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Nascita dei puledri e allevamento dei cavalli 
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Sez. Cavalli
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Abbiamo parlato dell'imprinting ai puledri. Proviamo ad accennare brevemente.

Ci sono molti che sostengono che se il puledro appena nato familiarizza con l'uomo tutte le fasi successive saranno facilitate. Questo familiarizzare si sostanzia nel "toccare" il puledro appena nato, quando non si è ancora alzato, in ogni parte del suo corpo, ripetutamente, molto a lungo. Addirittura prendere una di quelle buste di plastica e passarla su tutto il corpo producendo il tipico rumore di quelle buste.

Si chiama "imprinting", il puledro appena nato coglie dei rumori, degli odori, dei segnali. La madre, i rumori che ci sono intorno, l'odore del latte. Sono le cose che assimila e conserverà per tutta la vita.

Se in quei momenti in cui "assimila" ogni cosa sente il nostro odore, i nostri rumori, lui ci assocerà a delle cose per lui familiari. E' un pò la teoria delle oche di Conrad.

Credo che questa teoria sia efficace, ho idea che si basi su teorie fondate.

Però personalmente non ho mai provato. Quando nasce il puledro ha un sacco di cose da fare, alzarsi, mantenere l'equilibrio, trovare la mammella, prendere il latte, fare i suoi bisognini, e impiega qualche ora a fare tutto questo. La madre è apprensiva e si cura il suo piccolo con grande affetto e attenzione.
Credo sia giusto lasciare a loro due quei momenti. In quei momenti il puledro deve imparare a vivere, e non è poco, e prima impara e prima è fuori pericolo.

Ma questo è solo il mio parere.

Io mi limito a guardare, gustando quei momenti, avendo cura di intervenire solo in caso di necessità (ad es il puledro potrebbe scivolare, cadendo, fuori dalla staccionata e non riuscire a rientrare).

Insomma di solito io me ne vado quando il puledro ha fatto tutte le sue cose e, ormai bello soddisfatto, fa la prima rallegrata, che normalmente finisce con un capitomboolo dal quale il piccolo si rialza senza troppi problemi.

Di solito a quell'ora il sole è alto. Vado a radermi, doccia, lavoro.

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22/04/2010, 9:47
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A questo punto il puledro, salvo complicazioni particolari per le quali bisogna sempre consultare un bravo veterinario, non deve far altro che poppare, crescedre e giocare.
E' inutile mettere dentro la sera il puledro e la mamma: i cavalli sono nati liberi, la stalla l'ha inventata l'uomo.

Ci sono alcuni fenomeni che è bene però conoscere. Circa dopo 10/15 giorni dalla nascita la cavalla andrà in calore, entrerà cioè nella fase in cui accetterà di nuovo lo stallone. Contestualmente a questo avvenimento il puledro andrà in diarrea. Nulla di grave, nel periodo del calore la cavalla produce un latte più focoso che provoca una diarrea al puledro. Questa non è una cosa della quale ci dobbiamo preoccupare, dobbiamo invece preoccuparci, e molto, se la diarrea compare indipendentemente dal calore della madre, o se prosegue a lungo dopo il calore stesso. In questi casi è bene chiamare un veterinario, capire la causa della diarrea e rimuoverla in quanto, se non risolta, il puledro potrebbe anche morire.

Poi ai due, tre mesi potremo sverminare per la prima volta il puledro, da ripetere poi due, tre volte l'anno, e, a tre mesi circa, fare il primo vaccino antinfluenazale e antitetanica, da ripetere dopo 4 settimane e poi un volta l'anno.

A sei mesi il puledro, che nel frattempo avrà cominciato ad integrare gradualmente il latte della madre con fieno e granaglie, potrà essere, volendo, svezzato. Cioè separato dalla madre.

Personalmente, salvo il caso della vendita, non tolgo il puledro dalla madre, sia per la difficoltà di gestire animali in due recinti separati, sia per il fatto che non vedo la necessità di questo "svezzamento", la natura non lo prevede, e quindi io non lo faccio, salvo il caso appunto della vendita del puledro stesso.

Se non lo vendiamo, a due, tre anni potremo passare alla fase di doma ed addestramento. Per questo rimando, per chi volesse, al topic "Doma e addestramento del cavallo " sempre nella sezione cavalli.

E con questo credo di avere esaurito l'argomento "nascita dei puledri ed allevamento dei cavalli"

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22/04/2010, 9:52
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grazie dei tuoi preziossissimi consigli (aspettando alte puntate sulla gestione dei cavalli). aspettiamo anche una libro illustrativo :lol:
ciao e grazie

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Il valore della vita non sta nella lunghezza dei suoi giorni, ma nell’uso che se ne fa: si può vivere molto a lungo, ma molto poco.

Megghiu co picca godiri ca cu assai triuliari


23/04/2010, 10:54
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horse87 ha scritto:
grazie dei tuoi preziossissimi consigli (aspettando alte puntate sulla gestione dei cavalli). aspettiamo anche una libro illustrativo :lol:
ciao e grazie



:) :) :) :) :)

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24/04/2010, 8:40
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Questa è nata venerdi notte!

Per la prima volta ho fatto nascere in box un puledro, troppa pioggia e troppo fango!!! La foto è scura (telefonino) però guardando bene si vede che il puledro non è ancora totalmente uscito dalla placenta ma si è portato a tiro della madre che gli stà annusando il muso
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Ed eccola sabato mattina
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25/04/2010, 6:58
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Salve Gianni, ho trovato interessante che hai scritto la tua esperienza di allevamento, così come il topic dell'addestramento del cavallo, ancora non sono riuscito a leggere proprio tutto, ma ti faccio i miei complimenti.

