Operazione "Tomater" nel salernitano, sequestrate 400 tonnellate di conserve scadute
Con l'operazione "Tomater" la Guardia di Finanza di Scafati, in provincia di Salerno, ha sequestrato 800mila barattoli di conserva di pomodoro (scaduti, arruginiti, mal conservati e con etichette contraffatte) in vari depositi dell'agro nocerino sarnese: circa 400 tonnellate di merci che, una volta vendute, avrebbero fruttato oltre 300mila euro.
L'operazione è avvenuta a Scafati, San Marzano sul Sarno e Angri e ha coinvolto tre depositi commerciali e numerosi imprenditori che operano nell'intermediazione di alimenti. I quattro imprenditori denunciati erano attivi nel campo dell'intermediazione alimentare. I finanzieri hanno appurato che la rete di imprenditori acquistava sul mercato conserve di seconda scelta e per contratto avrebbero dovuto smaltire quelle non idonee alla commercializzazione.
«Siamo stati tempestivi ma qualche prodotto purtroppo è già stato commercializzato - spiega il comandante della compagnia Dario Marano - lo scatolame sequestrato era invece in fase di etichettatura ed era pronto per l'immissione prevalentemente sul mercato estero». Gli inquirenti ritengono che sono circa 200.000 le famiglie che avrebbero potuto rischiare danni, non preventivabili, alla salute, stimando che mediamente si acquistino quattro confezioni di conserva di pomodoro ad ogni spesa.
Il canale per smerciare all'estero le conserve adulterate era quello degli hard discount. Gli imprenditori denunciati per frode alimentare in concorso che avevano costituito una sorta di network del "pelato illegale" avrebbero dovuto fare una cernita fra alimenti commestibili e non acquistati fra le cosiddette seconde scelte, smaltendo per contratto quanto non commercaibile, ma in pratica tutti i prodotti, anche quelli privi di minimi requisiti igienico-sanitari, venivano rietichettati e messi in vendita. Le indagini delle fiamme gialle di Scafati partono da un'altro sequestro di generi alimentari scaduti fatto nella Valle dell'Irno, circa 450mila confezioni di conserve. Durante i controlli seguiti all'operazione, inoltre, su un autoarticolato furono trovate nascoste in un sottofondo migliaia di barottoli di pelati tutti senza etichetta ed in pessimo stato di conservazione. I finanzieri hanno stabilito i rapporti fra grossisti e fabriche conserviere fino ad arrivare ai destinatari finali del prodotto e agli operatori esteri spesso ignari dei fatti e vittime essi stessi della frode. Sequestro penale dunque per 550mila confezioni di prodotto in cattivo stato di conservazione o scaduto e amministrativo per 250mila confezioni di conserve con etichette ingannevoli.
Coldiretti: colpito il condimento preferito dagli italiani
In un territorio simbolo per la produzione della vera pummarola italiana l'importante operazione realizzata dalla Guardia di finanza dimostra l'efficacia dell'attività di controllo a tutela della salute dei cittadini e dell'immagine del made in Italy in Italia e nel mondo. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento al sequestro di 800 mila scatolette contenti di conserve di pomodoro da parte delle fiamme gialle a Scafati nell'agro sarnese noverino. Il rischio di smercio di prodotti senza i necessari requisiti sanitari su prodotti che sono il simbolo dell' agroalimentare italiano assume un valore che va ben al di la della situazione specifica e va per questo combattuto con decisione.
Con i rincari nei prezzi degli alimenti aumentano i rischi di frodi e sofisticazioni nel precisare che si tratta di un crimine particolarmente odioso perché si fonda soprattutto sull'inganno nei confronti di quanti per la ridotta capacità di spesa sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti. Il pomodoro è il condimento maggiormente acquistato dagli italiani che, secondo i dati Ismea Ac Nielsen, spendono per i consumi casalinghi ben 442 milioni di euro per acquistare oltre 545 mila tonnellate di pomodori in scatola o in bottiglia. Ogni famiglia durante l'anno acquista almeno 31 kg di pomodori trasformati e, a essere preferiti, sono stati nell'ordine i pelati (14 Kg), le passate (11 Kg), le polpe o il pomodoro a pezzi (5 Kg) e per ultimo i concentrati e gli altri derivati (1 Kg).
fonte Agi
http://www.italiaatavola.net/articoli.asp?cod=6201Operazione di ca 2 mesi fa ma che fa capire come il malaffare sia in agguato nel campo alimentare
ciao