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Nutrizione autunnale 
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Iscritto il: 18/05/2010, 14:23
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Ciao a tutti,
ad inizio mese alla riunione mensile di categoria, alcuni professionisti hanno asserito che, normalmente, in zona tra il 15 e il 28 ottobre è opportuno nutrire con sciroppo 2/1 per 7/8 giorni. Ieri ho iniziato.
Due casse, le piu forti, si sono sciroppate (è il caso di dirlo la dose da 500cc elargita; le altre 3 non l'hanno toccato. Quale potrebbe essere la ragione?
Aggiungo anche che ieri, durante la visita, in alcune casse, sollevando i telaini le api cascavano sul fondo dell'arnia, vive.
Qualcuno mi sa consigliare su come mi devo comportare?
Come sempre grazie.


17/10/2010, 17:52
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Sez. Api
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Iscritto il: 07/04/2010, 20:30
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Il freddo potrebbe essere la spiegazione per tutto questo. Com’era il tempo quando hai aperto le arnie?

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17/10/2010, 20:54
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Ciao Rosycchia,
la nutrizione autunnale può essere indispensabile, utile oppure dannosa a secondo se l' alveare non ha scorte, ha poche scorte o troppe scorte.
Hai verificato lo stato delle scorte dei tuoi alveari prima di nutrire ?.
I professionisti , con i loro continui spostamenti, potrebbero trovarsi nella necessità di nutrire ma sono sicuro che non lo fanno a caso, si accertano delle scorte dei loro apiari prima di intervenire.
Io non posso nutrire i mie alveari perchè anche senza nutrimento aggiuntivo in settembre intasano il nido a tal punto da non aver spazio per la covata e a feb/mar sono costretto a togliere dei favi e dare dei vuoti altrimenti no avrò api per i primi raccolti.
Quando le api non vanno al nutritore è perchè sono poche, oppure sono lontane dal nutritore oppure fà freddo.
Se sollevi il favo e delle api, semiaddormentate, cadono sul fondo è perchè si sono raggruppati a formare il glomere , non sono nella loro fase attiva e se fà troppo freddo possono non risalire e morire.
Spero di essere utile.
Ninno


17/10/2010, 21:25
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Si in effetti sono state giornate fredde e piovose; non ho mai visto il glomere ma mi aspettavo un "gomitolo" di api invece girano tranquillamente per i favi e la quantità di api mi appare discreta e non molto inferiore a quella delle arnie che immediatamente sono salite al nutritore
Circa le scorte ho verificato prima e hanno mediamente un paio di telaini/tre di s corte, ancora della covata fresca (poca) e una discreta rosa opercolata. Secondo me le scorte non sono adeguate, cosa devo fare? Mettere candito direttamente sui longheroni dei telaini? O lascio stare e spero in bene?
Grazie per l'aiuto.


18/10/2010, 9:44
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Iscritto il: 17/04/2010, 20:01
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Formazione: perito industriale
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Ciao Rosycchia,
quando dici che ci sono solo 2/3 favi di scorte ci fai capire che questi sono pieni di miele opercolato e gli altri 7/8 sono vuoti o pieno di covata, in questo caso hanno poche scorte.
Sono certo che sei stato inpreciso e non ci hai detto che anche gli altri favi contengono miele, polline più o meno in quantità rilevante.
La nutrizione di fine estate inizio autunno ha lo scopo, nelle zone con scarso raccolto nel periodo, di invitare le api ad allevare covata che servirà per l' inverno ed accumulare scorte perchè il raccolto è poco.
La maggior parte del consumo di miele avviene alla ripartenza della covata tra gen/feb e crescerà in funzione della covata in aumento, è in questo periodo che occorre controllare spesso le scorte ed aiutare con la nutrizione aggiuntiva (candito se non ci sono scorte e sciroppo se si vuole stimolare l' allevamento).
Nel 1985 , a maggio, mi si sono morte di fame delle famiglie pur avendo i fiori davanti all' alveare, le temperature sono rimaste al disotto di 10 Gradi fino al 10 maggio.
Ninno


18/10/2010, 19:42
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Ciao,
ieri è uscito un bel sole e tutte quante sono salite al nutritore, finendo la dose da 500 cc che metto ogni giorno.
Solo la famiglia più deboluccia, pur avendo succhiato nutrimento, non è riuscita a prosciugare il nutritore. Le previsioni sono di bel tempo con sole fino a sabato; se le temperature si mantengono, spero che il nutrimento abbia un effetto positivo.


20/10/2010, 9:11
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Ho nutrito solo gli alveari con poca scorta, in particolar modo i nuclei da sei favi in arnie di polistirolo.
Ho usato uno sciroppo di acqua e zucchero, rapporto 10 litri d'acqua e 15/20 kg di zucchero,
ho aggiunto un cucchiaino di acido tartarico per trasformare lo zucchero in glucosio.
Gradirei sapere da qualche esperto se tale trasformazione è giusta.


20/10/2010, 21:08
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NON SONO ESPERTA, ma uso 1 limone spremuto ogni 2 Kg. di zucchero + 1 cucchiaino di aceto (mi è stato detto aiuti contro le sprore) + un pizzichino-ino-ino di sale + 1 lt. di acqua e porto abollore a fuoco vivo rimestando continuamente. Quando bolle abbasso la fiamma, coperchio e lascio sul fuoco bassissimo per 15 minuti. Non so se la ricetta è operfetta, MA ALLE API PIACE.
In primavera come stimolante aggiungo 1 litro di acqua.
Sentiamo gli altri


21/10/2010, 9:10
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Sez. Api
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Per l’inversione dello zucchero si può usare acido tartarico 1 g/ litro, acido citrico 3-5 g/litro oppure semplicemente mezzo limone spremuto per ogni litro di sciroppo. Per il sale ci sono opinioni discordanti: c’è chi lo raccomanda e c’è chi sostiene che fa male alle api. Nel dubbio evito di usarlo.

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22/10/2010, 0:01
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Messaggi: 31
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Formazione: Laurea in Scienze Alimentari
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Ciao, siamo giunti ormai in autunno, cosa mi consigliate per la nutrizione supplementare??? devo aspettare che le scorte siano esaurite per la nutrizione con candito o sciroppo???


27/09/2011, 22:52
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