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Come posizionare il foglio cereo 
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Iscritto il: 27/02/2010, 19:04
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Nei miei continui vagabondaggi nella rete per diminuire la mia ignoranza sulle tecniche apistiche ho sempre letto che i fogli cerei vanno montati in aderenza al lato superiore del telaino, lasciando quindi spazio libero sotto. Questo per evitare che i favi, una volta riempiti, si deformino e spancino sotto il proprio peso. Sembra infatti che le cellette esagonali dei favi (resistentissime!) debbano sempre lavorare "a trazione", quindi in senso contrario alla forza di gravità. Lo spazio in fondo permette l'eventuale assestamento del favo, una volta pieno.
Ciao


22/04/2010, 0:46
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Iscritto il: 07/04/2010, 20:30
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Per me è più che altro una questione estetica (mi risulta antipatico lo spazio sotto) e non ho mai fatto considerazioni di ordine meccanico. Se qualcuno invece si è ritrovato con i favi per terra :shock: si faccia avanti. Questa teoria poi che sostiene l’utilità dello spazio inferiore contro la varroa è una delle più strampalate che mi sia capitato di sentire.
Qui http://www.federapi.biz/index.php?optio ... Itemid=169" troverete l’opinione di qualcuno più autorevole di me, che spiega anche il perché e percome delle cellette da fuco.

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http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura

Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)


22/04/2010, 19:07
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Iscritto il: 28/10/2009, 17:39
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La descrizione del tecnico FAI è esattamente quello che intendevo...lo spazio superiore viene riempito con la corona di miele e la parte inferiore con il foglio fino in fondo porta a molte meno celle maschili.
Per quanto riguarda la resistenza non si è mai presentato il problema(io utilizzo circa 1000 telaini anno)


22/04/2010, 20:10
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;) grazie, ne ho scoperta una nuova! in effetti sembra plausibile il discorso delle celle maschili.


22/04/2010, 21:22
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Iscritto il: 17/04/2010, 7:15
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Domando:
Lo spazio che intendi per fare cadere la varroa dovrebbe essere inteso come spazio tra i telaini e non tra foglio cereo e stecca portatelaino. E per capirci meglio se in un'arnia ci sta lo spazio per 10 favi da nido aumentare la distanza tra loro fino a avere spazio per 9 telaini nel nido può agevolare la caduta della varroa? Non conosco i risultati comunque.
Non ho mai pensato al discorso della posizione in basso, la trovo interessante, tanto piu che sopra in genere le api costruiscono bene comunque. Frankapi hai trovato differenze sui tempi di permanenza senza costruzione? Cioè se il telaino rimane molto senza essere costruito si ritrovano molti fori o alla fine sopra è costruito bene uguale?


22/04/2010, 23:20
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Iscritto il: 17/04/2010, 20:01
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Formazione: perito industriale
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Pur avendolo letto su una rivista non ho mai usato saldare il foglio cereo a cominciare dal basso perchè vedo che le api utilizzano lo spazio vuoto per costruire celle reali vacilmente visibili e staccabili all' occorrenza.
Un altro vantaggio è quella di poter ospitare le api quando la calura estiva rende la parte superiore più calda.
La costruzione di celle da fuchi è una necessità dell' alveare che l' apicoltore deve assecondare inserendo un telaino con il terzo inferiore senza foglio cereo al momento della raccolta dello sciame oppure quando il nucleo , a primavera, sta costruendo. Lo spazio vuoto verrà costruito a celle da fuchi e verrà all' occorrenza utilizzato.
Ai primi di marzo (dipende dalle zone) lo sposteremo alla fine della covata e in estate lo porteremo all' esterno per essere riempito di miele.
E poi perchè voler a tutti i costi non avere celle da fuchi ? perchè andare contro natura ?.
Provate a predisporre un' arnia con favi senza celle da fuchi e a primavera vedrete che le api modificheranno zone di favi per costruire celle maschili e avrete diversi favi rovinati.
non ho mai notato perdita di prodotto perchè l' alveare aveva fuchi.
La varroa, maledizione, se ne frega della costruzione dei favi, lui succhia sangue.


23/04/2010, 17:33
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Iscritto il: 28/10/2009, 17:39
Messaggi: 66
Località: Est Piemonte
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Alla fine non si hanno delle differenze enormi tra i due metodi....è un modo diverso di lavorare che si nota anche dal punto estetico.
Per rispondere a Ninno volevo solo dire ,senza polemica, che io faccio apicoltura per ricavare del reddito, quindi quando devo vendere un telaino di covata chi mi deve dare i soldi pretende un telaino bello e se possibile senza sbavature e io faccio di tutto per avere un ottimo prodotto.
Per quanto riguarda i maschi certo che le famiglie trovano modo il modo per creare le celle...non si può andare contro la natura, ma far fare apposta una parte di telai solo a celle maschili non ne vedo proprio l'utilità..... se non in stazioni di fecondazione.


23/04/2010, 20:16
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Località: Chiavari(Genova)
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In passato mi assicuravo che il foglio cereo fosse sempre aderente alla faccia inferiore del portafavo, perchè le api manifestano molta difficoltà a costruire dal basso verso l'alto cosa che sarebbero costrette a fare se si lascia una pur sottile fessura tra cera e portafavo , ma con l'avvento della varroa ritengo sia maggiormente utile posizionare il favo , come già detto , sul fondo del telaino. Marcello


23/04/2010, 20:56
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Località: Cisterna di Latina
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ninno ha scritto:
E poi perchè voler a tutti i costi non avere celle da fuchi ? perchè andare contro natura ?
Le tecniche apistiche in genere sono contro natura: contrastare la sciamatura, nutrizione artificiale, affumicatore, lotta alle malattie, sostituzione annuale della regina e altro ancora, ma, o si fa cosi oppure non si allevano più le api.

ninno ha scritto:
La varroa, maledizione, se ne frega della costruzione dei favi, lui succhia sangue.
Bè, direi proprio di no. La varroa predilige le cellette da fuco perche i fuchi hanno un periodo più lungo di metamorfosi, quindi per chi usa il TIT 3 è utile non avere molte cellette da fuco in giro per l’alveare.

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24/04/2010, 22:05
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Iscritto il: 17/04/2010, 20:01
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E' fuori discussione che un apicoltore professionista DEVE essere altamente qualificato altrimenti potrebbe mandare in rovina l' azienda.
E' vero che molti si improvvisano apicoltori e non sanno cosa leggere quando sfogliano i favi dell' alveare. Ricordo gli anni 86/87 quando il 50% degli alveari morirono per colpa della varroa e questi furono i primi ad abbandonare.
Attraverso questi scambi di idee, a volte anche discordanti, stiamo dando la possibilità ai nuovi e a quelli ancora inesperti di migliorare la loro conoscenza.
Mi si deve riconoscere che quando si ha a che fare con un ALTISSIMO NUMERO DI FAMIGLIE aumenta il rischio di non riuscire ad individuare tempestivamente certe patologie.
Più volte ho visto uno e più alveari lasciati sulla postazione perchè c' era qualcosa che non andava e sarebbero venuti dopo a sistemarle.
La fornitura di telaino con foglio cereo parziale serve a far sfogare la voglia di costruire celle da fuchi dove vogliamo noi e non IN GIRO PER L' ALVEARE, all' occorrenza potrà essere ritagliato per cercare di abbattere il più possibile il numero di varroa.
Tutti noi, attraverso questo sito, esprimiamo un parere personale, chi legge ha la libertà e l' intelligenza di crederci o no.
ninno


25/04/2010, 21:31
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