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potatura piantine di vite 
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Iscritto il: 20/11/2012, 13:24
Messaggi: 677
Località: Montescaglioso provincia di Matera
Formazione: perito agrario
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Le potature vanno eseguite nei mesi invernali specie in zone fredde, potare a novembre o dicembre anticipa la ripresa vegetativa, quindi se la zona dove è ubicato l'impianto è calda ok , ma se c'è pericolo di gelate ritardare quanto più possibile la potatura.
La potatura verde serve invece a "correggere" la pianta che non risponde come vogliamo, a ridurre la carica per avere una qualità migliore e a sostituire rami che possono essere danneggiati.
Le barbatelle vanno potate a 2/3 gemme e quando cacciano si sceglie la migliore e s'impalca solo quella tagliando le altre in modo che non ci sia concorrenza, con una operazione del genere arrivano a settembre anche a 2 mt di altezza, poi la poti secondo la forma di allevamento che preferisci.
Esistono molti libri sulla potatura delle piante e della vite altrimenti io della basilicata non saprei cosa sia il guyot o il cordone speronato o un gdc o un tendone.
Ruolo fondamentale anche nella scelta della forma di allevamento è l'esposizione del terreno e/o se si vuole meccanizzare quasi tutte le operazioni colture.


24/11/2012, 0:47
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Iscritto il: 27/12/2012, 13:30
Messaggi: 337
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Salve a tutti,
mi sono da poco registrato al forum.
Ho alcuni dubbi riguardo alla potatura della vite allevata a cordone speronato. Di recente mi son trovato a dover impostare una pianta innestata nel gennaio scorso; un primo tralcio (che per comodità chiamerò A) a circa 30 cm dal filo si presentava inclinato di circa 45° e orientato a destra, lato verso cui dovevano essere orientati i cordoni. Era già molto vigoroso, con un diametro di 3 cm circa. Un secondo tralcio (B), 20 cm sotto il filo, sorgeva invece dal lato sinistro e aveva un diametro di circa 1 cm. Entrambi avevano una lunghezza sufficiente per essere già sfruttati come cordoni. Erano poi presenti anche altri tralci, di minore lunghezza.
Le mie domande sono:

- cosa occorre fare in un caso simile?

- è forse preferibile utilizzare come cordone il tralcio B, che sorge sul lato sinistro, in modo che la piegatura verso destra rallenti il flusso della linfa e favorisca la fruttificazione, anzichè la produzione di legno e foglie?

- è ragionevole recidere alla base il tralcio A a causa della sua vigoria (a mio parere eccessiva) ?


28/12/2012, 15:26
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Iscritto il: 08/12/2009, 13:37
Messaggi: 3588
Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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puoi postare una foto?


28/12/2012, 18:04
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Iscritto il: 27/12/2012, 13:30
Messaggi: 337
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No, purtroppo non ho alcuna foto...


28/12/2012, 22:00
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Iscritto il: 28/08/2011, 12:27
Messaggi: 2618
Località: potenza
Formazione: tecnico sistemi energetici
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secondo me,da quanto ho capito ti conviene tagliare il b e portare il futuro cordone il tralcio a in modo che si trova gia sul lato dove piegare il tralcio cosi eviti anche un eccessiva strozzatura...

_________________
DALLA VITA EREDITIAMO MOLTE ANSIE,DALLA VITE LA FORZA DI SUPERARLE


29/12/2012, 1:01
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