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malattia vite 
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Lupus in fabula...sono uscito per il giretto col cane e ho buttato un'occhio sulla prima vite che sporgeva da una recinzione: et voilà :mrgreen:
la fillossera!

Ho prelevato il germoglio e l'ho portato a casa. Non so che vite fosse (suppongo una americana...i grappoli erano immaturi dunque non ho potuto fare la prova di...assaggio :roll: ) ma se c'è qualcuno capace di stabilire posso ritornare a fare foto.
Tra l'altro c'era anche un po' di erinosi, ed esaminando il campione con la lente è sortita anche una minuscola larvetta che non so cosa sia. Ho provato anche a fare una foto di una galla aperta, ma con i mezzi che ho qui (ho fotografato appoggiando l'obbiettivo su una lente contafili da 5x) si può forse solo intuire qualcosa (ho cerchiettato); ad ogni modo le galle erano piccole e anche le forme dentro.


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24/07/2020, 20:58
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giorgibe ha scritto:
tex29 ha scritto:
giorgibe ha scritto:
sei un caso disperato, per la fillossera ci vogliono degli insetticidi sia sistemici che di copertura per far fuori tutto, poi dei curativi sia per oidio che peronospora che non si
sa mai con in aggiunta rame e zolfo che male non fanno, per l' esca non so se ci sono prodotti registrati che funzionino, forse il remedier della gowan. prova.

non ho intenzione di utilizzare troppa chimica, a fianco ho 2 altre viti che sono sane (uva fragola e uva fragola Topazia) sapevo che l'uva fragola è molto resistente alle varie malattie, la black magic è la terza che sostituisco perchè le precedenti avevano avuto varie malattie. A questo punto credo di non avere speranza e forse devo rassegnarmi a piantare un'altra fragola, vi chiedo se conoscete altre varietà che possono vantare le stesse caratteristiche di resistenza, grazie.


se non l' hai mai trattata è normale che sia così. cerca in vivaio qualche varietà resistente che non sia fragola, per esistere esistono.

certo è quello che ho intenzione di fare, se poi qualcuno conosce già qualche varietà da consigliarmi con questo tipo di resistenza gliene sarò grato, grazie


27/07/2020, 10:40
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Ce ne sono diverse. Tu vorresti una varietà da tavola resistente a peronospora e oidio giusto?
Da novembre mi fai sapere e vedo di indirizzarti. Adesso è tutto esaurito.


28/07/2020, 19:20
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Un mio amico agronomo e che attualmente insegna all'enologico di Alba, di cv resistenti a peronospora e mal bianco mi ha segnalato Bronner (prodotta anche in Italia da un noto vivaio...non posso fare uno spottone ;) in diretta per Mortotoccaci, sembra resistente pure a flavescenza; il vino è tipo chardonnay), il gruppo delle tedesche PIWI (=pilzwiderstandfähig, che tradotto vuol dire 'resistenti ai funghi'); per quelle da tavola c'è ampia scelta e oramai le troviamo nei market.

Rimane sempre l'incognita di se o quanto nel tempo si manterrà la resistenza visto che i patogeni mutano e si selezionano per adattamento, ma al momento è quanto di meglio si può fare nella direzione dell'agricoltura sostenibile.

Se poi si vuole un mono-cru credo che bisognerà adottare altre strategie di difesa.


28/07/2020, 21:30
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mortotoccaci ha scritto:
Ce ne sono diverse. Tu vorresti una varietà da tavola resistente a peronospora e oidio giusto?
Da novembre mi fai sapere e vedo di indirizzarti. Adesso è tutto esaurito.

veramente mi sembrava di aver capito che il problema più grave era causato da Fillossera (galle), poi sicuramente più resistenze hanno e meglio è, confermo che cerco un'uva da tavola, il top sarebbe se fosse anche apirena, non potresti anticiparmi qualche varietà che intanto mi documento ? grazie


29/07/2020, 17:51
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Il problema della fillossera era stato risolto 150 anni fa con il portainnesto americano che resiste alla forma radicicola (quella che distrusse le viti europee negli ultimi decenni dell'Ottocento: su piede franco ne sono scampate pochissime), mentre il nesto europeo resiste alla forma gallecola.
Vero è che da qualche anno si assiste a una presenza della gallecola anche sulle viti europee (si ipotizza che il fenomeno sia legato a comparsa di nuovi biotipi galligeni della fillossera e ai cambiamenti climatici), ma in questo caso al momento non c'è altro rimedio se non il trattamento insetticida.

