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CONFEURO 
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Agricoltura, Tiso (Confeuro): “Bene intesa su irpef ma non basta: agire su giusta remunerazione prodotto”

“Apprendiamo dalle cronache mediatiche che la maggioranza e il governo Meloni avrebbero trovato l'intesa sul taglio dell'Irpef per gli agricoltori, facendo saltare così l'imposta per i redditi fino a 10mila euro e dimezzandola per quelli da 10mila a 15mila.



E' un primo passo concreto che sottolinea si l’impegno dell’esecutivo a tutela e sostegno della categoria ma che non risolve minimamente i problemi del comparto. La questione principale e fulcro delle difficoltà del settore è la redditività delle aziende agricole. Mi riferisco al problema legato alla giusta remunerazione dei prodotti per gli operatori agricoli: un aspetto da sempre attenzionato da Confeuro, che l’ha inserito non a caso tra i punti fondamentali della sua petizione, lanciata recentemente a sostegno del settore.



Petizione, lo ricordiamo, in cui chiediamo il riconoscimento della agricoltura nella Carta Costituzionale, sensibilizziamo la comunità sulla salubrità e la qualità dei nostri cibi, e sollecitiamo le istituzioni competenti ad agire, appunto, sulla trasparenza nella formazione dei prezzi dei prodotti lungo tutta la filiera. I consumatori devono sapere chi sono i soggetti che ricevono più margine dalla vendita dei prodotti che acquistano nei supermercati.



A nostro giudizio bisogna agire con forza in questo ambito, ossia fornire politiche di indirizzo e supporto affinché i mercati siano trasparenti”.



Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

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13/02/2024, 15:06
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Agricoltura, Tiso (Confeuro): “Basta tutelare grandi multinazionali a danno dei piccoli produttori”
Abbiamo letto con molta attenzione l’intervista rilasciata nelle scorse ore ad un autorevole quotidiano nazionale dal ministro della Agricoltura e Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, che parla di politica agricola Ue da cambiare e più tempo per transizione green. In questo contesto anche Confeuro intende esprimere la propria riflessione nella convinzione maturata che, purtroppo, gli ultimi decenni di politiche agricole e commerciali nazionali e comunitarie hanno creato un modello agricolo insostenibile e iniquo, rispetto al quale gli interessi delle filiere industriali e distributive hanno dominato, a spese del lavoro e del reddito degli agricoltori, della salute delle persone e dell’ambiente, del benessere animale.



L’effetto paradossale di questa situazione, infatti, è che la maggioranza degli agricoltori, schiacciati dagli attori dominanti la filiera, sono giunti ad una condizione di crescente disagio e sfiducia verso l’intero sistema agroalimentare come possono dimostrare le aspre proteste di queste settimane. Il nocciolo della questione è che ad un agricoltore va meno del 10% del costo finale sostenuto dal consumatore. Tutto questo è insostenibile! Agricoltori e consumatori sono entrambi danneggiati dalla situazione che si è determinata perché perdono i primi in redditività ed i secondi in potere d’acquisto. Gli attori forti della filiera - tra cui le grandi multinazionali dell’agroalimentare e le industrie che producono pesticidi e prodotti chimici - invece hanno accresciuto i propri guadagni a dismisura e oggi fanno il bello e cattivo tempo a discapito della collettività.



E, rispetto a questi problemi, le concessioni del Governo agli agricoltori sulla parziale esenzione IRPEF, le concessioni sbagliate dell’Europa che sta facendo marcia indietro sull’utilizzo dei pesticidi e sul 4% da tenere a riposo sono solo un primo passo, che però rischia di rimanere un palliativo che nulla andranno a risolvere, se non si applicheranno politiche strutturali e di ampio respiro. Il compito della politica, infatti, dovrebbe essere quello di anticipare quelle storture, dettate dai poteri finanziari ed economici e di tutelare, equilibrando le forze in campo, coloro che rappresentano la vera anima produttiva del Paese e che ogni girono fanno si che possiamo mangiare prodotti genuini e sicuri per la nostra salute: gli agricoltori sono i fornitori più rilevanti del nostro più importante bene comune, il cibo. Il cambiamento dei sistemi agroalimentari deve avvenire dando loro la possibilità di operare nelle migliori condizioni.



