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Agricoltura - Parlamento Italiano 
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NOTA STAMPA
DL SEMPLIFICAZIONI,AGOSTINELLI(M5S): TUTELIAMO CHI CREA ECCELLENZE AGROALIMENTARI

ROMA, 29 GENNAIO - “La nostra filiera agroalimentare, eccellenza in Europa e nel mondo, va tutelata e rafforzata, lo abbiamo sempre detto. Oggi abbiamo posto le basi per garantire il nostro Made in Italy. Con l'emendamento approvato specifichiamo le categorie di alimenti sottoposte all'obbligo di etichettatura. Una norma che metterà al bando i furbetti, rassicurando produttori e consumatori sulla qualità dei prodotti che si mettono a tavola.
Un grande risultato che tutela le migliaia di imprese sparse lungo tutto lo stivale. L’Italia è riconosciuta nel mondo per la qualità dei suoi prodotti agroalimentari.
Inoltre, con questa norma tuteliamo il turismo e i turisti che vengono nel nostro Paese per apprezzarne i sapori, la qualità dei nostri formaggi e dei nostri vini. Il voto di oggi è un voto a tutta l’Italia che gusta. Quello di oggi è un voto che rispetta e tutela chi dedica la propria vita per creare eccellenze”

La nota è della senatrice M5S, Donatella Agostinelli
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29/01/2019, 19:10
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DL SEMPLIFICAZIONI: TARICCO (PD), ETICHETTATURA IMPORTANTE, PD HA VOTATO SI'

"Abbiamo votato in modo favorevole all'emendamento sull'etichettatura perché si pone in continuità con le scelte che abbiamo portato avanti nella passata legislatura per garantire trasparenza, tracciabilità delle materie prime e tutele ai consumatori sul contenuto dei prodotti alimentari". Lo dice il senatore Mino Taricco, capogruppo del Pd nella Commissione Agricoltura, che è intervenuto nell'Aula del Senato.
"Il decreto che dovrà essere emanato, che sarà il vero cuore del provvedimento, e che dovrà essere sottoposto alla Commissione europea - prosegue Taricco - sarà sottoposto anche al vaglio delle Commissioni di merito e in quella sede daremo il nostro contributo. L'obiettivo dell'etichettatura per salvaguardare la qualità del cibo Made in Italy si poteva ottenere con un percorso più lineare e un provvedimento ad hoc e non con un emendamento inserito in un secondo tempo all'interno del testo del decreto semplificazioni. Il nostro è un Sì sulla fiducia che possa essere veramente raggiunto l'obiettivo di etichette complete e trasparenti, anche in relazione all'origine, importante per il comparto dell'agroalimentare italiano e soprattutto per i consumatori".

Roma, 29 gennaio 2019


Ilaria Di Bella
Ufficio stampa gruppo Pd Senato

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29/01/2019, 19:11
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NOTA STAMPA
AGRICOLTURA, M5S: PRESTO MISURA UNICA PER CONTRASTARE PROBLEMI SETTORE OLIVICOLO PUGLIESE

ROMA, 30 GENNAIO - «Dall'incontro al MIPAAFT con i rappresentanti della protesta in Puglia, i gilet arancioni, abbiamo iniziato a lavorare col Governo per dare risposta immediata con lo strumento emendativo al Decreto Semplificazioni. Gli emendamenti che abbiamo presentato sono stati dichiarati inammissibili per tema nonostante l’emergenza del settore in Puglia sia grave e non più procrastinabile. Tutto il gruppo della commissione agricoltura, di Senato e Camera, sta lavorando affinché si trovi quanto prima una soluzione nei tempi più immediato. Non c’è più tempo. Il nostro approccio resta differente rispetto alle politiche del passato. Quello della Xylella non è più un fenomeno da sottovalutare ma una vera e propria calamità da combattere. Gli agricoltori hanno bisogno del sostegno dello Stato. Serve una misura unica, specifica, per contrastare tutti i problemi relativi al settore olivicolo. Ora bisogna mettere in campo tutti gli strumenti possibili per risolvere la questione pugliese nel minor tempo possibile. Ci rimboccheremo le maniche per essere al fianco di tutti gli agricoltori».

