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Giornata della Suinicoltura 2025
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 70065 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Ottava edizione della Giornata della Suinicoltura: appuntamento a Modena il 15 ottobre 2025 Bologna, 3 giugno 2025 – Il 15 ottobre 2025, presso l’RMH Raffaello Hotel di Modena, a partire dalle ore 9 si terrà l’ottava edizione della Giornata della Suinicoltura, organizzata come sempre da Expo Consulting srl ( www.giornatadellasuinicoltura.it) All’appuntamento mancano ancora alcuni mesi, ma la macchina organizzativa è già al lavoro per predisporre un evento di valore che a ogni edizione, negli anni passati, ha sempre registrato una vasta partecipazione di pubblico composto in prevalenza da allevatori, ma anche da veterinari, tecnici e operatori della filiera suinicola italiana. Nella speranza che l’estate ormai alle porte non sia foriera di nuovi focolai di Peste Suina Africana, come purtroppo è avvenuto nella medesima stagione nel 2023 e nel 2024, i riflettori della Giornata della Suinicoltura non potranno certo rimanere spenti su questa criticità sanitaria che purtroppo, come ha ricordato in altre occasioni il Commissario straordinario alla PSA, Giovanni Filippini, non può più essere considerata un’emergenza, bensì una congiuntura da combattere con le armi oggi a disposizione, prima fra tutti l’adozione delle più efficaci misure di biosicurezza, soprattutto gestionale. Il relativo silenzio sulla diffusione del virus della PSA calato in questi ultimi mesi, a testimonianza che dall’ottobre dello scorso anno nessun allevamento domestico è stato fortunatamente colpito dalla malattia, non deve indurre a pensare che il problema sia ormai risolto. Gli esperti che dalla scoperta della prima carcassa di cinghiale positiva al virus (gennaio 2022) hanno messo in campo tutte le loro competenze per supportare il comparto nel fronteggiare l’onda epidemica della PSA, non smettono di ricordare a tutti gli operatori quanto siano importanti le misure di biosicurezza per impedire che anche una semplice, quanto involontaria distrazione, possa introdurre in allevamento il virus con tutte le drammatiche conseguenze che purtroppo abbiamo registrato in questi ultimi due anni. Sul campo infatti, per chi è stato colpito direttamente o indirettamente dalla PSA, sono rimasti spesso anni di lavoro gettati al vento, dissesti economici, grandi preoccupazioni sul proprio futuro imprenditoriale, impatti psicologici di cui, a torto, poco o nulla si è parlato. “L’ottava edizione della Giornata della Suinicoltura (vai al programma) – spiega Elisabetta Zagnoli, AD di Expo Consulting – si occuperà a 360° di tutti questi aspetti non solo per illustrare l’andamento del comparto alla luce della situazione in essere alla data del 15 ottobre 2025, ma soprattutto per gettare uno sguardo sul futuro della suinicoltura italiana delineando concretamente le opportunità che gli eventi di questi ultimi anni e l’innovazione tecnologica oggi a disposizione possono offrire per rinsaldare a livello internazionale il prestigio di uno dei comparti più importanti dell’agroalimentare made in Italy. In questi anni la Giornata della Suinicoltura ha saputo imporsi come fondamentale momento di approfondimento e confronto di tutta la filiera – conclude Zagnoli - un vero e proprio hub del comparto dove scienziati di fama nazionale e internazionale, esperti, rappresentanti delle maggiori Istituzioni italiane ed europee non hanno mai mancato di garantire la loro partecipazione con interventi di alto livello, a cui una platea sempre numerosa e attenta ha costantemente fornito un importante contributo”.