I sussidi pubblici all’agricoltura devono essere funzionali al mantenimento di una sostenibilità economica per le aziende agricole incentivando le aziende che usano metodi di coltivazione agroecologici in grado di garantire la tutela dell’ambiente e del benessere animale. In questa direzione bisogna invertire la rotta. Visto che oggi l’80% delle risorse della PAC finisce al 20% di aziende Agroindustiali che non hanno alcun reale bisogno del sostegno economico europeo, mentre all’80% di aziende agricole a conduzione familiare o comunque di piccole e medie dimensione finiscono le briciole. Questa ingiustizia non è stata risolta con l’ultima riforma della Pac, il cui fallimento va attribuito a conflitti di interesse su posizioni conservatrici in difesa di privilegi e poteri forti.



E il risultato è sotto gli occhi di tutti: oggi il sistema agroalimentare ingiusto che si è determinato si sta ribellando in tutta Europa. Basta dunque tutelare gli agroindustriali, dobbiamo prima pensare ai piccoli produttori e ai consumatori. Questa è la responsabilità della politica tutta, italiana e comunitaria”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo

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16/02/2024, 13:25
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Agricoltura, Tiso (Confeuro): “Ripensare Pac Ue in maniera condivisa e concreta”

“Dopo le forti e sacrosante proteste di queste settimane da parte degli agricoltori europei, osserviamo come in molti paesi i governi nazionali stiamo tentando di trovare soluzioni alle istanze del comparto, anche rivolgendosi singolarmente alla Ue per dare risposta alle criticità interne legate al mondo agricolo. Alla luce di tutto questo, Confeuro ritiene opportuno non creare contrapposizione tra l'Europa, l'Italia e gli altri stati membri della Unione Europea: non fare figli e figliastri perché il problema è complessivo e va affrontato in maniera strutturale. Pertanto, in questo momento abbiamo bisogno di più Europa nel senso che abbiamo bisogno che si ascolti di più il disagio rappresentato da tutti gli agricoltori del Vecchio Continente e che, soprattutto, le istituzioni Ue prendano coscienza che questa Pac non è allineata con le esigenze attuali del mondo produttivo agricolo.



Con questo, chiaramente, non vogliamo assolutamente dire che serva rinunciare alle misure ambientali che sicuramente sono importanti, ma che queste misure non possono rappresentare un ostacolo alle intenzioni di crescita e di produzione degli agricoltori. Gli ecoschemi presenti nella Pac in vigore per quanto ci riguarda rischiano di essere un mostro burocratico, difficile da scardinare. La pac, a giudizio di Confeuro, deve essere invece semplice e soprattutto deve distribuire maggiori risorse economiche alle piccole e medie aziende agricole che in una fase di transizione, come quella che affronta il mondo agricolo in questo momento, hanno bisogno di maggiore sostegno. Le misure agroambientali devono essere presenti si, ma poche, concrete e facili da realizzare. Queste poi devono riguardare soltanto il Psr.



Nei pagamenti diretti tutte queste complicazioni non servono a nessuno. Se un agricoltore vuole adottare un sistema di produzione biologica o agroecologica lo farà spontaneamente perché il mercato gli riconosce un valore aggiunto. Insomma, le soluzioni esistono ma devono essere vagliate e prese in maniera sinergica e democratica: riteniamo infatti fuorviante e poco costruttivo che ogni singolo stato vada a Bruxelles a chiedere una deroga per questo o quell'altro cavillo esistente. La Pac va ripensata e va riscritta subito in maniera strutturata e condivisa! Questo bisogna fare in Europa, e in fretta, a tutela degli agricoltori e di tutto mondo produttivo”.



Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

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20/02/2024, 14:09
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Agrivoltaico, Tiso(Confeuro): “Ok incentivazione ma non si sacrifichi la terra”


“Apprendiamo che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha recentemente pubblicato il decreto per promuovere la realizzazione di impianti agrivoltaici innovativi. Obiettivo dell’intervento, previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è installare almeno 1,04 GW di impianti agrivoltaici entro il 30 giugno 2026. Confeuro giudica questo provvedimento certamente un passo importante per il settore agricolo se collocato in direzione del risparmio energetico e dell’incremento della redditività dei piccoli e medi coltivatori, ma, al contempo, intende ribadire con forza come l’agrivoltaico, se incanalato in una deriva pericolosa, debba rimanere una attività assolutamente complementare e non sostitutiva dell’agricoltura tout court.