La nota è dei parlamentari M5S delle commissioni agricoltura di Camera e Senato.
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30/01/2019, 16:09
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XYLELLA, M5S: INDAGINE CONOSCITIVA ANCORA IN CORSO, PRENDIAMO DISTANZE DA CONFERENZA STAMPA ALLA CAMERA

Roma, 30 GEN – “Prendiamo le distanze dall’iniziativa della deputata Sara Cunial, che ha organizzato una conferenza stampa alla Camera dei deputati dal titolo ‘Xylella: un’emergenza democratica. Illegittimità e incostituzionalità dei provvedimenti’. Cunial ha prenotato la sala in completa autonomia e a titolo personale, senza informare il Movimento 5 Stelle che, sulla questione Xylella fastidiosa, batterio da quarantena che sta mettendo in ginocchio l’olivicoltura pugliese, ha aperto una indagine conoscitiva tuttora in corso presso la Commissione Agricoltura della Camera e le cui audizioni hanno visto l’eterogenea partecipazione di stakeholder e rappresentanti dei diversi settori interessati. La convocazione di questa conferenza stampa che rappresenta una visione parziale e non condivisa sull’argomento si configura, pertanto, anche come una mancanza di rispetto nei confronti del lavoro parlamentare attualmente in corso e, dunque, il Movimento 5 Stelle ne prende ufficialmente le distanze, non rispecchiando il comune sentire”. Lo affermano in una nota le deputate e i deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Agricoltura alla Camera.


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LATTE, CADEDDU (M5S): SACROSANTE LE PROTESTE DEGLI ALLEVATORI. AL LAVORO PER SOLUZIONI, MA NO A VIOLENZA

Roma, 7 FEB - “Da operatore del settore, prima che da deputato, comprendo la rabbia degli allevatori sardi che protestano per il prezzo troppo basso del loro latte, ma condanno fermamente il gesto di alcune persone a volto coperto e armate di spranghe che hanno minacciato un trasportatore costringendolo a sversare il latte per strada. Chi usa la violenza rischia di delegittimare la sacrosanta protesta dei produttori di latte ovino e caprino, che hanno diritto a vedersi corrispondere un prezzo equo, in grado di remunerare il lavoro e i loro sforzi per garantire l’elevata qualità del prodotto”. Lo afferma il deputato sardo in commissione Agricoltura Luciano Cadeddu.
“L’allevamento rappresenta il motore dell’economia sarda e non è accettabile che perverse logiche di mercato e squilibri lungo la filiera continuino a mettere in ginocchio chi con passione porta avanti un’attività così importante per la Regione e per le produzioni italiane di qualità, a cominciare dal pecorino romano Dop. Il ministro Centinaio aprirà tra pochi giorni un tavolo di crisi e in commissione stiamo esaminando una risoluzione a mia prima firma che impegna il governo a fare finalmente chiarezza sull’andamento del mercato, monitorando i dati sui quantitativi di latte e sui formaggi prodotti e commercializzati, aggiornando e tenendo accessibili anche ai produttori i dati del Sistema Informativo Agricolo Nazionale” prosegue Cadeddu.
“Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane continuerò a incontrare gli allevatori sardi, anche insieme al presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Filippo Gallinella, per individuare con loro le soluzioni migliori per affrontare le difficoltà del settore, comuni purtroppo agli operatori di altre regioni come la Toscana. Insieme ai colleghi della commissione e di sponda con il ministero, continueremo a garantire la vicinanza e il sostegno del Movimento 5 Stelle agli allevatori contribuendo, per quanto di nostra competenza, a realizzare il giusto equilibro di interessi tra tutti gli operatori della filiera” conclude.

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AGROALIMENTARE, GALLINELLA (M5S): CONTROLLI ICQRF PER TUTELA MADE IN ITALY MIGLIORI IN EUROPA

ROMA, 07 FEB -“Come presidente della commissione Agricoltura alla Camera, voglio ringraziare l’Icqrf, ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, per l’incessante lavoro che svolge ogni giorno e che dimostra quanto il sistema italiano dei controlli del nostro Paese sia di altissima qualità”. Così in una nota Filippo Gallinella, deputato del MoVimento 5 Stelle e presidente della commissione Agricoltura alla Camera.

“Un impegno che trova riscontro nei dati pubblicati dal Mipaaft sul report dell’attività 2018, che vede per l’anno appena trascorso 721 notizie di reato, il 58% in più rispetto al 2017 e più di 4 mila contestazioni amministrative. Si aggiungono poi oltre 2 mila diffide emesse nei confronti degli operatori. Merce sequestrata per un valore di circa 34 milioni di euro e sono 561 gli interventi fuori dai confini nazionali. Ma l’azione di controllo e monitoraggio a tutela del nostro made in Italy agroalimentare si espande anche sul web, con un incremento sul 2017 di oltre il 90% e quelli per la salvaguardia delle produzioni italiane su Alibaba, ***** e Amazon hanno avuto il 99% di successi. Azioni di controllo e salvaguardia del made in Italy che grazie all’operato dell’Icqrf e delle altre forze dello Stato ci distinguono in tutta Europa”, conclude Gallinella.

