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Blocco di covata

13/06/2021, 21:21

Ciao a tutti,
premetto che non mi sono ancora cimentato nel blocco di covata, ma ragionandoci per il prossimo anno mi sono chiesto, facendo blocco di covata per 6-7 arnie contemporaneamente (telaio Inter) sarebbe possibile rimuovere il telaino dopo aver liberato la regina e creare con questi un nuovo nucleo?
In questo caso, utilizzando ad esempio apivar + timolo (o se a disposizione sublimatore) si potrebbe ripulire da varroa per poi inserire regina (oppure unire con un mini-nucleo precedentemente preparato. Pensate possa essere fattibile oppure si rischia di reifestare tutto l’apiario? Mi dispiacerebbe distruggere tutte quelle api che hanno avuto la colpa solo di nascere nel momento sbagliato.
Thx

Re: Blocco di covata

15/06/2021, 0:35

Non ho idea di cosa sia il telaino Inter, immagino un altro modo per confinare la regina. In questo caso, la covata di questo telaino concentrerà buona parte della varroa presente nell'alveare, quindi avrà dei grossi problemi al momento della nascita. Se vuoi provare a recuperarla, dovresti portare il nucleo lontano dal tuo apiario (ma anche lontano da altri apicoltori), per evitare la reinfestazione. Credo ci siano poche possibilità che il nucleo si possa sviluppare.

Re: Blocco di covata

15/06/2021, 7:36

Oppure provare a fare qualcosa di abbastanza complesso da realizzare...
Un "coso" dove mettere tutti i telai infestati, e portarlo a 42° (precisi, nè uno in più, nè uno in meno) per qualche ora!
La varroa dovrebbe schiattare, e al contempo permettere lo sfarfallamento delle api, che saranno comunque in gran parte compromesse, visto che come giustamente dice @Obombo quel telaio avrà attirato un gran numero di varroa.

E una volta fatto questo "trattamento", fare due nuclei da 3 e da 4 telai, e inserire due regine.

Re: Blocco di covata

15/06/2021, 23:05

Non so da dove mi è saltato fuori “telaino Inter”, comunque intendevo telaino da nido completamente ingabbiato.
In effetti non avevo pensato che le api potrebbero essere compromesse.
Quello che mi domando è, durante il blocco di covata le varroe nelle celle sono in % maggiori rispetto al caso analogo dove non si procedesse col blocco?
In pratica considerando per esempio 2000 varroe su 5000 celle di covata si avrebbero il 40% di api nate infestate, se durante il blocco la percentuale rimanesse costante 40% si potrebbe ipotizzare di utilizzare timolo sulle famiglie 15-20 giorni prima del blocco (abbattimento medio dell’75% si avrebbero un calo al 20% delle celle infestate) che non credo siano siano sufficienti per compromettere in maniera catastrofica le capacità delle nuove api che verrebbero in ogni caso poi trattate con amitraz (nel nucleo realizzato con i telaini di blocco) per 60-70 giorni. E già che ci siamo ci mettiamo anche un blocco nel nucleo da telaini di blocco :lol: dopo aver inserito da una decina di giorni nova regina (in questo caso il telaio per lo si butta del tutto :mrgreen: )

