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ERBA DI MONTAGNA FASCIATA 
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Io avrei un piccolo problema da due anni ho comprato una mountainsilos per poter fasciare l'erba del secondo taglio. Ad ottobre sono ancora col secondo taglio dato che i miei prati sono ancora con erba autoctona, dunque un minimo di 10 settimane da un taglio all'altro e riuscendo a seccare in primi prati fino a settembre i successivi tra la rugiada e le poche ore di sole dalle 4-5 al giorno sono costretto a tenere il fieno 4-5 giorni all'aperto con costi finali di lavorazione troppo alti. Fino a 2 anni fà usavo appendere il fieno in un essiccatoio tipo montano tipo austriaco per chi non lo conosce sono delle stanghe di abete dove si appende il fieno a mazzi essiccandolo con l'aria. Ora dato un pò il tempo a mia disposizione e la fatica ho deciso di modernizzarmi un pò, il problema che non riesco ad ottimizzare l'acidità dell'insilato e mi ritrovo con un prodotto che mi dà troppa carica batterica. Quest'anno, dopo aver buttato via molte balle l'anno scorso, ho provato a fare l'insilato con secondo taglio più fresco e con un essiccamento del 50% circa però ho sempre la contaminazione della terra data la grande presenza di grillotalpa. Ora vorrei sapere se la mia soluzione è esatta o devo aggiungere qualche prodotto chimico per poter abbassare l'acidità dell'insilato per aver più acido lattico.


04/10/2009, 19:16
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prodotti x acidificare ce en sono in giro , sia per mais e che fieno sopratutto x erba medica.

si monta l'apaprato sopra al rotopressa e con uan pompa eletrica (tipo quelle che si usano per il diserbo contembparaneo alal semina del mais)lo spuzza sopra l'andana le de lfieno all'ingresso della camera di compressione

secondo me e' un insufficiente pressione e ti rimane dentro dell'aria.

che rotopressa hai ? e come funziona la mountaine silos per fasciare le rotoballe?

che composizione di erbe ha il tuo fieno : poa? festuca? dactilis? loluim? trifolio? erba medica?

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04/10/2009, 19:51
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ciao, ma sei in montagna, ma quanto alta?
perchè il secondo taglio a ottobre mi sembra abbastanza anomalo....
comunque probabilmente non riesci a pressare bene un prodotto probabilmente molto verde.
io fascio il quarto taglio, am lo lascio appassire il più possibile, in pratica lo passo col girello due volte.
se lo fai appassire bene avrai anche molto meno inquinamento di terra,in quanto non si attacca all'erba bagnata