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03/06/2025, 14:25 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Ottava edizione della Giornata della Suinicoltura: appuntamento a Modena il 15 ottobre 2025
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03/06/2025, 14:26 |
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Marco
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PSA: il Cerep guida un progetto per tutelare l'export dei salumi italiani Francesco Feliziani, Responsabile scientifico del progetto ASFree M.e.a.t. Bologna, 24 giugno 2025 – Quattro Istituti Zooprofilattici Sperimentali coinvolti (Umbria-Marche, Lombardia-Emilia Romagna, Venezie e Abruzzo-Molise); una trentina di ricercatori impegnati; un capofila, il Centro di referenza nazionale per le pesti suine di Perugia (Cerep); un Responsabile scientifico: Francesco Feliziani. È questa la squadra che da circa un anno e mezzo lavora al progetto di Ricerca Corrente Strategica 2023 intitolato African Swine Fever Free Meet Export Agreement on Trading (ASFree M.e.a.t.), promosso e finanziato dal ministero della Salute con un contributo di 250mila euro. “Il progetto – spiega Francesco Feliziani – affronta con un approccio scientifico rigoroso il problema della persistenza del virus della PSA nei salumi stagionati utilizzando metodi tradizionali come l’isolamento virale, ma anche sistemi più moderni come la Pcr digitale. Stiamo inoltre verificando la capacità sanificante dell’innovativo trattamento Hpp (High pressure processing), una tecnica non termica che potrebbe inattivare il virus in alimenti confezionati”. Tempistiche e obiettivi Quando è partito il progetto e quando si concluderà? “All’inizio del 2024 è stata avviata la fase preparatoria al disegno sperimentale che ha richiesto diverso tempo. Il termine è previsto per la fine di quest’anno, anche se abbiamo appena inoltrato la richiesta di proroga di un anno che auspichiamo venga accolta.” Un progetto strategico per l’export Qual è il valore e l'importanza di questa iniziativa? “Molto rilevante per almeno due motivi. Innanzitutto i quattro Istituti Zooprofilattici coinvolti hanno sviluppato una sinergia proficua tra esperti di sanità animale e sicurezza alimentare, cosa piuttosto inusuale. Inoltre l’obiettivo è garantire la continuità dell’export dei prodotti di salumeria assicurando elevati standard di biosicurezza e rassicurando i mercati internazionali, anche in un contesto pandemico causato dalla PSA. Il progetto ha suscitato grande interesse tra operatori del settore, imprese, istituzioni e stakeholder e per questo confidiamo anche sul loro contributo per proseguire la ricerca.” Risorse e prospettive Per un progetto così ambizioso 250mila euro di finanziamento non sono tanti.... “È vero, ma si tratta dello stanziamento massimo previsto per questa tipologia di ricerca. Se la proroga verrà accolta, contiamo di accedere anche ad altri fondi, pubblici e privati.” Le sei fasi del progetto Come si articola il progetto? “In sei fasi - prosegue Feliziani - Alcune, propedeutiche, sono già concluse. Stiamo raccogliendo i primi risultati su prodotti insaccati artificialmente contaminati, anche dopo trattamento Hpp. Altre attività sono in via di completamento e procedono bene. Le ultime due fasi riguardano la comunicazione, fondamentale per diffondere correttamente obiettivi e risultati a cui segue la collaborazione con Paesi terzi per una ulteriore validazione scientifica del progetto e l’avvio di accordi commerciali più favorevoli all’Italia. In questo contesto, abbiamo individuato il Canada come partner ideale grazie a rapporti scientifici e commerciali già consolidati che riteniamo possano facilitare lo scambio di dati e informazioni". Origini e sviluppi Il progetto è nato con l'esplosione dei primi focolai di PSA nel suino domestico? “In realtà no. I lavori erano iniziati prima dell’emergenza. Al Cerep avevamo già avviato prove su salumi freschi per potenziare le poche informazioni scientifiche disponibili. Più recentemente, avevamo testato l’Hpp su omogenati d’organo contaminati artificialmente. Lo studio si era rivelato interessante, ma aveva evidenziato anche difficoltà tecniche e pratiche. Il forte interesse del ministero della Salute e