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Agricoltura - Parlamento Europeo 
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SICCITA', CIOCCA (LEGA): "SULL'EMERGENZA IDRICA UE INVESTE 3 MILIARDI PER FARCI MANGIARE INSETTI, ZERO RISORSE PER AIUTARE NOSTRI RACCOLTI A RISCHIO"

“Pazzesco ciò che sta avvenendo in Europa. In un momento di estrema crisi, energetica ed alimentare, dopo settant’anni di politiche europee inconcludenti si scopre che a Bruxelles si continuano a stanziare miliardi per farci mangiare gli insetti, ma nessuna risorsa viene erogata per aiutare i nostri agricoltori e raccolti a rischio. In un momento dove gli effetti del conflitto russo-ucraino e della siccità dimostrano tutta la nostra debolezza e incapacità gestionale e geopolitica, l’Unione europea, costretta ad affidarsi addirittura ad Erdogan per evitare una carestia mondiale, si dimostra ancora una volta inefficace, se non addirittura dannosa per le nostre produzioni, con politiche come quella sulla 'Farm to Fork' ideologiche e non realiste”. Ad affermarlo è l’eurodeputato della Lega, Angelo Ciocca, membro della commissione AGRI al Parlamento europeo, a margine del suo intervento in seduta plenaria sulla delicata questione della siccità, evento che in Italia sta creando molti danni al settore agroalimentare, ma non solo.
“Dobbiamo interrogarci - ha inoltre rincarato la dose l’eurodeputato - su quali siano stati gli errori se il sistema alimentare mondiale sta andando in crisi. Non è pensabile che l’Italia, un Paese con grandi capacità agricole, sia arrivato a produrre solo il 50% del fabbisogno di grano italiano”. “Le azioni politiche attuali rischiano di portare ad un aumento della povertà, perché l’aumento del costo del cibo e delle produzioni, con un potere d’acquisto ridotto per le famiglie, porterà di conseguenza ad un aumento della povertà. Mi aspetto un’Europa che diminuisca la povertà, non che l’agevoli”, ha infine concluso.

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08/07/2022, 7:27
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Nutriscore, Ciocca (Lega): “Ci voleva la Presidenza ceca per salvarci dall’ennesimo attaccato al Made in Italy”



Bruxelles, 13 luglio 2022 - "Bisognava aspettare l’inizio della Presidenza ceca, e la fine di quella francese, per far sì che in Europa qualcuno si rendesse contro che il Nutriscore fosse una fesseria. Un’assurdità su cui la Presidenza francese ha insistito per mesi, con forti pressioni sulla Commissione europea per l'adozione di uno strumento che va a danneggiare i nostri produttori locali e, come ribadito recentemente anche dall’Antitrust, che ha denunciato una violazione di alcuni articoli del Codice de Consumo, fornisce indicazioni fuorvianti ai consumatori.” Così l’eurodeputato Angelo Ciocca (Lega), membro titolare della commissione AGRI al Parlamento europeo, a margine dell’incontro sulle priorità della Presidenza ceca del Consiglio dell’Ue nel settore dell’agricoltura. “Serviva la Presidenza ceca in Consiglio per salvarci dall’ennesimo attacco al nostro Made in Italy" - ha ricordato Ciocca, che era già intervenuto sulla questione prima dell’insediamento della Presidenza francese. “Ora, serve un sistema volontario che possa rappresentare il contenuto nutrizionale del prodotto in modo obiettivo, chiaro e descrittivo, senza criminalizzarlo”, ha ribadito l’eurodeputato leghista. “Battaglia che porto avanti da mesi per tutelare il patrimonio agroalimentare italiano”. “Il sistema di etichettatura a semaforo voluto dalla Commissione attraverso la sua strategia 'Farm to Fork', e pensata proprio sul modello francese, pensa di rendere l’alimentazione più sostenibile e salutare, ma finisce per ingannare ancor più i consumatori nella loro scelta e danneggiare prodotti ad indicazione geografica oltre che il nostro sistema agroalimentare”, ha infine concluso.

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13/07/2022, 16:02
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Panza (Lega) - Boitani: Dichiarazioni irresponsabili, il problema lupo è serio e va gestito con buonsenso, non con le tifoserie.

16-08-2022- Nessuno critica la competenza scientifica di Boitani, ma vorremmo fargli presente che il problema del lupo è un problema serio, soprattutto per quegli allevatori che, piaccia o meno, svolgono comunque un lavoro importante per il mantenimento del territorio alpino e montano in tutta Italia.