04/10/2009, 22:18
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Son a 850 m. s.l.m. però è come se fossi a 1300 m. data la conformazione della zona. Le stagioni da noi sono molto strane: neve fino a fine marzo anche a metà aprile, mese di maggio che non fà tanto caldo ed inizio fienagione quasi ogni anno dopo il 10 giugno, poi regolarmente arriva il scirocco e per un buon mese piove sempre dunque si finisce il primo taglio a inizio agosto quando va bene e poi per completare in agosto arriva l'umidità dalle montagne e così anche in quel mese piove sempre.
Io lavoro in una fabbrica e devo far concidere i tempi di fienagione con il lavoro e ogni sabato o domenica è quasi sempre brutto tempo e lavorando solo con falciatrice e rotoballa da applicare al motocoltivatore non posso falciare più di tanto ed il massimo che falcio è circa 5000 mq. quando sono a casa perchè per lavorarlo con il rastrello o il ranghinatore è già un buon pezzo. Tante volte hai un bel pezzo a terra e viene brutto tempo ed allora bisogna fare i mucchi e coprirli con i teli, altro lavoro in più, e non si riesce ad andare avanti. Dopo c'è la lontananza dei prati che porta ad aver macchine in un posto ed il prato a 2 km. e, dunque se non finisci prima quel prato non ti puoi spostare. Per ultimo un 40% dei terreni lo devo falciare con il decespugliatore e lavorarlo esclusivamente a mano con il rastrello tirandolo giù sopra dei grandi teli. Dunque come puoi capire per falciare 3 ha. mi ci vuole molto tempo sia a me che agli altri allevatori. Il problema del secondo taglio è che serve per poter risparmiare nei mangimi data le sue caratteristiche molto aromatiche, infatti non nè puoi abusare più di tanto circa 5 kg. a testa per pasto controllando sempre il latte per non aver infiammazioni ed interrupendo subito la somministrazione in caso positivo.
La composizione del prato è molto varia e, dietro le ultime analisi su di un mq. si possono trovare anche 50 tipi diversi, con leguminose, erba medica, trifoglio, molti tipi di fiori ed anche ortiche, quest'ultime buone per mungere ed anche ricercate dalle mucche quando sono secche. Dunque per essiccare questo foraggio ci vuole molto tempo, una media di 3-4 giorni con molto lavoro perchè ogni sera bisogna fare le file ed l'indomani tornare a spandere per via della rugiada mattutina anche d'estate.
Riguardo alla rotoballa se l'erba è abbastanza verde e non molto alta massimo 20 cm. riesco a pressarla abbastanza bene se invece imballo fieno secco funziona con un cuore tenero e la pressatura avviene quasi esclusivamente all'esterno questo per farsì che circoli sempre aria all'interno e non si formino muffe o polveri che non fanno bene alle mucche. Questo tipo di macchina è studiata apposta per il fieno di montagna dove non tutte le erbe hanno lo stesso tempo di essiccazione dunque con problemi per la conservazione durante l'inverno però rispetto a 6 anni fà quando facevamo ancora tutto a mano ho guadagnato molto tempo però la qualità del fieno è un pò più scadente data la perdita non indifferente di sostanze con l'uso delle macchine cosa che non succede con i rastrelli ed anche per portarlo sullo stavolo si usava fare delle balle a mano e legarle con delle corde ed infine intassarlo con la forca dunque il maltrattamento del fieno non c'era, i fiori e le sementi restavano quasi tutte attaccate all'erba ma come si dice non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.
Comunque ti ringrazio per il consiglio mi informerò nel mio consorzio agrario che tipo di prodotto poter usare perchè se il tempo resta buono posso ancora falciare 3 pezzi.


05/10/2009, 8:58
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ti faccio i comlimenti sbeba , fatico io in collina , ma tu fatichi 5 volte me..

e riescia stare dietro a 2 lavori contemporaneamente.
soluzioni che risolvono definitivamente il problema non sono in grado di dartele , perche tu avessi dei terreno meno scoscesi e superfici un po piu ampie , potresti azzardarti in un mini essicatoio ada ria forzata , coem fanno in baviera , ma li ci sono altre condizioni economiche tempo fa avevo seguito dei progettidove riuscivno a recuperare l'acqua calda da impianti industriali , che altrimenti andava persa ( in inverno la riutilizzavano per il riscaldamento delel case..) in altricasi utlizzano il cippato..

il fatto che i rotoli ammuffiscono , e perche il motocoltivatore non ha abbastanza potenza per serrare l'erba , la rotopressa e' a camera fissa , e comprime il fieno silosolo sul bordo esterno.
in pianuta si utilizzano le rototresse a volume variabile , e per farti un idea , a volte i 120cv hanno poco fiato .

qui si usava mischiare il fieno con la paglia di grano , di certo se e' secco migliora la conservabilita, fermentando meno

una domanda , non puoi insilarlo in trincea?