Non possiamo infatti permetterci di sacrificare la terra fertile, né compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale in nome del dio denaro e della cessione dei terreni agricoli alle grandi multinazionali del comparto, col serio rischio che poi ne facciano un utilizzo diverso rispetto alla vocazione originale. Insomma, le istituzioni, italiane ed europee sopratutto, devono operare in maniera concreta e consapevole al fine di delineare precisi confini di sviluppo dell’agrivoltaico e, di conseguenza, promuovere e tutelare la produzione agricola: meno prodotti della terra nostrana, d’altronde, potrebbero significare una maggiore e preoccupante importazione dei cibi extra Ue. Una ipotesi da scardinare sul nascere, anche attraverso la revisione delle Pac e lo stanziamento di maggiori risorse pubbliche da destinati a piccoli e medi coltivatori”.


Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

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23/02/2024, 16:37
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UE, LETTERA APERTA DI CONFEURO PER UNA NUOVA “PRIMAVERA EUROPEA”: DIRITTI E AGRICOLTURA I PUNTI FORTI


Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo, per una nuova “Primavera Europea”. L’ente, presieduto da Andrea Tiso, ha scritto una lettera aperta, destinata a cittadini e istituzioni, in cui si delineano i punti salienti per rilanciare l’Unione Europea in previsione delle elezioni del prossimo giugno: “Noi riteniamo che l’idea unitaria che diede vita alla creazione dell’Unione Europea, rimane attualissima - dice Tiso -. Credere in una nuova Europa, libera, tollerante, solidale, faro e credo per il futuro delle nuove generazioni: in tal senso, l’Europa ha bisogno di una seria Carta Costituzionale, che sia recepita da tutti gli stati Membri e racchiuda quei valori e quei principi democratici e trasparenti sulla base dei quali la Ue nacque”.



Questo dunque il primo forte monito che Confeuro intende rivolgere allo Stato Italiano e alle istituzioni di Bruxelles, visto e considerato che “ad oggi la percezione che le giovani generazioni hanno dell’Europa è ancora troppo sfocata, lontana, insufficiente. Un contesto preoccupante sia nel breve periodo, visto che le elezioni europee sono ormai all’orizzonte, sia nel lungo periodo poiché i ragazzi di oggi saranno i cittadini e, perché no, anche gli amministratori d’Europa del domani. Per questo motivo, tra le priorità della agenda politica-governativa ci deve essere l’obiettivo di tutelare in modo strutturato e uniforme la dimensione europea dell’educazione civica, magari inserendo il diritto europeo come materia da approfondire già nelle scuole elementari”. Per quanto concerne invece i principi e i valori del settore che Confeuro tutela e valorizza con il suo operato, ovvero l’Agricoltura, all’Italia e alla Ue “chiediamo - aggiunge il presidente Tiso - di sostenere l’introduzione della educazione alimentare nella scuola: l’Italia è un Paese che deve ripartire dalle fondamenta per promuovere nel mondo lo stile alimentare salutare che è alla base della nostra dieta mediterranea”.



Mentre sul versamento più politico, la nuova Europa che uscirà dalle urne, “dovrà procedere a un profondo ripensamento delle Politiche Agricole Comuni, concepite sinora in uno scenario politico-economico del tutto diverso da quello attuale: è necessario ripensare la Pac nel medio termine alla luce delle esigenze emerse negli ultimi difficili anni. L’obiettivo è chiaro: fornire risposte ai nuovi bisogni dei piccoli e medi agricoltori”, continua Tiso. Che, poi, specifica: “Altro tassello fondamentale è la tutela dell’ambiente. In tal senso accogliamo con soddisfazione la normativa europea sul ripristino della natura, concordata con i governi dell’UE, recentemente approvata.



E in tal senso, Confeuro sollecita il Governo italiano ad invertire la rotta e dare l’ok ad una legge fondamentale e prioritaria per l’ambiente, i territori e i cittadini”. Questa, dunque, per Confeuro la strada che può condurre il Vecchio Continente verso l’avvio di una innovativa e ambiziosa Primavera Europea. Ora toccherà agli elettori europei decidere: “A tutti i cittadini, auguriamo un voto pieno e consapevole, nella convinzione maturata che sono e saranno loro i veri protagonisti dell’Europa del presente e del futuro”, conclude Andrea Tiso.

