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Tutela patrimonio apistico 
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ciao a tutti,
io, pur non essendo un esperto in apicoltura, mi interesso un po' ad argomenti di carattere generale che, in qualche modo, possano interessare un po' tutti.
come questo, l'uso di alcune sostanze nicotinoidi per la concia dei semi, in particolare mais, che causano, ma hanno già causato, forti morie di api.
e sappiamo che importantissimo ruolo abbiano le api negli ecosistemi e, se pur indirettamente, per l'uomo.
questo è il link di una notizia di settembre scorso riguardo questo argomento:

http://www.ministerosalute.it/fitosanit ... a=italiano

la notizia sembra essere positiva.qualcuno conosce ulteriori sviluppi di questa legge o di altre relative all'argomento?
ciao a tutti,
Luke

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15/01/2009, 22:32
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Ciao Luke,
sai dirmi come abbiano potuto fare sostanze usate per la concia del seme a permanere fino alla fioritura?
Puoi consigliarmi inoltre qualche articolo che parla del tema da te evidenziato?
Ciao e grazie!


15/01/2009, 22:47
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Ciao Daniele,
ti posso consigliare il video di Report "Il piatto servito"
http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,RaiTre-Report%5E17%5E157117,00.html
in cui parla anche precisamente di questo argomento con tanto di intervista al presidente di fedrechimica, che sembra cascato dalla nuvole quando gli espongono il problema!

Le sostanze bandite, in questo caso nicotinoidi, con le quali vengano conciate le sementi di mais e barbabietola, vengono sparse nell'ambiente al momento della semina, e le api, animali molto sensibili, ne risentono manifestando strani effetti, come disorientamento, fino ad arrivare alla morte.
ovviamente sono casi riscontrati su alveari posti nei pressi di coltivazioni delle conture sopra citate.
Personalmente non credo siano solo i nicotinoidi a diminuire la popolazione di api ma tutto l'insieme di fattori che influenzano l'ambiente; fattori apportati al 90% dall'uomo e le sue attività.
Sarebbe bello poter approfondire, magari anche qui sul forum,questo argomento...
a presto,
Luke

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19/01/2009, 23:03
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Perfetto, grazie Luke adesso mi è molto più chiaro. :)
Non capivo come potesse accadere che una sostanza chimica usata per la concia del seme potesse in qualche modo rimanere nei tessuti fino alla fioritura ed addirittura far parte del polline. Adesso ho capito qual'era il problema, il disperdersi di queste sostanze nell'ambiente. :geek:


20/01/2009, 1:58
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http://salvadanaio.economia.alice.it/racconti/api.html
http://notizie.alice.it/cronaca/strage_di_api.html

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20/01/2009, 20:03
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Grazie eugenio per aver riportato la notizia della respinta della giurisprudenza del ricorso delle aziende chimiche!
un piccolo raggio di sole in un cielo da troppo tempo annuvolato!
ciao,
Luke

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20/01/2009, 20:50
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Ciao a tutti,
che io sappia i prodotti usati per conciare le sementa hanno un effetto sistemico e quindi si diffondono in tutte le parti della pianta, ed è quindi questa la causa di avvelenamento delle api che prelevano il nettare e non per la presenza di tale sostanze nell'ambiente. Accade soprattutto con le colture di Girasole con le quali gli apicoltori cercano di ottenere il miele, se esse hanno avuto i trattamenti di concia del seme il danno può essere ingente. Le api avvelenate perdono il senso dell'orientamento e non riescono più a tornare alle arnie.
Saluti

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A provocare un sorriso, è quasi sempre un altro sorriso!
Elena


24/01/2009, 16:57
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Api, alcuni insetticidi le uccidono in due minuti
Le ultime scoperte degli scienziati sul rapporto tra i pesticidi comunemente utilizzati in agricoltura e la crescente moria delle api che ha colpito il nostro Paese dicono che un’ ape che beve una goccia d’acqua proveniente da piante di mais trattate con i neonicotinoidi muore nel giro di due minuti.

