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Anag - Assaggiatori grappa e acquaviti 
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L’associazione Assaggiatori grappa e acquaviti interviene sul braccio di ferro fra produttori di Grappa IG e Commissione europea
Anag: indicazione dell’imbottigliamento a tutela della grappa e della sua qualità 100% italiana

“A tutela della grappa quale prodotto cento per cento italiano, è indispensabile che l’imbottigliamento avvenga in Italia, nella zona d’origine, e che in etichetta sia inserito il luogo di imbottigliamento, che oggi non è più obbligatorio per nessun prodotto, ma non è neppure vietato”. E’ quanto afferma l’Anag, Assaggiatori grappa e acquaviti attraverso la sua presidente Paola Soldi, a supporto delle istanze avanzate dai distillatori, produttori di Grappa IG (Indicazione Geografica), che da tempo stanno lottando per vedere riconosciuto il fatto che l’imbottigliamento avvenga esclusivamente nella zona d’origine della grappa.

“La legge italiana - aggiunge Paola Soldi - ha inserito questa obbligatorietà, ma si scontra con le leggi dell’Unione europea che, di fatto, ne impediscono l’applicabilità. Siamo di fronte a un braccio di ferro fra le ragioni dei produttori di Grappa IG e la volontà della Commissione Europea, che vede nell’obbligatorietà dell’imbottigliamento nella zona d’origine una violazione alla libera circolazione. La nostra associazione è impegnata, fin dalla sua nascita, nella promozione della Grappa come denominazione protetta in ambito CE dal Regolamento numero 110 del 2008 e il nostro auspicio è che i distillatori italiani si distinguano inserendo il luogo di imbottigliamento, così da poter fornire ai consumatori uno strumento indispensabile di conoscenza e di garanzia della qualità del prodotto”.

Il Regolamento CE numero 110 del 2008 determina le regole relative alla protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose e afferma che “è opportuno procedere alla registrazione delle indicazioni geografiche identificando le bevande spiritose come originarie del territorio di un paese o di una regione o località di detto territorio quando una determinata qualità, la rinomanza o altre caratteristiche della bevanda spiritosa siano essenzialmente attribuibili alla sua origine geografica”. Anche se il primo riconoscimento della tutela italiana del nome Grappa è precedente al 2008, questo Regolamento CE protegge l’Indicazione Geografica e indica che la bevanda spiritosa si può chiamare “Grappa” solo se è prodotta in Italia da vinacce italiane.
L’Indicazione Geografica, inoltre, non è solo per la Grappa nel suo insieme, ma anche per alcune Grappe regionali, quali Grappa di Barolo, Grappa piemontese/Grappa del Piemonte, Grappa lombarda/Grappa di Lombardia, Grappa trentina/Grappa del Trentino, Grappa friulana/Grappa del Friuli, Grappa veneta/Grappa del Veneto, Südtiroler Grappa/Grappa dell’Alto Adige, Grappa siciliana/Grappa di Sicilia e Grappa di Marsala. Per ognuna di queste denominazioni di Indicazione Geografica è stata predisposta anche la scheda tecnica, come richiesto dal regolamento CE.


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17/04/2015, 14:13
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Alla Trattoria Da Burde spazio a rum, sigari e champagne, insieme a piatti della tradizione toscana, con Andrea Gori
Giovedì 24 aprile serata caraibica-toscana a Firenze, in compagnia di Anag Toscana

Alla scoperta della grappa ma non solo in compagnia di Anag. Venerdì 24 aprile la Trattoria Da Burde a Firenze (Via Pistoiese, 154) ospiterà una serata caraibica-toscana promossa in collaborazione con Anag Toscana, che vedrà protagonisti rum, sigari e champagne abbinati a piatti tipici toscani. A guidare la serata sarà Andrea Gori, sommelier, giornalista, scrittore e ristoratore da quattro generazioni a Firenze con la Trattoria da Burde di famiglia.

Nei bicchieri e con abbinamenti sorprendenti, sarà possibile gustare Champagne Pol Roger Pure, Champagne Jean Milan Rosè, Rhum Guadalupe 1998, Ron Caribbean 2005 e Rum Fiji 2001 - forniti da Samaroli - mentre nei piatti la cucina toscana sarà protagonista con antipasto con coccoli e salumi toscani, pici al sugo di carne chianina, maialino ai profumi dei Caraibi e crostata di pere e nocciole. In chiusura, non mancherà l’abbinamento dei distillati con il sigaro toscano originale.

Informazioni. Il costo della serata, promossa in collaborazione con Anag Toscana, è di 45 euro. Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero 055-317206 oppure scrivere un’e-mail all’indirizzo prenotazioni@daburde.it.

Scoprire il distillato con un assaggio consapevole, con Anag. Anag è un’associazione senza scopo di lucro fondata nel 1978, con sede presso la Camera di Commercio di Asti, attiva e presente in diverse regioni e con numerose delegazioni provinciali per promuovere una “cultura del bere” dove qualità e tradizione si uniscono a competenza e diffusione di un prodotto considerato eccellenza nazionale. I suoi obiettivi prioritari sono divulgare un metodo di valutazione della grappa e delle acquaviti che consenta al consumatore scelte obiettive e ponderate tra prodotti di qualità; stimolare i produttori verso un costante miglioramento dei propri distillati e valorizzare grappe e acquaviti di qualità ottenute secondo usi e tradizioni locali. Negli anni l’associazione si è consolidata come un luogo di confronto e di scambio di passioni comuni e di conoscenze legate al mondo dei distillati alcolici, sia italiani che esteri, ma anche come punto di riferimento per chi vuole imparare a degustare i distillati, con corsi di degustazione ed eventi formativi.