sul fatot di avere difficolta a desilarlo si puo torvare al quadra

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05/10/2009, 19:57
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E' ben fatica quando faccio fieno con il turno di mattina mi sveglio alle 3 e mezza alle 5 sono a lavorare in fabbrica fino alle 13 e poi nei prati fino lle 9 di sera invece quando ho il turno al pomeriggio inizio alle 6 in stalla e poi nei prati fino alle 11 e mezza e poi via a lavorare fino alle 21 in fabbrica. Dunque sono sacrifici ma è l'unico modo che conosco per rilassarmi e quando sono nel prato a spandere con il rastrello sono l'uomo più contento della terra. Io uso un motocoltivatore diesel con 13 Cv. e presso fino al massimo della potenza e se una balla di secco pesa circa 20 Kg. con l'insilato pesa sui 40-45 Kg. dunque penso di pressarla abbastanza dato che nel cuore non riesco ad entrare con le dita per poterla togliere dalla rotopressa. Il problema della trincea era già stato affrontato dai miei vicini ma, dato che le stalle da noi hanno una media di 2-3 capi non si aveva un consumo così eccessivo e si formavano spesso muffe e, grande problema è che non c'è lo spazio dato il frazionamento dei terreni con proprietari andati all'estero e non più rintracciabili, per esempio falcio un prato di400 mq. con più di 30 proprietari, dunque anche l'acquisto è impensabile in queste situazioni. Comunque quest'anno ho provato a fare le balle solo con il secondo taglio e con erba molto fresca cercando di pressarla più possibile e con una essiccazione circa al 50% sperando che sia giusto e seguendo i consigli del prof. Borreani venuto da noi a fare un convegno sui metodi di conservazione dei foraggi. Comunque sono contento di essere in contatto con qualcuno che può darmi consigli perchè da noi si dice "fino alla bara s'impara". Mandi. (Mandi è il nostro saluto in Friuli che vuol dire nelle mani di Dio).


05/10/2009, 22:17
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scusa,ma se hai quelle dimensioni, non ti conviene dargliela verde?
se sei del friuli prova a contattare l'utente rosicpeter che sta in montagna anche lui


05/10/2009, 22:29
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si trova sempre qualcuno che lavora dipiù!
per come la vedo io troppo lavoro per poche bestie, ma le condizioni sono particolari.....
mi verrebbe quasi da consigliarti di costruire un essiccatoio, ma credo funzioni bene con il fieno sciolto, con le bellette non so, comunque ti occupa al massimo 4 metri quadri, va a corrente, ma per le tue dimensioni potrebbe anche essere una soluzione intelligente, magari seccare in questo modo quello che non riesci a seccare sul campo.
è di facile ed economica costruzione, ne ho fatti due a scuola, per la granella di mais, puoi seccare qualsiasi cosa, naturalmente non partendo da erba verde, ma sempre da erba semisecca, come riesci a seccare nel campo.
fammi sapere se ti può interessare, non è difficile realizzarlo.
ciao

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06/10/2009, 6:39
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gli essicatoi a d aria calda hanno comunque un limite , e cioe quello dei consumi di energia.

funzionano un po in scala , piu son grandi meno consumano.

io e avevo visti fatti , generando calore bruciando del cippato , con un generatore di aria calda , ma funzionavano un po sul continuo , lasiare 'essicatio a se andando a lavorare ,la vedo rischiosa..

in val varaita , ne avevo vit uno che affinenava l'erba nel cortile , sotto una tettioa , cioe portava a casa l'erba giono per giorno , e un volta secca la buttava nel fienile , non la lasciava pero a contatto col terreno ma ne stendeva uno strato di 20 cm su un graticciato coprendolo la sera con uno diquei teli di tessuto nn tressuto che si usano x le serre .

molto importante e' l'orentamneto della tettioa, deve poter interettare i raggi del sole dalla tarda mattinata fin verso le sei del pomeriggio , avere una parete unica verso nord , ed essere comoda per caricarla e scaricarla..

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06/10/2009, 8:40
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guarda grinto, credo che il nostro amico non si preoccupi tanto del costo, almeno credo, visto che l'incidenza della manodopera è già esagarata, € + € -, comunque ti basta un ventilatore tipo bruciatore a gasolio, e un generatore di calore, che può essere di vario tipo: stufetta da bagno elettrica, stufa a legna pellet cippato ecc, l'importante è riuscire a canvogliare l'aria calda sotto l'essicatoio, poi lo fai con delle assi di legno o altro, anche bancali con sopra un telo..... non è importante il materiale, ma la riuscita del prodotto. questa è una cosa che io non farei mai, ma le condizioni di numeri e tipicità del lavoro possono valorizzare un sistema a mio parere meno costoso e impegnativo che fasciare o ammuffire il fieno.
porti a casa l'erba semisecca con il rimorchio, la metti nell'essicatoio, se è ben fatto la puoi togliere man mano da sotto quella secca e lo carichi da sopra con quella "verde" a ciclo continuo tipo industriale..... che tecnologia eh
ciao fammi sapere che ne pensi

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