degli stakeholder ci ha però spinto a proseguire. Il Dicastero guidato da Orazio Schillaci intende ora presentare il progetto al WOAH (Organizzazione mondiale della sanità animale) e alla Commissione europea con l’obiettivo di avviare una discussione già in autunno". La strada che porta al vaccino è ancora lunga Il WOAH ha recentemente introdotto una norma per l'adozione di un unico standard tra i Paesi membri che garantisca sicurezza ed efficacia dei vaccini, riferendosi in special modo alla PSA. È un invito alla cautela? “Lo spero - conclude Francesco Feliziani - Credo che lo spirito del WOAH sia proprio quello di evitare annunci enfatici e prematuri. La ricerca per un vaccino efficace prosegue a livello internazionale, con il Cerep in prima linea. Ma non siamo ancora in grado di dire che la meta sia vicina. Serve rigore scientifico e comunicazione responsabile." Francesco Feliziani, Responsabile del Centro di referenza nazionale per le pesti suine (Cerep), è anche membro del Comitato scientifico della Giornata della Suinicoltura ( www.giornatadellasuinicoltura.it) e sarà tra i relatori dell’ottava edizione dell’evento, in programma il 15 ottobre 2025 all'RMH Hotel di Modena
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24/06/2025, 13:02 |
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Marco
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Il più importante appuntamento nazionale del settore cresce e propone un’edizione innovativa (Modena, 15 ottobre 2025 RMH Hotel – ore 9) Elisabetta Zagnoli, Ad di Expo Consulting srl e il parterre dei relatori intervenuti all'edizione 2024 della Giornata della Suinicoltura Alla sessione plenaria della mattina se ne aggiunge una pomeridiana con workshop tematici organizzati grazie al contributo di alcune delle aziende leader della filiera Bologna, 9 luglio 2025 - Mancano poco più di tre mesi all’ottava edizione della Giornata della Suinicoltura, in programma il 15 ottobre 2025 presso l’RMH Hotel di Modena, e l’attesa cresce insieme all’ambizione dell’evento, che quest’anno si presenta in una veste ancora più ricca e strutturata. Per la prima volta la Giornata si articolerà in due sessioni: una al mattino e una al pomeriggio per offrire ai partecipanti un’esperienza completa di aggiornamento, confronto e approfondimento. Infatti, dopo la sessione plenaria mattutina, che vedrà la partecipazione di alcuni tra i massimi esperti del settore, il programma proseguirà nel pomeriggio con workshop tematici organizzati in collaborazione con alcune aziende leader della filiera suinicola. “Abbiamo sempre creduto nel potenziale di crescita della Giornata della Suinicoltura che rappresenta il punto di riferimento per uno dei settori d’eccellenza dell’agroalimentare made in Italy – dichiara Elisabetta Zagnoli, amministratrice delegata di Expo Consulting srl, società organizzatrice dell'evento - Dopo l’edizione dello scorso anno, interamente dedicata alla Peste Suina Africana (PSA), quest’anno il programma si arricchisce e oltre all’aggiornamento sull’andamento epidemiologico della malattia in Italia e in Europa, prevede interventi di taglio economico, sanitario, tecnologico e psicologico. Un tema inedito, quest'ultimo, nel panorama zootecnico che abbiamo deciso di introdurre dopo aver ascoltato le testimonianze di tanti allevatori colpiti, direttamente o indirettamente, dalle conseguenze della PSA", conclude Elisabetta Zagnoli. L’obiettivo della Giornata della Suinicoltura è offrire contenuti concreti, strumenti operativi e spunti di riflessione a tutti gli attori della filiera suinicola: allevatori, veterinari, tecnici, aziende e istituzioni. L'aumento del numero di sponsor e partner istituzionali, italiani e internazionali, che hanno scelto di sostenere la manifestazione ne conferma il valore. Segnate in agenda la data del 15 ottobre 2025 Per consultare il programma della Giornata, avere aggiornamenti e iscriversi visitate il sito: www.giornatadellasuinicoltura.itA breve pubblicheremo i titoli dei workshop pomeridiani e attiveremo la pre-registrazione online. Non perdete l’occasione di partecipare alla Giornata della Suinicoltura, l'appuntamento che anno dopo anno dimostra di essere il punto di riferimento del settore suinicolo italiano.
