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Come organizzarsi per avere tutto a casa 
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Sez. Cavalli
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Amo i cavalli sin da piccolo.
C'è una quercia dai miei, c'è ancora oggi, li solida e sicura. E c'era da prima che io nascessi. Sotto quella quercia c'era "l'aia". Una sorta di cortile- I miei si riferivano a quel luogo, ad es per indicare qualcosa dicendo: "...sta giù l'aia...". In quell'aia c'era il cane (si chiamava sempre bobi), le galline, un pò di attrezzi e una vecchia botte di ferro, e poi c'era l'ombra della quercia. Quella vecchia botte era il mio cavallo e l'ombra generosa della quercia faceva di quel luogo il posto preferito per i miei giochi.
La sella era una vecchia tovaglia da tavola dismessa da mia madre, il winchester un manico di piccone a cui mio nonno aveva dato una parvenza di forma di fucile, la fantasia faceva il resto... Inseguimenti, battaglie, sparatorie, sempre rigorosamente da cavallo (hem, da botte).

L'aia era il mio piccolo ranch!!!

E oggi? Come lo vorrei? Come lo vorreste?

Credo che ogni appassionato di cavalli, lasciando a briglia sciolta la fantasia, vorrebbe un proprio ranch, i propri cavalli a casa, invece del solito anche se inevitabile maneggio, che però rende un pò artefatto il rapporto con il cavallo.

E allora via libera a chi ci stà... galoppa fantasia... oppure è la realtà?

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02/04/2010, 21:30
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Personalmente ho sempre immaginato come avrei potuto organizzare una struttura che allevasse, domasse e vendesse poi i propri puledri.

Ho ritrovato in un cassetto vecchie bozze di possibili strutture idonee allo scopo, bozze di tanti anni fa.

Per prima cosa serve un terreno,
poi una scuderia,
un fienile,
un campo piano per lavorare i cavalli,
un tondino per le fasi iniziali della doma (che tuttavia non è indispensabile),
servono anche le fattrici,
uno stallone,
....
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02/04/2010, 21:32
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Dicevamo: Per prima cosa serve il terreno... il terreno, e dici niente.

Conosco un tale che ha 1050 ettari di terreno, un altro che alla domanda "dove finisce la proprietà" mi ha detto di girarmi intorno che tanto era tutto suo a perdita d'occhio, e dall'altra parte della collina c'era la riserva di caccia...

Il terreno è un gran problema, costa molto, ma veramente molto.

Allora se non siamo fortuanti da averne uno di famiglia per il ranch bisognerà provvedere, oppure avere la possibilità di usufruire delle "comunanze agrarie", posti dove, a certe condizioni, si può mandare il proprio bestiame al pascolo brado. Oppure bisognerà mettere in cantiere l'idea di comprarsi un pezzo di terra.

Io, per una sorta di legame al vissuto della mia famiglia, mezzadri da generazioni, ho sempre pensato che un uomo DEVE avere un pezzo di terra, un pezzo di terra suo.

Nella scelta del terreno consiglio di valutare alcune cose.

In primo luogo il tipo di terra, da questo punto di vista pongo due discriminanti che prescindono dalla fertilità del terreno ma attengono alla sua consistenza: un terreno argilloso sarà veramente ostico nel periodo invernale, i cavalli, negli inverni piovosi come l'ultimo, affonderanno fino al ginocchio e sarà veramente difficile gestirli al pascolo, in compenso il fondo per il lavoro in piano, irrinunciabile per l'addestramento del cavallo, non richiederà particolari accorgimenti, essendo il terreno di per se sufficentemente morbido ed elastico (a meno che non si faccia reining, che richiede un terreno tutto particolare per l'esecuzione degli sliding stop).

Di contro un terreno ghiaioso è ottimo per il periodo invernale, i cavalli non affondano e si mantengono anche sufficentemente puliti, però in estate potrebbe essere un pò troppo secco con qualche possibile conseguenza sulla elasticità dello zoccolo, e, se molto ghiaioso, potrebbe essere troppo duro per il lavoro in piano.

Credo sarebbe consigliabile un terreno mediamente ghiaioso, oppure un terreno argilloso con degli escamotage per risolvere la situazione nei mesi invernali (una bella gettata in cemento potrebbe essere una soluzione, anche se piuttosto costosa).

