buonasera, premetto che ho già sentito varie campane e non ho ancora capito niente, un po perchè sono duro io ed un po perchè sono ignoranti gli altri; spero di non prendermi un cicchettoper quello che sto per scrivere ma vorrei essere il più preciso possibile.
sono operaio a tempo determinato con regolare posizione inps aperta, ho come passatempo un'azienda rurale regolarmente denunciata all'usl con relativo codice di stalla, l'indirizzo è autoconsumo di carne bovina e di animali di bassa corte, vorrei vendere le eccedenze del mio lavoro e vorrei aprire la partita iva ed essere in regola, ho letto tra i quesiti di vita in campagna situazioni simili dove si dice che se rimango sotto i 7000 euro di reddito non devo tenere registri contabili ecc, ho letto che non serve avere l'iscrizione alla camera di commercio, ho letto che devo chiedere una dia al comune come inizio vendita in azienda, so che non posso avere due posizioni inps aperte, so che il mio commercialista in materia di fisco agrario non capisce un tubo e traccheggia e so che la coldiretti alla quale mi sono rivolto ha detto che ha tantissime domande di questo tipo aperte e che non c'è nessuna difficoltà mettendo però davanti a tutto la tessera associativa (sembra anche parecchio costosa) altrimenti nada; sto credendo fortemente alle spiegazioni di vita in campagna che ho fatto leggere anche al commercialista ma vorrei avere la forza ed il coraggio di andare da lui e dirgli "oggi apriamo la partita iva" senza avere l'assillo di tasse e tassine da pagare per vendere qualche coniglio ed un paio di vitelli (tutti vivi) superiori a quello che posso mettermi in tasca.
premesso questo sono qui su questo forum per chiedere consiglio e nella speranza che l'argomento possa interessare anche altri aspetto fiducioso qualche parola buona.
buona serata

scusate, operaio a tempo indeterminato