Messaggi senza risposta | Argomenti attivi Oggi è 27/04/2024, 2:21




Rispondi all’argomento  [ 20 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2
Allevare insetti a scopo alimentare 
Autore Messaggio
Avatar utente

Iscritto il: 17/04/2012, 13:02
Messaggi: 64
Località: Torino
Rispondi citando
IGrazia, sì il mercato è il più grande vincolo, ovviamente la gente dovrebbe essere d'accordo. Cercherò informazioni sull'insetto che hai citato, grazie mille!

_________________
Sono uno studente di Agraria in quel di Grugliasco (Torino).

«Fatti non foste per viver come bruti
ma per seguir virtute et canoscenza»
(Dante)

«Di notte anela a te l’anima mia, al mattino ti cerca il mio spirito»
(Isaia)


19/08/2012, 14:45
Profilo

Iscritto il: 30/08/2012, 12:10
Messaggi: 2
Rispondi citando
I Grazia....
C'è da prestare attenzione però, non tutti gli insetti sono uguali: se parliamo di grilli, cavallette e coleotteri adulti dobbiamo fare i conti con la chitina che per molti vertebrati rappresenta un polisaccaride indigeribile.....


Posso integrare con mie riminiscenze agroentomologiche che la chitina è cancerogena, uno dei motivi per cui è necessario che le farine non siano contaminate da parassiti.


30/08/2012, 12:23
Profilo

Iscritto il: 10/04/2012, 11:01
Messaggi: 495
Località: Oltrepò Pavese
Formazione: Perito Agrario cv Vivaismo e Colture Protette
Rispondi citando
MarcelloC ha scritto:
Anche perchè altrimenti per quale motivo l'uomo avrebbe cominciato ad allevare animali? Sicuramente adesso siamo impazziti e per il solo gusto di mangiare prodotti animali sprechiamo all'inverosimile. Ma se millenni orsono, quando la sopravvivenza quotidiana era un problema abbastanza sentito, gli umani si sono messi ad allvare animali, non pensate anche voi che questa attività dovrebbe essere una risorsa e non uno spreco?.


Personalmente credo che il punto sia proprio questo: Millenni orsono. Non credo che ciò che è stato iniziato da uomini ancora più simili a scimmie sia degno di troppa considerazione. Direi che allora anche l'ambiente è molto cambiato. Io credo che dai popoli antichi vadano considerati solo alcuni aspetti. La saggezza di alcune tribù ma solo dei nonni è una perla preziosa, ma nel passato molto non si sapeva e certe cose vanno necessariamente lasciate indietro se vogliamo davvero un reale progresso e una vera civiltà. Mio nonno è cresciuto anche a cinghiate, eppure credo che uno sberlone se strettamente necessario sia più che sufficiente per educare un bambino particolarmente vivace e maleducato, no? Un tempo poco si poteva contro le forze della natura e se non nasceva nulla dalla terra.. Be' insomma non esistevano ancora le colture protette e i frigoriferi. Al giorno d'oggi sopravvivere cibandosi direttamente della materia prima è più che possibile e in tanti casi molto più salutare. Inoltre anche il nostro corpo dall'alba dei tempi è mutato. Poi è sempre un'opinione.

_________________
L'uomo ha inventato la bomba atomica, ma nessun topo al mondo costruirebbe mai una trappola per topi [Albert Einstein]

Le mie galline: Sabelpoot millefiori, Sebright oro/argento/limone, Moroseta bianco/nero/grigio perla


31/08/2012, 11:22
Profilo

Iscritto il: 19/06/2008, 13:51
Messaggi: 14
Rispondi citando
Marta52 ha scritto:
I Grazia....
C'è da prestare attenzione però, non tutti gli insetti sono uguali: se parliamo di grilli, cavallette e coleotteri adulti dobbiamo fare i conti con la chitina che per molti vertebrati rappresenta un polisaccaride indigeribile.....


Posso integrare con mie riminiscenze agroentomologiche che la chitina è cancerogena, uno dei motivi per cui è necessario che le farine non siano contaminate da parassiti.


