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progetto di una cantina per una tesi 
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Iscritto il: 16/10/2009, 17:02
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Salve a tutti,mi sono appena iscritta al forum e nonostante in questa sede io sia un "pesce fuor d' acqua" spero di trovare il vostro clemente aiuto. Sto elaborando una tesi di laurea in ingegneria edile-architettura che prevede la realizzazione di una cantina bioclimatica a Montefalcione (AV).
Mi farebbe piacere conoscere il vostro parere sul mio dimensionamento di max, almeno per sapere se ho preso un grosso abbaglio o sono sulla strada giusta!

1. Dovendo fissare una dimensione d' azienda "media", sono partita dal regolamento inerente il tipo di vino prodotto :taurasi ; per il vitigno aglianico è fissata una resa max di 100 q/ha. Avendo a disposizione 36 ha e fissando sempre per normativa la resa max dell' uva al 70%, si ricava che la massima capacità produttiva della cantina è di 2500 hl / anno...... è plausibile?

2. Altra domanda: la tramoggia per il convogliamento dell' uva deve essere parzialmente interrata? se sì, come scarica l' uva sul nastro traportatore per la cernita dell' uva? (nel mio "umilissimo" dimensionamento delle macchine enologiche ho previsto una tramoggia di 2,50 x 5,00 m e alta 1,70)

3. Il regolamento prevede un invecchiamento di almeno 3 anni, di cui 1 in legno. La mia domanda è: quando imbottiglio il vino?
a) tutto quanto dopo i 3 anni
b) alla fine del processo di vinificazione una parte (quanto?) viene imbottigliato e fatto invecchiare in bottiglia e l' atra parte viene fatto invecchiare in botti per poi essere imbottigliato dopo 3 anni....
c) ".....non ho capito bene....."

Grazie è scusate ancora l' ovvietà delle mie domande, so bene che a tutto questo voi avete lavorato per buona parte del corso di laurea, ma all' università ci hanno raccontato la bella favola della collaborazione multidisciplinare tra persone di competenze diverse ma complementari, alla base di ogni buon progetto!


16/10/2009, 19:14
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Iscritto il: 08/02/2009, 20:50
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1: ok però considera che il vino resta in cantina almeno 3 anni e considera anche eventuali crescite future.
2:non necessariamente e cmq dipende anche da come si prevede la raccolta, manuale in cassette, meccanica ecc ecc
3: Il vino lo imbottigli alla fine.


17/10/2009, 14:42
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Iscritto il: 16/10/2009, 17:02
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Grazie innanzitutto per aver risposto.

Per quanto riguarda la raccolta dell' uva, la mia è una cantina "sociale", il lotto su cui si trova la cantina è di 4,30 ha, di cui poco più di 3 vitati, i restanti 33 ha sono di proprietà di altri soci della "cooperativa" per cui, pur considerando che la raccolta nel mio lotto avvenga con cassette, l' uva esterna arriva in camion dotati di carrello ribaltabile che quindi scarica direttamente nella tramoggia....allego un file della tramoggia che pensavo di scegliere, così mi puoi consigliare meglio sul fatto di metterla interrata o no e di come collegarla con il nastro per la cernita uva....e a proposito: la tramoggia può trovarsi allo scoperto? e il nastro per la cernita?

Grazie 1000.


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17/10/2009, 15:06
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Ciao tinarusciano,
di solito le tramogge sono sempre interrate, perché questo facilita lo scarico dei mezzi, siano questi camion o trattori con carrello, una soluzione che ho visto spesso, è quella di fare accanto alla tramoggia una stanza sottoterra, dopo di solito c'è la diraspa-pigiatrice e poi una pompa che solleva il pigiato e lo porta nel tino, oppure nel tuo caso, prima la diraspatrice, poi il nastro trasportatore per la cernita e dopo la pigiatrice e infine la pompa che porta sempre il pigiato nel tino.
Di solito le tramogge sono sempre al coperto, perché se piove riempi d'acqua tutti i macchinari seguenti e questo poi compromette tutto il lavoro.
Per qualsiasi cosa chiedi pure.
Saluti Francesco

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- La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone)
Egli vive ancora.


17/10/2009, 15:19
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Iscritto il: 16/10/2009, 17:02
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Grazie davvero, non solo per le risposte, ma anche per la pazienza con cui "moderi" questa sessione del forum.
Leggevo su http://serandpractices.com/tipica/index ... &Itemid=89
che le fasi immediatamente successive alla "pesata" sono: il controllo fitosanitario e il prelievo di un campione mediante stazione multiparametrica. Qualcosa su quest' ultima ho trovato, mentre non ho la più pallida idea di che strumentazione mi occorra per poter predisporre un controllo fitosanitario, e quindi degli "ingombri" di eventuali dispositivi da inserire nella mia planimetria esterna.....
Ti ringrazio preventivamente per la tua collaborazione.


