutelandone sempre più l’autenticità e l’originalità: ogni acetaia infatti pur nel rispetto del disciplinare esprime un prodotto con personalità e intensità specifica. Acetaie Aperte si propone come l'occasione ideale per far conoscere a tutti la vera essenza di questo prodotto, con degustazioni e visite guidate tra botti, tini, legni pregiati e intensi profumi di mosto cotto”.

Numerose le attività proposte dalle singole acetaie, come ad esempio le dimostrazioni della fase di pigiatura all'Acetaia Baldazzini a Vignola - la quale propone anche la cottura del mosto - pranzi “balsamici” come quelli all'Acetaia Valeri a Magreta di Formigine – che offre ai visitatori anche un aperitivo gratuito - all'Acetaia Sereni di Marano sul Panaro e all'Acetaia Pedroni di Rubbiara di Nonantola dove si potrà ammirare anche una esposizione di quadri.

Ma altrettanto numerose sono anche le opportunità di vivere il territorio, come ad esempio le visite guidate al Castello di Spezzano e al Parco Salse di Nirano proposte dall'acetaia Del Riccio di Fiorano Modenese, la visita all'Abbazia di Nonantola suggerita da Mirco Casari della Cooperativa La Tradizione di Modena oppure la passeggiata ai Sassi di Roccamalatina come indicato dall'Acetaia Campioni di Roccamalatina. O ancora, la visita al Museo Casa Natale di Enzo Ferrari con la navetta organizzata dall'Acetaia Vincenzo Ferrari Amorotti che ha sede in centro a Modena.

A Spilamberto, culla del Balsamico e sede della Consorteria dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena è aperto il Museo del Balsamico Tradizionale e presso Aceto Balsamico del Duca la famiglia Grosoli propone degustazioni accompagnate dai musicisti dell’Associazione Euphonia con particolare riguardo alle arie più famose di Giuseppe Verdi nell'anno del bicentenario della nascita del grande compositore di Busseto (PR).

Tanti ingredienti quindi, per rendere indimenticabile questa giornata dedicata all'Aceto Balsamico di Modena IGP e all'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, che richiama ogni anno un crescente afflusso di visitatori.

Nella foto in allegato, da sinistra: Giuseppe Pedroni, consigliere del Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, Mariangela Grosoli Presidente Consorzio Aceto Balsamico di Modena, Luca Marchini Chef del ristorante L'Erba del Re dove si è tenuta la conferenza stampa, Leonardo Giacobazzi Vicepresidente del Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e Enrico Zini Consigliere del Consorzio Aceto Balsamico di Modena.

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LE ACETAIE APERTE...CHE NON TI ASPETTI

TANTE LE INIZIATIVE 'CURIOSE' CHE DOMENICA 29 SETTEMBRE ACCOMPAGNERANNO LE DEGUSTAZIONI E LE VISITE GUIDATE IN 30 ACETAIE DI MODENA

Ci sarà chi propone pranzi balsamici o aperitivi a tema e chi invece abbina le visite in acetaie e le degustazioni con escursioni alla scoperta del territorio. Il tutto, in nome dell'Aceto Balsamico di Modena IGP e del Tradizionale di Modena DOP, che si sposeranno con due prodotti DOP come il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Modena

A Modena vanno in scena le Acetaie Aperte...che non ti aspetti. Domenica 29 settembre, nelle oltre 30 acetaie aderenti all'evento organizzato dal Consorzio Aceto Balsamico di Modena e dal Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, il prezioso condimento non sarà infatti l'unico protagonista. Numerose, ma soprattutto curiose, saranno infatti le attività che le varie acetaie proporranno per l'intera giornata di domenica 29 settembre, in aggiunta alle tradizionali visite guidate all'acetaia e ai locali di invecchiamento del tradizionale e alle degustazioni del prodotto in abbinamento a due DOP del territorio come il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Modena che rappresenteranno il comune denominatore per tutte e 30 le acetaie coinvolte.