Se ci sono centinaia di allevatori in tutto l’arco alpino che lamentano la presenza del lupo evidentemente il problema c’è e va gestito, non di sicuro dando sostanzialmente dei tapini agli allevatori che rientrano nelle loro case alla sera, con delle dichiarazioni che ci sembrano francamente fuori luogo, ma sedendosi intorno a un tavolo, cercando di comprendere che l’ambiente alpino è un ambiente antropizzato, l’uomo c’è e tutti ne dobbiamo tenere debitamente conto.

Se al prof. Boitani la presenza dell’uomo sulle Alpi non piace se ne dovrà fare una ragione, certamente non dovranno essere i pastori a farsi una ragione degli attacchi dei lupi.

Così in una nota l’Europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega.

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16/08/2022, 13:21
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Chiocchetti nuovo segretario generale del Parlamento europeo. Dorfmann: “Onore per la nostra Regione”

Il moenese Alessandro Chiocchetti è il nuovo segretario generale del Parlamento europeo. Ieri sera è arrivata la nomina dell’Ufficio di presidenza dell’Eurocamera, riunito a Strasburgo. Il funzionario originario della Val di Fassa prende così il posto di Klaus Welle, che passa il testimone dopo tredici anni alla guida della macchina amministrativa europea.

“Il segretario generale svolge un ruolo importantissimo. Da lui dipende il funzionamento di tutta l’amministrazione del Parlamento – commenta Herbert Dorfmann, europarlamentare del Trentino-Alto Adige, congratulandosi con Chiocchetti – È un grande onore per la nostra Regione che questo posto sia occupato da un funzionario di origini trentine. Alessandro Chiocchetti è dotato di notevole esperienza e capacità. Ha lavorato per più di vent’anni in Parlamento europeo, anche servendo i presidenti Antonio Tajani e Roberta Metsola. Sono sicuro che saprà ricoprire al meglio questo importante incarico”.

Chiocchetti diventa l’ottavo segretario generale nella storia del Parlamento europeo. Il secondo di nazionalità italiana. Il primo di origini trentine.

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13/09/2022, 8:00
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Panza (Lega): A Bruxelles proposto modifiche alle politiche sulla convivenza uomo - lupo

Bruxelles – 06-10-2022 - Nei giorni scorsi la Commissione Europea ha difeso il suo approccio alla conservazione dei grandi carnivori dopo che una coalizione di Stati membri ha chiesto una revisione legislativa per meglio proteggere gli allevatori.

Per questo sono intervenuto presso i Commissari Virginijus Sinkevičius della Commissione Ambiente e Janusz Wojciechowski della Commissione Agricoltura – commenta l’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega - in quanto al lupo è attualmente garantito dall'Europa uno status di protezione legale rigorosa tramite la Direttiva Habitat UE, che aiuta a preservare le specie più vulnerabili. Tuttavia, negli ultimi anni, le comunità di allevatori di pecore, capre e bovini dell'UE, in particolare quelle operanti nelle Alpi, hanno visto aumentare il numero di attacchi al loro bestiame da parte dei lupi, che hanno causato e continuano a causare danni esponenziali. Molti agricoltori hanno anche rinunciato a denunciare le predazioni a causa delle eccessive procedure burocratiche per l'ottenimento di risarcimenti insoddisfacenti e del tutto inefficaci in termini di riparazione per il danno subito.

Questo problema non può essere trascurato ulteriormente perché minaccia la sussistenza stessa degli agricoltori e degli allevatori di bestiame.

Per evitare che queste professioni si estinguano dalle Alpi, in alcuni Cantoni della Confederazione Elvetica, al confine con il Verbano Cusio Ossola – dove c'è una significativa presenza di esemplari di lupo – sono stati emanati ad hoc dal Ministero Federale dell'Ambiente permessi per la caccia selettiva - dichiara Panza.

Dal momento che il lupo non è più in pericolo in Europa, è necessario procedere ad una revisione della normativa europea e degli allegati alla Direttiva Habitat: la Lega chiede urgentemente all'esecutivo dell'UE maggiore flessibilità all'interno della direttiva e di consentire più facilmente deroghe al rigoroso regime di protezione, al fine di rendere legale l'eliminazione dei lupi, in alcuni casi, dove per esempio le misure di protezione, come recinzioni speciali, non possano risultare efficaci.