Anag anche sui social network. Per conoscere da vicino Anag ed essere sempre aggiornato su attività e corsi di degustazione dedicati a grappa e distillati, è possibile consultare il sito www.anag.it oppure seguire l’associazione sulla pagina Facebook Assaggiatori grappa e acquaviti - Anag e sul profilo Twitter Assaggiatori Grappa (@AnagItalia).


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22/04/2015, 17:32
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Sessanta scatti per tre categorie in gara, dedicate alla grappa dalla produzione alla sua presenza nei momenti conviviali
“Grappa simbolo d’Italia”: selezionate le foto vincitrici del concorso fotografico promosso da Anag Umbria

Sono state selezionate nei giorni scorsi fra i sessanta scatti pervenuti le nove foto vincitrici del primo concorso fotografico “Grappa, simbolo d’Italia”, promosso da Anag Umbria con tre categorie. Per la prima, dedicata alle fasi di produzione della grappa, sono state scelte le foto di Giovanni Menicucci, “Un’ottima annata”; Michele Gavazza, “Crogiolo” e Valentina Velini, “Rilassante dolce riposo”. Per la seconda categoria, dedicata alla grappa come regina di momenti conviviali e festeggiamenti, sono state selezionate le foto di Paolo Nicolini, “Incontro, confronto”; Marco Monacchia e Filippo Gallina “Fine gloriosa”. Nella terza e ultima categoria, dedicata alla grappa come spirito in quanto unisce, è generosa e “spiritosa”, hanno vinto le foto di Alessia Cogato, “La grappa ovunque e comunque”; Barbara Versiglioni, “La Grappa è spiritosa: bevo come una bestia” e Off. Fot. Udine, “Contrasto dello spirito”. Tutte le foto in gara sono disponibili sul sito di Anag, http://www.anag.it" target="_blank, all’interno della sezione dedicata alla regione Umbria.

“L’iniziativa - spiega il presidente di Anag Umbria, Massimo Tortoioli Ricci - è nata per valorizzare la grappa come simbolo dell’Italia unita e come uno dei prodotti di eccellenza del nostro Paese, tutelato dall’Unione europea e che, da sempre, accompagna momenti importanti della nostra storia e fa parte della nostra cultura e convivialità: era grappa quello che scaldava l’animo dei nostri soldati impegnati nelle dure battaglie in trincea durante il primo conflitto mondiale ed è grappa quella che non può mancare oggi alla fine di una cena con amici o in altre occasioni di festa e socializzazione. Grazie al concorso fotografico aperto a tutti, abbiamo potuto vedere il mondo della grappa con altri occhi e sotto punti di vista diversi, esaltando le fasi della produzione dei distillati, dalla lavorazione della vinaccia alla degustazione nel bicchiere, e la presenza nei momenti conviviali, con la capacità di unire e socializzare in maniera ‘spiritosa’”.

Scoprire il distillato con un assaggio consapevole, con Anag. Anag è un’associazione senza scopo di lucro fondata nel 1978, con sede presso la Camera di Commercio di Asti, attiva e presente in diverse regioni e con numerose delegazioni provinciali per promuovere una “cultura del bere” dove qualità e tradizione si uniscono a competenza e diffusione di un prodotto considerato eccellenza nazionale. I suoi obiettivi prioritari sono divulgare un metodo di valutazione della grappa e delle acquaviti che consenta al consumatore scelte obiettive e ponderate tra prodotti di qualità; stimolare i produttori verso un costante miglioramento dei propri distillati e valorizzare grappe e acquaviti di qualità ottenute secondo usi e tradizioni locali. Negli anni l’associazione si è consolidata come un luogo di confronto e di scambio di passioni comuni e di conoscenze legate al mondo dei distillati alcolici, sia italiani che esteri, ma anche come punto di riferimento per chi vuole imparare a degustare i distillati, con corsi di degustazione ed eventi formativi.


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28/04/2015, 19:43
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Serata-degustazione nei giorni scorsi con il Mastro Distillatore, Bruno Pilzer, storico socio Anag e Cembrano Doc
Le grappe della Val di Cembra in passerella ad Anag Vicenza

Una “maratona del buon grado” in compagnia del Mastro distillatore Bruno Pilzer, aperta dall’approfondimento “culturale” del rapporto che esiste tra la grappa, prodotto cento per cento italiano, e gli altri distillati internazionali. L’iniziativa si è svolta nei giorni scorsi a Vicenza, organizzata dalle sezioni vicentina e veneta di Anag, Assaggiatori grappa e acquaviti, con la partecipazione dello storico socio Anag, cembrano Doc, e delle acquaviti di sua produzione.