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09/07/2025, 18:35 |
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Marco
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Un’edizione innovativa per il più importante appuntamento nazionale del comparto (Modena, 15 ottobre 2025 RMH Hotel – ore 9) Bologna, 6 agosto 2025 - Fervono i preparativi per l’ottava edizione della Giornata della Suinicoltura ( www.giornatadellasuinicoltura.it), in programma a Modena il 15 ottobre 2025 presso l’RMH Raffaello Hotel a partire dalle ore 9, organizzata come sempre da Expo Consulting srl. Allevatori, veterinari, tecnici e operatori del settore avranno la possibilità di ritrovarsi per partecipare al più importante evento nazionale dedicato alla suinicoltura, caratterizzato da un programma di estremo interesse, dalla presenza dei più qualificati esperti sia in ambito istituzionale che accademico e da alcune sostanziali novità (vai al programma). A dimostrazione dell’importanza dell’evento, quest’anno la Giornata della Suinicoltura si suddividerà in due sessioni: la plenaria al mattino con gli interventi dei relatori previsti dal programma mentre al pomeriggio, dopo il light lunch, si terranno due workshop tematici organizzati in collaborazione con alcune aziende leader della filiera suinicola. Come ricorda l’AD di Expo Consulting, Elisabetta Zagnoli, “l’aumento del numero di sponsor e partner istituzionali, italiani e stranieri, che quest’anno hanno scelto di sostenere la Giornata della Suinicoltura ne conferma il valore e l’importanza. Il nostro impegno è da sempre quello di rappresentare per il comparto suinicolo nazionale un punto di riferimento insostituibile, offrendo ai partecipanti contenuti concreti, spunti di riflessione, indicazioni sulle strategie da adottare per favorire la tutela e la valorizzazione della suinicoltura italiana nel rispetto di normative sempre più stringenti, soprattutto in termini di sanità animale”. Il ricco programma della Giornata della Suinicoltura di quest’anno prevede tra gli altri un approfondimento sull’impatto emotivo e psicologico che la Peste Suina Africana ha causato agli allevatori che ne hanno subito i danni diretti e indiretti a partire dall'estate del 2023, quando è esploso il primo focolaio in un allevamento nella provincia di Pavia. Un aspetto che sta suscitando un grande interesse, testimoniato dal riscontro estremamente positivo ai questionari, totalmente anonimi, che sono stati distribuiti agli allevatori coinvolti, le cui risposte verranno elaborate e discusse dalla professoressa Emanuela Prato Previde dell’Università di Milano con il supporto del dottor Luigi Galimberti, presidente dell’Ordine dei medici veterinari di Lodi. Nelle prossime settimane pubblicheremo i titoli dei workshop pomeridiani e attiveremo la pre-registrazione online. Nel frattempo, visitando il sito www.giornatadellasuinicoltura.it, è già possibile registrarsi alla sessione plenaria della mattina.
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06/08/2025, 16:12 |
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Marco
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“Suinicoltura in digitale: è arrivato il momento” Mercoledì 15 ottobre 2025 – Modena, RMH Hotel dalle ore 14.45 alle 15.45 La Giornata della Suinicoltura raddoppia. Dopo la sessione plenaria del mattino, il pomeriggio sarà dedicato a workshop tematici organizzati in collaborazione con aziende leader della filiera. MSD Animal Health sarà protagonista di un incontro dedicato all’evoluzione digitale degli allevamenti suinicoli
Francesco Chiarotto, Key Account Manager Identificazione - MSD Animal Health
Bologna, 2 settembre 2025 - L’ottava edizione della Giornata della Suinicoltura (Modena, 15 ottobre 2025) è ormai alle porte (vai al sito).
I preparativi sono in pieno svolgimento per offrire un evento di alto livello, capace di affrontare i temi più attuali e urgenti del comparto suinicolo grazie alla partecipazione dei principali esperti del settore (vai al programma).
Vista l'importante adesione da parte di aziende e professionisti, Expo Consulting srl, società organizzatrice dell’evento, ha deciso di ampliare il format: oltre alla sessione plenaria del mattino, il pomeriggio sarà dedicato a workshop tematici realizzati in collaborazione con aziende leader della filiera suinicola.
Dopo il light lunch infatti, i partecipanti potranno trattenersi per approfondire tematiche di interesse e attualità con contenuti pratici e innovativi pensati per supportare l’evoluzione del settore.
Alle ore 14.45 sarà la volta di MSD Animal Health con il workshop dal titolo: “Suinicoltura in digitale: è arrivato il momento”.
