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Agricoltura - Parlamento Italiano 
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AGRICOLTURA, M5S: “QUASI 90 MLD DI TAGLI, NUOVA PAC UE È COLPO DI GRAZIA”
Roma, 16 lug. – “Le notizie che arrivano in merito alla nuova Politica Agricola Comune annunciata da Ursula von der Leyen sono semplicemente drammatiche. La Presidente della Commissione Ue ha parlato di 300 miliardi di stanziamento, confermando le indiscrezioni che parlavano di ingenti tagli. La cifra totale scende addirittura di quasi 90 miliardi, una somma indecente. Ursula prova a mitigare parlando di raddoppio del fondo di riserva per le aziende in crisi, ma parliamo di qualche centinaio di milione di fronte a quasi 90 miliardi di tagli: ridicole briciole. E a peggiorare ulteriormente uno scenario già sciagurato c’è il fatto che la PAC come la conoscevamo non esisterà più, perché sarà inglobata in un fondo che comprenderà anche la coesione e quindi l’agricoltura finirà per andare in concorrenza con altri settori strategici per il futuro europeo. In un momento nel quale il comparto agricolo soffre già terribilmente e imprenditori e lavoratori agricoli europei - e italiani in primis - si trovano a lottare per sopravvivere, la nuova PAC firmata von der Leyen assomiglia a un definitivo colpo di grazia”. Lo scrivono in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle Alessandro Caramiello, Susanna Cherchi, Sergio Costa, Dolores Bevilacqua, Sabrina Licheri e Gisella Naturale.

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16/07/2025, 20:41
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AGRICOLTURA, CARAMIELLO (M5S): “FALLIMENTO TOTALE DEL GOVERNO MELONI”
Roma, 21 lug. - “È ormai evidente a tutti, tranne forse al ministro Lollobrigida, che questa maggioranza sta perdendo la partita decisiva sull’agricoltura in Europa. La propaganda sul ‘riscatto’ e sul ‘profondo rinnovamento’ del settore agricolo, sparata a reti unificate dai media di regime, non può nascondere la realtà dei fatti: l’Italia sta perdendo terreno e questo governo ha scelto di schierarsi con un’Europa che, sotto l’influenza di lobby agricole e di interessi economici, sta smantellando le norme ambientali, riducendo i finanziamenti ai nostri agricoltori, voltando le spalle al comparto nella sua proposta di bilancio pluriennale. La recente retromarcia sul Green Deal e le deroghe approvate in fretta e furia dalla Commissione europea che ha tagliato quasi 90 miliardi al comparto, sono il risultato di una politica miope che privilegia il breve termine e le logiche di potere a discapito di un strategico per il nostro Paese. E tutto questo mentre i nostri agricoltori scendono in piazza, protestano e chiedono un futuro dignitoso. La verità è che questa maggioranza sta lasciando il settore agricolo italiano alla deriva, senza una strategia di lungo termine, senza un vero piano di sostegno e senza alcuna capacità di contrattare con Bruxelles. L’Italia merita un governo che difenda con forza gli interessi dei suoi agricoltori, che rilanci il settore e che non si lasci schiacciare dalle logiche di un’Europa troppo spesso guidata dagli interessi delle lobby. Giorgia Meloni e Francesco Lollobrigida devono assumersi le proprie responsabilità: l’agricoltura italiana non può essere sacrificata sull’altare delle lobby e di un’Europa che pensa solo ai propri interessi. È ora di cambiare rotta, prima che sia troppo tardi”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera.

