Si stava parlando dell'aspetto fiscale, non sanitario.
In ogni caso nella normativa sulla tracciabilità era previsto un limite per piccoli produttori (300 ovaiole) pe ri quali la etichettatura non era obbligatoria.
La rintracciabilità serve per capire da dove arriva il prodotto.. se vado a comprare un uovo in un allevamento avicolo non credo che abbiano quelle di altri..

Mi pare ci sia un limite (numero di uova o di galline) al di sopra del quale c'è l'obbligo di timbratura.
Marco

Qundi se uno e' imprenditore agricolo deve solo contattare l'asl?

l'asl ti assegna il codice allevamento per le ovaiole, l'aspetto fiscale non gli riguarda!

Quindi si va diretti ad asl e basta per ottenere il codice poi si può vendere ai privati e ristoranti senza andare oltre le 70 uova al giorno? Senza controlli di nessun tipo?

si parlava di vendita in azienda, loro devono venire da te.

nessuno impedisce all'asl di fare controlli, anzi, è giusto che ne facciano.

all'asl competono le normative di igiene, benessere animale, alimenti ecc., ma già che vai all'asl chiedi di fare un giro prima di iniziare!

ma come faccio a venderle in modo legale????
certificazione e ecc
grazie a tutti

sintetico sintetico:
registri allevamento all'asl
apri partita iva
rilasci ricevuta alla vendita (se non superi i 7000 euro di volume di affari quando compri devi riferire che sei in regime di esonero e il fornitore si fa autofattura...)

se rimani sotto i 7000 all'anno niente contabilità e niente dichiarazioni o versamenti.. conserva i documenti e basta.

manca qcs?

Questo forum è uno spettacolo di informazioni grazie a tutti!! La vendita per le uova ok ho capito benissimo, volevo chiedere in più per quel che riguada la vendita di galline e oche per il consumo di carne, che ho in mente di proporre ad alcuni ristoranti nella mia zona.. Mi riferisco ad animali vivi, sapete darmi qualche dritta??