Mi permetto di fare un piccolo appunto circa:

gianni1 ha scritto:
E' passato l'inverno, l'avremo passato, tra l'altro, a "gustarci" la pancia che cresce della nostra cavalla gravida. Avremo anche ceduto alle sirene che ci hanno parlato del mangime per le fattrici, perchè vogliamo dare il meglio alla nostra cavalla.
Spesa inutile a mio avviso, come già detto, in quanto un buon mix di cereali schiacciati nelle giuste quantità risolve brillantemente il problema senza perderci dietro a tutte le proposte del "mangime per la fattrice, quello per lo stallone, quello per il puledro nella fase dello svezzamento, nella fase della crescita, dello sviluppo ecc", ripeto, un buon mix di cereali è ottimo per i nostri cavalli.


Non sono completamente d'accordo.
Come ben saprai negli ultimi 3 mesi di gravidanza i fabbisogni aumentano (rapida crescita del feto, latte, ecc), e in questo periodo oltre a del buon fieno puo starci anche il mix di cereali di cui parli, quello che però aggiungerei è un'integrazione minerale e vitaminica per far fronte alle nuove prossime produzioni di latte e calo fisiologico/debilitazione della fattrice.
Mentre nel periodo che va dal parto fino allo svezzamento (6 mesi circa) oltre alla sopracitata integrazione che in questa fase è molto importante, sarebbe opportuno alzare un po le proteine (fino al 13% di pg) inserendo ad esempio della farina di soia o altro che apporti proteine nobili.

In seguito il discorso di integrazione minerale e vitaminica sarà ancora più importante nell'alimentazione del puledro, come che riceva una razione adeguata ai suoi alti fabbisogni azotati, e gli aminoacidi essenziali (in particolare lisina), arrivando fino al 16% di pg, usando alimenti con buona digeribilità, tutto questo, tra l'altro, per favorire lo sviluppo musco scheletrico e di tutto il suo potenziale genetico.

A rileggerci presto.

Ciao


26/04/2010, 17:47
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Che ti devo dire Rallyman, è probabile che tu abbia ragione!

D'altra parte io non sono ne un veterinario ne un nutrizionista ne ho la pretesa di dire verità inconfutabili o di fare considerazioni scientifiche, come detto ampiamente all'inizio della discussione.

Onestamente non so districarmi tra le percentuali che così precisamente tu indichi, circa il fabbisogno di quel tale componente o di quel tal altro. Su questo fronte mi sembri molto più preparato tu. (Approposito, sei un veterinario oppure un esperto di nutrizione animale?)

Io, ripeto racconto solo la mia esperienza. Allora reputo che un'esperienza si possa meglio raccontare con delle immagini. Così posto qualche immagine di puledri in lavoro cresciuti da me, oppure uno stallone, o le cavalle gravide quest'inverno, o due puledrine, una di una settimana e l'altra di tre giorni.

Allora, la considerazione che faccio io è questa: non lo so che percentuale dei vari componenti hanno assimilato, ma guardandoli mi pare che ne abbiano assimilati quanti ne bastano!

Dirò di più: confrontando i miei puledri con quelli di altri molto più attenti di me alle varie percentuali non sono mai rimasto deluso dai miei, anzi ;) ;) ;)


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27/04/2010, 21:55
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E da un anno che ho una fatrice Giarina e una cavallina,(sono alla prima esperienza)il 29.04.2010 è nato un puledrino,come bisogna comportarsi con il nuovo arrivato?


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Commento file: dopo qualche ora dalla nascita
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04/05/2010, 14:09
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Complimenti Marghe, bel puledrino, ha la faccia simpatica :D

Allora, come bisogna comportarsi? Direi che non è difficile, la mamma sa già tutto, lui passerà il tempo a poppare, correre e dormicchiare.

Noi cosa dobbiamo fare?

Se è nato fuori ed ha un riparo adeguato ed uno spazio sufficente possiamo lasciarlo li giorno e notte, oppure metterlo dentro la notte se la mamma è stata sempre dentro la notte. Insomma regolati tu senza modificare in maniera sostanziale le abitudini della mamma.
Poi cerca di toccare il puledro, con calma, senza spventarlo ne preoccuparti se è guardingo. E' normale, cerca di andargli vicino lentamente e piano piano vedrai che prenderà confidenza.

Ciao e in bocca al lupo

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04/05/2010, 14:27
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Grazie Gianni " del bel Puledrino" è proprio bello, ha iniziato ad annusarmi e cerca anche di venirmi incontro,lo accarezzo,cerco di toccarlo il piu possibile,ma il problema è la mamma che mi fa un po di paura,ha visto come tratta l'altra figlia di un anno, la manda via a morsi..e quando il puledrino cerca di avvicinarsi inizia a fare gli stessi versi che fa con la figlia,praticamente non vuole che lo tocchi,ma leggendo sul forum ho appreso che bisogna toccarlo ,accarezzarlo per far si che si abitui al contatto umano.L'altra sera mentre lo accarezzavo ha messo in bocca la mia mano e tentavo di stringerla ,bhe devo dirlo è molto ficcanaso,sara la curisità di tutti i cuccioli.


04/05/2010, 16:16
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