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Agricoltura - Parlamento Italiano 
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IMU AGRICOLA: ROSSI (PD), RAGGIUNTI OBIETTIVI IMPORTANTI
Ora necessaria local tax

"Con l'emanazione e l'approvazione del dl sull'Imu agricola abbiamo raggiunto obiettivi importanti: dopo aver ridefinito con lo stesso decreto, rispetto al precedente, i criteri di calcolo dell’esenzione mettendo da parte l'altimetria, e aver portato i comuni dove i terreni agricoli sono da considerarsi esenti dal pagamento dell'IMU, da 1.498 a 3.456, con esenzione parziale prevista in 655 Comuni individuati come parzialmente montani, la metà dei comuni italiani". Così il senatore Gianluca Rossi, intervenuto oggi in Aula in dichiarazione di voto sul dl Imu agricola.

"Grazie al buon lavoro in Commissione - ha sottolineato Rossi - abbiamo poi introdotto miglioramenti riguardo la scadenza del pagamento 2014, le proprietá collettive, le isole minori e la collina cosiddetta svantaggiata con l'introduzione di una franchigia di 200 euro, che riguarderà altri 1600 comuni e la valutazione da parte del governo, come richiesto da Anci, sul gettito realmente incassato dai comuni al 30 settembre prossimo. Così come significato è l'accoglimento da parte del governo di un nostro ordine del giorno che impegna l'esecutivo ad individuare agevolazioni per gli affitti e il comodato dei terreni dati a parenti in linea diretta".
"Restano - spiega il parlamentare democratico - dei nodi da sciogliere, come rilevato da Anci e associazioni di categoria, relativi alla collina svantaggiata, alla definizione di comune parzialmente montano, e ai criteri di esenzione. Viene infatti segnalata la necessità di prendere in considerazione, tra i criteri di applicazione del tributo, aspetti connessi alla redditivit à delle colture tipiche, al rischio idrogeologico, alla dimensione delle aziende agricole e ad altri aspetti tipici delle diverse realtà rurali territoriali". Ma l'aspetto che il capogruppo Pd in Commissione Finanze ha tenuto a sottolineare riguarda i criteri dell’architettura fiscale: "in un’ottica veramente federalista - ha detto - sarebbe opportuno poter prevedere che ciascun livello di governo abbia un solo tributo proprio per i Comuni a base immobiliare, per le Regioni a base Irpef, affiancato a compartecipazioni Irpef o Iva. Questo consentirebbe una propria e più agevole forma di autonomia da un lato e relazione diretta con il cittadino/contribuente dall'altro". "Pe tale ragione - ha sottolineato Rossi - chiediamo di accelerare il percorso di riforma verso una vera e propria 'Local Tax', con scelte di politica economica e di redistribuzione del reddito da operare per mezzo di questo specifico tributo, di cui appare centrale, come per gli immobili, la non più rinviabile revisione delle rendite fondiarie".

Camilla Povia
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25/02/2015, 20:39
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IMU AGRICOLA: BERTUZZI (PD), BASTA DEMAGOGIA, SI' AD EQUITA'
"Grazie alle molte sollecitazioni arrivate dai parlamentari in questi mesi, in merito all'Imu sui terreni agricoli, ieri sono stati corretti molti dei difetti che erano contenuti nel decreto ministeriale del 28 novembre 2014. In particolare, da 1.498 comuni totalmente esentati siamo passati a 3.456. Inoltre, saranno 655 i parzialmente esentati e, ancora, per oltre 1.600 comuni di "collina svantaggiata" gli agricoltori e gli imprenditori agricoli godranno di una detrazione standard di duecento euro". Lo scrive in una nota la senatrice del Pd Maria Teresa Bertuzzi.

"C'è però un altro tema da affrontare. E' necessario applicare il principio di equità prescritto dalla nostra Costituzione: chi ha di più deve contribuire in misura superiore. A prescindere dall'altitudine. L'iniquità, invece, corrisponde all'incapacità di tenere conto della possibilità contributiva dei singoli. Su questo tema deve concentrarsi la tassazione generale e la local tax. Serve ridare all'agricoltura quella dignità, quella visione di forza, di reazione, di spinta e di traino alla ripresa di questo Paese che ha già dimostrato di avere in questi anni di difficile crisi. Senza demagogia, superando l'assistenzialismo e la marginalità nella quale troppo spesso si vuole circoscrivere l'intero comparto agricolo. Non banalizzare significa chiedersi per quale ragione ci sono terreni come vigneti, che hanno un valore di mercato di 500.000-600.000 euro, che sono esentati dal pagamento di qualsiasi contributo, e terreni di pianura che vivono situazioni di disagio e continuano a vedere riconosciuta di fatto la mancanza di una limitata franchigia. Quindi sicuramente il disagio della montagna e delle aree svantaggiate va tenuto in considerazione - conclude Bertuzzi - ma bisogna necessariamente tener conto del rapporto proporzionale tra ricchezza produzione e contribuzione. Il lavoro da fare ci impegnerà nei prossimi mesi".