La serata ha proposto la degustazione di dodici prodotti, dalle grappe monovitigno prodotte da autoctoni trentini alle acquaviti di frutta, accompagnati da formaggi, salumi e dolci messi a disposizione dal locale che ha ospitato l’evento, il Ristorante “Al Company”. Ad aprire l’appuntamento “spiritoso” è stata una grappa giovane di Nosiola, autoctono trentino a bacca bianca, seguita da una semi-aromatica di Mueller Thurgau, spesso usata per base spumante “di corpo e robustezza”, e da una giovane aromatica di Gewurztraminer. La prima batteria si è chiusa con un’altra grappa aromatica caratteristica: una giovane da Moscato giallo che in Trentino viene vinificata pur “in bianco”, ma in versione “secca”.

La seconda batteria “spiritosa” ha proposto grappe da vinacce di uve a bacca rossa: una di Teroldego, altro autoctono principe delle valli trentine; una grappa di Schiava gentile, altra autoctona del Trentino Alto Adige, e due sperimentazioni interessanti, una grappa giovane ottenuta da blend di ben dodici singole distillazioni da vinacce diverse e una grappa invecchiata in rovere di diversa vitalità, su base di vinacce da Pinot Grigio, varietà che in Trentino esprime caratteristiche che la pongono al vertice della piramide del buon ricordo tra i Pinot Grigio delle Venezie.

La terza batteria, infine, ha visto protagonista le acquaviti di frutta, dove la precisione nella preparazione del succo da fermentare e distillare è l’elemento determinante per ottenere un risultato di alto livello. La prima è stata un’acquavite di mela, poi di pera, di albicocca e, per finire, l’originale acquavite di mela cotogna. Tutte raffinate e precise, ben determinate nell’equilibrio che il bouquet aromatico floreale e fruttato al tempo stesso sa offrire, ma con un’intensità e una fragranza superbe. In chiusura c’è stato spazio anche per un’altra sperimentazione proposta da Pilzer nella sua realtà produttiva, con le albicocche in arrivo dalla Campania e che, per le loro caratteristiche organolettiche, si addicono meglio alla produzione dell’acquavite di Pilzer nella sua Val di Cembra.


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Iniziativa in programma dal 18 al 29 giugno, con sei lezioni settimanali organizzate dalla sezione di Avellino di Anag
Corso per assaggiatori e appassionati del mondo dei distillati ad Atripalda

Iscrizioni aperte per il corso di primo livello rivolto ad aspiranti assaggiatori di grappa e acquaviti e organizzato ad Atripalda dalla sezione provinciale di Avellino dell’associazione Anag, Assaggiatori grappa e acquaviti. L’iniziativa è in programma da lunedì 18 maggio a lunedì 29 giugno alla Trattoria “Valle Verde” (Zi Pasqualina), in via Pianotardine, e prevede sei lezioni settimanali - lunedì 18 e 25 maggio, lunedì 1, 15, 22 e 29 giugno, compreso un appuntamento su grappa e cocktail. Ogni lezione si chiuderà con la degustazione guidata di alcune grappe e acquaviti e al termine del corso è prevista anche la visita a una distilleria e la consegna di un attestato di partecipazione.

Il programma. Il corso si aprirà con una lezione introduttiva su Anag e il mondo dei distillati, insieme alla consegna del materiale didattico, che comprende una valigetta con cinque calici Anag per la degustazione, scheda di degustazione e libretto dell’assaggiatore. Le lezioni successive illustreranno i principi della degustazione e l’analisi attraverso la vista, l’olfatto, il retrolfatto e il gusto; le norme e i regolamenti che disciplinano la produzione di grappa e acquaviti d’uva, le tecniche produttive della distillazione, con le relative disposizioni legislative. A unire ogni lezione sarà la promozione di una corretta “cultura del buon bere consapevole”, conoscendo l’alcol e i suoi limiti con un consumo consapevole, attento alla qualità piuttosto che alla quantità.

Per informazioni e iscrizioni, è possibile scrivere un’e-mail all’indirizzo anag.campania@tiscali.it oppure contattare i numeri 333-6528575 (Adriana Amodio) e 338-3110089 (Angelo Maglio).

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04/05/2015, 12:48
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Conferenza stampa

Venerdì 29 maggio, alle ore 11.30, nel Soppalco Pizzeria Sud del Mercato Centrale di Firenze si svolgerà la conferenza stampa per presentare i distillati che hanno vinto il 32° concorso “Alambicco d’Oro”, promosso da Anag, Assaggiatori grappa e acquaviti. Il concorso ha visto la partecipazione di 135 grappe e acquaviti in arrivo da diverse regioni italiane e si è aperto per la prima volta alle aziende vitivinicole che distillano le cosiddette “grappe di fattoria”.

Alla conferenza stampa interverrà Paola Soldi, presidente federale Anag, che illustrerà i prodotti vincitori prima di una degustazione guidata riservata ai giornalisti.

I colleghi giornalisti sono cordialmente invitati a partecipare

DEGUSTAZIONE APERTA AL PUBBLICO NEL POMERIGGIO
Dalle ore 14.30 alle ore 19.30, inoltre, sono previste degustazioni guidate aperte al pubblico con la collaborazione dei soci di Anag Toscana, in compagnia del presidente della delegazione regionale, Luciano Leporatti.

