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Aifo-Associazione Italiana Frantoiani Oleari
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Marco
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A Martina Franca quattro giorni dedicati all’extravergine di qualità: successo per AIFO e AFP alla Festa della Bombetta Quattro giorni di divulgazione, assaggi guidati e dialogo con il pubblico: si è conclusa con grande partecipazione l’iniziativa promossa da AIFO – Associazione Italiana Frantoiani Oleari e dalla sezione regionale AFP – Associazione Frantoiani di Puglia, all’interno della Festa della Bombetta di Martina Franca, una delle manifestazioni enogastronomiche più apprezzate dell’estate pugliese.
Dal 29 agosto al 1° settembre, in Piazza D’Angiò, AFP ha portato la cultura dell’olio extravergine di oliva di qualità nel cuore della città, con uno spazio dedicato all’esposizione degli oli premiati al Concorso nazionale Mastro d’Oro 2025 e con percorsi di avvio all’assaggio condotti da Francesco Soleti, Tecnologo Alimentare ed esperto della filiera olivicola e olearia.
La proposta di AFP si è rivelata un’occasione preziosa per avvicinare il grande pubblico al mondo dell’olio extravergine italiano, offrendo uno sguardo diretto sulla qualità attraverso l’esperienza sensoriale e la competenza tecnica. I partecipanti hanno potuto scoprire la differenza tra un olio comune e un DOP, IGP o biologico, apprendere le basi dell’assaggio, riconoscere i profumi, le sensazioni al palato e imparare a leggere un’etichetta, elemento centrale per comprendere origine, tracciabilità e valore del prodotto.
"La grande affluenza e l’interesse mostrato dai visitatori confermano che c’è voglia di capire cosa c’è dietro una bottiglia di olio extravergine – ha dichiarato Stefano Caroli, presidente di AFP –. È in piazze come questa che si gioca una parte importante del futuro del nostro settore: dialogare con il consumatore, spiegare, far assaggiare. Solo così si costruisce una cultura dell’olio che valorizza davvero il lavoro di frantoiani e agricoltori".
Un’ulteriore conferma che la qualità dell’olio si racconta meglio quando si può toccare, assaggiare e capire da vicino.
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02/09/2025, 12:56 |
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Marco
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Agricoltura: Innovazione e sostenibilità per la competitività dei frantoi oleari In vista dell’apertura della prossima campagna olearia, AIFO – Associazione Italiana Frantoi Oleari, nell’ambito del Progetto Esecutivo 2025 di Italia Olivicola con il sostegno dell’Unione Europea attraverso il Regolamento UE 2021/2115, promuove un incontro online dal titolo “Innovazione e sostenibilità per la competitività dei frantoi oleari”, in programma lunedì 15 settembre 2025 alle ore 17:00. L’iniziativa si propone di accompagnare i frantoi nella sfida della modernizzazione e della sostenibilità, mettendo al centro gli strumenti digitali, l’efficienza energetica e le nuove reti di comunicazione come leve decisive per rafforzare la competitività del comparto.
Durante il webinar interverrà Lorella Rossi, responsabile area tecnica del Consorzio Italiano Biogas, che presenterà le novità normative legate al Decreto 7 agosto 2024 in tema di gestione dei reflui oleari e approfondirà anche l’impatto della recente sentenza del Consiglio di Stato che ha stabilito che la sansa bifasica e umida, ancora ricca di olio residuo, non può beneficiare del doppio incentivo per la produzione di biometano se prima non viene verificata e valorizzata la sua destinazione alimentare. In altre parole, la sansa deve essere conferita prioritariamente ai sansifici per l’estrazione dell’olio destinato al consumo umano e soltanto successivamente, una volta resa esausta o priva di valore alimentare, potrà essere avviata al biodigestore per fini energetici. Enrico Segoni, Account Director di Nautes SpA, illustrerà l’impiego di Intelligenza artificiale e Digital Twin per rendere più efficienti i processi produttivi, mentre Carlo Cicconi di Seitel S.r.l. – Tim Business Partner porterà un focus sulle opportunità legate al 5G per le aree non raggiunte dalla fibra ottica. A moderare l’incontro sarà Giuseppe L’Abbate, già Sottosegretario alle Politiche Agricole.