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21/07/2025, 16:56
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AGRICOLTURA, M5S: “NO A NUOVO REGOLAMENTO SEMPLIFICAZIONE PAC, DISPARITÀ E MANCANZE”
Roma, 23 lug. – “Abbiamo espresso parere contrario alla Proposta di modifica del Regolamento UE in merito alla semplificazione della Politica agricola comune. Il nostro voto si basa su diverse criticità e troppe mancanze che abbiamo riscontrato nel testo, a partire da quella semplificazione tanto attesa dagli agricoltori che rischia addirittura di creare ulteriori macchinosità, oltre a inevitabili disparità tra Stati membri e ancor più tra Regioni di uno stesso Paese. Risultano, inoltre, molto indebolite le politiche ambientali, lasciando spazio ad una discrezionalità che rischia di allontanare il settore primario dal raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e rallentando il percorso verso una vera transizione ecologica. Parallelamente, in UE viene presentato il nuovo bilancio pluriennale nel quale la stessa PAC è di fatto cancellata in favore di nuovi obiettivi che non ci vedono concordi, armi e difesa in primis. Lo stesso accorpamento dei fondi di Coesione alla PAC si traduce in un drammatico taglio di circa il20% delle risorse che rappresenta un colpo di grazia per gli imprenditori e i lavoratori agricoli. Appare evidente, quindi, che le politiche che questa Europa vorrebbe portare avanti non sono quelle auspicate dal mondo agricolo, perché riducono la capacità del settore di rinnovarsi nella sostenibilità, ma soprattutto di resistere di fronte alle sfide globali come sicurezza alimentare, cambiamento climatico e transizione ecologica. Per tutti questi motivi, e per restare al fianco del mondo agricolo nei prossimi mesi, oggi abbiamo espresso parere contrario”. Lo scrivono in una nota i deputati del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura Alessandro Caramiello, Susanna Cherchi e Sergio Costa.

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23/07/2025, 20:46
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Agricoltura, Nocco (FdI): "Dati ISTAT incoraggianti. L’agricoltura cresce con l'impegno concreto del Governo Meloni"
“I dati diffusi oggi dall’ISTAT confermano un segnale importante: il settore agricolo italiano è in salute e continua a crescere. Il merito va agli imprenditori agricoli, che con passione, competenza e resilienza continuano a produrre valore, qualità e occupazione in ogni angolo del Paese. Non ci prendiamo meriti se non quello di aver creduto in loro, con provvedimenti concreti e risorse mai viste in precedenza. Il Governo Meloni e il Ministro Francesco Lollobrigida hanno rimesso al centro la terra, i suoi protagonisti e la visione strategica di un’agricoltura moderna, sostenibile e competitiva”. Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Maria Nocco, commentando la stima preliminare dell’ISTAT sull’andamento economico del settore agricoltura, silvicoltura e pesca nel 2024.

“Questi risultati testimoniano le scelte politiche coraggiose e lungimiranti. Penso ai fondi del PNRR destinati al comparto agricolo, in particolare a quelli aggiuntivi che stanno sostenendo investimenti strategici nelle filiere, nell’innovazione e nell’agroindustria. Penso al Decreto Agricoltura – aggiunge la senatrice – che ha introdotto strumenti urgenti per fronteggiare le emergenze del settore, e soprattutto al Disegno di legge Coltiva Italia, appena emanato, che prevede un miliardo di euro per rafforzare competitività, giovani, ricerca e infrastrutture rurali. Mai prima d’ora l’agricoltura aveva avuto un’attenzione così concreta e strutturata da parte dello Stato”.

Nel dettaglio, nel 2024 la produzione del settore agricoltura, silvicoltura e pesca è cresciuta in volume dello 0,6% attestandosi a 77,1 miliardi di euro, mentre il valore aggiunto è aumentato del 2% raggiungendo i 234,1 miliardi. L’occupazione nel comparto è salita dello 0,7%. A livello europeo, l’Italia si conferma al primo posto per valore aggiunto agricolo, con 43 miliardi di euro che rappresentano il 18,4% del totale UE, seguita da Spagna e Francia.

“La fotografia dell’ISTAT ci dice anche che nel Mezzogiorno il valore aggiunto dell’agricoltura è cresciuto in volume del 5,3%, la crescita più alta a livello nazionale, accompagnando un aumento della produzione dell’1,6%. Questi numeri contribuiscono in modo concreto al +0,9% del Pil e al +2,2% di occupazione registrati nel Sud nel 2024, superiori alla media nazionale. È la dimostrazione – conclude la senatrice Nocco – che quando si semplificano le regole, si investe seriamente e si accompagna lo sviluppo, anche il Sud può essere protagonista della rinascita italiana. Continueremo su questa strada, con serietà, visione e ascolto del mondo agricolo”.


