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Iscritto il: 06/09/2011, 18:43
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Un saluto a tutti,
mi presento, mi chiamo Vincenzo e scrivo dalla provincia di Napoli.
E' un bel po' che leggo questo forum (anche altre sezioni) e finalmente mi sono deciso ad iscrivermi.
Naturalmente ho bisogno dei vostri consigli......ma prima vorrei riassumervi il mio primo anno da apicoltore.

Premetto che prima di iniziare quest'avventura ho letto libri e forum ma mettere in pratica la teoria non sempre riesce........
Ho iniziato circa un anno fa con tre sciami avuti da una persona conosciuta grazie ad un amico.
Le arnie si trovano in un terreno di mia proprietà dove le api possono trovare un po' di tutto, così come in tutti i terreni circostanti: noccioli, ulivi, viti, pini, mimose, alberi da frutto, rovi, fiori ma sopratutto tantissimi boschi di castagni e acacie.
Gli sciami, che avevo messo nelle arnie, erano molto forti tanto che ad Ottobre ho dovuto aggiungere telaini con fogli cerei perché continuavano a costruire favi. A Dicembre ho effettuato il trattamento antivarroa con ossalico gocciolato. La api hanno passato l'inverno senza alcun problema, dopodiché un po' per sfortuna e molto per mia inesperienza ho iniziato ad avere problemi:
-da un'arnia ha sciamato un piccolissimo sciame che quando sono andato a recuperare non ho più trovato.
-dopo 10 giorni da un'altra arnia ha sciamato uno sciame molto grande che, con grande soddisfazione, sono riuscito a recuperare 'al primo colpo' portando così a 4 le mie arnie.
-un'arnia è stata intasata di miele tanto che non c'era più spazio per la covata.
-l'ultima arnia è rimasta orfana.
Preso dal panico ho chiesto alla persona che mi ha dato gli sciami di darmi una mano per rimettere in ordine la situazione, dopo poco la situazione sembrava essersi ripresa......lo sciame recuperato e quello di origine crescevano rapidamente, l'arnia intasata di miele stava riempendosi di covata e in quella orfana è nata una nuova regina.
Da questo momento ho continuato ad avere problemi con l'arnia che era rimasta orfana.....siccome quando ho visto la nuova regina era ancora vergine, ho deciso di non aprire l'arnia per una decina di giorni....alla visita successiva nessuna regina e solo covata di fuco.
Non volendo dare ulteriormente fastidio alla persona che mi ha dato gli sciami (abita a circa 20 km di distanza) provo nuovamente ad inserire qualche telaino con covata di tutte le età e un paio di belle celle reali ma anche questa volta regina nata ma poi sparita.....
Questa volta su consiglio del mio amico ho portato l'arnia a circa 30m da dov'era, ho scrollato tutte le api dai telaini, ho riportato tutto al proprio posto e aggiunto nuovamente qualche telaino con covata e celle reali........anche questa volta la regina è nata ma niente da fare......visto i tre insucessi consecutivi mi è stato sconsigliato di acquistare una regina per l'alta probabilità che potesse essere rifiutata....il numero delle api continuava a diminuire tanto che l'arnia è stata invasa dalla tarma della cera.
A questo punto ho deciso di scrollare tutti i telaini, portare a casa l'arnia, fondere la cara e trattare arnia e telaini con lo zolfo.

Speravo che le disavventure fossero finite ed invece......
La prima settimana di Agosto tolgo i melari per effettuare il trattamento tampone contro la varroa, il mio amico mi fornisce le tavolette al timolo preparate in casa secondo quanto descritto in un sito, usa questo metodo da diverso tempo e si è sempre trovato bene (ha circa 30 arnie).
Finito il trattamento, durato 20 giorni, ho notato una diminuzione del numero di api e di covata in tutte e tre le arnie (è normale visto il periodo?), alla visita di ieri mattina però ho trovato nel cassetto antivarroa dell'arnia più popolata, circa 40 api morte, erano più piccole del normale (forse erano giovani?) ma non erano deformate, le ali erano normali e su sul dorso non c'era presenza di varroa. Cosa può essere successo? E come hanno fatto a superare il fondo a rete e ritrovarsi nel cassettino?
Inoltre in due arnie la covata continua a diminuire, sono rimasti pochi dm^2 su 2 telaini, e nell'arnia che ad inizio primavera era intasata di miele, ancora una volta non c'è proprio covata ma solo miele.......

Dove ho sbagliato? Cosa posso fare per rimediare a questa situazione?