“Con questo appuntamento – afferma Alberto Amoroso, presidente di AIFO – vogliamo offrire ai frantoiani strumenti concreti per affrontare le sfide della nuova campagna olearia. Innovazione digitale, sostenibilità ambientale ed efficienza energetica non sono più parole d’ordine astratte, ma fattori indispensabili per garantire competitività e qualità all’intera filiera olivicola-olearia”.
L’evento, organizzato con la collaborazione dell’Associazione Frantoiani delle Marche, sarà accessibile a tutti gli operatori del settore attraverso il link ufficiale pubblicato sui canali di AIFO.
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13/09/2025, 14:12 |
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Marco
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Agricoltura: Atessa (CH) capitale dell’olio extravergine. Il 18 settembre un grande incontro tra istituzioni, esperti e produttori L’olio extravergine di oliva, simbolo della dieta mediterranea e motore economico dei territori italiani, sarà protagonista ad Atessa (Chieti) giovedì 18 settembre, alle ore 17:00, nella Sala Consiliare del Comune. L’appuntamento, che si annuncia di alto profilo, vedrà insieme istituzioni, mondo scientifico, associazioni e frantoiani per affrontare le sfide della valorizzazione dell’oro verde italiano.
L’iniziativa è promossa da AIFO – Associazione Italiana Frantoi Oleari, nell’ambito del Progetto Esecutivo 2025 di Italia Olivicola con il sostegno dell’Unione Europea attraverso il Regolamento UE 2021/2115, in collaborazione con il Rotary Club e con CNA Agroalimentare, e con il patrocinio gratuito del Comune di Atessa.
Ad aprire i lavori saranno i saluti istituzionali del Sindaco Giulio Borrelli e del Sottosegretario al MASAF Luigi D’Eramo, a conferma dell’attenzione delle istituzioni locali e nazionali verso un comparto che rappresenta identità, qualità e futuro. A coordinare l’incontro sarà il presidente nazionale di AIFO, Alberto Amoroso, che sottolinea come l’olio extravergine debba tornare al centro dell’attenzione pubblica non solo come alimento ma come cultura e leva di sviluppo economico. “La presenza del Sottosegretario e del Sindaco – afferma – testimonia quanto sia importante fare sistema: il frantoio non è solo un luogo di trasformazione, ma un presidio di comunità, innovazione e sostenibilità”.
Il confronto entrerà poi nel vivo con i contributi degli esperti. Il professor Leonardo Seghetti approfondirà le proprietà organolettiche dell’olio extravergine, mentre il dottor Antonio De Iuliis illustrerà le sue proprietà salutistiche. Il professor Gino Primavera, docente dell’Istituto Alberghiero di Villa Santa Maria, porterà l’attenzione sull’uso dell’olio nella dieta mediterranea, patrimonio identitario riconosciuto in tutto il mondo. La presidente nazionale di CNA Agroalimentare, Francesca Petrini, interverrà sul valore dell’olio artigianale, mentre la biologa e consulente AIFO Rossella Fabbrizio guiderà i presenti alla lettura consapevole delle informazioni riportate sulle etichette. Infine, Giuseppe L’Abbate, già Sottosegretario alle Politiche Agricole, rifletterà sull’importanza di una comunicazione efficace e di una promozione adeguata per far conoscere e valorizzare il settore.
L’incontro, aperto al pubblico, si propone dunque come un momento di alto spessore culturale ed economico, capace di accendere i riflettori su un comparto strategico per il Paese e di consolidare quel legame profondo tra olio extravergine, comunità e territori da cui trae origine.