Inoltre la potenziale “ibridazione” del lupo (Canis lupus familiaris) rappresenta una delle principali minacce alla conservazione dello stesso in quanto determina l'introduzione di geni non adattativi nella popolazione selvatica e può modificare l'identità genetica e, di conseguenza, l'ecologia, la morfologia, il comportamento, gli adattamenti, mettendo in pericolo il patrimonio genetico evoluto nel corso dei millenni che ha permesso al lupo di sopravvivere e di adattarsi ai cambiamenti di condizioni ambientali.

L'obiettivo di questa mia richiesta – conclude Panza - è consentire agli Stati membri e alle regioni di organizzare meglio le proprie politiche per la gestione del conflitto tra le comunità umane alpine e i lupi, in modo da considerare in modo più efficiente le strategie per allontanare i lupi dagli allevamenti e dall'altro lato di rendere fino al 100% possibile il risarcimento per gli allevatori colpiti.

La convivenza con i lupi è una possibilità purché non causi gravi danni, allo stato attuale, tuttavia, il danno agli allevamenti di bestiame in molte regioni è diventato insostenibile. Per questo motivo una gestione attiva del lupo è urgente non solo per evitare pericoli per la vita umana, ma anche per proteggere gli animali al pascolo e tutto il resto delle specie animali.


Così in una nota l’Europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega.

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06/10/2022, 16:28
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Lupo: assaliti e uccisi animali in oasi naturalistica, Panza (Lega) piano nazionale di gestione non più procrastinabile.

26-10-2022- Ennesimo episodio di animali uccisi dal lupo, questa volta in un’oasi naturalistica in Umbria, dove un branco ha fatto irruzione nel recinto e non ha dato scampo agli esemplari presenti all'interno del parco, animali salvati da reinserire in natura o custodire.

In tutte le Terre Alte sono ormai sempre più numerosi gli episodi di assalti di questi predatori.

Il problema del lupo non è più procrastinabile e va affrontato con pragmatismo e senza ideologia - dichiara l’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega -. E’ un dato di fatto che i lupi stiano sempre progressivamente aumentando, e ne è riprova la loro continua espansione territoriale.
Auspico che il nuovo ministro Picchetto Frattin ascolti i territori, soprattutto montani, sulla realizzazione di un piano nazionale di gestione – conclude Panza.


Così in una nota l’Europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega.
Ufficio Stampa On. Alessandro Panza

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26/10/2022, 18:28
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Agricoltura e grandi carnivori: Dorfmann incontra il ministro Lollobrigida

L’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann ha incontrato oggi il nuovo ministro italiano dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, in carica da meno di dieci giorni (Lollobrigida ha ufficialmente assunto il controllo del dicastero il 31 ottobre). Ma non è solo la tempistica a essere degna di nota. “È stato il ministro a chiedere questo incontro”, racconta Dorfmann, che ha attirato l’attenzione di Lollobrigida soprattutto sui problemi causati da orsi e lupi all’agricoltura alpina.

“Sono rimasto sinceramente sorpreso”, Dorfmann non nasconde la sua reazione in seguito alla chiamata del ministro e alla richiesta di un incontro a breve. “In questi primi giorni di mandato, il ministro sta cercando di avere una visione d’insieme sullo stato della politica agricola dell’Unione europea”, spiega Dorfmann, che non solo rappresenta il Sudtirolo e il Trentino a Bruxelles ma che è anche coordinatore del Partito Popolare Europeo in commissione agricoltura.

Questa mattina a Roma, Lollobrigida ha discusso con Dorfmann dei principali temi di politica agricola sul tavolo a Bruxelles e in particolare delle sfide future.

“La politica agricola italiana tradizionalmente porta particolare attenzione alle grandi aziende situate in aree favorevoli. Perciò l’incontro di oggi è stato un’occasione unica per indirizzare l’attenzione del ministro, proprio a inizio mandato, anche verso le piccole aziende e soprattutto verso l’agricoltura di montagna e le sue particolarità”, sostiene Dorfmann.

L’europarlamentare sudtirolese ha anche affrontato il problema dovuto alla presenza dei grandi carnivori nelle Alpi. “Oggi ho cercato di descrivere in dettaglio la situazione e la posizione dell’Unione europea. La mia preoccupazione principale è stata di attirare l’attenzione del ministro sui danni enormi che lupi e orsi causano all’agricoltura di montagna, non solo in alta quota. Si tratta di una minaccia esistenziale”, continua Dorfmann.



Egli è fiducioso: “Il ministro Lollobrigida si è espresso chiaramente a favore di una cooperazione europea, nazionale e locale al fine di tenere sotto controllo il problema causato dal lupo. Spero di avergli fornito validi argomenti, che gli consentano di fare pressione a Bruxelles per un efficace contenimento del problema dei grandi carnivori nello spazio alpino”, conclude l’europarlamentare sudtirolese.

