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Viti che vogliono rinascere 
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Buongiorno a tutti

Ho un piccolo terreno che ho ereditato da mio padre, che a sua volta ha ereditato da suo padre
Non sono un contadino, come non lo era mio padre. Amo tanto questa terra, voglio accudirla e riportarla al suo vecchio splendore e spero che qualcuno di voi mi aiutera' e darmi dei consigli.

Un tempo, parte di questo terreno era dedicato a vigneto. Penso che mio padre decise di rimuovere tutte le viti, circa un centinaio, perche' troppo vecchie.

Le viti non sono state estirpate, ma solo tagliate o trattorarate in surperfice, tantissime volte negli ultimi sei sette anni, ma contianuano a ricrescere. infatti adesso stanno riaffiorando quasi tutte. Vogliono tanto rinascere!

A questo punto vorrei chiedere se possibile riportarle in vita, e come farlo. Grazie

Aldo


10/05/2012, 10:25
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Non sono un esperto ma capita spesso di vedere terreni non coltivati o marginali dove spuntano piante di viti.

Suppongo che si tratterà di getti delle radice di vite americana (portainnesto delle viti da uva).
Onestamente non credo sia conveniente sfruttare tali polloni ma preferibile un nuovo impianto.

Confrontando le foglie ed i tralci con vitigni coltivati o anche con le foto che puoi trovare su internet puoi verificare abbastanza facilmente di cosa si tratta.

Per altro se certi anche sul sito di agraria troverai che i piccoli grappoli che produce questa specie di vite contengono sostanze tossiche e quindi non utilizzabili.

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10/05/2012, 11:14
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Grazie fra0466
Vuole dire che questi polloni che si intravedono, non nascono dalle vecchie viti? le posso assicurare
la provenienza e quella della vite che mio nonno ha piantato piu' di cento anni fa'. Non capisco come potrebbero provenire da porta innesti di viti americane...Anche cento anni fa usavano tali porta innesti, e perche' potrebbero essere tossici?

Non sarebbe vantaggioso usare un sistema radicale che e' gia' impiantato, e se decidessi di usarli, non sarei piu' avvantaggiato sul fattore del tempo impiegato per la crescita vs impiantare delle barbatelle nuove (non potrei permettermi di comprare viti di piu' di due anni...)


10/05/2012, 12:25
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Sicuramente ci sono degli esperti che più di me possono consigliarti.
La mia è una supposizione da appassionato, però confrontando le foglie dovrebbe vedersi.

Leggendo altri post e Wikipedia, alla fine dell'ottocento la filossera ha devastato tutte le culture vinicole europee.
Quindi suppongo che quelle piantate da tuo nonno cento anni fa fossero viti già innestate su viti americane.
Perciò i getti che vedi sono quelli delle antiche viti, ma della parte radicale che è appunto la specie americana non produttiva.
Tagliando la parte aerea e arando il terreno, suppongo sia stato asportata tutta la parte di vitis vinifera produttiva.

Onestamente credo che sia economicamente vantaggioso piantare nuove barbatelle, questo è quello che fanno tutti i produttori. Ovviamente puoi anche provare tu ad innestare le piante, perchè chiamare un innestatore professionale (sempre che lo trovi ancora) non sarebbe molto economico.


http://it.wikipedia.org/wiki/Daktulosphaira_vitifoliae
La fillossera, originaria dell'est degli Stati Uniti d'America, ha provocato una grave crisi della viticoltura europea a partire dal 1863. Ci sono voluti più di trent'anni per superarla, ricorrendo all'innesto della vite europea su quella americana.
Nel 1869 in Francia, Victor Pulliat creò la Società regionale di viticoltura di Lione e organizzò delle conferenze e dei corsi di istruzione sulle radici resistenti per rigenerare i vigneti francesi attaccati dalla fillossera.
Dopo la ricostituzione dei vigneti, questo devastatore ha acquisito un'importanza secondaria. Attualmente, tutti i vigneti del mondo sono costituiti con piante innestate, eccetto quelli cileni, che non sono mai stati attaccati dalla fillossera, e di quelli impiantati su terreni sabbiosi, nei quali la fillossera non trova un habitat favorevole.

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10/05/2012, 13:19
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Grazie fra066

Adesso ho le idee piu' chiare. Magari provero' a innestarne qualcuna con marze ricavate da quelle poche vigne che sono rimaste ed estirpare le rimanenti. Mi si spezza il cuore ogni qualvolta che vi passo sopra con il tagliaerba, pensando che mio nonno li abbia piantato tempo fa con tanto amore e sacrifici...


10/05/2012, 14:49
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Anche io ho un filare di uva che aveva messo mio nonno un'ottantina di anni fa del vitigno tipico della valle di Quiliano il "Buzzetto". però mio padre l'ha sempre mantenuta.
L'anno scorso ho reimpiantato qualche pianta che si era seccata e stanno iniziando a crescere.

Finchè mio padre riusciirà a curarla siccome il mantenimento dei vitigni qui in Liguria marina è oltremodo difficoltoso sia per il clima marino che perchè sulle tipiche "fasce" (tezzazzamenti) difficilmente accessibili.

Hanno bisogno di una continua cura giornaliera ma più che altro si fa per passione visto che facciamo un centinaio di chili d'uva l'anno.

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11/05/2012, 7:51
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Quelli che son nati non sono altro che selvatici di vite, avete tolto la parte superiore in superficie ed è rimasto il vecchio selvatico che può arrivare a 50-60 cm di profondità. STIRPALO PER BENE ANCHE CON UN MINI ESCAVATORE E IMOINTA LE NUOVE BARBATELLE LASCIA STARE IL VECCHIO ORAMI PASSATO.


10/10/2012, 17:07
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