All'Acetaia Del Duca a San Vito di Spilamberto per esempio, si visiterà l'acetaia, si degusterà e si respirerà profumo di aceto balsamico sulle note suonate dai musicisti dell'Associazione Euphonia ma soprattutto dalle arie più famose di Giuseppe Verdi nell'anno del bicentenario della nascita, mentre si potrà assistere a una dimostrazione dal vivo della fase della pigiatura presso l'Acetaia Baldazzini a Vignola, dove dalle 10 alle 12 si potrà assistere anche alla cottura del mosto.

La dimostrazione dal vivo della fase di cottura del mosto è anche nel programma dell'Acetaia Pedroni di Rubbiara di Nonantola, presente sul territorio dal 1862 e che per la giornata di Acetaie Aperte propone un pranzo con menù ?balsamico? e una mostra di quadri direttamente nei locali dell'acetaia. Pranzo balsamico anche per l'Acetaia Sereni di Marano sul Panaro che offre presso il proprio agriturismo, un menù con lonza marinata nell?Aceto Balsamico di Modena IGP, budino di riso e ricotta all?Aceto balsamico Tradizionale di Modena DOP, lasagna dell?acetaia, passatelli asciutti con dragoncello e Aceto Balsamico di Modena IGP, tortino di verdure stagionali al Balsamico, coniglio al Parmigiano Reggiano e Aceto Balsamico di Modena IGP per concludere in dolcezza con tiramisù al mascarpone, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e mandorle pralinate, accompagnato da bicchierino di cioccolato con spuma al mosto di trebbiano. Sarà invece un aperitivo di benvenuto, quello che offrirà l'Acetaia Valeri di Magreta di Formigine in ouverture del pranzo tutto a base di ?balsamico?, delle degustazioni di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, delle dimostrazioni dal vivo di cottura del mosto. Degustazioni guidate di Parmigiano Reggiano in abbinamento all'Aceto Balsamico alla Fattoria Giacobazzi di Nonantola, mentre all'Azienda Agricola San Polo di Castelvetro alle degustazioni del prezioso condimento si affiancheranno quelle dei prodotti ?ospiti? Prosciutto di Modena, Parmigiano Reggiano e Lambrusco, ma anche la dimostrazione di cottura del mosto e un pranzo balsamico in agriturismo.

Dopo pranzo, niente di meglio di una bella passeggiata alla scoperta dei tesori del territorio, organizzata e consigliata dalle stesse acetaie. Ecco allora che a margine delle visite in acetaia e delle degustazioni di Aceto Balsamico in abbinamento a Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Modena, dall'Acetaia Campioni di Roccamalatina partono le escursioni al Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, suggestivo paesaggio di argille e arenarie incastonato nell'Appennino Emiliano, dall'Acetaia Del Riccio di Fiorano Modenese le visite guidate al Castello di Spezzano (alle ore 17) e al Parco Regionale Salse di Nirano, importante fenomeno geologico di rilevanza internazionale e tipico esempio di valorizzazione ambientale e turistica. Una visita all'Abbazia di Nonantola, importante abbazia benedettina fondata nel 752 d.C., è quanto suggerisce dalle 15 alle 18 (ma anche delle 9 alle 12 eccezionalmente per la giornata di Acetaie Aperte), l'Acetaia Mirco Casari ? La Tradizione di Nonantola. Un modo suggestivo per trascorrere un pomeriggio immersi nel fascino della storia e dell'arte in uno dei complessi abbaziali più suggestivi d'Europa e più ricchi di testimonianze storico-artistiche medievali.