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25/05/2015, 18:56
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Assegnate 4 medaglie d'oro, 39 d'argento e un Premio Speciale. Prodotti vincitori selezionati fra i 135 in gara
“Premio Alambicco d'Oro”: premiate 43 grappe e distillati d'eccellenza in arrivo da tutta Italia
La presidente Anag, Paola Soldi: “Riscontri positivi dalla nuova formula del concorso, aperto anche alle aziende vitivinicole
I prodotti in gara e i risultati confermano anche trend attuali del mercato dei distillati”

43 grappe e acquaviti selezionate fra 135 prodotti arrivati da 9 regioni e 17 province italiane, 4 medaglie d’oro e 39 d'argento assegnate, oltre a un Premio Speciale. Sono questi, in sintesi, i numeri del 32° concorso “Premio Alambicco d'Oro” promosso da Anag, Assaggiatori grappa e acquaviti, che ha visto partecipare 44 distillerie a cui si sono unite, per la prima volta nella storia del concorso, 11 aziende vitivinicole che distillano le cosiddette “grappe di fattoria”. Il concorso “Premio Alambicco d'Oro” è stato promosso da Anag con il patrocinio dell'Istituto Nazionale Grappa, dell'Associazione Donne della Grappa e della Camera di Commercio di Asti, dove Anag ha sede dal 1978. I risultati, elencati al termine del presente comunicato stampa, sono disponibili anche sul sito www.anag.it, insieme alle schede tecniche dei singoli vincitori.

Vincitori e premiazione. I distillati premiati sono stati presentati dalla presidente federale di Anag, Paola Soldi, dopo la selezione effettuata nel mese di aprile a Bellaria Igea Marina (Rimini) da una giuria composta da circa 60 soci Anag, espressione delle varie associazioni regionali e divisi in diversi panel di valutazione. La premiazione ufficiale dei prodotti vincitori si svolgerà sabato 19 settembre ad Asti, durante la 49 Douja d’Or, negli spazi di Onav allestiti all’interno del Palazzo dell’Enofila. Al termine, seguirà la degustazione gratuita e guidata dai soci di Anag Piemonte, mentre nei dieci giorni della manifestazione sarà allestito un banco di assaggio a cura dell’organizzazione della manifestazione Douja D’Or.

32° concorso “Alambicco d'Oro” fra tradizione e novità. Quest’anno, per la prima volta, il concorso si è aperto alle aziende vitivinicole che distillano le cosiddette “grappe di fattoria” e che hanno potuto presentare i propri prodotti insieme alle distillerie già coinvolte ogni anno in quello che rappresenta uno degli eventi più importanti per Anag a livello nazionale. Elementi innovativi rispetto al passato sono stati introdotti anche nell’assegnazione dei punteggi: per la prima volta, infatti, sono stati introdotti limiti di punteggio per l’attribuzione delle medaglie, mentre negli anni precedenti venivano premiati i migliori punteggi fino a un massimo del 30 per cento per ogni categoria. La selezione dei distillati in gara è stata effettuata utilizzando la scheda di valutazione ufficiale di Anag, dando rilevanza, essenzialmente, a quattro criteri: sensazioni visive, equilibrio gustativo, ricchezza olfattiva e fragranza retrolfattiva.

Distillati espressione di tutta Italia, da nord a sud. Tutte le regioni che hanno partecipato hanno vinto almeno una medaglia d'argento. Il numero maggiore è andato al Trentino Alto Adige, con 14 medaglie, di cui una d'oro. Seguono la Toscana, con 7 medaglie d'argento e il Premio Speciale; il Piemonte, con 6 medaglie, di cui 2 d'oro; Friuli Venezia Giulia e Umbria, con 4 medaglie, di cui una d'oro per l'Umbria; Lombardia con 3 medaglie. Chiudono il medagliere Anag, Veneto e Sicilia, con 2 medaglie, e Calabria, con una medaglia per un prodotto distillato in Friuli Venezia Giulia.

I prodotti premiati. Le quattro medaglie d'oro sono state assegnate a tre grappe invecchiate e una grappa invecchiata aromatica. Le 39 medaglie d'argento, invece, sono andate a 10 grappe giovani; 8 grappe giovani aromatiche, provenienti da vitigni aromatici; 14 grappe invecchiate; 2 grappe aromatiche invecchiate e 2 grappe aromatizzate con piante officinali e radici. A queste si sono aggiunte le medaglie d'argento conquistate da 2 acquaviti d’uva giovani aromatiche, provenienti da vitigni aromatici, e un'acquavite d’uva invecchiata. Nessuna medaglia è andata ad acquaviti d’uva giovani e aromatiche invecchiate, le due categorie che completavano le nove previste dal concorso nazionale.

Premio Speciale per prodotti propri e conto terzi, con vinacce di aziende vitivinicole. Il Premio Speciale - introdotto per la prima volta quest'anno e assegnato alla distilleria che ha ottenuto il miglior punteggio complessivo sommando le medaglie assegnate a prodotti propri e a quelli distillati per conto terzi - è andato alla Nannoni Grappe srl di Paganico (Grosseto). La distilleria ha ottenuto il Premio grazie a tre medaglie d’argento assegnate a prodotti propri e due medaglie d’argento andate ad aziende per le quali distilla le vinacce: una grappa di Vin Santo, per conto dell’Azienda Agricola Pucciarella, e una grappa di vinacce di Vino Nobile di Montepulciano, per conto dell’azienda Il Molinaccio di Montepulciano.