Un momento che può tradursi in un nuovo modo di gestire l’allevamento suinicolo? Chiediamo a Francesco Chiarotto, Key Account Manager Identificazione - MSD Animal Health e host del workshop. “Sì, assolutamente – risponde – perché la digitalizzazione è destinata a diventare un pilastro ineludibile all’interno degli allevamenti ed è la strada percorribile che può aiutare a garantire sanità e benessere animale, efficienza produttiva, maggiore tutela dell’ambiente oltre alla redditività dei produttori. È da questo approccio One Health che MSD Animal Health ha individuato delle soluzioni innovative da proporre agli allevatori”.
Nel concreto di cosa si tratta?
“Principalmente nella possibilità di identificare elettronicamente ogni animale presente in allevamento attraverso l’apposizione, su ciascun suino, di una marca auricolare che tramite una app trasmette allo smartphone dell’allevatore o del responsabile della porcilaia tutte le informazioni necessarie a capire se i comportamenti di quel determinato suino richiede uno specifico intervento, non solo sanitario, permettendo in questo modo di intervenire rapidamente per risolvere il problema. La raccolta di questi dati indispensabili ci permette di agire in prevenzione favorendo un miglioramento dello stato sanitario degli animali, un aumento del loro benessere, un minor ricorso ai farmaci, una maggiore salubrità e sicurezza alimentare. Siamo consapevoli che rispetto al passato si tratta di una profonda inversione operativa, ma oltre alle soluzioni tecnologiche innovative MSD Animal Health può garantire tutta l’assistenza e la formazione necessarie ad affrontare questo nuovo percorso che, ripeto, è ineludibile e richiede un deciso cambio di passo che diverse aziende, soprattutto i gruppi integrati, hanno già intrapreso con ottimi risultati anche per il management aziendale”.
La digitalizzazione negli allevamenti suinicoli può essere intesa anche come una forma di comunicazione più trasparente e consapevole nei confronti del consumatore?
“Certamente – afferma in conclusione Francesco Chiarotto – Purtroppo il settore zootecnico è spesso al centro di polemiche ideologiche e strumentali portate avanti da chi in realtà non conosce un comparto che invece sta evolvendo tecnologicamente proprio nel rispetto del concetto One Health: la salute degli animali, il loro benessere, la lotta all’antibioticoresistenza, il rispetto dell’ambiente, la sicurezza alimentare rientrano tutti in un percorso nel quale gli allevatori, i veterinari, i tecnici sono i protagonisti. MSD Animal Health vuole interloquire con la zootecnia per migliorare le sue performance produttive e rappresentare al contempo un collegamento di maggiore conoscenza per il consumatore: un evento sempre più importante come la Giornata della Suinicoltura è il miglior tramite affinchè si possano approfondire le tematiche più rilevanti per il settore, facendo chiarezza con un’informazione corretta”.
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02/09/2025, 19:49 |
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Marco
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Mercoledì 15 ottobre 2025 – Modena, RMH Hotel Ore 8.30
Comunicato Stampa Il Commissario alla PSA, Giovanni Filippini: “Bene le azioni di contrasto alla diffusione del virus, ma per uscire dal tunnel la strada è ancora lunga”
Giovanni Filippini alla Giornata della Suinicoltura 2024
Bologna, 11 settembre 2025 - Possiamo dire di essere usciti dal pericoloso tunnel della PSA (Peste Suina Africana)?
“Assolutamente no”. È la perentoria risposta di Giovanni Filippini, Commissario straordinario alla PSA e direttore generale alla sanità animale presso il ministero della Salute.
Alla prossima edizione della Giornata della Suinicoltura – Modena, 15 ottobre 2025 – (vai al sito) la Peste Suina Africana sarà uno dei temi al centro del dibattito con un approfondito aggiornamento sull’andamento epidemiologico della malattia, i provvedimenti introdotti per contrastarne la diffusione e le prospettive all’orizzonte sulla ricerca scientifica lo sviluppo di un vaccino.