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28/02/2024, 18:41
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Agricoltura, Tiso(Confeuro): “I giovani agricoltori meritano di più”

"Che l'agricoltura perda colpi e addetti purtroppo è da tempo assodato, tant'è che complessivamente superiamo di poco il mezzo milione. Di questi eroi il 15% dicono alcuni che siano giovani... in tal senso, il disegno di legge sul giovane imprenditore agricolo, voluto dal governo Meloni, sulla carta dice di essere volto alla promozione e al sostegno dell’imprenditoria giovanile e al rilancio dell’intero sistema produttivo. Si parla di risorse destinate all’acquisto di terreni e beni strumentali. Tutto, quindi, farebbe pensare che il Governo abbia stanziato cospicue risorse. Invece, la pratica è assai diversa: troviamo infatti solo 15 milioni di euro, per tutta Italia, per i tanti giovani che vogliono garantire quel famoso, tanto reclamato ricambio generazionale nel settore agricolo.

Soldi, dunque, assolutamente insufficienti a raggiungere meta e obiettivi. Di questo contesto, chissà cosa ne penseranno i nostri giovani che sono scesi da poche ore dai trattori di una protesta finita come le altre nel confessionario di via XX Settembre 20. Fortunatamente, in questo marasma, qualche notizia positiva c’è ed è rappresentato dal bando “Generazione Terra” di Ismea, che punta a finanziare il 100% del prezzo di acquisto di terreni da parte di giovani di età non superiore a 41 anni che intendono ampliare la superficie della propria azienda agricola ovvero avviare un'iniziativa imprenditoriale in agricoltura, in qualità di capo azienda. Una misura che Confeuro accoglie con soddisfazione, giudicandola importante. Ma che certamente non può bastare a risollevare un settore in forte difficoltà”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

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01/03/2024, 14:18
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Dop e Igp, Tiso(Confeuro): “Bene nuovo regolamento Ue, ma bisogna fare di più”

"Nelle scorse ore il Parlamento europeo riunito in seduta plenaria, ha finalmente approvato il nuovo Regolamento Ue 2024 che regola, grazie ad un testo unico, i settori dei vini, delle bevande spiritose e dei prodotti agricoli a Indicazione Geografica. Confeuro, prima di tutto, si unisce al coro di soddisfazione e di positività per l'accordo raggiunto a distanza di oltre trent'anni dalla precedente legislazione. Si tratta infatti di un passo autorevole e innovativo perché è la prima volta che la normativa europea disciplina con una base legislativa univoca tutte le produzioni di questa tipologia di settore.

Vediamo che l’Unione Europea sta dimostrando maggiore attenzione al comparto agricolo e speriamo che questo trend possa intensificarsi con l'elezione del nuovo parlamento. Un elemento che balza agli occhi è sicuramente la capacità dell'Italia di valorizzare il comparto delle DOP e delle IGP che vale circa 16 miliardi di fatturato annuale. Questo però stride con le proteste dell'ultimo periodo, d’altronde, è immediato e necessario pensare a come sia possibile - invece - che una gran fetta di piccoli e medi produttori agricoli non riesca a sbarcare il lunario, vivendo ancora un periodo di forte crisi e nell’oblio da parte delle istituzioni.

Alla luce di tutto questo, dunque, Confeuro insiste nuovamente sull'emanazione di disposizioni più incisive e concrete al fine di rendere maggiormente inclusivo l'accesso al sistema dop e igp e soprattutto più trasparente il processo di distribuzione del valore su tutta la filiera”. Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

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04/03/2024, 17:09
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Allevamenti intensivi, Tiso(Confeuro): “Appoggiamo proposta legge a tutela pmi”

“Negli scorsi giorni è stata depositata alla Camera dei Deputati la proposta di legge denominata “Oltre gli allevamenti intensivi. Per una transizione agro-ecologica della zootecnia”, presentata da numerose e autorevoli associazioni ambientaliste e sottoscritta da vari esponenti parlamentari. Anche Confeuro si unisce al coro di adesione, appoggiando una proposta legislativa che non esitiamo a definire importante, innovativa e tesa realmente a tutelare l’attività di centinaia di migliaia di piccoli allevatori.