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AGROALIMENTARE, GAGNARLI (M5S): BENE PIANO DI LAVORO UE 2019, ORA MASSIMO IMPEGNO PER MADE IN ITALY ALL’ESTERO

ROMA, 07 FEB - “Siamo soddisfatti del piano di lavoro della Commissione europea per il 2019, del programma di diciotto mesi del consiglio dell'Unione e della relazione programmatica del Governo. È stata un’occasione importante anche per fare il punto su alcuni dei dossier più rilevanti, come la politica agricola comune (Pac) e la politica comune della pesca (Pcp), post 2020. Tutti temi sui quali oggi la commissione Agricoltura si è espressa favorevolmente”. Così in una nota Chiara Gagnarli, componente del MoVimento 5 Stelle in commissione Agricoltura alla Camera e relatrice del parere favorevole.
“Ci aspetta un periodo di lavoro intenso a Bruxelles dove, con un Parlamento e una Commissione rinnovati, chiuderemo il negoziato sulle prospettive finanziarie per la programmazione 2021-2027 puntando al mantenimento dei livelli di finanziamento per agricoltura, pesca e fondi strutturali. Il nostro obiettivo primario resta assicurare un adeguato reddito ai produttori agricoli pur in un contesto di massima attenzione alla gestione dei rischi legati ai cambiamenti climatici, alle tematiche relative alla salvaguardia dell'ambiente e del benessere animale. Stiamo lavorando alla proposta di istituzione dell'OCM, l’organizzazione comune del mercato, nei settori della carne e del latte, alla revisione della normativa nel settore vitivinicolo, al processo di standardizzazione della normativa internazionale ed europea sulla commercializzazione e i relativi parametri per gli oli di oliva. Il nostro compito è quello di tutelare al meglio il made in Italy e le eccellenze agroalimentari, soprattutto per quanto riguarda i negoziati internazionali commerciali”, conclude Chiara Gagnarli.

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07/02/2019, 20:04
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Il giorno 4 Febbraio, presso la sala Stampa della Camera dei deputati, si è tenuta la conferenza stampa “Stop TTIP, Stop CETA: riparte la campagna”, che ha visto la partecipazione di varie organizzazioni della Campagna No CETA e di diversi/e parlamentari, con lo scopo di ribadire la necessità di bocciare al più presto in Parlamento la ratifica del trattato di liberalizzazione degli scambi tra Europa e Canada, noto come CETA. Nell'ambito della conferenza è stata lanciata la campagna internazionale “Stop ISDS – Diritti per le persone, regole per le multinazionali” che chiede lo stralcio delle clausole arbitrali da tutti gli accordi commerciali e di investimento in vigore e in fase di trattativa e invita gli Stati membri ad approvare un trattato vincolante delle Nazioni Unite sulle multinazionali e i diritti umani. In quest’occasione è stato inoltre presentato il rapporto "Diritti per le persone, regole per le multinazionali. Stop ISDS" redatto da Francesco Panié e Alberto Zoratti.

Tra le organizzazioni partecipanti: Coldiretti, Cgil, Attac, Arci, Forum dei movimenti per l’acqua, Greenpeace, Legambiente, Navdanya International, Terra, Transform Italia.

Sono intervenuti i parlamentari Sara Cunial (M5S), l'on. Silvia Benedetti (Misto), l'on. Saverio de Bonis (Misto), l'on. Stefano Fassina (LeU), l'on. Rossella Muroni (LeU), la senatrice Loredana De Petris (LeU) e la senatrice Elena Fattori (M5S).

Ha aperto il dibattito Monica di Sisto, portavoce della campagna Stop TTIP Italia, che ha sottolineato la necessità di aprire “una discussione forte a livello nazionale su temi controversi come questo, che non devono assolutamente trasformarsi in una partita da giocare per le future elezioni europee, ma piuttosto portare ad una presa di posizione concreta contro la ratifica dell’accordo”.

Sara Cunial, membro della Commissione Agricoltura alla Camera ha sottolineato che “Il CETA va a colpire diversi settori, non è una battaglia solo agroalimentare. Tuttavia, dal punto di vista alimentare la situazione si fa estremamente pericolosa per la nostra salute e il nostro benessere ed è quindi necessario raggiungere un’adeguata consapevolezza”.

Stefano Masini, Coldiretti, ha evidenziato come sia “la modalità stessa con cui si discute di accordi multinazionali come CETA e JEFTA a rappresentare un problema, per la mancanza di trasparenza”. Considerando che “In Canada ci sono circa 99 sostanze che qui non sono ammesse, tra cui paraquat e glifosato”, la trasparenza diventa fondamentale.