Re: Blocco di covata

21/07/2021, 9:09

ciao,ti posso raccontare la mia esperienza,
qualche anno fà ho voluto anche io provare a recuperare i telaini utilizzati nel blocco di covata, io faccio il blocco estivo con telaino orizzontale sotto il coprifavo
(visto che sono genovese, per risparmiare i soldi delle gabbie :D ), mi trovo molto bene con questo metodo,
era la prima volta che lo utilizzavo e mi dispiaceva eliminare circa 30 favi belli pieni di covata e corona di miele di scorta.
Dopo aver rimesso le regine nel nido ho creato 6 nuclei da 5 favi lasciando quasi tutte le api che c'erano sopra, quindi erano dei nuclei belli forti, con tante api, scorta e covata.
Li ho portati in un bosco isolato di mia proprietà ed ho fatto immediatamente un primo trattamento con acido formico, era agosto e le temperature erano ottimali.
Non ho inserito nessuna regina ed ho lasciato che se la facessero loro, forse mio primo errore perchè invece di avere una regina subito deponente hanno ritardato la nuova covata per ulteriori
circa 20 giorni.
Una volta sfarfallata tutta la covata ho eseguito trattamento con acido ossalico gocciolato, considera che siamo ormai a settembre, veramente tardi, qualche cella era ancora opercolata ma speravo nell'acido formico.
A questo punto le api hanno subito due massicci trattamenti antivarroa e anche abbastanza in ritardo rispetto alle altre mie api che devono terminare tutti i trattamenti entro ferragosto.
Quindi le famiglie partono già in ritardo, svantaggiate e sopratutto le api che devono accudire la covata delle api che passeranno l'inverno hanno subito il trattamento (no buono).
Di queste sei, tre famiglie non hanno mai sviluppato la regina e sono sempre parse molto deboli e poco attive, dovevo nutrirle parecchio perchè non facevano raccolto, quindi ho unito i telaini con api
alle altre rimaste mettendole in casse di legno da 10 telaini, i telaini avanzati li ho congelati.
Alle tre famiglie rimaste ho effettuato il blocco di covata (in gabbietta) da novembre a dicembre e poi ho trattato con ossalico sublimato.
A febbraio era scomparsa una regina ed ho dovuto distribuire le api alle altre famiglie, durante la primavera le covate si sviluppavano poco e male, le ho rinforzate con api di altre famiglie,
sull'acacia non hanno prodotto (fu annata buona), mi hanno fatto un pò di castagno.
Successivamente ho portato altre famiglie in quell'apiario e l'hanno successivo hanno cominciato a produrre (o non produrre in base all'annata) come le altre, ma sono cambiate api, regine ed è
passato del tempo.
Morale, per me non vale la pena provarci, forse se lo fai prima di agosto, forse se metti subito delle nuove regine già deponenti, ci sono troppi se e troppo tempo per accudirle senza la sicurezza di
ottenere dei risultati.
Il mio sospetto è che le api fossero piene di virosi e quindi molto deboli, che comunque un pò di varroa sia sopravvissuta e quindi abbia continuato la sua opera di devastazione, o forse i trattamenti in ritardo.
Due anni fà ho voluto tenere un telaino con api nascenti da parte in cantina per vedere cosa usciva fuori, c'era più varroa che api che camminavano sopra il favo, una cosa incredibile!!
Ora per il blocco orizzontale uso solo favi vecchi che andrebbero comunque sciolti.
Ora magari per passione uno ci prova, ma fai soffrire inutilmente un sacco di api, io ci ripenserei.
PS non sono amante dell'amitraz, lascia residui nella cera e nel miele per lungo tempo.
Ciao

Re: Blocco di covata

28/07/2021, 23:54

Grazie steami per aver descritto la tua esperienza.
Dato che sono alle prime armi non ho grande esperienza a riguardo. Vedendo al primo anno come procedono le mie arnie immagino che l’unico modo sia anticipare molto il blocco di covata (inizio luglio) e considerare inserimento di una regina in un nucleo molto abbondante procedendo con una pulizia profonda (5-6 cicli di sublimato) da concludere ad inizio agosto. In questo modo ci sarebbero almeno un giro di covata (probabilmente debilitata) prima della comparsa delle api invernali. Ovviamente non penso si possa prescindere dal nutrire abbondantemente fino ad internamento ed oltre.
Già che ci sono mi trovavo con 7 arnie (partito con 3 nuclei arrivati a metà aprile) tra i quali un nucleo preparato a fine giugno e uno sciame secondario che ha faticato per parecchio (ha perso la regina nel volo di fecondazione), ma che ora pur su 6 favi sembra abbastanza vistin forma (regina d’emergenza allevata dopo inserimento con covata da 1 giorno prelevata dalla famiglia più forte). Trattamenti in corso da 15 giorni (apiguard + apivar) e situazione tutto sommato tranquilla.
Guardo però già avanti al mio primo inverno (sperando di arrivare al meglio) ed alle strategie per curare al meglio le mie apozze il prossimo anno ed una di queste potrebbe essere il blocco di covata in quanto (apivar non mi convincono neanche un po’).
Per ora non me la sento di condannare a morte alcuna ape, per questo cerco qualche modo per farle nascere e se possibile farle vivere dignitosamente.
Ad ogni modo grazie mille per le info molto preziose, saranno sicuramente un’ottima spunto di ragionamento.
Thx
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