Ed intanto le due arnie meno popolate si trovano sotto il costante attacco di vespe e calabroni, per ora riescono a respingerli ma ho preferito mettere le porticine dal lato invernale....domani proverò con la tecnica che ho letto sul forum delle bottiglie con le birra......

Chiedo scusa per il lungo post....ma avevo quasi un anno da raccontare.....grazie per la pazienza.
Aspetto consigli.


09/09/2011, 10:39
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Ciao Vincenzo,
se mi portavi un paziente con una gamba rotta ti avrei già risposto ma come ce lo descrivi mi sembra un incidentato ritrovato in mezzo ad una ventina di macchine sull' autostrada e la cosa si fà difficile.
Stasera cercherò di trovare un pò di tempo per capire meglio cosa rispondere.
Ninno


09/09/2011, 16:46
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Ciao Vincenzo, benvenuto nel forum di apicoltura!
Come avrai ormai capito l’allevamento delle api è diverso da qualsiasi altro tipo di allevamento, non ci sono ricette universalmente valide, non c’è una famiglia uguale a un'altra, l’imprevisto è sempre in agguato e non si possono fare conti del tipo ho “n” galline che mangiano “x” grammi di mangime al giorno e fanno “y” uova all’anno.
Io, come ho spesso ribadito, sono contrario al “lasciar fare alle api” quando si tratta di cambio regina, specialmente quando si hanno pochi alveari quindi poco margine di manovra. Devo anche dire però che quest’anno mi sono intestardito e sono andato contro i miei principi lasciando fare alle api. O fatte cosi o niente. Il risultato? Niente. Tre arnie con produzione zero perché l’allevamento e la fecondazione delle regine è andata a buon fine tardi o in seconda battuta, un nucleo di fecondazione con regina di emergenza e un altro con api fucaiole.
Detto questo, analizzando quanto è successo a te, “lasciar fare alle api” per tre volte forse è un tantino esagerato. Avresti potuto tentare l’inserimento di una regina in gabbietta già dopo la prima fecondazione fallita e avresti potuto comunque provare anche dopo la terza, sempre che il numero delle api fosse sufficiente, magari aiutando con qualche telaino di covata nascete perché la fecondazione fallita non influisce sull’accettazione di un’alta regina. Scrollare i favi la prima volta non è servito a niente perche la famiglia non era fucaiola.
Le api trovate morte nel cassettino sono entrate da qualche fessura, probabilmente il cassettino non era chiuso bene, e non attraverso la rete, sempre che tu non abbia una rete con maglie molto grandi, e una volta dentro non hanno più trovato l’uscita quindi non mi preoccuperei per questo.
La diminuzione della covata in questo periodo è normale se correlata con il clima locale. Per ovviare a questo si può stimolare con sciroppo in piccole quantità ma ovviamente la regina deve avere anche spazio per deporre. E questo ci porta alla famiglia con il nido bloccato. O si tratta di una famiglia che raccoglie proprio tanto, bisogna vedere poi se bottinando o saccheggiando, e di conseguenza non ha spazio a sufficienza per depositare oppure la colpa è della regina “debole” che non sa imporsi sulle api che occupano tutte le cellette con una goccia di miele non lasciando lo spazio necessario per la deposizione. Questa è una spiegazione un po’ romanzata e antropomorfizzata ma a tutti i modi la regina andrebbe cambiata appena possibile. Per il momento puoi rimediare smielando qualche telaino.
Per quanto riguarda la varroa, se dalle tue parti l’inverno è abbastanza rigido, cosa che spiegherebbe anche la vistosa diminuzione della covata, allora ha senso trattare con ossalico gocciolato a dicembre presumendo un blocco della covata. In caso contrario, il trattamento fatto l’anno scorso non è servito a molto e sarebbe meglio usare il sublimato. In quanto alle tavolette di timolo fai da te ho i miei dubbi. L’efficienza dei preparati tipo apiguard, anche se a volte discutibile, è stata testata scientificamente come d'altronde le dosi ed i tempi di somministrazione quindi offrono un compromesso tra la quantità di principio attivo, rilascio nel tempo ed efficienza difficilmente migliorabile con prodotti fatti in casa.
Spero di aver risposto almeno in parte ai tuoi dubbi.
Ciao,
Romeo.