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31/10/2022, 21:02
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Lupo, Dorfmann: “L’UE tuteli l’agricoltura con fondi adeguati”



Su spinta di Herbert Dorfmann, la plenaria del Parlamento europeo ha adottato oggi una risoluzione che sprona la Commissione europea a tutelare maggiormente gli agricoltori e i loro animali dagli attacchi di lupi e altri grandi carnivori, come l’orso bruno e la lince. “È un voto per certi versi storico, perché per la prima volta il Parlamento a Strasburgo ha chiesto alla Commissione di modificare al ribasso lo stato di protezione del lupo. Ora l’esecutivo europeo è costretto a reagire, dopo anni in cui è rimasto scandalosamente inerte sulla questione”, commenta soddisfatto Dorfmann, che in commissione agricoltura è il coordinatore del Partito Popolare Europeo (PPE), promotore di questa risoluzione.

“La Commissione deve prendere atto che il lupo non è più a rischio estinzione”, sostiene da tempo Dorfmann. Il grande carnivoro ha infatti raggiunto uno stato di conservazione soddisfacente, proprio grazie alle misure di protezione della specie adottate negli ultimi decenni. La legislazione va adattata alle sfide imposte da questo cambio di situazione. “Di fronte all’aumento esponenziale della popolazione di lupi e degli attacchi agli animali da allevamento di cui essi sono responsabili, nella nostra risoluzione abbiamo chiesto alla Commissione e ai governi nazionali di agire per mitigare lo stato di protezione del canis lupus. Vanno modificati due testi legislativi chiave, cioè la Convenzione di Berna e la direttiva Habitat. Nei casi in cui il lupo pone un problema, la rimozione deve smettere di essere un tabù. Si tratta invece di una soluzione sensata e necessaria”, spiega il coordinatore del PPE in commissione agricoltura.

Gli attacchi agli animali da allevamento da parte dei lupi costituiscono sempre più una minaccia esistenziale per l’agricoltura europea. “La situazione impone d’individuare opzioni di finanziamento adeguate a prevenire i depredamenti. Ma anche, nel caso in cui non si riesca ad evitarli, per risarcire gli agricoltori in tutta Europa in maniera proporzionale al danno”, continua Dorfmann, il quale insiste sul fatto che “i fondi necessari non possono in nessun modo essere prelevati dal bilancio agricolo. Gli agricoltori e i loro animali sono le vittime di questi attacchi, è ipocrita chiedere loro di pagare per la perdita. La Commissione europea deve attivarsi subito affinché risorse sufficienti siano piuttosto messe a disposizione tramite altri strumenti, come il programma LIFE. Se davvero parte dell’opinione pubblica europea desidera che il lupo sia parte integrante delle nostre foreste, essa deve essere pronta a pagare per questo, attraverso programmi d’interesse generale”.

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24/11/2022, 19:52
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Voto contrario della Lega al Parlamento Europeo di Strasburgo alla risoluzione sulla protezione degli allevamenti di bestiame e dei grandi carnivori in Europa

Panza (Lega): "Sul lupo il Parlamento prosegue in maniera esasperata verso un'idea di conservazionismo che stride con le necessità dei territori"

STRASBURGO - In votazione a Strasburgo sul tema Lupo l’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile per le politiche montane della Lega, è intervenuto nel dibattito: “Nonostante gli sforzi per trovare un testo equilibrato, che provasse in qualche modo a riconoscere le esigenze delle popolazioni valligiane, degli allevatori e di tutti coloro che soffrono la presenza ormai consolidata del lupo nelle vallate alpine, soprattutto piemontesi – sottolinea Panza - , tra i gruppi politici non si è trovata un’intesa per una risoluzione che desse l'indicazione alla Commissione per provare a cambiare passo rispetto all’approccio spesso ideologico, finalizzato a cercare di non disturbare troppo il lavoro della Commissione che prosegue in maniera esasperata verso un'idea di conservazionismo che stride totalmente con le necessità delle popolazioni locali – prosegue Panza -, un approccio che stride anche con la Commissione, con le politiche che la stessa sta mettendo in campo. da una parte con i fondi per le politiche di coesione si vuole fare in modo che venga combattuto lo spopolamento, l'abbandono di alcune aree del nostro paese, in particolare delle regioni Alpine, dall'altra la realtà è che poi ci troviamo programmi che fanno esattamente altro che creare le condizioni affinché questo avvenga.
La parola d’ordine deve essere Gestione, altrimenti lo scontro non potrà che peggiorare. Esistono proposte condivisibili, penso a quella Svizzera, che possono trovare un punto di incontro sostenibile tra le esigenze delle popolazioni locali, che per quanto mi riguarda avranno sempre la priorità, e le esigenze naturalistiche e di conservazione della biodiversità. Così facendo si vanificano secoli di storia, tradizione e sacrificio, nella ricerca di un falso mito che rischia di riportare il lupo ma di far sparire l’uomo. Per questo il nostro voto al Parlamento Europeo alla risoluzione sulla protezione degli allevamenti di bestiame e dei grandi carnivori in Europa è stato contrario”.

