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INNESTARE VITE A SPACCO 
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a me non pare molto corretto, a spacco la procedura che so è quella CHE HO DESCRITTO

il motivo "tecnico" non lo so forse a febbraio/marzo le gemme iniziano gia a caricarsi di linfa

http://www.confraternitanebiololuras.or ... o-di-vite/


21/02/2016, 23:31
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Quest'anno la stagione è molto avanzata e da me è già iniziato il pianto delle viti e sono stato preso alla sprovvista non avendo ancora cominciato gli innesti. C'è qualcuno che innesta a spacco anche in questo periodo , e se si, usa particolari accortezze? I tralci portainnesti sono di due anni. O conviene aspettare che finisca il pianto, anche se poi il tempo , prima del germogliamento è molto limitato. Grazie.


29/02/2016, 20:47
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brisco ha scritto:
Quest'anno la stagione è molto avanzata e da me è già iniziato il pianto delle viti e sono stato preso alla sprovvista non avendo ancora cominciato gli innesti. C'è qualcuno che innesta a spacco anche in questo periodo , e se si, usa particolari accortezze? I tralci portainnesti sono di due anni. O conviene aspettare che finisca il pianto, anche se poi il tempo , prima del germogliamento è molto limitato. Grazie.


mah.... innesta quando vuoi ma non aspettarti che l'innesto fresco germogli come se fosse una vite "vecchia"
piu tardi innesti e meglio è anche ad aprile va bene


02/03/2016, 20:12
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Sanpedro ha scritto:
brisco ha scritto:
Quest'anno la stagione è molto avanzata e da me è già iniziato il pianto delle viti e sono stato preso alla sprovvista non avendo ancora cominciato gli innesti. C'è qualcuno che innesta a spacco anche in questo periodo , e se si, usa particolari accortezze? I tralci portainnesti sono di due anni. O conviene aspettare che finisca il pianto, anche se poi il tempo , prima del germogliamento è molto limitato. Grazie.


mah.... innesta quando vuoi ma non aspettarti che l'innesto fresco germogli come se fosse una vite "vecchia"
piu tardi innesti e meglio è anche ad aprile va bene



Le viti sono di almeno 10 anni; i tralci sono di due anni e li ho fatti crescere apposta per fare gli innesti. Aprile andrebbe bene se avessi già preso le marze e conservate in frigo, ma no l'ho fatto dato che sono abituato a tagliarle al momento di fare gli innesti, considerato che al massimo faccio trenta innesti ogni anno.
Il dubbio è che si dice che la linfa, durante il pianto, può "annegare" l'innesto.
Il motivo di tenere le marze nell'acqua è quello di ammorbidirle al fine di rendere più agevole il taglio ?


03/03/2016, 21:17
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buona sera a tutti volevo dire la mia su questo tipo d'innesto,vi descrivo il procedimento :scavo la vite selvatica da innestare,circa 20 cm,la recido ,la lego con della rafia naturale,(la legatura prima dello spacco la faccio per evitare che continui ad aprirsi)gli metto la marza con 2 gemme,continuo a legarla,la sigillo con dell'argilla morbida ,e la ricopro di terra lasciando una gemma di fuori,99% di riuscita,in questo modo l'innesto non si disidrata,forse e più difficile a spiegare che a far vedere.


29/03/2016, 20:17
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brisco ha scritto:
Sanpedro ha scritto:
brisco ha scritto:
Q Grazie.


mah.... e



Le viti sono di almeno 10 anni; i tralci sono di due anni e li ho fatti crescere apposta per fare gli innesti. Aprile andrebbe bene se avessi già preso le marze e conservate in frigo, ma no l'ho fatto dato che sono abituato a tagliarle al momento di fare gli innesti, considerato che al massimo faccio trenta innesti ogni anno.
Il dubbio è che si dice che la linfa, durante il pianto, può "annegare" l'innesto.
Il motivo di tenere le marze nell'acqua è quello di ammorbidirle al fine di rendere più agevole il taglio ?


l'importante e capire quelle "quattro" cose tecniche il resto sono solo trucchi del mestiere,

il periodo "migliore" e quello che fa abbastanza caldo per far saldare l'innesto (aprile) solo che la vite sboccia tardi
e (quasi) sicuramente l'uva non sara un gran che il primo anno,

il fatto di "reidratare" le viti e che potrebbero disidratarsi parzialmente una volta tagliate e conservate per mesi ,


