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vincolo di inedificabilità 
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Iscritto il: 09/01/2010, 15:29
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Buongiorno, ho un terreno agricolo di 16 ha in conproprietà con mia mamma e mio fratello in una zona dal clima favorevole, questo terreno è fino ad ora in affitto a mio zio. Avendo mio marito perso il lavoro dove abitavamo abbiamo venduto casa per aprire un'azienda agricola sul terreno e costruire un'abitazione per la nostra famiglia. Nonostante fin'ora il Comune diceva che l'unico vincolo per l'edificabilità era la qualifica di IAP ora nell'ultima visita del nostro geometra si sostiene che viene fatto un frazionamento e che quindi potremo costruire solo fra 5 anni (tra l'altro io ho già cominciato a mandare i bambini a scuola in quel Comune spendendo tempo e gasolio). Noi apriremmo la nostra azienda orticola su 3 ha (una particella più parte di un'altra)lasciando il resto ancora in affitto a mio zio. Se quello che dice il Comune è vero come potremmo evitare il frazionamento?Prendendo in affitto tutti i 16 ha ? Oppure prendendo in affitto particelle intere ? Ringrazio per l'aiuto, la situazione è sconfortante soprattutto quando ho visto tante case fatte da chi la terra non l'ha mai coltivata davvero invece noi vogliamo veramente dedicarci a questa attività.
Susanna


17/02/2010, 11:09
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Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Non capisco cosa intendi dire quando scrivi: "nell'ultima visita del nostro geometra si sostiene che viene fatto un frazionamento.."
Ciao,
Marco

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17/02/2010, 22:10
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Iscritto il: 09/01/2010, 15:29
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Perchè prima di cambiare paese,scuola, casa ci siamo informati (o almeno credevo) se il progetto era fattibile, cioè azienda agricola+ casa, ormai è passato un anno dalla nostra decisione definitiva di cambiare dopo un'altro anno passato a pensarci. In comune eravamo già andati per capire se avremmo potuto fare una casa per la nostra famiglia e ci rispose che il vincolo secondo lui era avere la qualifica di IAP. Ora devo capire cosa intendono per frazionamento Mio marito è della Rep. Ceca per cui non si destreggia bene tra la burocrazia...Comunque oggi ho telefonato a CIA FBI... :lol: no scherzo, Comunque domani andrò a parlare alla Coldiretti eppoi ho avuto da un ragazzo della CIA il nome edel responsabile per la Regione Marche della Legge 13 che dovrebbe essere quella che regola queste cose. Quindi continuerò ad informarmi...stavo già per registrare i contratti ed aprire la P.IVA ma dovrò rimandare ancora...


17/02/2010, 22:39
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le leggi sulla edificabilità sono regionali quindi giustamente devi rivolgerti a tecnici o associazioni della tua regione (o sperare che qualcuno qui sia delle marche).
Stefano

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Agronomo: direttiva nitrati, autorizzazione integrata ambientale, psr, edificabilità, biologico


19/02/2010, 17:26
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Iscritto il: 19/02/2010, 12:52
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Ciao! Oltre ad essere un coltivatore sono anche Ingegnere.
Per la costruzione in zona agricola devi recarti presso il tuo Comune e farti dare le previsioni delle Norme Tecniche di Attuazione.
Solitamente in quasi tutta Italia l'unico vincolo è la volumetria che su tre ettari di terreno ti porterebbe a circa 300 mq edificabili.
Eventuali vincoli di inedificabilità potrebbero venire da ulteriori caratteristiche del sito (presenza di terreno franoso, faglie sismiche, vicinanza di fiumi), ma anche questi li conoscono bene al Comune (carta dei vincoli).
Verifica che sul lotto non siano già costruite altre case.
Il titolo di imprenditore agricolo a titolo principale serve solo ed esclusivamente per non pagare al Comune oneri Concessori.
Spesso i comuni mettono su internet il piano regolatore.
Se ti servono informazioni chiedi pure!!