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29/07/2025, 6:42
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DAZI, M5S: “DANNI DA UN MILIARDO E MEZZO PER MADE IN ITALY ENOGASTRONOMICO”
Roma, 29 lug. – “L’accordo sui dazi stipulato da Stati Uniti d’America e Unione Europea – e venduto da Giorgia Meloni come il migliore possibile per il nostro Paese – rischia al contrario di essere un colpo esiziale per le nostre imprese. Il settore enogastronomico, in particolare, autentica eccellenza del made in Italy, dovrà sopportare un danno previsto da oltre un miliardo e mezzo. Per quanto riguarda l’agroalimentare – che nel 2024 vantava quasi 8 miliardi di export verso gli Usa, secondo mercato di sbocco per i nostri prodotti – Unimpresa stima un danno da 1,2 miliardi, sommando quelli che colpiranno i produttori di cereali, formaggi e oli e grassi. A questi, vanno aggiunti gli oltre 300milioni che si abbatteranno sul settore del vino, che vale circa 2 miliardi di export verso gli Usa e rischia di soccombere davanti a prodotti sudamericani o australiani. Insomma, il governo Meloni conferma di tenere al made in Italy solo quando si tratta di dare il nome ai ministeri, dimenticandolo invece quando il suo compito è quello di difendere imprenditori e lavoratori del settore”. Lo scrivono in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle Alessandro Caramiello, Susanna Cherchi, Sergio Costa, Dolores Bevilacqua, Sabrina Licheri e Gisella Naturale.

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29/07/2025, 16:17
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AGRICOLTURA, BEVILACQUA (M5S): “DAZI PIÙ PAC UGUALE CATASTROFE”
Roma, 29 lug. – “Le audizioni odierne in Commissione Agricoltura al Senato hanno certificato tutte le nostre preoccupazioni in merito al settore, che si trova davanti alla tempesta perfetta formata dal combinato disposto rappresentato dalla nuova PAC dell’Unione Europea e dai dazi americani. Da un lato, infatti, arriveranno tagli per quasi 90 miliardi e l’eliminazione della differenza tra i due pilastri comunitari, cioè il fondo di coesione e la PAC, che perde dunque la propria identità; dall’altro, invece, l’accordo sui dazi porterà danni per oltre un miliardo e mezzo. Le conferme arrivano direttamente dalle associazioni di settore, da chi ogni giorno porta avanti il nostro settore primario. Sia Confagricoltura che Coldiretti si sono infatti dichiarate d’accordo con le preoccupazioni che ho espresso in audizione, sia sul cambio di visione e di strategia da parte di Bruxelles, sia sul fatto che dazi e PAC rappresentano un’autentica catastrofe per la nostra agricoltura. Era prevedibile il grido di allarme delle associazioni di settore e il governo deve ora agire per tutelare il comparto agricolo, le sue imprese e i suoi lavoratori”. Lo scrive in una nota Dolores Bevilacqua, senatrice del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura.

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29/07/2025, 16:18
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Agricoltura: Accolta la proposta di revisione dell'Imprenditore Agricolo Professionista. Più tempo per dimostrare il requisito reddituale
La proposta della Sen. Maria Nocco (FdI), presentata al DL Economia, è stata inserita nel ddl semplificazioni imprese adottato dal Consiglio dei ministri

Nel disegno di legge recante misure di semplificazione per le imprese, adottato ieri dal Consiglio dei ministri, è stato inserito l’articolo 23 che modifica il decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, in materia di riconoscimento della qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP). La norma prevede che per i primi cinque anni dalla presentazione dell’istanza di riconoscimento, non siano richiesti i requisiti di reddito da attività agricole previsti dal testo originario, dando così maggior tempo ai nuovi imprenditori agricoli per raggiungere la soglia reddituale necessaria.

