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Problematica con uva da tavola senza trattamenti 
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Iscritto il: 31/05/2021, 13:56
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Salve a tutti e grazie anticipatamente a coloro che risponderanno.
Vengo dall'Umbria e volevo segnalare un problema che sto riscontrando con una vite di uva nera da tavola che teoricamente non necessita di trattamenti (come indicato nel cartellino). Da qualche giorno alcune infiorescenze si presentano come disseccate e imbrunite. Le foglie non sembrano presentare sintomi di peronospora (che appaiono invece in un'altra tipologia di vite nonostante i trattamenti eseguiti). Può trattarsi anche in questo caso di peronospora?
Allego foto di quanto descritto.


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31/05/2021, 19:22
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Hai altri sintomi quali internodi accorciati, femminelle stentate (se già presenti), bollosità e/o arrossamenti e/o ripiegamenti verso il basso a carico delle foglie?
Attendi comunque pareri di esperti in viticoltura.


01/06/2021, 0:02
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azzardo una diagnosi. Sembra botrite sul grappolo. Ha piovuto molto?
Tutte le varietà definite "resistenti" non sono comunque esenti ne da peronospora ne da oidio. In caso di forti piogge un paio di trattamenti per la peronospora vanno fatti, specialmente al inizio così da proteggersi dal black rot da cui nessuno ti salva.
Un antioidico al mese va sempre fatto. Lo zolfo costa poco.


01/06/2021, 8:05
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Prova a mettere un grappolino sintomatico in camera umida: se peronospora o botrite dovrebbe sviluppare una efflorescenza bianca nel primo caso oppure una muffetta grigia nel secondo. Un'altra ipotesi a cui avevo pensato è FD, tra i cui sintomi c'è appunto il disseccamento dei grappolini (senza peraltro assumere la tipica forma a S di peronospora): per questo avevo chiesto se c'erano altri segni riconducibili a tale malattia.


01/06/2021, 11:01
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Grazie per le ipotesi suggerite! In effetti a inizio maggio qualche pioggia c'è stata, l'evento in questione si è però verificato piú avanti. Non mi sembra che in questo caso ci siano altri sintomi (quali bollosità o foglie ripiegate verso il basso) presenti invece in un'altra vite di uva bianca che nonostante sia sottoposta a trattamenti presenta nel retro delle foglie una muffetta bianca che mi ha fatto pensare alla peronospora. Posso provare con la camera umida; in ogni caso per la prevenzione dalla botrite valgono gli stessi trattamenti delle altre malattie?


01/06/2021, 16:45
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Nel secondo caso è peronospora.
Per la botrite ci sono antibotritici ma ormai quel grappolo è andato


02/06/2021, 18:55
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Per la botrite la regola empirica è quella dei "due 15", ossia le condizioni di attacco sono date una bagnatura continua di almeno 15 ore e 15 gradi di temperatura.

Di solito i danni si hanno dall'invaiatura in poi, ma il patogeno può colpire anche in fioritura (però se il tempo migliora si tratta di un pericolo transitorio); poi la vite diventa meno suscettibile (tuttavia l'infezione può rimanere latente) fino a dopo invaiatura quando si accumula zucchero negli acini e la buccia diventa più sottile.

In pratica nei Disciplinari viene indicato di intervenire in fase di chiusura grappolo con anti-botritici specifici (es. cyprodinil + fludioxonil oppure boscalid) e una seconda volta a circa un mese dalla raccolta con una sostanza attiva diversa (es. fenexamide). La logica rimane sempre quella della difesa a titolo preventivo, non avendo i fungicidi una azione curativa (anzi, il loro impiego quando la malattia è conclamata rischia solo di selezionare ceppi resistenti).

Nel bio sono disponibile prodotti quali Bacillus subtilis-ceppo QST 713 e induttori di resistenza derivati da lieviti.


02/06/2021, 22:23
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Vi ringrazio ancora per i suggerimenti e per le info molto utili! Azzardo un'ultima domanda forse del tutto improbabile ma è per completare il campo delle ipotesi. Alla luce del fatto che la botrite in situazioni di tempo in miglioramento è un fenomeno transitorio e che negli ultimi 15-20 giorni è piovuto davvero pochissimo e che, come detto, le foglie non mostrano alcun sintomo, potrebbe essere paradossalmente un fenomeno di.diseccamento.legato alla mancanza di acqua?


03/06/2021, 14:16
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Marco18 ha scritto:
... potrebbe essere paradossalmente un fenomeno di disseccamento legato alla mancanza di acqua?


Per questo senti cosa ti dice Mortotoccaci che nei vigneti ci vive e lavora.

Io non sono un viticoltore anche se mi intendo abbastanza di problematiche fitopatologiche sotto il profilo scientifico e in tal senso mi sento di dare informazioni a carattere generale (per gli aspetti fitoiatrici o diagnostici, se del caso, sento il Servizio Fitosanitario della mia Regione con cui ho qualche contatto).
Da questo punto di vista ti posso dire che la vite è pianta resistente alla siccità e reagisce alla penuria di acqua con meccanismi anche sofisticati e il cui significato è oggetto di studio come il c.d. fenomeno dell' "embolismo", ossia bolle di aria che ostacolo il trasporto dell'acqua nei vasi a cui la pianta risponde perdendo prima le foglie per preservare gli organi legnosi (= "segmentazione della vulnerabilità"). Dunque mi pare improbabile che quel disseccamento dipenda da scarsità di acqua, peraltro non si possono apriori escludere cause abiotiche anche se non saprei dire quali.


03/06/2021, 19:40
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No, non dipende dalla amncanza di acqua. O è botrite come detto per situazioni di microclima particolari oppure una peronospora del grappolo.


07/06/2021, 8:02
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