Salve, sono appena tornato dalla seconda visita del mio alveare, vi spiego la situazione:
-4 telaini completamente vuoti e senza essere lavorati
-2 telaini lavorati a metà
-2 telaini di scorte
-2 telaini con varie larve grandi e piccole non opercolate

Il mio obiettivo al momento non è fare miele, quindi non sono interessato a portare le api a melario, il mio obiettivo è rendere lo sciame molto forte.
Ho tolto la griglia anti intrusione perché ho notato che volavano in attesa di rientrare in alveare tantissime api, quindi l'ho rimosso per velocizzare il lavoro (l'alveare è in giardino, quindi diverse volte al giorno mi avvicino a vedere se la situazione è tranquilla rimanendo a debita distanza)
Sto nutrendo le api con mezzo litro di sciroppo (rapporto acqua e zucchero 1:1) ogni due giorni oppure una volta al giorno se sono giornate piovose
Sto trovando una cinque o sei formiche e qualche forbicina nel coprifavo.
Le mie domande sono:
-ogni quanto aprire l'arnia vedendo la situazione sopra elencata? Considerando che credo non ci sia nessun pericolo di sciamatura in quanto hanno sufficiente spazio per espandersi
-ogni quanto fornire alle api sostegno con lo sciroppo zuccherino? (mezzo litro lo finiscono in un giorno) è giusto il rapporto acqua e zucchero?
-come elimino le formiche dal coprifavo? Sto usando i dischetti di zolfo per le botti del vino, riscaldati 3 secondi e messi sul coprifavo ma non sta dando risultati (consigliato da altri apicoltori)

Vi ringrazio in anticipo

Togli i telai non lavorati, vanno aggiunti poco alla volta, lascia solo i telai presidiati e quelli su cui stanno già lavorando, e usa un diaframma per "chiudere" la parte di nido vuota.
I controlli vanno fatti ogni 4 o 5 giorni se si temono sciamature, nel tuo caso anche una volta a settimana, per valutare la crescita.
La nutrizione, quando ci sono fioriture sufficienti, non la uso. In realtà nutro solo quando strettamente necessario.
5 o 6 formiche non sono un problema, saranno capitate li per caso.
Lo zolfo si usa per trattare i telai messi a "riposo" per evitare la tarma della cera, non certo dentro o nelle vicinanze del nido.
Inoltre è altamente infiammabile, per cui evita questo tipo di trattamento, assolutamente non necessario.

Già provata la soluzione di mettere pochi teleini ma le api andavano dall'altra parte e ci costruivano i favi pieni di miele e polline sul coprifavo, dovrei averne 4 o 5 di diaframmi
Le api sono al centro e si stanno espandendo lentamente, io stavo pensando di scambiare i telai di scorte con telai col foglio cereo
Per la nutrizione mi è stato consigliato di fare così fino al raggiungimento dei 10 favi perché quando costruiscono telai col foglio cereo consumano tante risorse, ma non mi è stato detto nulla per quanto riguarda al dosaggio e alla frequenza

Strana sta cosa, a me non è mai successo. Ma che diaframmi sono? Sono delle stesse dimensioni di un telaio da nido?
Lascia fare a loro, sanno esattamente cosa fare a seconda delle loro necessità. Forzarle a fare qualcosa prima o poi presenta il conto (secondo me...).
Per quanto riguarda la frequenza di nutrizione... finchè màgnano dalle da magnàre! Male non fa.
Io alle mie passo solo i telai con il filo zigrinato, niente cerei, e quando vogliono lo completano in 3 giorni.

Un foglio di polistirolo tagliato a forma di telaino
Ahahah allora continuerò a nutrirle, secondo te devo fare rapporto 1:1 o 2(zucchero):1

Guarda, non lo so. Le nutro solo in caso di necessità, e con le fioriture non l'ho mai fatto.
Presumo che 1.1 vada bene, ma aspetta pareri di persone più esperte.

so che si può aumentare la concentrazione in casi particolari, ma non ricordo quali (l'età), io uso sciroppo 1:1 e candito nelle emergenze (a inizio stagione con famiglie con poche scorte e poche fioriture)

sul togliere la porticina avrei qualche dubbio: serve a tenere lontani i parassiti e i predatori (vespe, rettili, topi, sfingi).

(In un apiario, fino a fine stagione, ho avuto ospite un ramarro, stava sotto il predellino di volo, dal quale le api pulitrici scaricavano i corpicini delle defunte (o quasi), si limitava a starsene lì a bocca spalancata, sembrava il coccodrillo di Capitan Uncino )

Animali tipo serpenti, topi, lucertole e luscengola non hanno vita tranquilla tra cani e gatti
Vespe per ora non ne vedo molte, l'unico problema è che ho scoperto che ci sono i calabroni, scoperto leggendo il libro di Pistoia, in quanto io credevo fossero comuni vespe

La nutrizione va usata con criterio perché può essere controproducente. Se le api costruiscono i favi e poi depositano lo sciroppo, tolgono lo spazio necessario alla regima per la deposizione e il risultato sarà un rallentamento dello sviluppo della famiglia.