Camilla Povia
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26/02/2015, 17:26
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PANE DI ALTAMURA DOP: LA GIUSTIFICATA RABBIA DEI CEREALICOLTORI
Monta la protesta sul prodotto di punta tra i DOP della Puglia mentre mancano i PSR dedicati, l’anticontraffazione non trova spazio negli interessi della maggioranza al Governo e l’unione della filiera agroalimentare deve iniziare ancora il suo percorso
Una vicenda su cui, già nel luglio 2014, accesero i riflettori il Presidente del Parco dell’Alta Murgia Cesare Veronico e Legambiente Puglia. Il grido d’allarme sulla tutela dei grani duri tipici fu raccolto dal deputato Giuseppe L’Abbate e dalla senatrice Daniela Donno, ambedue parlamentari pugliesi 5 Stelle della Commissione Agricoltura di Camera e Senato, che inviarono una lettera all’Assessore regionale Nardoni. Una missiva che, però, non ricevette mai risposta. “Ed il forte ritardo della Regione Puglia nell’emanazione dei bandi sui PSR – commenta L’Abbate (M5S) – denota tutta l’incapacità del Governo Vendola di gestire i fondi europei”.
E se da un lato i cerealicoltori non vengono sostenuti attraverso i “Piani di Sviluppo Rurale”, dall’alto devono subire anche lo scotto dell’imperante contraffazione. “Le denunce delle aziende agricole le abbiamo raccolte in una proposta di legge presentata il 23 luglio 2013 ma che il Governo Renzi ed il PD preferiscono non discutere, tenendola ferma nei cassetti della Commissione Giustizia – continua il parlamentare 5 Stelle L’Abbate – La proposta ha l’obiettivo di modificare il codice penale in materia di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari”. In sostanza, il M5S chiede un inasprimento delle pene sino “all’interdizione dall’esercizio della professione, arte, industria, commercio o mestiere nonché l’interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese”.
Un altro aspetto fondamentale è quello della filiera agroalimentare, la quale riunisce una varietà di operatori (agricoltori, trasformatori, commercianti, grossisti, dettaglianti e grande distribuzione) che operano in un sistema di relazioni fortemente asimmetrico, dove la posizione dei produttori (agricoltori e allevatori) è tradizionalmente più debole di quella degli acquirenti (industrie di trasformazione e distributori), anche per la possibilità che hanno quest’ultimi di differenziare il prodotto e per il minor grado di concentrazione del settore agricolo rispetto a quelli a valle della filiera. “Questa asimmetria amplia la sproporzione tra prezzi alla produzione e prezzi al consumo e favorisce pratiche commerciali sleali – continua il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S) – Per questo, credo sia indispensabile promuovere e potenziare, così come disposto dalla nuova normativa comunitaria sull’OCM unica (Regolamento UE 1308/2013), le aggregazioni tra produttori e quelle tra gli operatori di filiera al fine di stabilizzare i prezzi, incentivare la produzione, gestire le crisi e migliorare la competitività del settore. Per questo, abbiamo appena presentato una risoluzione sulle Organizzazioni di Produttori (OP) e sulle Organizzazioni Interprofessionali (OI)”. L’obiettivo dell’atto di indirizzo del M5S in Commissione Agricoltura è quello di “attivare ogni utile iniziativa, anche in collaborazione con le associazioni di categoria, volta a diffondere la conoscenza e il funzionamento degli strumenti di aggregazione”.
“La Puglia soffre da sempre il problema dell’eccessiva frammentazione. È arrivato il momento di unire le forze per imporsi sul mercato globale – conclude Giuseppe L’Abbate (M5S) – Mentre, per quanto riguarda i controlli che le aziende agricole richiedono, è sufficiente prendere l’elenco delle strutture di controllo delle DOP e delle IGP del settore agroalimentare al 19 novembre 2014, pubblicato sul sito del Mipaaf, per vedere che per quanto riguarda il Pane di Altamura i controlli spettano alla società Bioagricert S.r.l.”.