Che sia cancerogena ho qualche dubbio, anzi è ben noto che il chitosano (derivato della chitina) abbia proprietà antinfiammatorie e antitumorali:
Rimando ad un estratto della Dr.ssa Francesca Di Mario: Estrazione, purificazione e valorizzazione di polisaccaridi da basidiomiceti.
"Il chitosano è un materiale biodegradabile e biocompatibile (Mattioli-Belmonte et al., 1997; Shigemasa & Minami, 1995; Muzzarelli & Biagini, 1993). Le sue caratteristiche, unite alle proprietà antisettiche (Choi et al., 2001), lo rendono efficace per applicazioni biomediche. Il panorama delle possibili applicazioni della chitina e dei suoi derivati in campo medico, in questa sede solo brevemente accennate, è stato esaustivamente considerato da Felse & Panda (1999) e Rinaudo et al., (2006)"
...
"Tra le applicazioni più importanti sono da ricordare: Applicazioni nella terapia anticancro, Applicazioni nel controllo del rilascio di farmaci, Cicatrizzazione di tessuti"

Per chi volesse approfondire l'argomento sulle proprietà della chitina lascio alcuni link di articoli interessanti:
Rinaudo, Chitin and chitosan: Properties and applications http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0079670006000530
Food applications of chitin and chitosans http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0924224499000175
Insect cells for humanfood http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S073497500600142X

Ed anche un articolo pioniere sulla capacità dei succhi gastrici umani di degradare e digerire la chitina:
Human Gastric Juice Contains Chitinase That Can Degrade Chitin http://content.karger.com/produktedb/produkte.asp?typ=fulltext&file=000104144
Lo studio dimostra infatti che nell'organismo umano sia naturalmente presente l'enzima chitinasi con funzioni difensive contro parassiti.


05/09/2012, 9:54
Profilo

Iscritto il: 13/02/2012, 17:11
Messaggi: 97
Località: Friuli
Rispondi citando
interessante post!
forse puccinia si potrebbe vincere la ritrosia del mercato con delle "farine di origine animale" non meglio specificati ;) nessuno si schifava della cocciniglia o del vermiglio infatti :lol:

beh già pensare gli insetti come fonte extra di proteine potrebbe convincere qualcuno, molto più che mangiarsi un bacarozzo arrosto :lol:

io ho mangiato delle cavallette... e devo dire che... non fanno mica schifo :D

interessanti gli articoli, grazie Grazia :mrgreen:

_________________
---nadi---


05/09/2012, 11:34
Profilo

Iscritto il: 13/02/2012, 17:11
Messaggi: 97
Località: Friuli
Rispondi citando
ah! tra le cavolate mi sono dimenticata "dell'impatto"... pensavo all'originale domanda di Puccinia...

non sono molto convinta che allevare insetti (su larga scala) possa avere un impatto minore sul pianeta... già pensare di allevarli a ciclo continuo (se possibile) sarebbe gravoso in termini di riscaldamento e illuminazione... (senza considerare il cibo)... vero anche che si potrebbero selezionare determinate specie...

poi di molti insetti ci si ciba solo di uno stadio o hanno vita breve... quindi bisognere pensare a consegnare la merce in tempi stretti etc...

sono perplessa a riguardo, ma è intrigante... ci pensiamo su tutti assieme? è possibile fare di conti su modelli? mi informo :mrgreen:

ciao nadia


05/09/2012, 11:40
Profilo
Avatar utente

Iscritto il: 11/10/2010, 22:30
Messaggi: 550
Località: Palidoro (Roma)
Formazione: Diploma elettronica industriale
Rispondi citando
Molto interessante questo post ;)
Non mi infilo dentro all'argomento carnivori-vegetariani-vegani perchè è come parlare di religione....ogniuno ha la sua e se la tiene stretta, ed è quasi impossibile far cambiare idea a qualcuno, ammesso che sia giusto farlo.
Gli insetti....credo che anziche mangiarseli, forse è più facile usarli :twisted: per i nostri scopi. Già con le api lo facciamo, e mi sembra che sia noi che loro ne traiamo vantaggio, penso agli insetti come le coccinelle che allevate, poi vengono rilasciate sulle piante per fargli mangiare gli acari dannosi, però è un altro l'insetto che ritengo molto interessante, la mosca, o meglio il "Bigattino,cagnotto,bachino, raparino, pinkies", chiamatelo come volete, cioè la larva della mosca.... è facilissimo farli nascere, bastano gli scarti tipo pelli di animali macellati, o scarti in genere di macellazione ; sono molto utili per chi va a pesca, ma anche un tipo di formaggio fatto nell'entroterra sarda fa dei "bigattini" il suo punto di forza; per il resto ci si potrebbero fare delle zuppa, o sughi......o altro. :D magari ci provo e invito qualcuno a cena senza dire nulla su gli ingredienti :lol:


Allegati:
DSC04063.JPG
DSC04063.JPG [ 286.23 KiB | Osservato 2185 volte ]

_________________
Sprizzo simpatia come il nonno di Heidi !!
08/09/2012, 14:47
Profilo WWW
Avatar utente

Iscritto il: 17/04/2012, 13:02
Messaggi: 64
Località: Torino
Rispondi citando
echinococco ha scritto:
ah! tra le cavolate mi sono dimenticata "dell'impatto"... pensavo all'originale domanda di Puccinia...

non sono molto convinta che allevare insetti (su larga scala) possa avere un impatto minore sul pianeta... già pensare di allevarli a ciclo continuo (se possibile) sarebbe gravoso in termini di riscaldamento e illuminazione... (senza considerare il cibo)... vero anche che si potrebbero selezionare determinate specie...

poi di molti insetti ci si ciba solo di uno stadio o hanno vita breve... quindi bisognere pensare a consegnare la merce in tempi stretti etc...

sono perplessa a riguardo, ma è intrigante... ci pensiamo su tutti assieme? è possibile fare di conti su modelli? mi informo :mrgreen:

ciao nadia


Ciao,

una delle cose che penso è che l'impatto in senso lato sia un concetto troppo ampio: magari un processo produttivo inquina di più ma usa meno acqua, magari un altro non usa acqua ma elettricità, magari un altro riduce la biodiversità... quindi mi chiedevo se non si potessero riassumere tutti questi dati stimando l'impatto entropico. L'entropia è l'aumento di disordine di un sistema e la Terra si potrebbe considerare un sistema chiuso dal punto di vista entropico. Da quello che ho capito, in ogni passaggio energetico aumentare l'entropia dell'energia utilizzata, quindi a passare da energia ordinata a energia disordinata, e quando è disordinata diventerebbe meno utilizzabile.

_________________
Sono uno studente di Agraria in quel di Grugliasco (Torino).

«Fatti non foste per viver come bruti
ma per seguir virtute et canoscenza»
(Dante)

«Di notte anela a te l’anima mia, al mattino ti cerca il mio spirito»
(Isaia)


09/09/2012, 13:37
Profilo
Avatar utente

Iscritto il: 17/04/2012, 13:02
Messaggi: 64
Località: Torino
Rispondi citando
Cita:
si potrebbe vincere la ritrosia del mercato con delle "farine di origine animale" non meglio specificati ;) nessuno si schifava della cocciniglia o del vermiglio infatti :lol:


E dove si trovavano queste farine???

_________________
Sono uno studente di Agraria in quel di Grugliasco (Torino).

«Fatti non foste per viver come bruti
ma per seguir virtute et canoscenza»
(Dante)

«Di notte anela a te l’anima mia, al mattino ti cerca il mio spirito»
(Isaia)


09/09/2012, 13:47
Profilo

Iscritto il: 13/02/2012, 17:11
Messaggi: 97
Località: Friuli
Rispondi citando
Puccinia ha scritto:
Cita:
si potrebbe vincere la ritrosia del mercato con delle "farine di origine animale" non meglio specificati ;) nessuno si schifava della cocciniglia o del vermiglio infatti :lol:


E dove si trovavano queste farine???


no no non sono nei cibi, le farine animali non sono destinate al consumo umano (anche se teoricamente potremmo mangiarle!), ma vengono utilizzate nei mangimi... vengono prodotte da tutti gli scarti di lavorazione :)

la cocciniglia era (non credo che si usi più) nell'alchermes ;)

ciao nadia


10/09/2012, 11:37
Profilo
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Rispondi all’argomento   [ 20 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
POWERED_BY
Designed by ST Software.

Traduzione Italiana phpBB.it
phpBB SEO

Informativa Privacy