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15/09/2025, 13:43 |
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Marco
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Agricoltura: Sanse, digitale e 5G, il futuro competitivo dei frantoi oleari Un confronto molto partecipato ricco di spunti e di visioni per il futuro dei frantoi oleari italiani si è svolto lunedì 15 settembre 2025 con il webinar “Innovazione e sostenibilità per la competitività dei frantoi oleari”, organizzato da AIFO – Associazione Italiana Frantoi Oleari nell’ambito del Progetto Esecutivo 2025 di Italia Olivicola, con il sostegno dell’Unione Europea attraverso il Regolamento UE 2021/2115.
L’incontro, moderato da Giuseppe L’Abbate, già Sottosegretario alle Politiche Agricole, ha affrontato temi cruciali per il comparto. Lorella Rossi, responsabile area tecnica del Consorzio Italiano Biogas (CIB), ha illustrato le novità normative sui reflui oleari, soffermandosi sulla recente sentenza del Consiglio di Stato che ha escluso le sanse bifasiche e umide dall’accesso ai doppi incentivi per la produzione di biometano avanzato. Una decisione che non riguarda gli impianti di biogas, i quali possono continuare a ritirare le sanse senza limitazioni, ma che apre un fronte di confronto per l’intera filiera. In questo contesto sono emersi anche dubbi su come i sansifici potranno gestire la sansa bifasica, non solo in termini di lavorazione ma persino di semplice stoccaggio, considerata la complessità logistica legata a questa tipologia di sottoprodotto.
Accanto a questi aspetti normativi, Rossi ha ribadito l’importanza della tracciabilità delle biomasse e l’obbligo per i produttori di aderire al sistema nazionale di certificazione entro il 31 dicembre per gli impianti sopra la soglia termica.
Antonio Bonghi, account director di Nautes Spa, ha mostrato le potenzialità dell’intelligenza artificiale e dei digital twin come strumenti per ottimizzare i processi produttivi e la gestione aziendale, mentre Carlo Cicconi di Statel Srl ha evidenziato l’importanza della connettività 5G e della cybersecurity per le imprese, presentando soluzioni concrete di business continuity e protezione dai crescenti rischi informatici.
“Questi appuntamenti dimostrano quanto sia fondamentale il dialogo tra esperti e operatori per accompagnare i frantoiani nella modernizzazione delle proprie attività – ha dichiarato Alberto Amoroso, presidente di AIFO –. La sostenibilità, l’innovazione digitale ed energetica sono elementi imprescindibili per garantire la competitività della nostra filiera. Per questo AIFO sta già interloquendo con il MASAF e con il GSE, affinché sulla questione delle sanse bifasiche si possano individuare soluzioni condivise e funzionali al settore”.
Sulla stessa linea, Fausto Malvolti, presidente regionale di AIFO Marche, ha sottolineato come l’incontro abbia rappresentato “un momento di grande utilità per i frantoiani, chiamati ad affrontare un contesto normativo e tecnologico in continua evoluzione. Dobbiamo saper cogliere le opportunità dell’innovazione senza perdere di vista la sostenibilità e la tutela del nostro lavoro”.
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17/09/2025, 8:24 |
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Marco
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Agricoltura: AIFO scrive al Ministro Lollobrigida: “Così i frantoi rischiano la paralisi” L’Associazione Italiana Frantoi Oleari (AIFO) ha inviato una lettera ufficiale al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, On. Francesco Lollobrigida, e al Sottosegretario con delega all’olivicoltura, Sen. Patrizio La Pietra, per segnalare le gravi criticità applicative del Decreto Ministeriale n. 460947 del 18 settembre 2024. La norma, emanata in attuazione della Legge n. 206/2023, introduce per i commercianti di olive l’obbligo di consegnare la materia prima ai frantoi entro sei ore dall’acquisto presso l’olivicoltore.