Anche l'estensione del terreno ha la sua importanza, in funzione del numero di fattrici che abbiamo in mente di gestire, e dell'età in cui abbiamo in mente di vendere i puledri...

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02/04/2010, 21:36
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Quanto terreno ci serve per mettere in piedi un piccolo allevamento? Ragioniamo su una ipotesi di 4 / 5 fattrici, 4 / 5 fattrici sono circa 4/5 puledri l'anno.

*Servirà un primo recinto per tenere le fattrici;
*un altro per tenere i puledri appena svezzati, quelli di 6/12 mesi;
*intorno ai 12/16 mesi è bene separare i maschi dalle femmine, per evitare sorprese indesiderate, quindi servirà un recinto per i maschi ed uno per le femmine.

In totale servono 4 recinti, uno per le fattrici, uno per i puledri svezzati, uno per i maschi di 1,5 anni ed uno per le femmine di 1,5 anni.

Al compimento dei due anni / due anni e mezzo è bene iniziare un leggero lavoro di doma ed i puledri vanno trasferiti in box liberando quindi a rotazione i pascoli

Insomma, certo 1.000 ettari sarebbero meglio, ma restando nell'ambito del fattibile 7/10 ettari di terreno possono sostenere un piccolo allevamento di 5/6 fattrici.

A questo punto serviranno delle recinzioni e delle strutture per il ricovero degli animali, intendendo per strutture, delle capannine con 3 lati, molto essenziali con tetto in lamiera e lato lungo rivolto a nord

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02/04/2010, 21:38
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Ciao Gianni, ti devo dire che questi tuoi post mi sono piaciuti un sacco...............
Il bracciolo del divano era il mio fantastico cavallo pezzato......il martello era la mia pistola e il manico della scopa di mia madre, era il mitico fucile dei cow-boys...............
FANTASTICO...................
Ho sognato sempre di riuscire ad avere il mio Ranch ed ora, all'età di 44 anni, finalmente stò realizzando assieme a mia moglie, questo fantastico SOGNO e vuoi sapere una cosa????
Ho trovato un cavallo Paint "PEZZATO" come quello del sogno e stò facendo i salti mortali per poterlo comprare.
Sò che dovrò lavorare parecchio e senza orari e feste a riposo........però và bene così.
Chi lo sà, magari verrai a trovarmi.
A presto.

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Ciao da REN66


02/04/2010, 23:17
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Quien sabe caro Ren66. Complimenti per tuo progetto :D :D :D

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03/04/2010, 6:17
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Il terreno, ancora lui. E' l'ostacolo più alto, se lo superi poi puoi andare avanti nel sogno cominciando a dargli contorni via via meno sfocati.

Nella fase di ricerca le fantasticherie sull'oggetto del desiderio lasciano il posto a valutazioni concrete, contatti con agenzie, frenate improvvise di fronte ai cartelli "vendesi", approfondimenti circa lo stato del conto corrente (ahi, ahi, ahi...dolori).

Comunque, in questo sogno (cercando di tenerci nell'area del sogno realizzabile, forse) ci siamo tarati sui 7/10 ettari.

Ci sono ancora alcune cose che sono molto importanti da considerare in questa fase di scelta:

1- l'ipotetico terreno che abbiamo preso di mira, quanto è distante dalla nostra abitazione? Teniamo presente che dovremo recarci frequentemente sul posto, quindi, a meno che non ci trasferiremo li ad abitare (parlatene con le vs mogli e vedrete...) dovremo scartare le soluzioni troppo lontane.

2- la morfologia del terreno è importante. Un terreno pianeggiante sarebbe per certi versi l'optimum, ma a mio avviso non lo è in quanto lo sviluppo dei puledri trae giovamento da terreni in saliscendi che li costringe ad una naturale ginnastica che migliora lo sviluppo.
Di contro un terreno troppo scosceso presenta altri problemi, come il rischio di scivolate rovinose nei periodi piovosi, da considerare poi le difficoltà legate alla possibilità di creare il campo per il lavoro in piano.
Diciamo che un terreno in parte pianeggiante ed in parte scosceso (il giusto) è l'ideale per portare a casa tutti gli obiettivi. Da tenere conto che la parte pianeggiante deve essere sufficente per fare il campo piano e per lasciare agli animali una parte in piano.