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09/09/2011, 22:27
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Innanzitutto grazie per le risposte......

x ninno: cavolo, da quello che scrivi ho capito di aver fatto solo danni :oops: ...... ma come ho già scritto, prima di iniziare avevo letto un bel pò, ma mi sto rendendo conto che se in genere è difficile mettere in pratica quello che si legge, in questo campo lo è ancora di più....Cercherò di non demoralizzarmi e fare tesoro dei miei errori per il futuro.....spero solo di non aver fatto troppi danni alle povere api.

x obombo: la prima volta che ho che ho avuto problemi con la famiglia orfana non ho scrollato i telaini (avevo capito che non era fucaiola), ho dovuto farlo la seconda volta...per quanto riguarda la regina in gabbietta, volevo acquistarla ma non sapevo dove, solo dopo il terzo tentativo ho trovato dove comprarla, ma vista la situazione (poche api nonostante i telaini di covata aggiunti e le tarme della cera) l'apicoltore (credo onestamente) mi ha consigliato di scrollare i telaini e togliera l'arnia.
Le api nel cassettino non riesco a capire da dove possano essere entrate, la rete del fondo è molto stretta e credo di aver chiuso bene il cassettino.....non mi resta che ricontrollare domani.
Per quanto riguarda la covata, il clima non è freddo, anzi....come dici potrebbe essere che la regina dell'arnia intasata di miele sia debole (è del 2010) visto che è la seconda volta che si verifica il problema? La prima volta avevo anche già messo il melario ma non erano salite. Non credo che abbiano saccheggiato, le altre 2 arnie hanno scorte a sufficienza, non ho mai trovato api morte sul predellino nè tentomeno pezzi di cera nei cassettini.
Il trattamento invernale ho 'dovuto' farlo con l'ossalico gocciolato non avendo il sublimatore.... per quest'inverno devo attrezzarmi. Non so se hai avuto modo di leggere il link che ho inserito con la spiegazione delle tavolette al timolo, da quello che descrivono, sono state testate rispetto ad arnie trattate con ossalico e i risultati sembrano buoni.....dici che mi conviene fare un ulteriore trattamento con un prodotto tipo apiguard? Eventualmente tra quanto?


11/09/2011, 16:07
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Per gli evaporanti probabilmente è tardi, l'Apiguard va usato con temperature sopra i 15°C, meglio ancora se sopra i 20°C ma ormai le temperature sono in diminuzione e un trattamento dura quattro settimane. Per gli eventuali errori non ti devi preoccupare più di tanto, è normale agli inizi (e non solo) e si tratta comunque di un hobby.

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11/09/2011, 21:41
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Qui di giorno le temperature sono ancora oltre i 30°, di notte si mantengono un pò sopra i 20°....

Se mi dici che è inutile proverò a rimettere i melari....mi hanno detto che tra settembre e ottobre si riesce a fare un pò di melata


12/09/2011, 10:31
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vinmolar ha scritto:
Qui di giorno le temperature sono ancora oltre i 30°, di notte si mantengono un pò sopra i 20°....
Se pensi che per il prossimo mese le temperature si manterranno sopra i 20° puoi anche trattare con apiguard, ovviamente rinunciando alla melata, se invece le temperature si abbasseranno il timolo non funzionerà.

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12/09/2011, 23:13
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Questa mattina sono stato a controllare le mie api, la situazione è questa:

Arnia 1: tante api, 4 telaini di covata (non completamente pieni), 4 telaini di miele e .......... niente api morte nel cassettino :D ......... questo significa che era stata colpa mia che non avevo chiuso bene il cassettino :oops: :oops:

Arnia 2: tante api, anche se meno dell'arnia 1, 2 telaini con pochissima covata, 4 telaini di miele......è il caso di nutrire con un pò di sciroppo per invogliare la deposizione?

Arnia 3: poche api, 3 telaini vuoti disponibili ma niente covata e stanno iniziando a mettere miele anche li, non ho visto la regina.......ho il dubbio che la famiglia possa essere rimasta orfana.....ho contattato 4 apicoltori ma nessuno ha regine disponibili, avevo pensato di aggiungere qualche telaino di covata ma visto la scarsità di fuchi credo che le probabilità che vanga fecondata siano poche....che faccio, provo ad unire questa famiglia con quella dell'arnia 2 o è meglio scrollare i telaini e portare via l'arnia lasciando che si distribuiscano nelle altre due arnie? Almeno così recupero i telaini prima che la tarma della cera inizi a far danni.....


15/09/2011, 15:01
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vinmolar ha scritto:
che faccio, provo ad unire questa famiglia con quella dell'arnia 2 o è meglio scrollare i telaini e portare via l'arnia lasciando che si distribuiscano nelle altre due arnie?