17/10/2009, 16:15
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Iscritto il: 13/03/2008, 19:45
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Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
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Ciao tinarusciano,
cerco di fare quello che posso, e sono felice se ti posso aiutare, come avrai letto la stazione che controlla la qualità prende in considerazione gli zuccheri e più raramente l'acidità.
Il controllo fitosanitario di solito non è svolto da uno strumento ma da un tecnico o dottore in agraria che controlla le uve a vista.
Per qualsiasi cosa chiedi pure.
Saluti Francesco

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17/10/2009, 23:29
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Iscritto il: 16/10/2009, 17:02
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Grazie 1000 davvero francesco, questo forum è per me una "benedizione"!....continuerò a chiedere molto presto.... buona serata!


18/10/2009, 21:09
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Iscritto il: 12/08/2009, 21:35
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Ciao tina,

per la valutazione sanitaria delle uve uno strumento apposito effettivamente esiste.

Si tratta di uno spettroscopio a infrarossi FTIR o di un NIR.
Si usano soprattuto per valutare la presenza nelle uve di Botriys Cinerea.
Ecco il link per la foto:

http://www.avacta.com/images/uploads/im ... _large.jpg

Però, come dice Francesco, sono entrambi strumenti molto costosi e non adatti (a mio parere) a una cantina di piccolissime dimensioni come quella in oggetto.

QUindi, di solito, chi sta alla sonda per prelevare il campione e fare l'analisi degli zuccheri e dell' acidità titolabile si occupa anche della valutazione fitosanitaria.

Buon lavoro!


21/10/2009, 10:16
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Iscritto il: 16/10/2009, 17:02
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Ciao Lisa e scusami se rispondo dopo giorni. Grazie per la tua risposta e per aver inserito il link, dato che per me la prima difficoltà è proprio reperire immagini e poi dimensioni dei macchinari e tecnologie da inserire in progetto.
Mi sembra di capire che nell' ambito delle dimensioni della mia cantina mi consigli di evitare l' inserimento di un dispositivo per il controllo fitosanitario delle uve,giusto? Potrei considerare cioè che questo avvenga per mezzo di personale "esterno" che quindi porta con sé i propri macchinari senza che la mia struttura ne sia in dotazione?
E per quanto riguarda quello degli zuccheri (anche se dici che vieni fatto dalla stessa persona), volendo inserire una stazione multiparametrica puoi consigliarmi qualche link utile per conoscerne le dimensioni, il raggio d' azione che deve avere la sonda prelevacampioni, etc....

Un' ultima domanda: conoscete qualche sito da cui scaricare "blocchi cad.dwg." delle macchine enologiche?

Grazie ancora per il vostro aiuto!


25/10/2009, 11:49
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CIao Tina,

mi pare di capire che la tua è una tesi un pò complicatuccia... :)

secondo me i soldi dello FT-IR te li puoi risparmiare perché i soci che ti portano delle uvacce li devi cacciare, nella tua cantina si deve fare solo altissima qualità! ahahah!! ;)

a parte gli scherzi,

per quanto riguarda la sonda preleva camioni ho trovato questi link, puoi trovare su questi siti:
https://www.cepitaly.com/index.php/it/
http://www.relcoinstruments.com/

c'è anche qualcosa riguardo al rifrattometro digitale per la misura degli zuccheri.

ovvio che lo FT-IR ti fa un sacco di roba: zucchero, acidità, polifenoli, presenza di laccasi da botrytis cinerea, e lo puoi usare sia in vinificazione sia in affinamento sia a livello di uve. insomma, è completo ma costa.

riguardo al blocchi cad non so proprio come aiutarti, mi dispiace. Per quanto ne so io all'esame di stato, noi di agraria per presentare il progetto di una cantina utilizziamo il normale autocad (un cerchio per i serbatoi, un rettangolo per la diraspapigiatrice, un altro rettangolo per la pressa). Se ce ne è uno specifico io non lo conosco.

ps. le uve non le puoi mettere nella diraspatrice parzialmente interrata tramite il carro se vuoi fare selezione.
le devi raccogliere in cassette o bins che vanno scaricati manualmente prima sul tavolo vibrante
(http://www.cmaenologia.it/prodotti.php?Lang=ita) poi sul tavolo di selezione dove servono delle persone che asportano i grappoli non completamente sani e poi quelli rimasti devono finire nella diraspatrice tramite il nastro trasportatore. (più o meno)
Dopo diraspatura si può fare un ulteriore selezione dei singoli acini (per vini pregiati).

Un consiglio : non so da quale città d'italia vieni ma io ti consiglierei di fare una visita alla cantina sociale più vicina a te e di parlare direttamente con l'enologo che la gestisce e farti spiegare quanto ti interessa.
Sono sicura che sarà felice di aiutarti.
Tramite internet, se hai bisogno, continueremo a fornirti dei link però, secondo me, devi prima vedere direttamente con i tuoi occhi come funziona. Ti resterà tutto più semplice e chiaro.

Cmnq continua pure a chiedere, a me fa piacere se posso esserti di aiuto.

Sarei curiosa di leggere la tua tesi una volta terminata.

Complimenti per l'argomento.


Ultima modifica di BluSnake il 07/11/2014, 19:06, modificato 1 volta in totale.

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26/10/2009, 20:56
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