Può essere che sia necessario fare qualche piccolo lavoro di sbancamento, niente di male se avremo valutato bene le cose.

Diciamo che quando guardiamo il terreno dovremo avere in mente il risultato finale che abbiamo in obiettivo e se quel terreno si presta, magari con quialche piccolo lavoro di sbancamento, al conseguimento di quel risultato...

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03/04/2010, 6:22
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Ci sarà un periodo in cui vedremo tanti terreni, ognuno di essi sarà per alcuni aspetti coerente con le nostre necessità e per altre meno o per nulla.

La cosa importante è avere bene in mente le cose che ci serviranno, cioè il prodotto finito, il nostro mitico ranch con tutte le cose che abbiamo in mente, anche se magari non le realizzeremo subito per ovvi motivi economici, e valutare bene se la nostra idea di prodotto finito si può coerentemente inserire nel terreno che stiamo valutando e con quali eventuali modifiche.

Alla fine probabilmente non troveremo il terreno perfetto, dovremo accontentarci, come al solito, del miglior compromesso, che comunque, se avremo fatto le cose bene, sarà una buona cosa su cui sviluppare il nostro sogno...

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03/04/2010, 6:25
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Trattandosi di un sogno, che forse realizzeremo, avremo tempo di fantasticarci sopra. E non è male, anzi è molto divertente, provare a mettere su carta il "progetto", quello che abbiamo in mente.
Io avevo in mente questo della foto, e cercavo nel terreno la possibilità di inserire qualcosa di simile. Chiaramente questo era il desiderato finale, che forse non avrei mai realizzato, ma nella scelta volevo mettermi nella condizione di poter realizzare questo qualora avessi successivamente voluto e potuto farlo...


Allegati:
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03/04/2010, 6:49
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Abbiamo trovato il nostro terreno, quello con il miglior compromesso tra tutte le nostre esigenze. Abbiamo discusso con la moglie, superato le difficoltà, alleggerito il C/C e siamo li, in mezzo all'erba fiorita di maggio.

Ci guardiamo intorno, e quella roba è nostra!

E' una bella e piacevole sensazione guardarsi intorno, fantasticare, ipotizzare, fare congetture, in una parole pianificare sia il prodotto finito che i passaggi intermedi. Ci vorrà anche un cane da qualche parte, la cuccia la metto li, con un ampio recinto, che non mi piace il cane a catena.

Poi, allora, qui la scuderia, ma quanti box voglio? bisognerà pianificare e cominciare a interessarsi dei costi.

Intanto cominciamo a misurare coi passi ed a mettere delle pietre a delimitare quello che pianifichiamo, 20 passi x 10, dovrebbero essere 20x10 metri, il corridoio centrale di 3 metri e i box da 3,5x3,5, poi contioamo bene quanti ne vengono. Intanto facciamo un conteggio all'ingrosso per renderci conto. Bene, la scuderia l'abbiamo piazzata. La scuderia è il centro dell'Azienda (Azienda, mi piace la definizione di Azienda), tutte le altre strutture devono essere vicine al centro perchè così è più facile fare tutto. Ho in mente qualche maneggio dove le persone devono fare chilometri tanto sono mal collocate le strutture, i box rispetto alla letamaia, al fienile, al deposito di mangime. Noi vogliamo evitare questo, noi vogliamo essere razionali, le cose vogliamo pensarle prima.

Giusto, la letamaia. Bisognerà spostare un pò più in su la scuderia.

Poi il fienile, e il campo piano. Cominciamo a contare 80 passi verso il confine, deve essere lungo 80 mt se vogliamo un giorno essere nella possibilità di farci un piccolo coperto di 20x40 e avere anche uno scoperto di 60x40.

Se non c'è spazio sufficente per 80 passi bisognerà spostare la scuderia e fare un pò di sbancamento. Come sempre sarà la due, serve un pò di sbancamento, altre spese...

E così via, a sognare, fantasticare, pianificare...

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03/04/2010, 7:00
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