Secondo AIFO, seppur animata dall’intento di innalzare la qualità dell’olio extravergine, questa disposizione rischia di produrre effetti opposti e potenzialmente devastanti per la filiera. La rigidità del termine temporale rende infatti logisticamente impossibile il trasporto delle olive su medie e lunghe distanze, confinando l’approvvigionamento dei frantoi a un raggio molto limitato. Un vincolo di questo tipo non solo impedisce ai frantoi di selezionare cultivar provenienti da diverse aree del Paese, limitando la possibilità di produrre oli unici e distintivi, ma penalizza in maniera evidente le imprese che operano in territori a minore densità olivicola, riducendone drasticamente la possibilità di approvvigionarsi di materia prima. In tal modo, il decreto rischia di segmentare il mercato, isolare i territori e creare una discriminazione basata unicamente sulla posizione geografica delle aziende.
Le ripercussioni non si limiterebbero ai frantoi. Anche gli olivicoltori vedrebbero ridursi la platea di acquirenti, con il conseguente rischio di un calo dei prezzi e di una contrazione delle opportunità commerciali. AIFO evidenzia quindi come la norma, pur concepita per garantire freschezza e qualità, finisca in realtà per impoverire la diversità dell’offerta nazionale, frenare l’innovazione e mettere a rischio la sopravvivenza di numerose imprese.
Per queste ragioni l’associazione ha chiesto al Ministro un rinvio di almeno un anno dell’entrata in vigore del decreto, attualmente fissata al 1° luglio 2025. Un rinvio, spiega il presidente Alberto Amoroso, sarebbe indispensabile per consentire l’apertura immediata di un tavolo di confronto con tutte le rappresentanze della filiera e individuare insieme soluzioni alternative che, pur tutelando la qualità del prodotto, non compromettano la libertà di mercato e la sostenibilità economica dei frantoi italiani.
“La qualità è un obiettivo che condividiamo pienamente – dichiara Amoroso – ma deve essere perseguita con strumenti realistici e praticabili, in grado di garantire davvero la tenuta della filiera e la tutela dei consumatori. Con la campagna olearia ai nastri di partenza siamo convinti che l’interlocuzione con il Ministro e con il Sottosegretario si chiuderà positivamente, perché tutti abbiamo a cuore il bene della filiera olivicolo-olearia e il futuro di migliaia di imprese e lavoratori che ne fanno parte.”
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17/09/2025, 18:25 |
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Marco
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Agricoltura | Ad Atessa (CH) l’olio evo protagonista: cultura, salute e comunità Si è svolto ieri ad Atessa, in provincia di Chieti, subito dopo l’inaugurazione della Val di Sangro Expò, un momento di grande partecipazione e riflessione con l’evento intitolato “Azioni e sfide per la valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva dei nostri territori”, organizzato da AIFO – Associazione Italiana Frantoi Oleari, Rotary Club e CNA Agroalimentare, con il patrocinio gratuito del Comune, nel contesto del Progetto Esecutivo 2025 di Italia Olivicola, sostenuto dall’Unione Europea attraverso il Regolamento UE 2021/2115. Alla cerimonia inaugurale della Fiera hanno preso la parola il Sindaco di Atessa Giulio Borrelli e il Sottosegretario all’Agricoltura Luigi D’Eramo, testimoni istituzionali del fatto che per il territorio, la cultura agricola e la filiera olivicola, oggi più che mai, servono impegno e visione condivisa.
Ad aprire i lavori del convegno è stato il geometra Giuseppe Masilli, Assessore ai Lavori Pubblici ed Ecologia, che ha sottolineato il valore di un appuntamento in cui la comunità si riconosce e che mette al centro un prodotto simbolo come l’olio extravergine.
Davanti a una platea attenta e nutrita, il professor Leonardo Seghetti ha condotto i presenti in un affascinante viaggio tra profumi e gusto, esplorando le proprietà organolettiche dell’olio extravergine nato dalla spremitura a freddo delle olive, evidenziando come aroma, colore e sapore non siano solo attributi sensoriali, ma tracce concrete delle condizioni ambientali, della cultivar, della cura nel raccolto e nella lavorazione. Il dottor Antonio De Iullis ha proseguito sottolineando le proprietà salutistiche dell’olio: i grassi monoinsaturi capaci di contrastare il cosiddetto colesterolo “cattivo”, i polifenoli ricchi di antiossidanti, elementi preziosi che rendono l’olio non solo alimento di piacere, ma vero presidio per la salute. Il professor Gino Primavera ha spiegato come ogni olio abbia la sua anima da abbinare con sapienza a piatti, valorizzando tradizioni locali e sapori autentici: capire con quale portata servire l’olio giusto è un gesto che unisce gusto e cultura, aiutando a riscoprire l’identità territoriale attraverso la tavola.