30/03/2016, 0:04
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melo67 ha scritto:
buona sera a tutti volevo dire la mia su questo tipo d'innesto,vi descrivo il procedimento :scavo la vite selvatica da innestare,circa 20 cm,la recido ,la lego con della rafia naturale,(la legatura prima dello spacco la faccio per evitare che continui ad aprirsi)gli metto la marza con 2 gemme,continuo a legarla,la sigillo con dell'argilla morbida ,e la ricopro di terra lasciando una gemma di fuori,99% di riuscita,in questo modo l'innesto non si disidrata,forse e più difficile a spiegare che a far vedere.



si è il sistema classico di solito si fa con viti nuove e che hanno un diametro simile alla marza, ma gia con ceppi legnosi e grossi la vedo dura ,

il fatto che la leghi in basso per evitare che lo spacco si apre troppo è un altro trucco del mestiere ;)


30/03/2016, 0:14
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Suon Sabato a tutti.
Dopo tanto mi riponevo di fare un video , sull'innesto a spacco fatto su barbatelle selvatiche piantate 2 anni fa, se vi fa piacere questa è la tecnica che si usava ed è ancora oggi e in uso dalle mie parti. Buona visione.

https://www.youtube.com/watch?v=mcFvNao2xZc" target="_blank


16/02/2019, 20:45
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And86slatan, io innesto mie viti che hanno da 3 a 10 anni, in questo periodo lo sto rifacendo perchè l’anno scorso la pronospora mi ha distrutto l’uva, quindi cambio la varietá per mettere quelle resistenti alla malattia. Tuttavia un ramo della vecchia varietá lo dovresti lasciare per far sopravvivere il tronco se l’innesto non prende. Il taglio si fa a un ramo della biforcazione lasciando l’altro, o appena sopra il capo da lasciare, se tronco abbastanza grosso ( almeno 2 cm). Tagliare con una sega per ottenere superficie orizzontale il più possibile e spacco verticale.
Nello spacco metto anche tre marze se ci vanno, le due laterali a stesso livello di corteccia e aventi sufficiente corteccia, marze preparate con il taglio a cuneo e osservando che dentro sono verdi ( non prendere mai prima o ultima gemma di un ramo conservato)
In breve chiudo intorno con nastro isolante, stringo lo spacco con un giro di fil di ferro usando una pinza, e uso sigillante la pece solida a caldo, che solidifica subito e non si lava con la pioggia. La metto,tutto intorno lo spacco e sui tagli sopra la marza, non si deve vedere più legno tagliato.
Il prosieguo dipende dal clima: a questo punto ho lavorato tanto da non voler perdere l’innesto. Molte volte é sbocciato e poi seccato per calura improvvisa. Allora ho iniziato a mettere anche della terra intorno l’innesto con mezza bottiglia di plastica rovesciata che , con due tagli lungo il collo , la apri la infili sull’innesto fino Sotto lo spacco e la stringi col fildiferro. Dentro la plastica se rimane qualche buco lo chiudi col cartone bagnato, poi riempi di terra fine , lasci fuori le gemme superiori. Se pende col suo peso devi mettere un sostegno.Quando inizia il caldo innaffi un poco periodicamente. Se l’innesto sbocciato finisce all’ombra del ramo foglioso rimasto sulla pianta sopravvive meglio. Può seccarsi all’improvviso, per il sole forte, o per la peronospora o altre malattie. O rottura per il vento. Va seguito , va anche legato a una canna o bastone perché crescendo si può rompere. A febbraio dell’anno dopo devi smontare l’innesto che ha preso. Se diventato lungo più di 20 cm togli delicatamente tutto l’involucro, fino al filo che stringe lo spacco, con una pinza a punta tagliafili. Conviene lasciare il nastro facendoci un taglio così si allarga con la crescita.
Buon lavoro.
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23/02/2019, 9:18
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. . . A febbraio dell’anno dopo devi smontare l’innesto che ha preso. Se diventato lungo più di 20 cm togli delicatamente tutto l’involucro, fino al filo che stringe lo spacco, con una pinza a punta tagliafili. Conviene lasciare il nastro facendoci un taglio così si allarga con la crescita. Se vedi delle radici, non ti preoccupare, sono servite alla marza per sopravvivere più a lungo a prendere nello spacco. Non le tagliare togli solo la terra, seccano da sole. Se l’innesto é cresciuto meno di 20 cm aspetta a smontarlo, lo fai quando si allunga bene.
Buon lavoro


23/02/2019, 9:29
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