Giuseppe L'Abbbate
Deputato Movimento Cinque Stelle

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27/02/2015, 16:58
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AGRICOLTURA, M5S DICE SI ALLA RIDUZIONE DELLO ZUCCHERO NEGLI ALIMENTI

ROMA 27 FEBBRAIO 2015 – “Gli italiani consumano troppo zucchero e a correre i rischi maggiori sono i bambini con il dato allarmante dell’Istituto Superiore della Sanità: 1 bambino su 4 è sovrappeso e 1 su 10 è obeso, uno dei dati più negativi se confrontati col resto d’Europa. Bisogna cercare di invertire questa tendenza – affermano i deputati della Commissione Agricoltura del M5S”. “Per questo motivo abbiamo presentato una mozione, a prima firma Bernini, per impegnare il Governo su questo tema, al fine di promuovere una campagna di sensibilizzazione in tv e stampa che indichi i valori di una sana alimentazione, tale da evitare che la piaga dell’obesità si estenda in modo irreversibile tra i nostri giovani. Vogliamo chiedere ai grandi produttori alimentari di collaborare alla significativa riduzione della quota di zucchero saccarosio contenuto negli alimenti messi in commercio e al Governo di intervenire, anche a livello normativo, per arrivare ad un’etichettatura che indichi il rischio di obesità associato al consumo squilibrato dello zucchero”. – proseguono i pentastellati – “Non siamo contrari ai piaceri del palato ma vogliamo ricordare che l’obesità comporta elevati costi per la società, dalle spese dirette per la diagnosi e il trattamento di malattie ad esso legate, alle spese indirette causate dalle assenze dal lavoro”.

--
Area Comunicazione M5S Camera dei deputati

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28/02/2015, 8:16
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PUGLIA: BEFFA PD SUI DANNI AGRICOLI DOVUTI AL MALTEMPO DEL GIUGNO 2014

Giunge oggi in Commissione Agricoltura la risposta del Governo sugli eventi che hanno devastato le coltivazioni pugliesi otto mesi fa. L’Abbate (M5S) chiede di smetterla di prendere in giro gli agricoltori e di aiutarli con l’approvazione della risoluzione 5 Stelle sul PSRN

A otto mesi di distanza, giunge la risposta del Governo Renzi all’interrogazione dei parlamentari PD, prima firmataria la deputata Colomba Mongiello, sulle eccezionali avversità meteoriche che, nel giugno dello scorso anno, distrussero innumerevoli ettari di colture agricole in diverse zone della Puglia. Dalla provincia di Bari con i comuni di Acquaviva, Sammichele e Casamassima a quella di Lecce (Guagnano, Salice Salentino, Campi Salentina, Carmiano ed Arnesano), ad essere colpiti furono produzioni di uva da vino, uliveti, vigneti e coltivazioni ortofrutticole. Ma alla richiesta dei parlamentari del Partito Democratico di “iniziative urgenti per far fronte all’emergenza”, il sottosegretario Castiglione ha replicato che “alla data odierna, la Regione Puglia non ha fatto pervenire alcuna formale richiesta d’intervento per gli eventi del giugno 2014”.

“Senza questa documentazione da parte della Giunta regionale, infatti, il Ministero delle Politiche Agricole non può muoversi in alcun modo – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Come al solito, si prendono in giro i coltivatori con operazioni che portano ad un nulla di fatto. Ci stupisce come parlamentari, che siedono sui banchi di Montecitorio da oramai tre legislature, ancora non conoscano l’iter per poter aiutare gli agricoltori. Se da un lato, infatti, l’assessore regionale Nardoni non smentisce il suo essere perennemente in ritardo su tutte le questioni, ripetendo nuovamente gli errori commessi con i territori di Ginosa e Castellaneta nell’autunno 2013 – continua L’Abbate (M5S) – dall’altro, i deputati PD sembrano non avere alcuna cognizione delle normative agricole. Se vogliono davvero dare manforte ai coltivatori pugliesi li invito, piuttosto, a votare favorevolmente la nostra risoluzione sul Piano di Sviluppo Rurale Nazionale in discussione in Commissione Agricoltura”.

