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consigli su terreno franco sab. argill. in tartuficoltura 
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Iscritto il: 09/08/2013, 22:58
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Mi presento sono bfelix dalle Marche e per la precisione in prossimità del lago di Fiastra in provincia di Macerata.
Vengo subito al centro della situazione che da prima reazione emotiva poteva sembrare fallimentare
poi con un discernimento razionale e ambientale potrebbe e dico potrebbe unendo le vostre conoscenze collettive evolversi alleandosi con la natura in maniera diversa.
Altra doverosa personale precisazione è che a fronte di un oneroso investimento in termini fisici di lavoro quale la recinzione di 3 ettari e la messa a dimora delle piantine e la sua custodia oltre che di denaro per averle comperate è necessario rientrare con le spese indipendentemente dalla qualità raccolta.
Da un veloce sopralluogo di una persona esperta nel 2006 e a fronte di un campione ettaro si ritiene la zona in questione idonea e per il nero e per lo scorzone.
Seminativo fino a 6 anni fa e foraggero fino a poco fa 800 mt di altezza esposizione calda sud, sud est, sud ovest un ferro di cavallo facile da raggiungere ottime pendenze ma non tali con i dovuti accorgimenti di capovoltarsi con il cingolato. Naturalmente nelle zone adiacenti e nelle medesime esposizioni c'è e lo scorzone e il nero pregiato,quastultimo molto piu' presente nei decenni scorsi tutti in simbiosi con la roverella.
Si inizia con un ettaro quello piu' lontano che chiameremo settore 3 terreno fsa franco sabbioso argilloso 50 sabbia 30 argilla limo 20 con scheletro abbondante dal 30 al 60 questi valori sono per le parti laterali e alte. Su una porzione di essa papa' nel 1986 mise giu' 50 piante è nella porzione piu' impervia facendo una buca sullo scoglio e con scarti di piantine a nero pregiato esse sono rimaste nane per 20 anni. Hanno prodotto il brumale tant’è che ero deciso di estirparle per evitare l’inquinamento del settore.
Nel 2010 arrabbiato per altre cose decido senza cognizione di causa nel mese di maggio con un decespugliatore con la doppia lama di spellicciare le piantine a terra bene all’inizio non ci volevo credere ma nel 2012-13 papà prima di natale mi ha fregato il cane e a 85 anni con il cane a cavezza è andato a curiosare e su 2-3 piante e a tirato su delle belle palle da un etto ciascuna.Non ci credevo e lo fatte analizzare da un noto Marco M della romagna ed era tutto di nero pregiato.
Intanto in quel settore le piantine della Raggi (micorrizzate al 30%) erano state messe a dimora è il 2011. Nell’2012 la custodia è consentita nel mettere 20 kg pianta di brecciolino per pacciamatura e trincia della parcella, 285 piante con sesto 6-6, a giugno estirpo la particella in quanto la vegetazione era enorme irrigazione di soccorso 3-4 litri pianta 3 volte da giugno ad agosto. Piu le dovute sarchiature a mano nei pressi delle piantine a ripulire dalle male erbe. Con la raccolta occasionale e fortuita del tartufo delle piantine vecchie faccio una sporificazione con 2 grammi di tartufo fresco a pianta (tartufi tritati finemente e lasciati macerare con dell’acqua piovana) nel mese di marzo accompagnata da una leggera sarchiatura. Nella parte centrale del settore 3 c’era qualcosa che non mi convinceva e tutt’ora non mi convince 130 piante sono prive di scheletro e la terra si ricompatta e crepa nonostante una erpicatura a 30 cm e due sarchiature a mano superficiali.
Non mi convince affatto.
Qua la struttura del terreno è piu’ prismatica che poliedrica mentre è granulare nella tartufaia con le vecchie piantine e poliedrica medio fine nelle parti alte e laterali dove lo scheletro è del 30% e oltre.
Prima di andare oltre negl’altri settori mi fermerei a riflettere su queste 130 piantine o meglio su questo leggero avvallamento.
Ovunque il ph in acqua supera 7,5 e 7,1 in kcl con i carbonati totali e attivi elevati .
La mia ignoranza mi dice questo con il senno del poi:
130 piante di roverella micorrizzate a nero e sporificate a nero al 2 anno sono su terra da scorzone.
Si potrebbe aspettare invano un risultato a nero pregiato che non arriverà quindi o si ammenda con interro di 20-30 cm del brecciolino a granulometria variabile 10-20, 15-30, 20-40 , in abbondanza circa 3 quintali pianta fino ad alterare la percentuale di terra fine con un raggio di 1,7 metri di raggio e a portare lo scheletro almeno al 30 % che oltre a pacciamare,mi evita la crepacciabilità e mi assicura che la terra non si ricompatti e si continua con la sporificazione a nero.
Ho provato a estirpare nuovamente facendo un quadrato attorno le piantine e a interrare la breccia rossa a granulometria 20 40 e di pietrisco bianco pulito 10-20.
Con l’erpice e l’estirpatore si è provato ad interrare con un modesto risultato ossia le parti piu’ piccole riescono ad interrarsi e le altre tendono a galleggiare in superfice.
Penso che un lavoro piu’ certosino si possa fare con un piccolo scavatore.
Altra possibilità è quella di aiutare la natura a fare il suo corso con una sporificazione annuale per piu’ anni con lo scorzone solegiato del posto alle piantine di 2 anni anche se micorrizzate a nero e sporificate al primo anno con il nero pregiato come già detto in precedenza
Vorrei sapere le vostre opinioni anche a riguardo e del terreno franco sabbioso argilloso che percentuale di scheletro dovrebbe avere per essere idoneo per il nero pregiato e della scorificazione con dello scorzone.
Qua l’unica cosa certa per me è l’incertezza,
confido nella vostra voglia di curiosare di osare di provare e di consigliare a riguardo visto che proprio è nell’orientamento del forum divulgare conoscenze e formare opinioni.
Grazie a quanti risponderanno e vorranno piu’ dettagli.