Così in una nota l’Europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega.

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24/11/2022, 21:50
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"Il Lupo: Rischi ed Opportunità nella coabitazione dei grandi carnivori", se ne è parlato oggi a Bruxelles in un evento organizzato dall’eurodeputato della Lega Alessandro Panza.



"Il Lupo: Rischi ed Opportunità nella coabitazione dei grandi carnivori" è il tema dell’evento svoltosi oggi, martedì 29 novembre, organizzato dall’eurodeputato Alessandro Panza del Gruppo ID - Lega presso la sala ASP 1H1 del Parlamento Europeo.



Lo scopo è stato quello di affrontare le tematiche legate al crescente numero di lupi nelle aree montane e rurali europee con relatori l’europarlamentare Franc Bogovic (PPE), Herbert Dorfmann (PPE) e il faunista Enrico Merli.



“La presenza del lupo si sta facendo sempre più intensa in diverse regioni europee, dal Verbano - Cusio - Ossola alla Galizia alla Polonia, pertanto è indispensabile che l'Unione Europea sviluppi urgentemente un approccio coordinato per supportare quegli Stati, come l’Italia, che più di altri sono colpiti dal fenomeno - dichiara l’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile per le politiche delle aree montane della Lega -.

I lupi censiti in questo momento in Europa sono almeno 21.500, a testimonianza del successo della Direttiva Habitat che trent’anni fa nasceva per proteggerli e in cui sono stati inseriti come specie a rischio. Oggi, dopo trent’anni dall’adozione di questa misura, sono subentrati altri tipi di problemi, come la convivenza con le popolazioni locali, soprattutto per chi svolga attività di allevamento e di pastorizia nelle regioni montane alpine e nelle aree rurali del continente.

Di questo e di quali possano essere le prospettive, si è discusso oggi con i colleghi del Partito Popolare - prosegue l'europarlamentare -, il faunista Enrico Merli ci ha fornito dati scientifici su cui lavorare per approfondire la tematica, sicuramente un punto fondamentale emerso, che anche il professor Merli ha tenuto a ribadire, è quello per cui compito degli scienziati sia l’analisi dei dati, ma poi compito e onere della politica e delle amministrazioni trovare le soluzioni. Troppo spesso abbiamo invece sovrapposizioni di competenze che non contribuiscono a dare risposte concrete ai cittadini. E’ indispensabile e prioritario trovare un punto di equilibrio per la gestione del territorio, della biodiversità e per la stessa salvaguardia della razza; non dimentichiamo che la presenza incontrollata del lupo può dar vita al fenomeno dell’ibridazione, che mette a rischio il patrimonio genetico di quel “canis lupus” che è tornato a frequentare le nostre montagne e che potrebbe disperdersi. Quindi, per la stessa salvaguardia del lupo, è importante avere un piano di gestione. Soprattutto serve che la Commissione comprenda che non bisogna intervenire solo a livello europeo ma anche e soprattutto a livello locale, a partire da Bruxelles passando dagli Stati Membri e dai governi locali, serve la possibilità di intervenire tempestivamente, in maniera chirurgica. La risposta al problema non è la caccia indiscriminata al lupo, ma affrontare il tema in modo empirico e pragmatico, senza ideologia; penso agli amici elvetici che stanno mettendo in campo un piano di gestione del lupo fatto con numeri e concretezza. Questa è la strada da seguire in Europa e in Italia – dichiara Panza.

L’incontro di oggi ha consentito uno scambio di opinioni anche a seguito delle tante segnalazioni giunte in merito a questo argomento. E’ giusto dare voce a chi vive il disagio che questa situazione sta creando ed aprire il dibattito circa le diverse soluzioni e misure adottate da alcuni Stati Membri, esplorando le possibili azioni da intraprendere per una gestione efficace del lupo e del contesto in cui è inserito".

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