Si tratta di una proposta già avanzata dalla senatrice Maria Nocco (Fratelli d’Italia), componente della Commissione Bilancio del Senato, attraverso un emendamento al DL Economia, che aveva l’obiettivo di superare le difficoltà riscontrate da chi avvia un’attività agricola, in particolare nel caso di ordinamenti produttivi a lungo ciclo o in presenza di eventi climatici eccezionali.

“Con questa norma – dichiara la senatrice Nocco – si risponde a un’esigenza concreta manifestata da tanti giovani imprenditori e da chi vuole investire in agricoltura, ma si scontra con tempi tecnici di avvio dell’attività incompatibili con i limiti temporali oggi previsti per ottenere la qualifica di IAP”.

La proposta recepisce pienamente gli obiettivi dell’emendamento Nocco già presentato nelle scorse settimane e fortemente richiesto dalle associazioni di categoria. “Ringrazio il Governo e il ministro Francesco Lollobrigida per aver previsto la norma sin dal testo di partenza. Si tratta di una misura di buon senso – conclude Nocco (FdI) – che non comporta nuovi oneri per la finanza pubblica ma ha un grande valore per il comparto agricolo, perché favorisce l’insediamento di nuove imprese, il ricambio generazionale e il presidio delle aree rurali e interne. È così che si sostiene davvero l’agricoltura italiana, offrendo strumenti concreti a chi vuole costruire il proprio futuro nella terra”.

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05/08/2025, 13:40
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DDL CACCIA, M5S: OLTRE 1.000 EMENDAMENTI PER FERMARLO
Roma, 4 ago. – “La nostra battaglia per fermare l’assurdo disegno di legge che vuole modificare la legge 157 sulla caccia continua. Dopo essere riusciti a ottenere il passaggio dalla sede redigente a quella referente, che è stato una svolta nel processo legislativo e ha permesso di ripristinare un maggior livello di trasparenza e partecipazione democratica, lasciando all'assemblea la possibilità di entrare nel merito dei singoli articoli, continuiamo con un’attività emendativa importante: oltre 1.000 emendamenti, ricchi di contenuti di valore per offrire una narrazione alternativa a quella del governo che vuole raccontare il mondo della caccia a modo suo. Siamo la forza politica che ha presentato più emendamenti. Con la nostra ferma opposizione abbiamo fatto naufragare il ddl Bruzzone alla Camera, faremo lo stesso con questo obbrobrio di disegno di legge qui al Senato”. Lo dichiarano in una nota congiunta i senatori del M5S nelle commissioni Ambiente e Attività produttive del Senato, Gabriella Di Girolamo, Luigi Nave, Elena Sironi, Sabrina Licheri, Dolores Bevilacqua, insieme alle Senatrici Alessandra Maiorino e Gisella Naturale. “La caccia è un’attività "ludica" e sadica – si legge nella nota - ci chiediamo come sia possibile che si permetta ancora di uccidere esseri senzienti per sport o per piacere personale. Ok agli abbattimenti selettivi per contingenze urgenti che impattano sulla sicurezza e sugli agricoltori, come nel caso degli ungulati, ma solo a seguito di un’attenta pianificazione e una strategia integrata attuata da adeguate risorse, come i carabinieri della Guardia Forestale e con l’importante distinguo che la natura e la biodiversità vanno sempre tutelate: non sono una risorsa da gestire, ma un bene da proteggere”.

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05/08/2025, 13:46
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BEVILACQUA (M5S): ALTRO BIMBO RICOVERATO PER LATTE CRUDO, APPROVARE NOSTRO DDL
Roma, 23 agosto – “Oggi apprendiamo la notizia di un bambino di un anno ricoverato in gravi condizioni presso l’Ospedale di Padova a causa della Sindrome emolitico-uremica (Seu), una pericolosa complicanza renale contratta dopo aver consumato formaggi derivati da latte crudo. Nell’autunno scorso ho presentato un Ddl che propone l’introduzione di un obbligo chiaro e inequivocabile: avvisare dei rischi legati al consumo di prodotti realizzati con latte crudo, in particolare per le categorie più fragili come bambini, anziani e persone immunodepresse. Non vorrei più dover leggere notizie come quella di oggi o quella che ha sconvolto la vita della famiglia di Mattia Maestri, il bambino ridotto in stato vegetativo dopo aver consumato un formaggio al latte crudo. Alla ripresa dei lavori parlamentari proverò a inserire in altro provvedimento utile il testo del Ddl sotto forma di emendamento. Non c’è tempo, le altre forze politiche dimostrino responsabilità, serietà e rapidità. La politica, senza divisioni di parte, dia una risposta concreta, è un dovere etico e istituzionale garantire la massima protezione ai più fragili. Parliamo di vite umane, destini spezzati, genitori che lottano per i propri figli”.