Bastano due minuti: una piccola ape beve le gocce d'acqua essudate da piante di mais trattate con i nuovi potenti insetticidi neonicotinoidi, e nel giro di soli due minuti cade a terra morta. Queste le ultime scoperte degli scienziati sul rapporto tra i pesticidi comunemente utilizzati in agricoltura e la crescente moria delle api che ha colpito il nostro Paese: un risultato che apre inquietanti interrogativi sui possibili effetti di questi veleni sull'uomo.

Se fino ad ora gli scienziati si erano limitati a constatare gli effetti micidiali sulle api della dispersione dei neonicotinoidi (sostanze utilizzate nella concia dei semi) all'atto della semina del mais, e del loro inquinamento di nettare e polline a causa della loro azione sistemica, adesso si aprono scenari ancora più allarmanti: fra le fonti di raccolto d'acqua preferite dalle api ci sono le gocce che trovano sulle piante, come la rugiada e le "gutte", ovvero le essudazioni delle foglie. Proprio queste risulterebbero estremamente contaminate e velenose.

"Le guttazioni di piante ottenute da semi di mais conciati, spiega il Professore Vincenzo Girolami dell'Università di Padova, se vengono bevute dalle api le uccidono entro 2-10 minuti ed entro 20-40 minuti se solo vengono assaggiate per un attimo estraendo la ligula (la lingua a proboscide delle api)". "Questa scoperta, sostiene Francesco Panella, presidente degli Apicoltori italiani, è l'ennesima dimostrazione della superficialità con cui sono state concesse le autorizzazioni d'uso di queste molecole a effetto neurologico sistemico, che trasformano le piante tal quali in insetticidi perenni. Questa drammatica evidenza scientifica comporta riflessioni e impone una diversa capacità pubblica di controllare gli interessi delle multinazionali della chimica. E' ora di prendere atto che il problema non si risolve con la modifica delle seminatrici e neppure con il miglioramento delle tecniche di concia perché la guttazione sulle piante conciate e su quelle che vengono coltivate in loro successione mette comunque a disposizione dell'ape "gocce di linfa" avvelenata da ingenti quantitativi di principio attivo".

Secondo le stime dell'Unaapi, l'apicoltura italiana conta circa 50.000 apicoltori, di cui 7.500 produttori apistici che rappresentano apicoltori che svolgono l'attività a fini economici e ricavano un reddito rilevante dall'attività, mentre sono 1.100.000 gli alveari per un numero approssimativo di 55 miliardi di api.

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26/01/2009, 14:21
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Associazione Italiana Sementi (AIS) chiede ritiro sospensione insetticidi concianti

L'AIS (Associazione Italiana Sementi) interviene sul recente provvedimento di sospensione degli insetticidi concianti, volto a tutelare la popolazione delle api, recentemente colpita da straordinari fenomeni di moria.

Secondo l'AIS il divieto appare ingiustificato, mentre andrebbe favorita l'introduzione di misure tecniche per migliorare la sicurezza della concia ed evitare conseguenza all'ambiente, come ad esempio alcune modifiche delle seminatrici pneumatiche, il controllo della polverosità delle sementi trattate e il rispetto di buone pratiche agricole.

"Le aziende sementiere - dichiara l'AIS - continueranno inoltre a lavorare per dimostrare che, con tutte le sementi, la concia è una pratica sicura, razionale e che può coesistere con l'apicoltura. L'AIS infine vigilerà affinché il monitoraggio a livello nazionale per individuare le cause della moria delle api, annunciato dal Sottosegretario alla salute sia avviato subito e senza trascurare alcuna ipotesi di responsabilità".

Associazione Italiana Sementi (AIS)
Bologna, Piazza della Costituzione 8

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26/01/2009, 21:38
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ok, mi ero sbagliato.
strano però che queste stanze entrino in circolo nel sistema linfatico delle piante.

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26/01/2009, 22:53
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