Rossella Muroni (LeU) ha affermato: “è importantissimo rimettere questo tema all’attenzione del Parlamento, che è troppo distratto su queste questioni. Il CETA ci inchioda ad un accordo al ribasso, che va a ledere il made in Italy e danneggiare i piccoli e medi agricoltori”.

Federica Ferrario, Greenpeace, ha espresso inoltre la necessità di “tutelare il patrimonio agroalimentare italiano dall’ingerenza di partner come il Canada che oltre ad ammettere OGM, sostanze chimiche tossiche ed avere normative estremamente carenti su etichettatura di origine e provenienza delle materie prime, contribuisce alla crisi climatica con le devastanti estrazioni bituminose”.

Elena Fattori, vicepresidente della Commissione agricoltura al Senato, ha ribadito che “qualsiasi percorso si voglia portare avanti, l’accordo non può essere emendato, l’unica via possibile è la bocciatura”.

“L’interesse nazionale è di evitare trattati internazionali che ledano l’agricoltura italiana e la sicurezza e salute dei cittadini. La bocciatura è obbligatoria”, ha affermato Alfonso Pecoraro Scanio, della Fondazione Univerde.

L’On. Stefano Fassina (LeU), ha sottolineato inoltre che “entrambi i partner di governo hanno preso prima delle elezioni l’impegno a bocciare il CETA. È ora di rendere conto agli elettori e dare seguito alle promesse elettorali”.

Manlio Masucci, Navdanya International, ha messo in evidenza come “Il CETA aggrava una situazione già ampiamente compromessa visto che l'Europa è già inondata da cibo spazzatura che in questo momento è responsabile del 49% delle malattie cardiovascolari, principale fattore di mortalità in Europa, dove il 50% della popolazione è sovrappeso ed il 20% obesa. Non ci possiamo permettere in questo contesto di ratificare un trattato che apre le porte ad ulteriore cibo spazzatura, di cui non conosciamo provenienza e contenuti”.

La Senatrice Loredana De Petris (LeU) ha evidenziato che “Si continua a portare avanti una campagna di disinformazione. Per agire, oltre a mettere in campo una campagna di controinformazione occorre fare una mozione per la bocciatura della ratifica entro tempi brevi, data l’opacità e l’infinità di clausole nascoste dietro questi accordi”.

Jacopo Dionisio, del Dipartimento Economico della Cgil, ha sottolineato la sfida che l’UE si trova di fronte quando si tratta di prendere posizione su accordi come TTIP e/o CETA: “lanciare un proprio modello, che sia opposto a quello che si cela dietro questi trattati, e che metta al centro la tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e un modello di sviluppo ecologico”.

L’On. Saverio De Bonis, ha chiamato le associazioni della società civile ad “organizzarsi, cercando di portare nei tribunali quelle aziende che sono responsabili per la diffusione di sostanze tossiche e lesione dei diritti dei consumatori”.

L’On. Silvia Benedetti, ha poi aggiunto che “questi trattati violano l’equità sociale e ledono le piccole e medie imprese” ed è ora che “le aziende vengano chiamate ad assumersi le loro responsabilità: l’impresa non può più prescindere dalla giustizia ecologica e sociale”.

Paolo Carsetti del Forum Italiano Movimenti dell'Acqua, si è invece soffermato sugli effetti del CETA e di altri accordi di libero scambio sui servizi pubblici locali e sulla qualità della vita dei cittadini: “Oltre 350 grandi città e metropoli subiscono le conseguenze della privatizzazione dei servizi”.

Dario Tamburrano, europarlamentare (M5s), ha evidenziato “i gravi danni dei pesticidi al quoziente intellettivo ed i danni neurologici permanenti da essi causati. Libero commercio sì, non ma non si può fare concorrenza sleale a danno della tutela di bambini, famiglie, lavoratori, clima, agricoltura sostenibile”.