“Quella contro la PSA è una partita che non si può ritenere vinta fino all’ultimo decimo di secondo – puntualizza Filippini – Non mi stancherò mai di sottolineare che abbiamo di fronte un nemico molto cattivo e nonostante l’adozione dei Piani strategici di contenimento e contrasto in quest’ultimo anno abbiano dimostrato la loro efficacia sia nel selvatico che nel domestico, non bisogna abbassare la guardia. La strada da percorrere per combattere questo virus molto pericoloso per l’intera filiera suinicola la conosciamo bene, ma purtroppo si tratta di un percorso ancora lungo”.
Dalle barriere autostradali alla sorveglianza attiva e passiva passando per i controlli sanitari tutto ruota intorno alla biosicurezza, elemento centrale nella lotta alla PSA.
“Sì – risponde il Commissario – anche se non bisogna dimenticare che tutte le operazioni di contrasto, se vogliamo arrivare all’eradicazione della malattia, devono essere messe in atto con azioni sinergiche. Lungo gli assi autostradali come la A1 o la Milano-Novara dove sono state installate le recinzioni il virus della PSA si è fermato, in altri territori collinari o montuosi come la Toscana o l’Appennino Emiliano-Romagnolo, dove è oggettivamente più difficile posizionare le barriere per circoscrivere il territorio dei cinghiali, siamo riusciti a rallentare la corsa di un virus che ha un’enorme capacità di spostarsi da un’area all’altra con distanze anche di centinaia e centinaia di km. Sarebbe quindi un errore pensare che la totale estinzione dei focolai nel domestico che solo un anno fa avevano colpito diversi allevamenti voglia dire che la PSA non rappresenta più una minaccia per la filiera. Purtroppo non è così. Oggi le malattie viaggiano anche con gli spostamenti degli uomini e dei mezzi e quindi è indispensabile agire in prevenzione. Questo non vale solo per la PSA, ma per tutte le malattie che potrebbero colpire gli allevamenti”.
La sinergia delle azioni va di pari passo con il coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti.
“Esattamente – sottolinea Giovanni Filippini – ed è a tutti loro che va il mio ringraziamento per aver saputo svolgere al meglio il loro compito, a iniziare dagli allevatori che hanno sempre partecipato numerosi ai corsi di formazione sulla biosicurezza, ai veterinari pubblici e privati che continuano a prodigarsi per supportare gli allevatori svolgendo al meglio delle loro competenze i controlli necessari, senza dimenticare tutti gli altri collaboratori che da oltre un anno, incessantemente, lavorano con abnegazione nel contrasto alla PSA”.
Come stanno procedendo i rimborsi e le operazioni di ripopolamento negli allevamenti che intendono riavviare l’attività?
“I risarcimenti patiti dagli allevatori per i danni diretti sono a buon punto e anche per quelli indiretti i soldi stanno arrivando. Rispetto al ripopolamento delle aziende stiamo effettuando in situ tutte le valutazioni necessarie e previste per verificare con precisione scientifica che il virus della PSA non sia presente all’interno delle aziende. Si tratta di una procedura indispensabile per ripartire che contiamo di ultimare entro la fine dell’estate per iniziare a ripopolare in autunno”.
Un’ultima domanda: nella sua veste di Direttore generale alla sanità animale quali sono le priorità per far fronte ai rischi sanitari che minacciano in generale il comparto zootecnico italiano?
“Anticipare o gestire nell’immediato la patologia quando malauguratamente si presenta in allevamento. La sinergia tra i vari attori coinvolti è fondamentale per fermare e/o eradicare la malattia. In questo contesto il ruolo degli Istituti zooprofilattici impegnati nella diagnostica non è solo fondamentale ma è un’eccellenza che ci viene riconosciuta a livello internazionale. Non va poi dimenticato il capillare e importantissimo lavoro svolto dal personale degli Uffici veterinari per gli adempimenti comunitari (Uvac) e i Posti di ispezione frontaliera (Pif) distribuiti sull’intero territorio nazionale che controllano rispettivamente i prodotti in ingresso dalla UE e dai Paesi terzi. Abbiamo un sistema molto efficace ed efficiente sempre pronto a intervenire. E questo è sicuramente un punto di forza”.
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11/09/2025, 10:56 |
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