Grazie, gentile Michele! Le "antiche saggezze e particolarità" da lei richiamate dovranno essere messe a disposizione dei giovani che vorranno intraprendere attività primarie (agrosilvopastorali) in aree marginali.

L'Italia non deve farsi spogliare del proprio antico, ricchissimo patrimonio di cultura e di tradizioni nei comparti agricolo, zootecnico e forestale.

Ecco un'interessante gara di aratura di precisione a trazione animale:

http://www.youtube.com//watch?v=ZKkSkP7qznI" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank

e sarebbe bellissimo che, tra le tante "uscite" (notare il virgolettato) dello stato, una di queste fosse dedicata al recupero ed al mantenimento in vita di quelle tradizioni che hanno "fatto" il nostro popolo, se questo poi può rappresentare l'opportunità di garantire ai nostri giovani un futuro, altro dall'appiattimento economico finanziario che ci viene imposto "dall'alto", Beh....ben venga a maggior ragione.
la storia di un popolo è importante già di per se (a prescindere da qualunque altra valutazione), se il suddetto popolo vuole mantenere la propria identità, non credete?
ciao michele

Vari tipi di trazione animale in una manifestazione di carattere divulgativo:

http://www.youtube.com/watch?v=JZ7gqpS2tCo" target="_blank

Quanti interventi interessanti!!!
Vorrei commentare alcune vostre frasi, e per questo mi avvarrò del "copia&incolla", non me ne vogliate...

Non credo si tratti di sentimentalismi, perchè se così fosse asseriresti che chi attacca un aratro al proprio cavallo non gli vuole abbastanza bene...o magari non gliene vuole quanto tu ne vuoi ai tuoi...
Si tratta di scelta, di punti di vista, differenti e sacrosanti per questo: tutto voglio tranne muovere una critica a questa tua affermazione, ma solo vorrei sottolineare che "non si tratta del bene che si vuole ai propri animali", ma delle scelte...degli uomini...e delle situazioni DIVERSE che sono di contesto all'avere un cavallo.
Il Bardigiano, animale che mi piace moltissimo, è certamente adatto a determinati lavori agricoli, correggetemi se sbaglio ma è stato selezionato anche per tali lavori...se tu avessi avuto un Maremmano e gli avessi voluto fare il medesimo lavoro (parlo di lavoro agricolo leggero) avresti avuto non pochi problemi e certamente l'animale avrebbe avuto i suoi.
Ricordo che il Bardigiano è un meso-brachimorfo con struttura predisposta a tali lavori.
Una crudeltà (ripeto) sarebbe far fare tali lavori ad altri animali con differente struttura
Passiamo poi al "bicchiere di nafta, o poco più".
Frequento questo forum da tre anni e mezzo, e più di una volta ho partecipato (ed alimentato) discussioni che trattassero proprio dell'inquinamento dei trattori e di come "arginare" il problema: c'ho preso del matto e del fanatico a dire che secondo me la trazione animale INTEGRATA poteva rappresentare UNA SOLUZIONE, ma evidentemente qui ho trovato altri "matti" che la pensano come me, e per la prima volta dopo anni mi sento a mio agio a parlare liberamente.
Il bicchiere di nafta è molto relativo, e appunto cambia da trattore e trattore, lavoro e lavoro: non so quanto tu sia pratico dell'argomento, ma posso assicurarti che ci sono trattori (sopratutto vecchi trattori) che consumano "un fiasco di nafta" solo per mettersi in moto...figurati per il tiro .
Prima del bicchiere di nafta potremmo interrogarci sull'approccio che noi abbiamo con i lavori agricoli: intanto una buona cosa sarebbe OTTIMIZZARE le lavorazioni, e quindi muovere il trattore solo quando è realmente necessario, evitando magari di tenerlo acceso per intere "mezzore" solo perchè "potrebbe servire nuovamente".
Si potrebbe cercare di avere trattori che consumino meno...
Si potrebbe cercare di evitare potenze non idonee ai lavori richiesti alle nostre macchine, e quindi fare attenzione ad esasperare trattori sottopotenziati o a non sfruttare trattori sovapotenziati...
E magari si potrebbe integrare il lavoro agricolo anche con la trazione animale.
Piccoli spostamenti in azienda...per esempio: invece di accendere il pickup o il trattore, il nostro amato cavallo potrebbe spostarci all'interno dell'azienda.
Per esempio potremmo farci aiutare nel trasporto delle ballette di fieno e di paglia con carri ADEGUATI alla sua capacità di tiro...e la medesima cosa potrebbe essere fatta con la legna, evitando carri stracarichi come tu dicevi.
E perchè no, l'aratro: io sono favorevolissimo all'impiego del cavallo per l'aratura delle viti o magari anche dell'orto.
Vedi, solo utilizzando in queste piccole occasioni, pensa a quanti "bicchieri di nafta" si risparmierebbero...pensaci bene, senza vedere "la sofferenza" dell'animale, ma con adeguata e misurata proporzione tra la sua stazza, la sua età, ed il tiro.