10/08/2013, 11:23
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Iscritto il: 07/10/2012, 23:28
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alla faccia dei consigli, Bruno :shock: !!! qui li mandi tutti in paranoia ;)


10/08/2013, 15:54
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Iscritto il: 09/08/2013, 22:58
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:D bhe mi sono impegnato ad essere chiaro per avere dei chiari parametri. Daltronde ho evitato lungaggini di domande e risposte tramite forum che a Giobbe sarebbe venuta la barba ancora piu' lunga e bianca :P per avere delle risposte immediate ed esaudienti ;)
comunque grazie che hai letto :!:


10/08/2013, 22:27
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Iscritto il: 07/11/2012, 20:47
Messaggi: 296
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Anche io ho impiantato nel 2007 circa 370 piante a scorzone e mi trovo in una situazione simile alla tua per quanto riguarda il terreno,e naturalmente privo di scheletro e tende a compattarsi e spaccarsi....negli ultimi anni sto cercando anche io di mescolare il terreno con breccino..ed in piu' da questo autunno partiro' con la sarchiatura unita ad inoculo sporale...per ora nn ho visto risultati positivi nel mio impianto che e' al suo 6°anno,devo dire che le piante stentano molto a crescere,il passo vegetativo piu' grande lo hanno fatto la primavera scorsa ma alcune nn sono cresciute molto nonostante le sarchiature che sto effettuando regolarmente,per l'inoculo usero 5 0 6 kg di tartufo fresco essiccato al sole e macinato finemente ovviamente diviso per 370 piante.nel mio caso sono stato sconsigliato ad impiantare nero pregiato anche perche nn si trova neanche in natura nella zona d'impianto.....se guardi bene negli argomenti del forum ,troverai delle foto del mio impianto,se hai tempo posta anche tu qualcosa,ci confronteremo meglio!! io sono nel lazio


11/08/2013, 11:44
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Iscritto il: 02/10/2012, 12:16
Messaggi: 3385
Località: abruzzo
Formazione: Maestro di musica
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Ciao Bfelix non vedo il motivo perche dovresti andare a spendere tutta questa energia e soldi....riguardo a metterci brecciolino e quant altro....non risolverai il tuo problema...o meglio potresti leggermente cambiarlo se il lavoro veniva fatto prima del impianto con diverse lavorazioni....ma se la tessitura e quella piu di tanto non risolverai....comunque sicuramente la natura farà il suo corso e produrrai se le piante acquistate sono chiaramente di qualità il tartufo che meglio ti si presta al tuo terreno...Saluti Tarty..... ;)

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Azienda Agricola MicoVivai
Produzione piante da tartufo certificate.
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13/08/2013, 7:26
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Iscritto il: 09/08/2013, 22:58
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vorrei rispondere a chri
se stai su una zona a vocazione scorzone e hai seguito quello che la natura attorno a te ti fa vedere sesto d'impianto,esposizione,e pianta da micorrizzare hai fatto bene.Hai fatto ancora meglio se hai preso il tartufo scorzone che è dalle tue parti per micorrizzare le piantine.
Se la tua parcella non è recintata tutti gli animali quadrupedi che si cibano di scorzone e che scorazzano nella particella e fanno la pu pu intorno alla piantina specialmente se screpaccia fanno un ottimo lavoro di sporificazione con gli aschi aperti.
Desumo che tu la parcella l'hai recintata e quindi stai dando una mano enorme alla natura con la sporificazione affinchè incrementi produzione e la sua entrata in precocità.
Purtroppo non è una scienza esatta e ci sono enormi percentuali in cui il fattore c è enorme.
Mandai i link con le foto.
AH dimenticavo io sporifico tutti gli anni.
In bocca al lupo


18/08/2013, 18:20
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Iscritto il: 07/11/2012, 20:47
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ciao Bfelix,per ora ho recintato solo con ferro spinato per nn permettere alle mucche di entrare poi se le cose andranno meglio recintero' con la rete.....quanti grammi di tartufo secco utilizzi per sporificare ogni pianta?io questanno forse sto sui 3 o 4 grammi di tartufo secco....a riguardo delle ccose fatte il piu' possibile come in natura forse uno sbaglio lho commesso,ho impiantato per meta ampianto carpini neri alternati a cerri...ma nei dintorni i carpini nn sembrano essere simbionti anche in natura....poi mettero' alcune foto.


20/08/2013, 13:59
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Iscritto il: 27/11/2012, 20:22
Messaggi: 155
Località: SPARANISE (CE)
Formazione: Perito elettrico e delle telecomunicazioni
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Ciao chri ma di quale città del Lazio sei?


20/08/2013, 15:13
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Iscritto il: 07/11/2012, 20:47
Messaggi: 296
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NANDINO82 ha scritto:
Ciao chri ma di quale città del Lazio sei?

sono della provincia di rieti,Fiamignano


20/08/2013, 15:52
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Iscritto il: 27/10/2012, 15:24
Messaggi: 609
Località: ancona
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secondo voi raga il miglior modo per fare l'inoculo sporale è facendo essiccare il tartufo e poi ridurlo in polvere?non si potrebbe anche frullare finemente e poi lasciarlo marcire in acqua che poi verrà cosparsa vicino la pianta?


20/08/2013, 16:06
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