La presidente nazionale di CNA Agroalimentare, Francesca Petrini, ha invece acceso i riflettori sull’esperienza dei frantoiani artigiani, sottolineando che la loro passione e la loro maestria sono risorse da sostenere: valorizzare l’olio fatto da mani che conoscono il terreno, che scelgono le olive con cura, che curano ogni passaggio della produzione, significa riconoscere un patrimonio di tradizione e autenticità che altrimenti rischia di essere oscurato. La dottoressa Rossella Fabbrizio ha illustrato poi come si legge l’etichetta dell’olio: quali informazioni devono comparire, cosa sono obbligatorie, e come decifrarle per scegliere con consapevolezza. In questo modo i consumatori imparano quanto valgono origine, metodo di coltivazione, modalità di spremitura, e possono identificare, dietro una bottiglia, il lavoro attento e umano che sta dietro ogni goccia di olio. Infine Giuseppe L’Abbate, già Sottosegretario alle Politiche Agricole, ha richiamato l’attenzione sull’importanza della comunicazione: perché tutta la qualità che si costruisce in campo e nel frantoio rischia di restare inespresso se non viene comunicata correttamente; se non vive nella percezione del consumatore; se non si trasforma in fiducia, narrazione, identità riconosciuta.
"Non si tratta solo di produrre un olio extravergine di qualità: si tratta di custodire un patrimonio culturale che parla di comunità, di territorio, di saperi antichi e di convivialità. – ha dichiarato Alberto Amoroso, presidente nazionale di AIFO, che ha moderato il convegno – I frantoiani non sono soltanto artigiani del gusto, ma custodi di tradizione, tessitori di relazioni comunitarie, elementi essenziali per tenere salda la memoria e l’identità del paesaggio che sostiene le nostre olive più belle. Per AIFO è fondamentale organizzare momenti come questo, perché diffondere la cultura dell’olio extravergine significa rafforzare la consapevolezza collettiva sul valore di un bene che appartiene a tutti. Con l’avvio della nuova campagna olivicola, voglio rivolgere un augurio speciale a tutti i frantoiani: che sia una stagione di buon olio, capace di raccontare ancora una volta l’eccellenza dei nostri territori".
L’incontro si è concluso lasciando nella sala – e probabilmente fuori – la sensazione che tra le sfide future non ci siano solo quelle climatiche, tecniche o economiche, ma anche la sfida di fare comunità, di salvaguardare saperi locali, di costruire percorsi di filiera che rispettino l’ambiente, la qualità, il lavoro e il legame umano con il territorio. Atessa ha testimoniato che l’olio extravergine può essere qualcosa di molto più grande di un prodotto: può essere simbolo, identità, bellezza condivisa.
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19/09/2025, 19:03 |
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Agricoltura: Rinviata di un anno la norma del conferimento olive in sei ore. Per i frantoiani AIFO, “Il dialogo salva la filiera” L’entrata in vigore della norma che impone la consegna delle olive ai frantoi entro sei ore dall’acquisto da parte dei commercianti slitta al 1° luglio 2026. Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha infatti firmato il decreto che modifica il provvedimento del 18 settembre 2024, accogliendo la segnalazione di AIFO, Associazione Italiana Frantoiani Oleari, che fin dall’inizio aveva evidenziato le gravi difficoltà applicative della disposizione.