Ma sopratutto vorrei concludere questo mio intervento quotando un'altra affermazione che GMF ha fatto, sottolineando che non si tratta di un OT ma anzi di una considerazione perfettamente inerente alla discussione in atto.

ed appunto...

Concordo con GMF!
Ciao
Tosco

La ringrazio, gentile Tosco, del suo contributo davvero utile a questa discussione.

Al concetto di trazione animale abbinerei anche quello di trasporto a soma. Vediamo insieme il seguente bel documentario amatoriale in due parti:

http://www.youtube.com/watch?v=OyoMc6OsXNw" target="_blank

http://www.youtube.com/watch?v=nU3MRO0c6Xc" target="_blank

uno dei dubbi che ho sulla trazione animale al posto di quella meccanica e' la praticita' d'uso...
cioe', se ad esempio devo spostare qualcosa all'interno dell'azienda:

col pickup o motocarro entro in cabina, metto in moto e via...

col trattore salgo, metto in moto, perdo 10 minuti per agganciare il rimorchio (se sono da solo) e via

col carro tirato dal cavallo devo prendere il cavallo, spazzolarlo bene, bardarlo accuratamente, controllare che sia tutto sistemato a dovere, portarlo alla rimessa, attaccarlo al carro e poi, con un mezzo lungo 8 metri e che fa' 5-6 km all'ora, posso andare...

Ora... io sono molto nostalgico dei vecchi tempi in cui giravano i cavalli attaccati ai carri... e personalmente mi piacerebbe moltissimo farlo anche io...
ma oggettivamente lasciando da parte la passione per il cavallo, la vedo dura specie con i tempi magri che corrono anche in agricoltura, potersi concedere il lusso di usare un mezzo che fa' perdere tanto tempo in operazioni che con i mezzi a motore richiedono solo un giro di chiave...

Secondo me dove il cavallo/mulo puo' avere ancora senso e' nelle operazioni di esbosco in posti non raggiungibili dai trattori o nelle vendemmie in vigneti impervi ecc...

gia' sul discorso dell'aratura ci sarebbe da discuterne... in certi tipi di terreno si puo' fare, in altri tipi di terreno piu' pesante, tipo quelli argillosi ecc. i cavalli si massacrano di fatica, quindi o si usano i buoi o si usa il trattore

Ed allora forse la Rivoluzione andrebbe fatta partendo dall'approccio che si ha con la vita stessa......
Intanto integrare la trazione animale sarebbe un primo passo

Ritengo che siano auspicabili ricerche, studi e sperimentazioni su varie, possibili modalità di trazione animale integrata in piccole aziende situate in aree marginali. Di tali aziende occorre evitare la definitiva scomparsa, mediante facilitazioni fiscali e tariffarie ai giovani - soprattutto se coppie di coniugi - i quali intendano stabilirvisi e praticarvi forme di agricoltura e allevamento di sussistenza. Lì non bisogna cedere!

ci sto andando cambiando lavoro e oggi sono cocchiere di chianti http://www.cocchieridichianti.com" target="_blank
e fatto un corso sulla trazione animale fatto con successo che vorremo replicare e poi sto sistemando un calessino per andare a prendere i figli a scuola.

evviva

e per chi non li conosce ci sono migliaia di movimenti in italia e ne mondo che parlano delle sane altenative al petrolio e quanto ne deriva.

su questo non c'e' dubbio... ma e' la nostra civilta' che deve cambiare, perche' allo stato attuale siamo veramente in una situazione di sopravvivenza stentata e frenetica in cui rallentare i ritmi e preoccuparsi del benessere proprio e collettivo e' un lusso per pochi.

e sopratutto bisognerebbe (e qui sta' il difficile) che la gente cambiasse mentalita'... perche' come ho gia' detto, se oggi uno tenta di muoversi in ambito urbano con un mezzo a trazione animale si trova subito alle prese con le ostilita' di abitanti, automobilisti e politici...

Emblematico ad esempio il caso di un paese di cui sentivo parlare tempo fa' in cui c'erano ancora i mulattieri che portavano la legna da ardere in paese... ad un certo punto si e' insediato un sindaco che ha pensato bene di vietare la percorrenza con gli animali su tutto il territorio comunale... se non cambiano queste mentalita' e' tutto inutile.