Eeeeeehhhhh!!!!!!! :o :shock: :o :shock: :o :shock:
Scrollare le api in modo che si distribuiscano nelle altre arnie??????
ASSOLUTAMENTE NO!!!!
Non lo faranno mai, ma chi ti ha detto di farlo???
Questa operazione si fa SOLO ED ESCLUSIVAMENTE quando si è sicuri di avere una regina fucaiola. Scrollando tutti i telaini lontano dall'arnia, le api tornano all'arnia di partenza ma la regina fucaiola no.
Devo però dire che io con una fucaiola ho sperimentato anche questo: inserito un telaino di covata fresca e non nell'arnia (senza api, ma questo on ha importanza, perchè ce n'erano abbastanza nell'arnia della fucaiola), le api "hanno fatto da sè", si sono fatti una nuova regina con la covata fresca ed io ho perso le tracce della fucaiola, cacciata? uccisa? boh!!! sta di fatto che ha funzionato.

Comunque, secondo me dovresti agire così:

Arnia 1: ok, lasciare così. :D

Arnia 2: Viste le alte temperature, la regina può essere andata in blocco di covata e si sta riprendendo ora se le temperature sono scese da Agosto. Controllare tra 3-4 giorni, se ancora i telaini con covata sono poche, nutrire. Domanda: La regina c'è in quest'arnia? Hai notato presenza di covata fresca? :?:

Arnia 3: Controllare il predellino di ingresso (preferibilmente la mattina verso le 10:00-11:00) per controllare l'importazione di polline, se non c'è importazione di polline per niente, allora c'è da preoccuparsi. :(
Puoi agire in tre modi diversi:

1)
il più facile, inserire una regina in gabbietta. Contatta un'associazione apicoltori oppure guarda qua, qualcuno le spedisce per posta: http://www.apicolturangrisani.it/alleva ... egine.html
2)
Riunisci l'arnia 3 e l'arnia 2. Spruzzi TUTTE LE API DI ENTRAMBE LE ARNIE con una soluzione di acqua e vino bianco 1:1, se vuoi ci puoi anche aggiungere un pò di zucchero ma non troppo altrimenti si appallottola tutto.
3)
Questo è il metodo più rischioso, rischi appunto di perdere l'arnia e ci devi lavorare un pò con controlli frequenti e nutrimento quando serve, da noi si dice "è il metodo che ti fa più ingrullire", però se arrivi in fondo riesci a salvare l'arnia.
Se sei sicuro di non aver visto la regina allora puoi prendere un telaino di covata FRESCA dall'arnia 1 e inserirla nell'arnia 3, spruzzando TUTTE LE API DELL'ARNIA RICEVENTE E QUELLE DEL TELAINO CHE STAI METTENDO con una soluzione di acqua e vino bianco 1:1, se vuoi ci puoi anche aggiungere un pò di zucchero ma non troppo altrimenti si appallottola tutto. Controlla chiaramente che non ci sia la regina nel telaino.
In questo modo dai un pò di api all'arnia, dai covata da nascere e soprattutto dai la possibilità di farsi una regina.
Se leggi il mio post sulle famiglie orfane, vedrai che anche nelle mie 14 arnie non c'erano fuchi, ma la regina è nata ed è stata fecondata ugualmente, non sto a spiegarti come e dove le regine vengono fecondate, ma la mancanza di fuchi nelle tue arnie non significa che manchino anche nelle atre arnie circiostanti (3 km e più di raggio) o negli "sciami selvaggi".

Se qualcuno vuole aggiungere/puntualizzare/correggere...avanti pure! :D

Spero di esserti stato utile.
Saluti

_________________
Fernando Caivano
Skype: f.caivano

Dalle Terre Selvagge agli occidentali lidi,
Dai deserti del Nord ai colli verdeggianti,
Nel covo del drago e nei nascosti nidi
Egli camminò a lungo nei boschi ombreggianti.
Lament for Gandalf


15/09/2011, 16:40
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Non c'è niente di male nel scrollare le api e lasciare che si dividano tra le due arnie rimanenti, a patto che non ci siano più api giovani che non sono mai uscite dal'arnia e che ci sia abbondanza di nettare in giro ma non mi sembra questo il periodo. Per ovviare a questo si può usare il fumo per indurre le api a rimpinzarsi di miele prima di essere scrollate in modo tale da presentarsi cariche sul predellino delle alte arnie e non essere prese per saccheggiatrici.
Quello che potresti fare invece è togliere i favi con presenza massiccia di tarma e ristringere la famiglia sui favi sani dopo di che unire con l'alveare più debole usando il metodo del giornale con un nido vuoto o due melari sovrapposti.
Per quanto riguarda la nutrizione stimolante, se le api non raccolgono niente in giro puoi farla, poco alla volta per non bloccare il nido e preferibilmente a tutte le famiglie contemporaneamente.

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15/09/2011, 18:59
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