Oltre ai piani regionali (PSR), infatti, il regolamento UE n. 1305/2013 ha previsto la possibilità per ogni Stato Membro di predisporre un programma operativo di sviluppo rurale riferito al periodo 2014-2020, per fronteggiare una serie di problematiche a livello nazionale. E, nella fattispecie, riguardanti anche gli strumenti di gestione del rischio legato all’impresa agricola, oggi relegate alle sole assicurazioni agevolate. “Con la nostra risoluzione sul PSRN – spiega il deputato pugliese 5 Stelle – chiediamo di sostenere il reddito degli agricoltori attivando i fondi di mutualizzazione, mirati a coprire i risarcimenti per le perdite causate da avversità atmosferiche, fitopatie ed infestazioni parassitarie, poco appetibili per le compagnie assicurative. È necessario, però, che la soglia per accedere al contributo comunitario di questi fondi venga abbassata sotto il 30% così da renderla più appetibile agli agricoltori e consentire una maggior diffusione di questo strumento di sostegno. Pertanto – conclude Giuseppe L’Abbate (M5S) – i nostri colleghi del PD possono aiutare gli agricoltori pugliesi semplicemente approvando la nostra risoluzione e dando una direttiva chiara ad un Governo Renzi che sembra ricordarsi del settore primario solo come ‘bancomat’ come nel caso dell’Imu sui terreni agricoli”.

Giuseppe L'Abbate
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03/03/2015, 18:18
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ECOREATI; FABBRI (PD): PASSO IMPORTANTE ANCHE PER SICUREZZA LUOGHI LAVORO
Dichiarazione della senatrice Camilla Fabbri (PD)

“L’approvazione del ddl ecoreati da parte del Senato è un passo importante anche per quanto riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro”. Lo afferma la senatrice Camilla fabbri, presidente della commissione d’Inchiesta Infortuni sul Lavoro del Senato.
“Il provvedimento – spiega la senatrice – prevede la reclusione da 6 mesi a 3 anni per chiunque, negando l'accesso, predisponendo ostacoli o mutando artificiosamente lo stato dei luoghi, impedisce, intralcia o elude l'attività di vigilanza e controllo ambientali e di sicurezza e igiene del lavoro, ovvero ne compromette gli esiti”.
“Ancora oggi a distanza di anni si continua a morire per l’amianto tanti sono ancora i capannoni industriali realizzati con materiali nocivi. Questo provvedimento - conclude Fabbri - è un passo importante che impedirà il ripetersi di casi come quello dell’Eternit e permetterà ai tanti lavoratori e lavoratrici di avere giustizia. Mi auguro che la Camera approvi in tempi brevi il ddl”.

Ufficio stampa PD Gruppo Senato

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04/03/2015, 16:56
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AGRICOLTURA: BERTUZZI (PD), DA COMMISSIONE OK A COLLEGATO, ORA PRONTI PER L'AULA
"Il collegato Agricoltura è stato votato in commissione e finalmente è pronto per l'aula del Senato. Alcuni contenuti sono già stati anticipati dal Governo all'interno del decreto Campolibero, approvato la scorsa estate, che prevedeva azioni per giovani, lavoro, semplificazioni, competitività e sicurezza in campo agroalimentare. Il testo votato oggi, invece, affida deleghe importanti al Governo sul riordino della normativa agricola e sulla razionalizzazione degli enti vigilati dal Mipaaf. Il lavoro di confronto con il governo e all'interno della commissione Agricoltura del Senato è stato molto proficuo e ha permesso a tutti di contribuire alla stesura del testo. Il nostro giudizio è dunque positivo e ci adopereremo perché ora il testo sia calendarizzato in Aula il più presto possibile". Lo afferma in una nota la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo Pd in commissione Agricoltura a Palazzo Madama.

Camilla Povia
Ufficio Stampa Pd Senato

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04/03/2015, 16:57
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CAMERA DEI DEPUTATI



On. Paolo Cova parlamentare del Partito Democratico
COMUNICATO STAMPA

On. Cova: “L’industria ci spieghi perché il latte costa al consumatore tre volte il prezzo pagato all’allevatore”

“Non si capisce perché trasformatori e grande distribuzione non riescano a dare una spiegazione del motivo per cui il latte per i consumatori costa tre volte il prezzo pagato al produttore”, è stato duro nel suo intervento l’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, durante le audizioni della XIII Commissione Agricoltura della Camera con i rappresentanti di Federalimentare, Federdistribuzione, Associazione nazionale cooperative di consumatori (Ancc-Coop) e Associazione nazionale cooperative tra dettaglianti (Ancd-Conad).

“Il prezzo del latte alla stalla è diverso a seconda del trasformatore che lo compra, ma il margine di differenza è sempre minimo – spiega Cova –. E anche quando nel 2014 gli allevatori hanno preso una media abbastanza alta, non superava mai i 41,5 centesimi al litro. Eppure, al dettaglio, quindi al consumatore, viene venduto anche a 1,60 euro. Nessuno dei presenti è stato in grado di darmi una spiegazione, ma la sensazione che paghi sempre il consumatore e nel frattempo l’allevatore riesca appena appena a coprire le spese, rimane”.