Le aziende vitivinicole, novità della 32° edizione. Cinque le medaglie conquistate dalle aziende vitivinicole in gara per la prima volta quest'anno. Riconoscimenti per la qualità dei prodotti presentati sono andati all'Azienda Agricola Laganelli (Sicilia), con la grappa di Moscato di Siracusa; all'Azienda Agricola Pucciarella (Umbria), con la Grappa di Vin Santo, e a tre aziende toscane, I Balzini e Castelli del Grevepesa, con due grappe invecchiate, e Il Molinaccio di Montepulciano, con una grappa giovane di Vino Nobile di Montepulciano.

La presidente federale Anag, Paola Soldi. “La buona partecipazione in tutte le categorie - afferma la presidente federale di Anag, Paola Soldi commentando i risultati del concorso - conferma l'attenzione delle distillerie verso la nostra iniziativa, da cui emergono anche indicazioni sul settore dei distillati e l'andamento dei mercati. Entrando nel dettaglio dei prodotti premiati, si nota che tra le grappe invecchiate, uniche medaglie d'oro, hanno prevalso quelle a lungo invecchiamento, maggiormente ricche di profumi, più complesse e persistenti e con note di colore più intenso. Tra le grappe giovani, invece, hanno vinto quelle provenienti da vinacce vinificate in rosso, con profumi più caldi e fruttati, e quelle provenienti da vitigni ricchi di aromi quale, ad esempio l’Arneis, caratterizzato da profumi floreali e fruttati, il Prosecco, vitigno semiaromatico, e la Grappa di Vinsanto, che proviene da uve appassite. Tra le grappe giovani aromatiche premiate, infine, si sono spartiti ex-aequo il merito il Gewürztraminer e il Moscato”.

Concorso e trend di mercato. “Il numero maggiore di prodotti - aggiunge Soldi - è stato presentato per la categoria con permanenza in legno, distillati di vinaccia che sono stati in legno sia per pochi mesi, i cosiddetti affinati, che per periodi più lunghi, e anche quelli invecchiati sotto il controllo dell’Agenzia delle Dogana - Invecchiati, Stravecchi o Riserva - e non. Il segnale dato dalle distillerie appare chiaro e la partecipazione massiccia con le grappe invecchiate rispecchia il trend dei consumatori, che stanno preferendo prodotti elevati in legno rispetto a quelli giovani. Anche la diminuzione della presenza delle acquaviti d’uva rispecchia la tendenza del mercato: oggi le grappe sono sempre più morbide e suadenti e il consumatore sente in maniera minore la necessità di rivolgersi verso la acquaviti d’uva, prodotte dal distillato del mosto e delle bucce dell’uva, solitamente più morbide, meno intense e meno caratterizzate delle grappe, distillati delle vinacce”.
Un lavoro di squadra per una 'cultura del buon bere consapevole'. “La selezione da parte dei giurati Anag è stata difficile - conclude Soldi - sia per i nuovi criteri del concorso che per la qualità dei tanti prodotti in gara e molti distillati, purtroppo, sono stati esclusi per pochi centesimi di punto. E' stato, comunque, un grande lavoro di squadra che ha coinvolto soci Anag in arrivo da tutta Italia e mescolato parametri di giudizio che, spesso, variano da regione a regione per la tipicità degli aromi e dei profumi contenuti ed evidenziati nei distillati. A ogni giurato va il mio sentito ringraziamento per l'impegno e la professionalità messa nella selezione, così come in ogni attività quotidiana dedicata al mondo dei distillati e alla promozione di una 'cultura del buon bere consapevole', da sempre obiettivo primario della nostra associazione”.


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Sabato 19 settembre convegno promosso da Anag e Istituto Grappa Piemonte. A seguire premiazione del 'Premio Alambicco d'Oro'
Grappa e distillati alla Douja D’Or di Asti, fra produzione di qualità e “cultura del buon bere”
L'Istituto Grappa Piemonte presenterà anche un documento-video inedito sul comparto regionale piemontese

Cultura del buon bere, consumo consapevole di grappa e distillati, valorizzazione della produzione italiana e della continua ricerca della qualità attraverso un miglioramento costante dei processi di distillazione e l'esaltazione delle specificità regionali. Saranno questi alcuni dei temi al centro della giornata promossa da Anag, Assaggiatori grappa e acquaviti e Istituto Grappa Piemonte durante il 49esimo concorso enologico nazionale Douja D’Or in corso ad Asti. L'appuntamento è per sabato 19 settembre, a partire dalle ore 10, e si aprirà con il convegno “Consumatori consapevoli. Il ruolo delle associazioni”, seguito dalla premiazione ufficiale delle grappe e acquaviti vincitrici del 32esimo concorso “Premio Alambicco d'Oro”, promosso da Anag con il patrocinio dell'Istituto Nazionale Grappa, dell'Associazione Donne della Grappa e della Camera di Commercio di Asti, dove Anag ha sede dal 1978. All’appuntamento astigiano parteciperanno rappresentanti di associazioni, quali Fisar, Federazione italiana sommelier, albergatori, ristoratori; Ais, Associazione italiana sommelier; Assodistil, Associazione nazionale industriali distillatori di alcoli e di acquaviti; Associazione Donne della Grappa; associazione Las Damas del Pisco, impegnata nella promozione del Pisco, distillato peruviano, e Onas, Organizzazione nazionale assaggiatori salumi.