Lo dichiara in una nota la senatrice M5S Dolores Bevilacqua.

“Non si tratta di criminalizzare intere filiere produttive o di screditare tradizioni casearie che rappresentano un patrimonio unico al mondo – aggiunge Bevilacqua –, ma di garantire un’informazione corretta e trasparente al consumatore. Oggi il cittadino non ha strumenti per comprendere i rischi potenziali connessi al consumo di alimenti non pastorizzati. La libertà di scelta deve sempre essere accompagnata da una consapevolezza piena" La stessa Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha più volte richiamato l’attenzione sul possibile legame tra questi prodotti e infezioni gravi, soprattutto nei soggetti più vulnerabili. Il Ddl che ho proposto al Senato prevede tra l’altro l’introduzione di avvertenze obbligatorie sulle etichette e nei punti vendita, con messaggi chiari che indichino i pericoli per determinate categorie di persone. È un principio di civiltà – sottolinea infine Bevilacqua – informare chi acquista. Non possiamo accettare che un genitore ignaro metta inconsapevolmente a rischio la salute del proprio figlio o che un anziano fragile possa subire conseguenze irreversibili solo per una mancanza di trasparenza”.

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23/08/2025, 13:27
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AGRICOLTURA, CARAMIELLO (M5S): “ANCHE DATI ISTAT BOCCIANO MELONI E LOLLOBRIGIDA”
Roma, 29 ago. – “I dati ISTAT sul secondo trimestre 2025 dipingono una realtà drammatica per l’agricoltura italiana, che sta conoscendo un vero e proprio blocco settoriale, con una perdita nel trimestre dello 0,6% delle ore lavorate e delle unità di lavoro e dello 0,1% nei redditi da lavoro dipendente pro-capite. È un’autentica bocciatura delle politiche del governo Meloni e del ministro Lollobrigida. Ma soprattutto è una ferita che non possiamo ignorare, perché riguarda chi semina e nutre l’Italia, giorno dopo giorno, nelle campagne e nelle zone interne. Mentre industria e servizi ma soprattutto la viticoltura, asset strategico per il nostro Paese, verranno a breve massacrati dai dazi dell’amico di Giorgia Meloni, Donald Trump, il mondo agricolo continua a crollare. Inoltre, sempre ISTAT conferma una pressione costante sui costi di produzione, con un tessuto di imprese familiari e giovani agricoltori che rischiano di uscire di scena. Questa non è una dinamica astratta: è una crisi sociale ed economica che colpisce le famiglie rurali, le comunità montane e le aree interne, dove l’agricoltura resta l’unico motore di tenuta del territorio. È il cuore del sistema alimentare nazionale che trema: dipendenza dall’estero per beni fondamentali, fragilità delle filiere, erosione della biodiversità e perdita di occupazione rurale. Il governo deve chiarire subito cosa intende fare per fermare questa emorragia, atteso che le politiche finora adottate dal ministro Lollobrigida sembrano non solo insufficienti, ma spesso orientate a favorire una stagnazione che premia la burocrazia anziché chi lavora la terra. Se non si decide subito, se non si mostrano segnali tangibili si perderanno migliaia di posti di lavoro: il nostro Paese ha bisogno di una leadership capace di mettere al centro l’agricoltura, di proteggere chi semina e raccoglie e di restituire fiducia a chi contribuisce ogni giorno a nutrire l’Italia”. Lo scrive in una nota Alessandro Caramiello, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera.

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