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Quote Latte - Cosa succedera'? 
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Se nn paghi affitti risparmi ahahh

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14/03/2015, 23:08
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Nel senso se hai un terreno di proprietà? Ho fatto un post nella sezione ovini, per possedere animali (Vari) in 300-400 ettari di proprietà producendo autonomamente tutto il fieno, erba medica e pascolo, ma ci si risparmia e quindi guadagna?
Un mesetto fa ho visto al tg regionale che un allevatore della mia zona ha deciso di allevare le sue vacche solo ed esclusivamente con fieno prodotto in azienda chiudendo col lucchetto il silos, ma cè un vantaggio o perdi in altro?
Praticamente serve un grosso capitale iniziale per farti una stalla ipertecnologica (stile germania) per diminuire i costi e vendere a prezzo più basso?


14/03/2015, 23:36
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http://lanuovasardegna.gelocal.it/regio ... 1.10558306


14/03/2015, 23:54
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ti faccio una altra domanda : la maggior parte del latte in italia viene prodotto in 5 regioni , mediamente le aziende che lo producono hannop il 50/60% dei terreni in affitto ,e questa percentuale cresce del 2% annuo , se un canone di affitto in media nelle pianure irrigue , e' sui 550/600 euro a ettaro , calcolando che queste aziende coltivano nelle peggiori delle ipotesi spendono solo di affittoda 30 a 50mila euro 'anno

ovvio che chi ha tutto in proprietà parte di molto avvantaggiato...

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15/03/2015, 8:30
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Grazie Grinto, era quella la mia domanda, vorrei entrare nel vostro mondo un giorno o l'altro però son certo che per farlo dovrò avere un po di capitale iniziale per acquisto terreni, ecc. però appunto, per tornare sull'argomento quote latte e come abbassare i prezzi, mi chiedevo, ok i terreni di proprietà, ma alimentare gli animali con solo fieno ed erba medica prodotta? Senza altro? Cioè ci si può anche produrre il mais, la barbabietola, pisello, orzo, ecc. Ma di certo non la soia che sarebbe da importare dall'estero e per di più trattata, si potrebbe?
E semplifico il tutto dicendo, si potrebbe fare un prodotto sano al 100%, senza trattamenti, facendo vivere e alimentando le vacche in maniera sana, senza ogm, o quant'altro, e riuscire ad avere un tornaconto che ti permetta di tenera a galla l'azienda?
Per tenerla a galla infatti io avrei preferito anche diversificare con suini, capre, ovini da carne e da latte e vacche da carne e da latte (non duplice attitudine ma due razze differenti)


15/03/2015, 10:58
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senza integrare con mangimi esterni la vedo molto dura

un sistema di pascolo come quello in malga montano si basa su un presupposto molto semplice , legato al discorso prima fatto, cioe che le malghe hanno una estensione rispetto ai pascoli in pianura , e un canone annuo bassissimo .

impensabile sarebbe , anche solo pagare 100/150euro a ettaro un pascolo.

secondo la stagionalità della produzione lattea cioe solo estiva, periodo dell'anno che il latte vale poco , perché ne arriva molto dai paese alpini e nord euopei .

cioe' lo stare in piedi di un azienda zootecnica , si dovrebbe , e qui uso il condizionale, nel corso di 1 anno , e nn solo estivo.


caso diverso sarebbe , da quello che so e non ho avuto la possibilità di andare sul posto a verificare, se ci fosse una situazione come quella neozelandese, in cui gran parte del latte e' trasformato in polvere , per esportazione , e quello che mi hanno spiegato, sarebbe antieconomico, trasportare latte tal quale( l'85% e' acqua in definitiva) , oltre che i paesi importatori ( Giappone su tutti) hanno un rapporo col latte diverso dal nostro (cieo x loro e' normale prendere un cucchino di latte impolvere , e metterlo nella tazza al mattino con un po di caffe x far colazione.., cosa che noi inorridiremo gia solo all'idea..)

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15/03/2015, 20:18
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:lol: :lol: :lol: verissimo ne parlavo proprio oggi.. Però sì Australia e Nuova Zelanda sono i più grandi esportatori per via della richiesta della vicina Asia che non sa proprio come si consuma! E bisognerebbe insegnarglielo.. Però capisco il ragionamento costo pascolo/costo e richiesta latte.. Però è anche vero che il problema invernale della neve l'avete voi, ma dal centro al sud e isole, come nel mio caso, (ad eccezione di alcuni luoghi) problema neve non ne abbiamo eppure il problema costo latte c'è comunque..
Al paese dei miei ho parenti che l'estate pascolano le vacche, capre, ecc in montagna e l'inverno o le lasciano in montagna (scarsa neve) o le portano in pianura o al nord nella mia zona dove cè molto pascolo poco utilizzato.. Eppure il problema del prezzo del latte c'è comunque...
Per quello ho fatto la domanda: se ho un terreno di proprietà e mi autoproduco il fieno riesco a tenere a galla l'azienda soprattutto diversificando l'attività con altri animali.. Perché il primo aprile è vicino, e si rischia (dato che non vi è sostegno da parte dello stato) che arrivi solo latte estero perché in Italia costa troppo produrlo..
È lecito comprare latte di scarsa qualità o che non riceve i controlli rigidi che ricevono in Italia gli allevatori e via così finché tutti non abbandoneranno le campagne divenendo un lavoro snobbato che finiranno a fare gli stranieri..
Sono nel campo alimentare e confermo che il prezzo lo fa la GDO, e il consumatore compra o ciò che costa meno o quello più pubblicizato anche magari di scarsa qualità.. Chi ci rimette sono gli italiani perché lo stato fa entrare di tutto in Italia senza mettere al primo posto il prodotto prodotto in loco che farebbe guadagnare gli allevatori, quindi pagare le tasse, quindi guadagnarci lo stato! Ma sono sempre parole al vento perché alla terra e a chi ci lavora non ci penseranno mai..


15/03/2015, 22:11
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Vorrai focalizzare l attenzione su un fatto. Se nell allevamento da carne l alimentazione ha un peso di quasi il 50% l altro eil costo dell acquisto. Nel allevamento da latte il peso dell alime ntazione grAva si ma ci sono dei costi che voi sottovalutate. Come il costo della mungitura il costo delle pratiche veterinarie. Della borocrazia. E della manodopera. Costi che nn son legati alla produzione di latte ma più che altro legati al numero di animali. Da qui se x animale produci 100qli di latte incide x un tot se ne produci solo 30 incide il triplo x litro di latte ovvio che a 30cent. Al litro i costiu sarebbero insostenibili.
Il rischio che in italia produciamo beni che non possiamo permetterci e gia stato evidenziato a livello industriale gia da qualcuno .

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16/03/2015, 2:38
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Ok ho capito, be il problema delle quote quà (non so nel resto d'italia) è che spesso le ha chi di vacche non ne ha mai avute e poi se qualcuno che le ha e vuole più quote o iniziare l'allevamento, non può perchè finisce per pagare le quote più del doppio del valore iniziale


16/03/2015, 7:50
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a me pare che negli ultimi 3 anni il prezzo delle quote era abbordabile..

mi pare che in sardegna pagate lo scotto di qualche fallimento dei caseifici , nn e' tutto imputabile agli allevatori lo status quo.

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16/03/2015, 8:50
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