Il convegno “Consumatori consapevoli. Il ruolo delle associazioni”. Dopo i saluti del sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo, e del presidente della Camera di Commercio di Asti, Erminio Goria, il convegno entrerà nel vivo con gli interventi dei rappresentanti Anag sul ruolo dell’associazione nel panorama italiano della distillazione e dell’Istituto Nazionale Grappa sul “sistema Italia” della grappa e la consapevolezza nella promozione del prodotto di bandiera. Durante l’appuntamento, inoltre, l’Istituto Grappa Piemonte presenterà ufficialmente il nuovo documento-video realizzato per promuovere l'intero comparto regionale piemontese e porterà un contributo sull’indicazione geografica delle grappe e il legame con i territori di produzione.

Il concorso “Premio Alambicco d'Oro”. La mattina proporrà, poi, la premiazione delle 43 grappe e acquaviti selezionate fra i 135 prodotti arrivati da tutta Italia, con l'assegnazione di 4 medaglie d’oro e 39 d'argento, oltre a un Premio Speciale. I distillati vincitori del concorso Anag saranno, inoltre, protagonisti delle degustazioni guidate dai soci assaggiatori di Anag Piemonte e delle altre delegazioni regionali presenti. Grappe e acquaviti vincitrici del concorso Anag saranno in degustazione anche presso il banco d'assaggio per l’intera durata della Douja d'Or, iniziata l'11 settembre e in corso fino a domenica 20 settembre. Accanto a loro, ci saranno i distillati delle aziende che aderiscono all'Istituto Grappa Piemonte. Al concorso nazionale promosso da Anag hanno partecipato 44 distillerie e 11 aziende vitivinicole con le cosiddette ‘grappe di fattoria’, ottenute con le loro vinacce da distillerie esterne. La selezione è stata effettuata ad aprile a Bellaria Igea Marina (Rimini) da una giuria composta da soci Anag in arrivo dalle associazioni regionali.

La presidente Anag. “Il convegno e la premiazione dei prodotti selezionati nel 'Premio Alambicco d'Oro' - afferma la presidente Anag, Paola Soldi - saranno due occasioni importanti per stimolare un confronto con i distillatori e con gli istituti di tutela sulla produzione dei distillati in Italia, le novità normative e la valorizzazione del nostro distillato di bandiera, tenendo conto anche delle specificità regionali e dei legami con i territori di produzione. Anag porterà il suo contributo anche per quanto riguarda l'impegno quotidiano di tanti soci, in tutta Italia, per promuovere una 'cultura del buon bere consapevole'”.
Il presidente Istituto Grappa Piemonte. “Ritengo significativo - aggiunge il presidente dell’Istituto Grappa Piemonte, Alessandro Revel Chion - che la premiazione di grappe e acquaviti vincitrici del ‘Premio Alambicco d'Oro’ si svolga ad Asti, all’interno di una manifestazione a carattere nazionale come la Douja d'Or, e auspico che questo concorso, nato in questa terra, possa riprendere nuovamente slancio. Nel 2014 il ‘Premio Alambicco d'Oro’ non si è svolto e da questo momento di crisi interna Anag ha saputo prendere lo spunto per riorganizzarsi e ripartire nelle sue attività. Auguro all’associazione buon lavoro, superando ogni futura difficoltà e contando sul supporto di noi produttori di grappa”.


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La presidente Paola Soldi interviene a margine dell’iniziativa che si è svolta nei giorni scorsi a Torrita di Siena
Anag al Grappa Day: più sinergia per promuovere i distillati come precursori di bioeconomia e sostenibilità

“La grappa e le acquaviti di uva, ottenute dai residui dei processi di vinificazione, permettono di smaltire quanto resta della lavorazione del vino in maniera eco-compatibile e sostenibile, con benefici anche economici per le aziende vinicole. Per questo motivo, occorre un impegno crescente e congiunto di tutto il mondo della distillazione per sviluppare la sinergia con le realtà vinicole e valorizzare sempre di più questo aspetto e i prodotti di eccellenza che ne derivano”. E’ quanto afferma Paola Soldi, presidente di Anag, Assaggiatori grappa e acquaviti a margine del Grappa Day che si è svolto nei giorni scorsi a Torrita di Siena, promosso dalle Distillerie Bonollo e aperto dal convegno “Grappa, distillazione e sostenibilità”, che ha visto la partecipazione di esperti del settore, quali i professori Vittorino Novello, Carlo Viviani e Riccardo Cotarella. Molti anche i rappresentanti del mondo della distillazione italiana presenti, tra cui Elvio Bonollo, presidente dell'Istituto Nazionale Grappa e Beppe Bertagnolli, presidente dell’Istituto Tutela Grappa Trentina.