E, ancora, una proposta di legge sostenuta trasversalmente da cinque diversi gruppi politici, a testimonianza che questo delicato e complesso tema travalica tutti gli steccati ideologici. L’auspicio che ha il sapore di sollecitazione istituzionale, dunque, è che questo testo legislativo venga incanalato quanto prima in commissione per poi essere licenziato, e discusso in tempi rapidi e concreti anche in aula.



Come affermato anche dai promotori, infatti, questa proposta di legge punta a tutelare l’ambiente e la salute pubblica, e vuole rendere protagoniste le piccole aziende agricole zootecniche e i piccoli allevatori - che sin dalla sua nascita Confeuro tutela e valorizza con impegno e dedizione-, sostenendo la transizione ecologica di quelle grandi e medie attraverso un piano di riconversione dell’intero settore italiano”.



Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

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Siccità, Tiso(Confeuro): “Sicilia dimostra che in Italia serve riforma strutturale e cultura acqua”

“Confeuro sta seguendo con molta preoccupazione quanto sta accadendo nel territorio regionale della Sicilia, dove purtroppo è stato dichiarato lo stato di crisi idrica per siccità: una vera e propria emergenza, che aumenta d’intensità e desta allarme in vista della prossima estate: mancano ancora alcuni mesi al caldo torrido del periodo estivo, eppure la regione è già costretta a razionare l’acqua a circa tre milioni di persone. Un contesto di una gravida inaudita, non degno per una nazione come la nostra che si definisce moderna, e ancora un contesto non nuovo, ma che richiede interventi risolutivi, rapidi e concreti sia nel breve che nel lungo periodo, se non si vogliono rischiare danni dalla portata enorme.



E guai a pensare che il resto del territorio italiano e, quindi, l’intero comparto agricolo, possa essere esente da tali rischi idrici. Anzi, in attesa che nel nostro paese si realizzino i progetti previsti dal Pnrr, per i quali auspichiamo una forte accelerazione, è necessario e improcrastinabile coinvolgere maggiormente i consorzi di bonifica al fine di rendere più diffuse le modalità di irrigazione di precisione e strumenti di difesa del suolo. Al momento l'uso di tecnologie sembra essere la strada obbligata al fine di gestire il consumo di acqua nel settore agroalimentare.



Al contempo, bisogna cominciare a diffondere una nuova cultura del risparmio sull'acqua: in tal senso, serve una vera e propria rivoluzione che parta da campagne di sensibilizzazione ai bambini e alla popolazione. Siamo il paese con il consumo idrico più elevato pro capite in Europa, un dato allarmante che deve far riflettere le istituzioni”. Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

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18/03/2024, 14:22
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Cibus 2024, Tiso(Confeuro): “Sistema Fiere volano. Governo punti su Meridione”

“Abbiamo ascoltato con molta attenzione e vivo interesse le dichiarazioni del ministro Masaf Francesco Lollobrigida, rilasciate nelle scorse ore a margine della conferenza di presentazione di Cibus 2024 (una delle manifestazioni di riferimento per il settore agroalimentare Made in Italy). A nostro giudizio, il sistema fieristico italiano rappresenta certamente un volano imprescindibile per l'internazionalizzazione dei nostri prodotti e soprattutto per l'accesso al mercato delle pmi del settore primario.

E, non a caso, gli ottimi numeri snocciolati su Cibus lo dimostrano a pieno titolo, con tante imprese che vogliono esporre e numerosi buyer provenienti da tutto il mondo. In questo contesto, però, Confeuro intende sollecitare il governo nazionale a puntare con maggior impegno e incisività per il rilancio e per lo sviluppo anche e soprattutto delle fiere agroalimentari del meridione.

Ci riferiamo, ad esempio, alla Fiera internazionale della Agricoltura e della Zootecnia di Foggia, presso la quale bisognerebbe incentivare l'esposizione dei prodotti e dei produttori meridionali, al fine di renderla davvero protagonista del settore agricolo, alimentare e turistico italiano. Una strada da tracciare non solamente in Puglia ma in tutti i territori del Mezzogiorno, dove il sistema fieristico può rappresentare un percorso di sviluppo non indifferente”. Lo afferma in una nota Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, Confederazione degli agricoltori europei e del mondo.

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20/03/2024, 17:04
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