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LATTE, EVANGELISTA (M5S): SALVIAMO IL MADE IN ITALY E IL FUTURO DEI PASTORI SARDI

ROMA, 8 FEBBRAIO - "Sono vicina come senatrice e come sarda alla protesta degli allevatori del mio territorio che protestano per il prezzo troppo basso del loro latte. Gli addetti al settore hanno tutto il diritto di protestare per un prodotto così raro e raffinato come il latte caprino e ovino. Se non si corrisponde un pezzo equo alla materia prima si mette in ginocchio un intero settore e il Made in Italy. La vista di tutto quel latte versato sull'asfalto, nei campi, nelle fogne provoca un dolore atroce"

La nota è della senatrice M5S, Elvira Evangelista
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PROTESTA VIVAI: IL DEPUTATO L’ABBATE (M5S) SPRONA L’ASSESSORE DI GIOIA A DARE RISPOSTE CONCRETE ED IMMEDIATE AL COMPARTO

Il Servizio Fitosanitario Centrale, sollecitato nei mesi scorsi dal deputato 5 Stelle della Commissione Agricoltura, ha già indicato alla Regione Puglia le misure da attuare per venire incontro al comparto vivaistico che si è riunito a Monopoli per far sentire la propria voce

Oltre 1.000 tra imprenditori e dipendenti del settore vivaistico si sono riuniti stamane, lunedì 11 febbraio, presso i Vivai Agricoltura Giovane Cooperativa nell’agro di Monopoli. Motivo dell’incontro l’immobilismo della Regione Puglia dinanzi alle richieste del comparto che vorrebbe l’attuazione di deroghe regionali già previste a livello normativo nazionale e comunitario per poter continuare ad operare e non condannare definitivamente una fetta virtuosa dell’economia pugliese.

“Sono trascorsi mesi da quel 3 novembre quando portai i rappresentanti dei vivaisti a confrontarsi direttamente con il direttore del Servizio Fitosanitario Centrale, Bruno Caio Faraglia, presso il Ministero delle Politiche Agricole – commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, componente M5S della Commissione Agricoltura alla Camera – La diffusione della Xylella fastidiosa ha comportato l’estendersi dei territori coinvolti dalle misure fitosanitarie di prevenzione portando al blocco delle attività e della movimentazione i vivaisti orticoli del sudest barese. Ma le soluzioni da attuare sono state spiegate più e più volte alla Regione Puglia che o non comprende o fa finta di non comprendere. E ciò – prosegue L’Abbate (M5S) – appare incomprensibile e scatena la giusta e doverosa rabbia di imprenditori e dipendenti dei vivai pugliesi. Già paghiamo lo scotto della diffusione del batterio e delle gelate che hanno messo in ginocchio le nostre produzioni agricole, ora non aggiungiamo altri problemi quando ciò che è necessario fare è ampiamente noto e risaputo. Su questo versante le responsabilità sono totalmente a carico della Regione Puglia e la Giunta Emiliano eviti di buttarla in caciara, tentando di mischiare le carte. I vivaisti sono a conoscenza di ciò che è necessario fare per permettere loro di riprendere le attività – continua L’Abbate (M5S) – Non si mettano a rischio ulteriori posti di lavoro”.

Il Comitato Fitosanitario nazionale, infatti, nel corso di tutti questi mesi ha ribadito al Servizio Regionale della Puglia cosa andava fatto e con che modalità. La produzione e la commercializzazione di piante specificate e piante ospiti in area infetta è liberamente consentita dalla decisione (UE) 2015/789. La decisione vieta il rilascio del Passaporto delle piante all’interno dell’area infetta e le piante che sono state in area infetta non possono essere movimentate nell’area tampone. Dall’area delimitata non può essere movimentato materiale vegetale verso le aree indenni salvo che non sia conforme ai requisiti di cui all’articolo 9 della Decisione (UE) 2015/789 e, in tal caso, esso sarà accompagnato da Passaporto delle piante. Infatti, l’analisi sulle piante non è sufficiente a dichiararle indenni dal batterio. Per quanto riguarda il documento relativo al campionamento per l’esecuzione delle analisi molecolari sulle piante prodotte in zona tampone e destinate ad aree indenni, il Comitato Fitosanitario Nazionale approfondirà il documento nella prossima riunione che gli operatori si augurano si terrà a breve.


“Purtroppo ci ritroviamo a raccogliere i cocci di una gestione fallimentare del fenomeno che perdura da anni ed a cui stiamo iniziando a metter riparo – prosegue Giuseppe L’Abbate (M5S) – Avrei voluto chiedere alla Regione Puglia di venire incontro ai vivaisti con bandi PSR dedicati a quegli operatori che opteranno per gli adeguamenti strutturali necessari per essere dichiarati indenni ma, ahinoi, mi ritrovo a dover richiedere che venga effettuato il minimo già concesso a livelli normativi superiori e non permesso, incredibilmente, sul territorio pugliese. L’auspicio – conclude il deputato 5 Stelle – è che l’Assessore all’Agricoltura Di Gioia dia risposte concrete a stretto giro. Risposte che deve trovare all’interno della Regione Puglia e non altrove”.

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