“Nel corso del convegno - aggiunge Soldi - si è parlato molto di bioeconomia, un ambito del quale la grappa è sicuramente fra i precursori. Il nostro distillato di bandiera, infatti, così come le acquaviti nasce dalla lavorazione del residuo della vinificazione, a partire da uve, vinacce e fecce. Con le tecniche attuali, è possibile non avere quasi nessun residuo di scarto. Dopo la distillazione, infatti, esaurite di alcol le vinacce, si ottengono olio dai vinaccioli, ricco di polifenoli e utile anche in campo cosmetico; acido tartarico, usato nel comparto alimentare poiché naturale e non da derivazione chimica, e fertilizzanti azotati. A tutto questo, si unisce la possibilità di produrre bioetanolo, ottenuto senza mettersi in competizione con altre colture e consumare terreno. Ultima, ma fondamentale sotto l’aspetto ambientale ed economico, è la produzione di energia termica rinnovabile, che può rendere autonome le distillerie e ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Un’opportunità che alcune realtà hanno già colto e che può essere un aiuto significativo sotto il profilo dei costi, in un contesto normativo che certamente non favorisce il settore, con accise e imposte piuttosto pesanti da sostenere e che gravano, soprattutto, sulle piccole distillerie”.

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Cultura del buon bere e produzione di qualità nel convegno alla Douja d’Or con Anag e Istituto Grappa Piemonte
In un sorso di grappa cultura, arte antica della distillazione e legame con il territorio, patrimonio da valorizzare con un consumo consapevole e minori accise
Il convegno è stato seguito dalla premiazione del 32° concorso “Premio Alambicco d’Oro”, con l’assegnazione di
4 medaglie d’oro, 39 d’argento e un Premio Speciale

Un sorso di grappa racchiude la cultura, l’arte antica della distillazione, le tradizioni familiari e un legame unico con il territorio di produzione, elementi che meritano di essere valorizzati e promossi con un consumo consapevole e una maggiore tutela della qualità di un prodotto italiano al cento per cento e ambasciatore del Paese nel mondo. E’ questo il concetto che ha unito gli interventi di Paola Soldi, presidente di Anag, Assaggiatori grappa e acquaviti, Elvio Bonollo, presidente dell’Istituto Nazionale Grappa e Alessandro Revel Chion, presidente dell’Istituto Grappa Piemonte al convegno “Consumatori consapevoli. Il ruolo delle associazioni” che si è svolto nei giorni scorsi ad Asti, nella cornice del 49esimo concorso enologico nazionale Douja D’Or. Nel corso dell’appuntamento, l’Istituto Grappa Piemonte ha presentato anche il nuovo documento-video dedicato all'intero comparto regionale piemontese, con immagini legate ai territori e alle fasi di produzione. Il video è disponibile sul sito http://www.istitutograppapiemonte.it" target="_blank.

Il convegno, promosso da Anag e Istituto Grappa Piemonte, si è aperto con i saluti del sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo, e del presidente della Camera di Commercio di Asti, Erminio Goria ed è stato seguito dalla premiazione delle 43 grappe e acquaviti vincitrici del 32esimo concorso “Premio Alambicco d'Oro” promosso da Anag nei mesi scorsi con il patrocinio dell'Istituto Nazionale Grappa, dell'Associazione Donne della Grappa e della Camera di Commercio di Asti. All’appuntamento hanno partecipato numerosi soci Anag, in arrivo da diverse regioni d’Italia, accanto ai rappresentanti di Fisar, Ais, Assodistil, Associazione Donne della Grappa, associazione Las Damas del Pisco, impegnata nella promozione del Pisco, distillato peruviano, e Onas, Organizzazione nazionale assaggiatori salumi.

Il ruolo di Anag per un consumo consapevole. “Anag è una piccola realtà in una nicchia di settore - ha detto la presidente Anag, Paola Soldi - ma dal 1978 a oggi, con i suoi corsi e le sue numerose attività in tutta Italia, ha sempre lavorato per promuovere una cultura del buon bere consapevole, insegnando a riconoscere la qualità e le caratteristiche che rendono unico ogni prodotto. Con il passare degli anni e il mutamento della produzione e del mercato dei distillati, anche la nostra associazione ha rivisto la propria scheda di valutazione e alcune attività. Il nostro obiettivo - ha detto ancora Soldi - è coinvolgere sempre più persone, con un’attenzione particolare ai giovani, stimolando un consumo consapevole e attento all’aspetto culturale, storico, sociale e qualitativo che sta dietro ogni prodotto della distillazione. Questo, a nostro avviso, è il modo corretto di contrastare l’abuso di alcol, anziché continuare a incrementare le accise che penalizzano le distillerie, spesso a conduzione familiare, e con loro l’intero indotto economico e sociale. Anag continuerà a lavorare in questa direzione - ha concluso Soldi - e il nostro auspicio è di farlo sempre di più anche insieme ai distillatori, con un confronto e una sinergia che metta al primo posto la tutela della qualità del nostro distillato di bandiera e la sua promozione fra i consumatori e gli appassionati. Ringrazio la Camera di Commercio di Asti per l’ospitalità alla Douja d’Or, gli ospiti e i soci presenti, in rappresentanza delle associazioni Anag regionali”.