19/02/2010, 17:38
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La presenza di un affittuario non incide sull'edificabilità dei suoli che è strettamente legata alla consistenza del suolo e non alla persona che lo usa.
Il frazionamento non necessita per eseguire progetti, necessita solo per dividere terreni o censire fabbricati.
T.U. 380/2001


19/02/2010, 17:45
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Iscritto il: 09/01/2010, 15:29
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Ciao! Dal punto di vista idrogeologico non ci sono problemi e neanche c'è già un'abitazione sul terreno. Sono stata all'ufficio per le politiche agricole della Regione e infatti non sussiste neppure il frazionamento...per fortuna!!! Però mi hanno consigliato di partire con due particelle intere e arriveremmo a 4 ha e di rifare il contratto di mio zio perchè è una scrittura privata e non va tanto bene, magari con una scadenza di 5 anni...lui non era tanto contento...Quindi dovrei rimandare ancora l'apertura della P. IVA finchè non sistemo questa cosa oppure cominciare così con 3 ettari per la mia nuova azienda e un contratto per i restanti 13 che in teoria arriverebbe al 2019 con affitto di soli 1800 euro. Che mi consigliate, inizio o aspetto(chissà quanto ci metterò a smuovere lo zio e se mi chiede una buonauscita)?


20/02/2010, 21:46
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L'affitto non prevede buona uscita.
Se hai la disponibilità dei 3 ettari e ti bastano 300 mq io comincerei


21/02/2010, 18:38
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Sez. Aspetti Legali in Agricoltura
Sez. Aspetti Legali in Agricoltura

Iscritto il: 22/05/2008, 15:13
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Ilgattoelavolpe ha scritto:
Perchè prima di cambiare paese,scuola, casa ci siamo informati (o almeno credevo) se il progetto era fattibile, cioè azienda agricola+ casa, ormai è passato un anno dalla nostra decisione definitiva di cambiare dopo un'altro anno passato a pensarci. In comune eravamo già andati per capire se avremmo potuto fare una casa per la nostra famiglia e ci rispose che il vincolo secondo lui era avere la qualifica di IAP. Ora devo capire cosa intendono per frazionamento Mio marito è della Rep. Ceca per cui non si destreggia bene tra la burocrazia...Comunque oggi ho telefonato a CIA FBI... :lol: no scherzo, Comunque domani andrò a parlare alla Coldiretti eppoi ho avuto da un ragazzo della CIA il nome edel responsabile per la Regione Marche della Legge 13 che dovrebbe essere quella che regola queste cose. Quindi continuerò ad informarmi...stavo già per registrare i contratti ed aprire la P.IVA ma dovrò rimandare ancora...

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gentile utente del forum,
in massima parte concordo con le risposte già in Suo possesso. Presumo, pur non conoscendo la fattispecie concreta, che il terreno sul quale insiste il Suo immobile abbia una destinazione urbanistica e1 e quindi agricola. Alcune legislazioni regionali prescrivono che, in zona e1, possano costruirvi solamente immobili destinati al servizio dell'agricoltura e pertanto che il costruttore (colui che chiede di costruire) debba dimostrare di possedere i requisiti per edificare in zona agricola.
La invito di verificare presso il competente ufficio tecnico del Suo comune

_________________
avv. Ivano Cimatti


22/02/2010, 9:23
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Iscritto il: 19/02/2010, 12:52
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Purtroppo devo dire che non sono daccorto con l'avv. ivano.
Vi sono numerosissime sentenze in merito.
L'edificabilità di un area non può essere assoggettata alla professione del proprietario.
Fermo restando che il fabbricato deve obbligatoriamente restare a servizio del lotto di terreno, chiunque può chiedere di edificare in area agricola.
Io pinco pallino che sono un ingegnere posso realizzare il mio bel fabbricato in area agricola e darlo in gestione all'affittuario del terreno che lo usa per destinarlo a sua abitazione (il vincolo e che chi vi abiti coltivi il lotto!)
Se cosi non fosse, io pinco pallino agricoltore oggi costruisco un fabbricato, fra cinque anni vendo il mio terreno a caio che è elettricista, che debbono demolire il fabbricato?
Purtroppo il settore edile è molto complicato, ma togliendo i casi di speculazione edilizia, lo stato italiano e tutte le regioni, nei limiti consentiti ci consentono di migliorare il nostro fondo agricolo con fabbricati a servizio del fondo stesso.
Cordiali Saluti
Ing. Salvatore


22/02/2010, 11:40
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