Ti potrà spiegare esaurientemente Mortotoccaci la questione dei portainnesti, la cui scelta è anche in funzione del terreno, vigoria etc., così come la scelta del vitigno da tavola resistente a peronospora e oidio (la mia competenza è limitata agli aspetti fitopatologici).

La resistenza a tali due principali malattie crittogamiche peraltro non è irrilevante salvo non si debba appunto produrre vini DOC, in quanto tali vitigni (uva da vino) richiedono non più di 2-3 trattamenti all'anno contro i 12-15 del tradizionale.

P.S.
Dopo questi discorsi mi è venuta voglia di comprarmi una vite da tavola da far pergola :( ...devo solo trovarle un posto in giardino :?: ...


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30/07/2020, 11:14
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Alessandro1944 ha scritto:
Il problema della fillossera era stato risolto 150 anni fa con il portainnesto americano che resiste alla forma radicicola (quella che distrusse le viti europee negli ultimi decenni dell'Ottocento: su piede franco ne sono scampate pochissime), mentre il nesto europeo resiste alla forma gallecola.
Vero è che da qualche anno si assiste a una presenza della gallecola anche sulle viti europee (si ipotizza che il fenomeno sia legato a comparsa di nuovi biotipi galligeni della fillossera e ai cambiamenti climatici), ma in questo caso al momento non c'è altro rimedio se non il trattamento insetticida.

Ti potrà spiegare esaurientemente Mortotoccaci la questione dei portainnesti, la cui scelta è anche in funzione del terreno, vigoria etc., così come la scelta del vitigno da tavola resistente a peronospora e oidio (la mia competenza è limitata agli aspetti fitopatologici).

La resistenza a tali due principali malattie crittogamiche peraltro non è irrilevante salvo non si debba appunto produrre vini DOC, in quanto tali vitigni (uva da vino) richiedono non più di 2-3 trattamenti all'anno contro i 12-15 del tradizionale.

P.S.
Dopo questi discorsi mi è venuta voglia di comprarmi una vite da tavola da far pergola :( ...devo solo trovarle un posto in giardino :?: ...

ho capito bene ? per avere una vite da tavola sana sono necessari (o consigliabili) 12-15 trattamenti l'anno ?


30/07/2020, 15:02
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Si, le viti vanno trattate per peronospora e oidio. Ad oggi non ci sono resistenze alla fillossera e non ci sono ancora apirene decenti con resistenza.
Le nostre hanno due geni di resistenza a differenza delle tedesche che ne hanno uno. In teoria la resistenza dovrebbe essere quasi insuperabile. Sono resistenti e non esenti, quindi per un nord Italia 4 trattamenti sono da fare.
Guzun, Ialorecshii, Iacovenchi ustuciovni e altre tre di cui non ricordo il nome sono quelle per ora riuscite meglio. La più buona ma con poca resistenza al oidio è la Back Magic.


30/07/2020, 18:56
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Morto, se ne selezionate una resistente alla popillia ti do direttamente un paio di vendemmie :D


31/07/2020, 9:11
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leorasta ha scritto:
...se ne selezionate una resistente alla popillia ...:D


Magari!
Al momento invece la Popillia avanza al ritmo di 10 km all'anno ed è già stata avvistata in provincia di Parma.
Qui in Piemonte è arrivata a Casale (prov. Alessandria) e poco più ad ovest si estendono ettari a nocciolo (pianta di cui lo scarabeide è ghiotto...e la corilicoltura è già alle prese con la cimice asiatica, ma per questa per fortuna qualcosa si muove); se fa ancora un balzo arriva a Barolo.

Purtroppo non ci sono limitatori naturali, e anche quelli importati (in USA hanno fatto molti esperimenti) fanno poco e le trappole possono solo contenere l'escalation.
I viticoltori che coltivano sul convenzionale almeno hanno la possibilità di sparare piretroidi, ma quelli in biologico (aumentano gli ettari in regime bio, pure quelli a barolo che vendono benissimo all'estero), sono in difficoltà e cercano di opporsi con il caolino.


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31/07/2020, 10:53
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