Il Sistema Italia della grappa. Il Sistema Italia della grappa è stato presentato dal presidente dell'Istituto Nazionale Grappa, Elvio Bonollo, che ha fornito alcune stime sul settore: una produzione di 85 mila ettanidri, in ripresa rispetto agli anni precedenti; un’immissione complessiva al consumo di 75 mila ettanidri, di cui circa il 25 per cento destinati ai mercati esteri; un trend di vendita 2014 che conferma una contrazione pari al 2 per cento rispetto al 2013, anche se inferiore rispetto agli anni precedenti; un indotto importante legato al mondo della grappa, con 300 milioni di fatturato e circa mille persone impiegate direttamente, oltre a 20 mila nell'indotto. “Nel leggere questi dati - ha precisato Bonollo - dobbiamo tenere presente che alla difficile situazione economica si sommano anche altri fattori, tra cui il consistente inasprimento dell'accisa sull'alcool. La grappa per adesso resiste, grazie alla forza e alla capacità innovativa dei suoi produttori che, con grande impegno e determinazione, sanno rimettersi in discussione giungendo a proporre distillati sempre più in grado di rispondere alle diverse esigenze del mercato. Ricordo che il comparto grappa e le altre aziende del settore distillatorio rappresentano un’importante fonte di entrate per le casse dello Stato: il gettito per l'Erario in termini di accise sui consumi alcolici ammonta, infatti, a oltre 500 milioni di euro all'anno”. “La ‘consapevolezza nella produzione’ - ha aggiunto Bonollo - costituisce l'elemento di maggiore forza per il nostro distillato di bandiera. Il fulcro di tutto il sistema grappa, infatti, si basa su famiglie di distillatori, generazioni di vite spese in distilleria con passione per il proprio lavoro e per il proprio prodotto, prima ancora che per il business, che hanno creato e consolidato quel know how che rende unica la nostra acquavite di bandiera. In ogni goccia di grappa, non c’è solo la distillazione di una materia prima particolare, ma anche e soprattutto una storia unica e una conoscenza che permette di ottenere prodotti diversi gli uni dagli altri. I produttori di grappa, inoltre, costituiscono il completamento virtuoso della filiera vitivinicola, soprattutto in termini di sostenibilità ambientale, di cui utilizzano e valorizzano i sottoprodotti, tra i quali le preziose vinacce. Come Istituto Nazionale Grappa - ha concluso Bonollo - stiamo operando per portare avanti con maggiore forza ed efficacia le attività di consorzio di tutela e di promozione dell’Indicazione Geografica Grappa e di tutto quel patrimonio di aziende che con la loro storia e con tanta fatica, giorno dopo giorno, hanno saputo rendere unica la grappa”.

Il legame fra grappa e territorio di produzione. Il legame fra grappa e territorio di produzione è stato, invece, il tema al centro dell’intervento del presidente dell’Istituto Grappa Piemonte, Alessandro Revel Chion. “Il cammino della grappa a indicazione geografica è cominciato nel 1989 con un regolamento CEE e arriva ai giorni nostri con la richiesta di registrazione comunitaria delle grappe con indicazione geografica, una certificazione di qualità che identifica la grappa originaria del territorio italiano, di una regione o di una località. Questo aspetto rappresenta e mantiene il legame con il territorio rinnovandolo a ogni campagna vitivinicola, dal momento che la grappa, seguendo logiche diverse, si è adattata e sviluppata attraverso le sorti del comparto vitivinicolo al quale appartiene e senza il quale non esisterebbe. Per territorio intendo tutto quello che ci ruota attorno: cibo, lavoro, abitudini e cultura creano la miscela adatta per la nascita, la crescita e il mantenimento nel tempo di un prodotto quale la grappa. A questo punto, l’obiettivo che ci possiamo porre, affinché parlare di grappe regionali non sia visto solo come una complicazione produttiva, è quello di sviluppare la conoscenza non solo essendo amanti di una buona grappa, ma anche promuovendola nel modo giusto. Possiamo contare su strutture come gli Istituti Regionali e l'Anag che promuovono la grappa. Adesso tocca a noi produttori saper stare in equilibrio fra quelle che sono le logiche commerciali e il mantenimento delle caratteristiche peculiari della grappa”.
Il concorso “Premio Alambicco d’Oro”. Nella cornice della 49esima Douja d’Or sono state premiate anche le 43 grappe e acquaviti selezionate fra i 135 prodotti arrivati da tutta Italia, presentate da 44 distillerie e 11 aziende vitivinicole con le cosiddette ‘grappe di fattoria’, ottenute con le loro vinacce da distillerie esterne. Quattro le medaglie d'oro, che sono andate a tre grappe invecchiate e una grappa invecchiata aromatica, mentre le 39 medaglie d'argento sono state assegnate a 10 grappe giovani; 8 grappe giovani aromatiche, provenienti da vitigni aromatici; 14 grappe invecchiate; 2 grappe aromatiche invecchiate e 2 grappe aromatizzate con piante officinali e radici. A queste si sono aggiunte le medaglie d'argento conquistate da 2 acquaviti d’uva giovani aromatiche, provenienti da vitigni aromatici, e un'acquavite d’uva invecchiata. Il Premio Speciale - introdotto per la prima volta quest'anno e assegnato alla distilleria che ha ottenuto il miglior punteggio complessivo sommando le medaglie assegnate a prodotti propri e a quelli distillati per conto terzi - è andato alla Nannoni Grappe srl di Paganico (Grosseto). I risultati e le schede dei prodotti vincitori sono disponibili sul sito Anag,www.anag.it.


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