La rigidità del termine temporale avrebbe reso logisticamente impossibile il trasporto delle olive su medie e lunghe distanze, penalizzando i frantoi non collocati nei principali bacini olivicoli e restringendo di fatto il mercato per gli olivicoltori, costretti a conferire la produzione a pochi impianti nelle vicinanze. AIFO aveva chiesto un rinvio dell’entrata in vigore per consentire di aprire un tavolo di confronto e individuare soluzioni più equilibrate.
“Ringraziamo il Ministro Lollobrigida e il Sottosegretario con delega all’olivicoltura, Patrizio La Pietra, per aver raccolto le nostre osservazioni e aver dato una risposta concreta alla filiera – dichiara il presidente AIFO, Alberto Amoroso –. Con la campagna olearia ai nastri di partenza, questa proroga era indispensabile per evitare di mettere in ginocchio frantoi e olivicoltori. La forza della nostra associazione è il confronto: oggi abbiamo ottenuto un risultato importante e soprattutto abbiamo guadagnato un anno di tempo per discutere e condividere soluzioni operative. Non servono le urla, ma serietà e dialogo, ed è così che intendiamo continuare a lavorare”.
Per AIFO si tratta di un segnale che conferma quanto lo studio tecnico e il dialogo istituzionale possano correggere scelte legislative che, seppur meritorie negli intenti, rischiano di produrre effetti indesiderati nell’applicazione pratica. L’associazione ribadisce la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni affinché, entro il 2026, vengano individuati strumenti realmente efficaci per garantire la qualità dell’olio extravergine senza compromettere la sostenibilità della filiera olivicola-olearia.
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02/10/2025, 13:37 |
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L’olio extravergine, simbolo di una scelta consapevole: nutrire la salute rispettando la terra In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, AIFO richiama l’attenzione sul valore culturale, ambientale e sociale dell’olio extravergine d’oliva, alimento cardine della dieta mediterranea e modello di sostenibilità
Il 16 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, promossa dalla FAO e dedicata quest’anno al tema “Mano nella mano per un’alimentazione e un futuro migliori”. Un messaggio che accompagna, in Italia, l’avvio della nuova campagna olivicola, periodo in cui i frantoi e gli olivicoltori tornano protagonisti trasformando il frutto dell’olivo nel simbolo più autentico della nostra cultura alimentare: l’olio extravergine di oliva.
Prodotto da una filiera che vive in armonia con il territorio, l’extravergine è il risultato di un sapere che si tramanda e si rinnova, custodendo paesaggi, biodiversità e tradizioni. Ogni goccia racchiude l’impegno di migliaia di frantoi che con passione e innovazione trasformano le olive in un alimento che è al tempo stesso salute, cultura e ambiente. Scegliere un olio extravergine italiano significa sostenere un modello agricolo sostenibile, fondato sulla qualità certificata e sulla tracciabilità.
DOP, IGP, biologico o proveniente da filiere certificate sostenibili, l’extravergine di qualità rappresenta la sintesi più compiuta della dieta mediterranea: un alimento che valorizza il territorio, tutela la salute e riduce l’impatto ambientale grazie a pratiche agricole rispettose dei suoli e delle risorse naturali.
“L’olio extravergine di oliva è la sintesi perfetta tra benessere e sostenibilità – dichiara Alberto Amoroso, presidente di AIFO –. All’inizio della nuova campagna olivicola vogliamo ricordare che ogni scelta di consumo orientata alla qualità rappresenta un gesto concreto di rispetto verso la terra e verso chi la lavora. I frantoi italiani sono il cuore pulsante di questa filiera: innovano, custodiscono i territori e garantiscono un prodotto che è sinonimo di salute, cultura e ambiente”.
In un momento in cui le scelte alimentari e produttive incidono sul futuro del pianeta, il modello olivicolo italiano dimostra che è possibile coniugare redditività e rispetto per la natura, innovazione e tradizione.
L’olio extravergine non è solo il protagonista della dieta mediterranea, ma un ambasciatore silenzioso del nostro modo di vivere: un gesto quotidiano di salute, identità e responsabilità ambientale.
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17/10/2025, 10:58 |
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