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Gestione allevamento a ciclo completo all'aperto IN INVERNO 
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Località: Żyznów (Polonia) Oleggio Castello (Novara)
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Accidenti, mi ero dimenticato della rete del video:

e' una rete antiintrusione stesa a circa un metro da terra. se bloccate il video vi rendete conto che verso il dietro e' nera e appesa alta, mentre in corrispondenza dei pallet e' chiara perche' appena sporcata dalla somministrazione del mangime.

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19/12/2014, 20:29
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michele71 ha scritto:
Salve a tutti
ho un allevamento di 5000 mq in Emilia Romagna, sono al primo anno quindi ho solo gli 8 recinti di riproduzione (metodo cherasco), e anche se siamo alla fine di dicembre le temperature non sono ancora scese sotto lo zero a parte un paio di giorni la settimana scorsa (-1).
Avendo buona parte delle lumache attaccate ai paletti temo una gelata improvvisa, il che andrebbe a causare una mortalita non indifferente.
Da cherasco mi dicono di lasciarle stare e che dovrebbero scendere da sole, voi cosa ne pensate?


ciao, benvenuto tra noi..

-1 non e' una temperatura tragica, puo' morire qualcosa di debole ma niente piu'..

la domanda e' a tuo giudizio quante sono attaccate e quante sono gia' sparite in percentuale :D

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19/12/2014, 20:33
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Buonasera a tutti

essendo come dico io in fase "sperimentale" (vedrò il prossimo anno cosa fare) vi posso dire che il mio allevamento da 155 chiocciole (esatto!! 155!!!) per quanto piccolo può forse dare qualche indicazione:
le mie chiocciole hanno girato e mangiato fino a quando la temperatura è rimasta compresa tra i 6 e 12 gradi.
Quando le temperature sono scese hanno limitato moltissimo il movimento (solo alcune di notte) e hanno cominciato ad interrarsi.
Al 9 di dicembre prima che le temperature scendessero sotto lo zero ho raccolto 90 lumache e le ho messe in frigorifero. le rimanenti 65 si erano interrate.
Secondo me, essendo contenute in una gabbia in rete e legno, quest'ultimo ha giocato un ruolo importante nel non farle interrare.
Per il momento posso dire che si sono interrate circa il 40%.


20/12/2014, 0:33
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Sono andato in allevamento questa mattina e ho notato che rispetto alla settimana scorsa dai paletti si sono staccate alcune lumache.
Quindi quantificando in percentuale direi che un 20% sono ancora attaccate alle reti, 15% attaccate ai paletti, 30% ancora a zonzo in mezzo alla vegetazione,
10% sicuramente sono morte e il rimanente 25% spero si siano interrate ma non ne ho le prove :( .
Secondo voi quelle che sono rimaste attaccate ai paletti conviene staccarle?
Grazie a tutti per le risposte


20/12/2014, 18:55
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Selezione naturale .... una brutta parola che spiega, a mio avviso, lo strano comportamento che attribuiamo alle chiocciole di allevamento.
Parto sempre dal presupposto che lavoriamo con tanti animali e sul numero ci sarà una quota che si interra subito e una quota che aspetta fino all'ultimo ... la scelta vincenta la determinerà il clima: se ci sarà un ritorno del caldo ne benificerà chi è ancora a spasso ma se le temperature continueranno a scendere, magari bruscamente, avrà maggiori possibilità di sopravvivenza chi è già in letargo.
Cosa fare in allevamento? Chi lascia le chiocciole svernare in campo sa che la temperatura esterna non sarà mai veramente rigida (insomma, non credo che da voi le temperature scendano fino a -30!!), ma ci sono un paio di precauzioni da prendere come staccarle da pali e reti se la temperatura notturna scende sotto i -4/-5 gradi centigradi (a livello del terreno - non quella riportata dal termometro magari posizionato a 1,50m) perchè sicuramente moriranno e comprire la superficie interna del recinto con tessuto non tessuto. Se invece le si lascia dove sono, moriranno sicuramente (come da me sono oramai morte quelle che abbiamo lasciato in campo e si vedono appese alle reti).
Poi, ovviamente, la temperatura è anche per loro un fattore soggettivo, quindi una piccola quota morirà a temperature attorno allo zero (magari perchè è arrivata troppo debole all'autunno)...
Lasciarle interrare lungo i passaggi o dove la rete del recinto viene interrata è un pò pericoloso (sono più esposte al freddo, ad accumuli di acqua...) e scomodo (magari si approfitta dell'inverno per apportare alcune modifiche) ma difficile da evitare. Lo scorso anno passavamo tutti i pomeriggi prima del calar del sole a raccogliere quelle che si erano mosse, ma erano solo 4 recinti!! Ora sarebbe improponibile!!

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20/12/2014, 19:40
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Grazie Lumacosia ora almeno ho un idea di cosa fare


22/12/2014, 21:02
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Ragazzi, io vi posso dire che da circa 10 anni faccio questo lavoro, abbiamo allevamenti sparsi in tutta Italia, slovenia, nord Bulgaria e mai nessuno mi ha lamentato mortalità dovute al freddo...
Io non capisco questi problemi.. tutti gli animali hanno l'istinto innato di proteggersi dalle intemperie.. altrimenti, come gia detto in altri post, tutte le lumache che vivono in climi freddi, si sarebbero estinte..