Meraviglie naturali e architettoniche, che abbracciano con la loro storia questo territorio di cui l'Aceto Balsamico è il più noto ambasciatore nel mondo. Tanto da dedicargli anche un museo, quello che si trova presso la Consorteria dell'Aceto Balsamico Tradizionale a Spilamberto, vero punto di riferimento per la diffusione della cultura del Balsamico e del legame con il territorio e la sua gente. Ma un museo del Balsamico è anche quello rappresentato dall'Acetaia Giusti di Lesignana, la più antica di Modena, d'Italia e del mondo, fondata nel 1605: oltre 400 anni di storia e di esperienza per questa acetaia che non solo ospita la più vasta collezione di botti plurisecolari per la produzione di Aceto Balsamico nel ?Gran Deposito?, ma è anche detentrice della prima ricetta in assoluto della preparazione dell'Aceto Balsamico, basata su tre ?regole d'oro?: ?scelta delle uve, qualità de? recipienti e tempo?.

L'altro simbolo di Modena che porta la città a essere universalmente conosciuta è la Ferrari e in occasione della giornata di Acetaie Aperte l'Acetaia Ferrari Amorotti Vincenzo della Cooperativa La Tradizione, metterà a disposizione dei suoi visitatori un bus navetta che dal centro di Modena li condurrà fino al Museo Casa Natale di Enzo Ferrari dove si potrà scoprire, attraverso immagini, filmati inediti e preziosi cimeli, la vita di questo personaggio diventato una icona per gli appassionati di sfide, della velocità e del mito.

La mappa con tutte le acetaie aderenti e gli indirizzi è disponibile al sito www.acetaieaperte.com

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26/09/2013, 23:03
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ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP AD ANUGA.

LA VETRINA EUROPEA ARRIVA IN SCIA AL GRANDE SUCCESSO DI ACETAIE APERTE DOVE PER LA PRIMA VOLTA HANNO PARTECIPATO ANCHE TURISTI DALL'ESTERO

Aceto Balsamico di Modena IGP sbarca ad ANUGA, la più grande e importante fiera internazionale del mondo alimentare in svolgimento fino al 9 ottobre nella città tedesca di Colonia. Con quasi 7000 espositori, Anuga cresce in numeri rispetto al 2011 e si conferma al quinto posto tra le manifestazioni più grandi al mondo. Numeri che danno un'idea delle dimensioni di un fenomeno, quello del food, in continua espansione. E che testimoniano l'importanza di esserci, oltre a rappresentare una occasione imperdibile per presentare agli operatori commerciali e ai consumatori di tutto il mondo questo prodotto dalle note organolettiche inconfondibili.

La partecipazione ad Anuga arriva a pochi giorni dal grande successo riscosso dalla manifestazione Acetaie Aperte che si è tenuta in oltre 30 acetaie del modenese, a cui hanno partecipato turisti provenienti anche dall'estero. In particolare, la quota di visitatori stranieri nelle acetaie è del 3% rispetto al totale dei visitatori e si tratta di turisti provenienti per lo più dall'Europa in primis Regno Unito, Spagna, Svezia e Francia, ma anche extraeuropei: sono infatti state registrate presenze dagli Stati Uniti, dal Venezuela e addirittura dall'Australia.

Il grande charme che trasmette dunque il prezioso condimento anche all'estero è un patrimonio da tutelare con ogni metodologia possibile, come ribadisce anche il Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli: “manifestazioni come Anuga devono servire da vetrina ma anche come luogo di incontro per studiare insieme proposte da presentare agli organismi deputati alla tutela e alla salvaguardia del prodotto. Il grande appeal che l'Aceto Balsamico di Modena manifesta anche all'estero è troppo spesso la causa degli innumerevoli tentativi di frode, apportati cercando di sfruttare l'italian sounding di questa unicità tutta modenese. Quello della protezione del prodotto da contraffazioni e speculazioni rimane sempre il principale obiettivo del Consorzio, che negli anni ha interagito – e continuerà a farlo – con vari livelli istituzionali, anche europei, per delineare una volta per tutte i criteri su cui basare il riconoscimento dell'effettiva tutela della denominazione”.

Lo stand del Consorzio Aceto Balsamico di Modena si trova nella Hall 11.1, stand F009 G008, della Fiera di Colonia.


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Anuga 2013 - Aceto balsamico di Modena IGP.JPG
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08/10/2013, 14:01
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