Cova ha attaccato le sigle degli industriali anche sul tema del latte crudo: “Vista la loro richiesta di incentivare i consumi di prodotti lattiero-caseari, ho manifestato il mio disappunto rispetto al fatto che i trasformatori hanno disincentivato l’uso e il consumo del latte crudo prodotto e venduto nelle aziende. Forse perché esce dal loro giro di distribuzione? Sostenere il consumo dei prodotti lattiero-caseari significa farlo a tutti i livelli della filiera”.

Roma, 5 marzo 2015

On. Paolo Cova

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05/03/2015, 14:37
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AGRICOLTURA: RUTA (PD), COLLEGATO E' FRUTTO DEL COORDINAMENTO TRA COMMISSIONE E GOVERNO
"Anche il decreto 'agricoltura 2.0' è merito del lavoro durato un anno"

"Dopo un anno di lavoro e di confronto tra i diversi gruppi parlamentari e il Governo, il collegato Agricoltura sarà presto calendarizzato in Aula. Esso prevede il rafforzamento dell'operatività della rete del lavoro agricolo di qualità, la delega al governo sul riordino della normativa agricola e sulla razionalizzazione degli enti vigilati dal Mipaaf, la delega per il riordino in materia di pesca e acquacoltura e del relativo nuovo regime di sanzioni tra cui quella di depenalizzare le sanzioni per la pesca sottotaglia". Lo afferma in una nota il senatore del Pd Roberto Ruta.

"Tra le altre cose - continua - sono previsti interventi per rafforzare l'operatività di Isa spa (Istituto per lo sviluppo agroalimentare), interventi sul piano delle semplificazioni e della lotta alla burocrazia in sintonia con le norme di "agricoltura 2.0" con cui si raggiungono vari obiettivi, tra cui il pagamento anticipato fondi europei a giugno 2015, integrazione fascicolo aziendale, piano di coltivazione e quaderno di campagna, anagrafe unica delle aziende agricole: 'sincronizzazione' dei sistemi regionali con il sian (sistema informativo agricolo nazionale), banca dati unica dei certificati da presentare a carico del produttore, domanda unificata (unica domanda di aiuto dal 2016) e infine il sistema informativo integrato stato-regioni. Il lavoro svolto sta contribuendo in modo importante anche a creare nuovi posti di lavoro, come dimostrano i 57mila nuovi occupati in agricoltura del 2014: per questo - conclude Ruta - il rafforzamento dell'operatività della rete del lavoro agricolo di qualità è un punto qualificante del collegato agricolo che abbiamo approvato in commissione".

Camilla Povia
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05/03/2015, 15:33
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AGRICOLTURA: RUTA (PD), BENE LOGO LATTE FRESCO 100% ITALIANO
"Serve anche piano latte nelle scuole e operatività fondo latte per sostenere la filiera"

"La riunione di domani al Mipaaf nella quale verrà verificata la nascita di un logo volontario e privato per il latte fresco 100% italiano, non obbligatorio ma coordinato dal ministero, rappresenta un serio passo avanti e fa seguito a molti altri incontri sul tema, che per la prima volta hanno coinvolto anche la distribuzione organizzata". Lo dichiara il senatore del Pd Roberto Ruta commentando l'audizione del ministro Martina alle commissioni Agricoltura di Camera e Senato riunite.

"La questione fondamentale - continua - resta quella dell'organizzazione e del sostegno della filiera in vista dell'imminente conclusione del regime delle quote latte, su cui occorre un'accelerazione su tre fronti fondamentali. Il primo è il rafforzamento dell'equilibrio delle forme contrattuali attraverso norme più stringenti per la forma scritta dei contratti, che dovranno essere della durata di almeno un anno e per i quali sarà previsto un monitoraggio da parte dell'Ismea. Il secondo punto è la predisposizione del provvedimento per definire le modalità di accesso al fondo latte previsto dalla legge di stabilità per 108 milioni di euro, spalmati per 8 milioni per il 2015 e 50 milioni per il 2016 e per il 2017. L'intervento avviene nel quadro degli aiuti del regime "de minimis" e copre le garanzie concesse da Ismea o parte della quota degli interessi per investimenti destinati al miglioramento della qualità o un mix fra le due. L'adesione al piano sarà controllata attraverso la consulenza aziendale e il contributo sarà commisurato al latte prodotto. Infine - conclude Ruta - la possibilità di un'integrazione del piano frutta nelle scuole col piano latte per aumentare la completezza della dieta e la consapevolezza dell'importanza di una corretta alimentazione".

Camilla Povia
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10/03/2015, 21:41
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