Se sono già opercolate, attaccate ai pali.. basta staccarle, togliere l'opercolo e lasciarle nei recinti, magari sotto i pannelli in legno, e loro stesse troveranno il modo di proteggersi..

Ovviamente se si lasciano nei pali, sicuramente moriranno..

Il tessuto (foglio di plastica) manterrà sicuramente qualche grado in più ma per posizionarlo si deve tagliare al minimo l'erba all'interno (che invece, lasciata alta , sarebbe una protezione naturale)
ed inoltre, essendo "plastica" può creare muffe e batteri che potrebbero davvero portare alla mortalità!

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Elicicoltori innovativi dal 2006
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23/12/2014, 10:05
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Secondo me e' un problema direttamente correlato all'ambiente operativo. Ti spiego: la nostra area e' soggetta ai freddi di cui abbiamo parlato, ma, a differenza di nazioni come Romania, Bulgaria (penso), Moldavia, ecc. ha una nevosita' inferiore, con nevicate meno distribuite e con una neve piu' fina facilmente spostabile dal vento.

Capite tutti che essere a 10 sottozero con 20 cm di neve e' una cosa, sulla terra nuda e' un'altra.
Ne deriva che qui, giusto per completezza, allevatori che hanno 10 e piu' stagioni operative di attivita' consigliano la raccolta totale, ma attenzione, non perche' muoiano tutte, ma perche' le perdite sono tali da rendere non economico l'allevamento.. (oltre che cosi' l'allevatore ha le mani libere per le lavorazioni nell'annata successiva senza rischi di ritardi nelle semine, terreni occupati, raccolto ogni 2 anni, ecc. ecc.)
e che a noi, sia l'anno scorso che quest'anno chi e' rimasto fuori e' in percentuali anche alte, morto.

Faccio anche questa osservazione: Polonia o Italia le temperature di interesse elicicolo non sono quelle a 15-20 sotto lo zero, ma tra i +5 e i -5, ossia il range che determina letargo, interramento e morte.
In base alla legge di Murphy siamo al secondo autunno-inverno da elicicoltori e sono 2 stagioni che l'andamento stagionale e' altalenante tra 8 giorni di caldo e 8giorni di freddo, facendo perdere la "testa" alle chioccioline. difatti ne abbiamo avute parecchie di quelle che abbiamo lasciato poiche' molto piccole che sono li stecchite su reti, pali ma anche solo tra le zolle.

chi ha ragione? per me tutti e nessuno, perche' appunto, troppe sono le variabili ambientali, e all'interno di queste, l'andamento delle singole stagioni, e anche aziendali.


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24/12/2014, 10:13
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Si questo si, hai ragione.. le variabili sono tantissime, ma in Italia, anche se si arriva al di sotto dello zero, con ortaggi e pallet in legno, non abbiamo mai avuto morte per il freddo.
Certo, se le piccole restano sui pali, è naturale che si ghiacciano ma per istinto evitano di farlo..

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24/12/2014, 14:04
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LaLumacaMadonita ha scritto:
tutti gli animali hanno l'istinto innato di proteggersi dalle intemperie


Se ragioniamo come specie hai ragione, ma se pensiamo ai singoli soggetti hai torto. Nel totale ci sarà una quota che cerca riparo e una quota che non lo fa ... il problema, per un allevatore, è capire quant'è la percentuale della quota che non si interra e soccombe con le temperature basse ... perchè è una mancata raccolta, una perdita a conti fatti.
Alla base di tutto c'è il meteo, elemento difficile da controllare o prevedere (a lungo periodo) e stagioni matte (oramai sempre più frequenti) che alternano caldo e freddo confondono gli animali.

Non esiste neppure un sistema solo per aiutarle a superare l'inverno (temperature sotto i -3°C) e ogni allevatore dovrebbe prendere in considerazione le diverse soluzioni adottate da altri, ponderare gli effetti positivi e negativi notati e solo allora prendere una decisione (partendo anche dal presupposto che possa essere cambiata in itinere).
Ad esempio,
LaLumacaMadonita ha scritto:
Il tessuto (foglio di plastica) manterrà sicuramente qualche grado in più ma per posizionarlo si deve tagliare al minimo l'erba all'interno (che invece, lasciata alta , sarebbe una protezione naturale)
ed inoltre, essendo "plastica" può creare muffe e batteri che potrebbero davvero portare alla mortalità!
, non condivido per il semplice fatto che stiamo parlando di posizionare il tnt quando le temperature sono attorno allo 0 e qualsiasi attività biologica (batterica, fungina ...) è assente; ovviamente se l'allevatore non ha l'accortezza di togliere il tnt al rialzo delle temperature si possono creare le condizioni da te descritte, ma sono le stesse che si possono riscontrare sotto tavolati di legno (materiale biologico).

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25/12/2014, 10:53
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