regime di esonero è fino ai 7500 euro.. I piccoli imprenditori agricoli con un volume di affari inferiore a 7500,00 euro sono esonerati da qualsiasi obbligo contabile e dichiarativo. Devono solo tenere ordinatamente sia le fatture di acquisto che quelle emesse per suo conto dai suoi clienti.
I piccoli produttori agricoli, cioè coloro che nell'anno precedente hanno realizzato un volume d'affari non superiore a euro 7.000 e costituito per almeno due terzi da cessioni di prodotti agricoli (compresi nella prima parte della tabella A allegata al DPR n. 633 del 26 ottobre 1972), rientrano automaticamente nel regime di “esonero IVA”. Sono esonerati dai seguenti adempimenti:
→ emissione delle fatture di vendita
→ registrazione delle fatture e tenuta della contabilità
→ presentazione della dichiarazione annuale IVA (ed Irap).

Pertanto, gli unici adempimenti consistono nella numerazione e conservazione delle fatture di acquisto e delle copie delle autofatture e non deve essere versato all'Erario alcun importo a titolo di IVA per la vendita dei propri prodotti agricoli. Nel caso di vendita diretta a privati non vi è l'obbligo di emettere né lo scontrino né la ricevuta fiscale. Inoltre l'agricoltore in regime di esonero non è tenuto all'iscrizione al Registro delle Imprese tenuto a cura delle Camere di Commercio (art. 2 della Legge n. 77 del 25/3/1997).

Vi sono diversi casi in cui un contribuente può essere esonerato dalla presentazione di Unico PF 2011, questi vanno dal possesso di determinati redditi a determinate condizioni, al possesso di redditi entro certi limiti e infine alle situazioni generali di esonero previste dalla normativa.
In generale è esonerato dalla presentazione della dichiarazione il contribuente, non obbligato alla tenuta delle scritture contabili, che possiede redditi per i quali è dovuta un'imposta non superiore ad euro 10,33.

Considerato che
- è possibile vendere in azienda senza chiedere autorizzazione al sindaco (per tutte le aziende agricole)
- che sotto la soglia non si devono tenere scritture e presentare dichiarazioni
- che sotto altre soglie il reddito non va dichiarato
- che essendo viene già dichiarato il reddito agrario del possesso della particella
- che sono esonerati dalla presentazione del modello Unico se non si è obbligati a tenere scritture contabili..

io credo che tu possa tranquillamente vendere perchè non fai commercializzazione, tu vendi i tuoi prodotti. un aspetto importante però credo che sia il vendere dove li produci e registrando le vendite su un quaderno, così verifichi a quanto arrivi a fine anno.

ciao!

Caro Saulo,
sei sicuro che il regime di esonero IVA (fino a 7.500 euro) con comporti il rilascio della partita IVA?
Marco

continuo ad approfondire anche io, intanto:

http://www.fiscoetasse.com/approfondime ... icoli.html

l'esonero:

http://www.agricoltura24.com/piccolo-im ... _2637.html

sicuro è una parola grossa!
ciao

Il regime di esonero è uno dei regimi IVA in agricoltura.
Per rientrare (che io sappia) bisogna avere un volume d'affari derivante da attività agricola inferiore a... ma bisogna essere imprenditori agricoli e avere regolare partita IVA.
Tra l'altro, l'allevamento è considerato attività agricola se una parte degli alimenti proviene da terreni aziendali.
Ciao,
Marco

L'esonero vuol dire esonero... L'autorizzazione ad esercitare un'attività non me lo da l'apertura di una posizione IVA. se non devo dichiarare e non devo emettere fatture a cosa mi serve?

Il contribuente esonerato dalla presentazione di Unico PF 2011 per possesso o meno di determinati redditi a determinate condizioni, al possesso di redditi entro certi limiti e infine alle situazioni generali di esonero previste dalla normativa, riguarda tutti i contribuenti, non solo gli agricoltori.

Per la società invece dopo la costituzione l'agenzia delle entrate deve attribuire ad esse un codice fiscale (e non significa che da quel momento sia attiva) ma le persone fisiche un codice fiscale lo han già.

In ogni caso vedete art. 2 comma 3 della legge allegata.

Chiaro che questo non significa esser ein regole con i numerosi altri aspetti che riguardano l'utilizzo dei locali, la trasformazione, il confezionamento dei prodotti, l'utilizzo di personale ecc.

ciao

Per me l'esonero è dal versamento dell'IVA e non dalla richiesta di partita IVA (salvo prestazioni occasionali).
Ecco cosa dicono qui:
http://www.mieliditalia.it/norma_iva.htm" target="_blank

"Ribadiamo che non sono soggetti all'IVA solo coloro che producono per l'autoconsumo familiare, tutti gli altri sono tenuti,appunto, a richiedere il numero di partita IVA ..."

Regime di esonero
L'imprenditore è esonerato da tutti gli adempimenti IVA, deve solo richiedere il numero di partita iVA e conservare le fatture di acquisto e le autofatture.
L'esenzione è valida anche per 1/3 del volume d'affari costituito da prodotti diversi da quelli agricoli.
da "Elementi di economia politica e tecnica commerciale" Rebasti, Nardi - Marietti Scuola

Ciao,
Marco

Quindi se si tratta di operazioni occasionali è appurato che la partita iva non va richiesta.
ma non credo che sia il caso in questione.. .
L'abitualità rende l'attività non occasionale... se normalmente autoconsumi e poi capita di vendere allora è occasionale, ma altrimenti non lo è e quindi:

1) va richiesto il numero di P.iva
2) non ci si deve iscrivere al reg. imprese se volume di affari < 7000 euro
3) nessuna contabilità adempimenti, solo conservazione fatture o ricevute

... tutto sommato credo che non è complicato e si dorme tranquilli no?

ciao
Puoi vendere fino a 70 uova al giorno senza problemi se le vendi direttamente tu ( non puoi darle in rivendita in negozi ma puoi darle a ristoranti per consumo diretto)
Qui in piemonte la asl mi ha detto così. Il mio unico dubbio è la PI agricola di cui io sono in possesso.(conviene comunque farla dato che non ha oneri aggiunti fino a 7000 euro dopo di che devi aprire un'azienda agricola, La contabilità deve essere tenuta su un quaderno semplice.)
ciao spero di esserti stato utile ma in caso di dubbi chiedi al servizio veterinario della tua zona.
Gigi

P.s. servizio veterinario asl

scusate, ma per la vendita di uova non e' obbligatoria la timbratura?.
Non ne so nulla, ma una conoscente che vendeva le uova di un piccolo pollaio e' stata multata perche non apponeva la marcatura sulle uova. Ve la passo come lei l'ha passata a me, puo' essere che le infrazioni fossero altre e che agli amici abbia detto questa scusa.