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Differenza fra Coltivatore diretto ed Impreditore agricolo ? 
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Odisseo87 mi sono stancato di ripetere le stesse cose all'infinito. Ti invito a rileggere bene la mia risposta precedente perché se continui a scrivere: "L'errore che fai è pensare che essere proprietari di un fondo che necessita di almeno 104 giornate di lavoro annue significhi automaticamente coltivare e produrre come se si fosse un CD o uno IAP.
Anche su questo ti ho già risposto:
Nell'esempio che fai abbiamo il proprietario di un fondo di 28 ettari di seminativo, che quindi necessita di almeno 104 giornate di lavoro annue per essere coltivato interamente.
Qualcuno lo obbliga a coltivare interamente i 28 ettari e ottenere 840q di prodotto?
Non mi pare.
Secondo il tuo ragionamento, chi possiede un'automobile deve fare il tassista di professione."

Cerco di rispiegartela velocemente: tu, come base del ragionamento, avevi posto il possesso del requisito oggettivo delle 104 gg. Ciò significa che il tizio in questione coltiva roba che gli fa raggiungere le 104 gg (che, quindi, sono una conseguenza di ciò che effettivamente viene coltivato). Con la tua risposta qui sopra annulli ciò che tu stesso avevi posto come dato acquisito: il possesso del requisito oggettivo delle 104 gg. Spero d'esser stato più chiaro

"Apprendo ha scritto:
soprattutto col presupposto (che poi, più in la hai chiarito ma non nella risposta che ho citato) che non si abbia altra entrata extra agricola.

Dove avrei chiarito l'assenza di altra entrata extra agricola?"

Non hai capito la mia risposta: più in la hai chiarito, dopo le mie risposte, che intendevi che c'era altra attività oltre a quella agricola ma nella tua prima risposta questo non emergeva.


13/07/2014, 15:44
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Apprendo ha scritto:
presupposto fondamentale che tu hai posto: il soggetto possiede il requisito oggettivo delle 104 gg lavorative.

Il requisito oggettivo che ho posto, riferendomi al sito dell'INPS, è l'essere proprietario di un fondo che necessita di almeno 104 giornate di lavoro annue.
Qual'è il senso di questa regola delle 104 g.l.a.?
Far sapere ad un aspirante coltivatore diretto qual'è la dimensione minima di terreno agricolo che deve possedere, in relazione al tipo di produzione che ha in mente.
Una volta entrata in possesso del terreno, questa persona è potenzialmente in grado di soddisfare il requisito dimensionale ma rimane un semplice proprietario terriero. Non c'è nessun fascicolo aziendale o piano colturale depositato.

Saluti[/quote]

Odisseo87 tu hai scritto che il tizio è in possesso del requisito oggettivo (104 gg ed 1/3 lavoro familiare) ma non di quello soggettivo (prevalenza reddito e tempo): "Hai ragione, non sono stato chiaro su questo: mi riferivo ai requisiti oggettivi.
Intendevo dire che se si possiedono i requisiti oggettivi (fabbisogno lavorativo annuo per la gestione dell'azienda), ma l'attività non è finalizzata alla vendita, viene a mancare un requisito soggettivo (prevalenza dell'attività per reddito ricavato)".
Ora: se uno scrive questo, in italiano significa che coltiva effettivamente colture che gli consentono di superare le 104 gg lavorative!!! Quindi è un dato appurato, punto!!! Questa è una condizione che hai posto tu inizialmente, concentrandoti sul requisito soggettivo (reddito).

Apprendo ha scritto:
e l'INPS ci gode ancora di più

:?: La partita IVA si apre presso L'Agenzia delle Entrate.
Non capisco cosa c'entri l'INPS.

L'apertura della P.IVA è indice di una attività di impresa agricola e quindi è prova di una attività agricola svolta non per autoconsumo o hobby.


13/07/2014, 15:54
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Bietola io i € 7000 non li ho proprio nominati. Quel limite di fatturato concerne cose differenti dall'aspetto previdenziale (INPS, e non IMPS ;) ). Cmq, se uno dai propri terreni ricava un volume d'affari inferiore ai € 7000 vuol dire che ha poca roba quindi la vedo durissima iscriversi come CD.

Se gli ispettori interpretano a loro modo, la cosa viene fuori in sede giudiziaria.

Saluti


13/07/2014, 17:30
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Iscritto il: 23/05/2014, 15:19
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Esatto :D , anche io la vedo durissima iscriversi all'IMPS con un volume di "Affari" inferiore a 7000 euro all'anno, per questo la pagina che ha linkato Odisseo87 mi ha fatto andare in confusione; se io fossi un'ispettore non saprei veramente come comportarmi in fase di accertamento ! Quella pagina a mio giudizio è da riscrivere completamente perche scritta in quel modo è ingiusta !
Andare a verificare il requisito oggettivo è un casino, in quanto per quantificare correttamente le giornate lavorative dovrei tenere in considerazione troppi parametri, a cominciare dalle attrezzature utilizzate, dal tipo di coltivazione, dall'estensione del terreno ecc.. ( per esempio mio Nonno usava solo vanga, zappa e rastrello, penso che con un Motocoltivatore le giornate lavorative si sarebbero ridotte molto ) .. ed in ogni modo penso che poche coltivazioni richiedano meno di 2 giorni a settimana di lavoro.
Mentre il requisito soggettivo è molto chiaro : ( se la maggior fonte di guadagno è l'agricoltura c'è il requisito soggettivo ) .. adesso vi propongo 2 casi :

1) Un giovane disoccupato che coltiva per 4 giorni a settimana in regime di esonero un fondo che gli frutta 4000 euro all'anno.
2) Un lavoratore con contratto a tempo indeterminato ( magari un'insegnante, che ha i pomeriggi liberi e che si può permettere attrezzature costose per facilitargli il lavoro ) che coltiva un fondo in regime di esonero per 4 giorni a settimana che gli frutta 6500 euro all'anno.

Bene, se entrambi superano le 104 giornate lavorative, il primo è un'evasore pur avendo un'introito annuale da fame !!!, mentre il secondo è in regola anche se ha magari un'introito annuale superiore ai 20000 euro all'anno !!! .. Inoltre un poveraccio che deve difendersi in sede giudiziaria la vedo dura, in quanto un avvocato costa parecchio .. per questo credo che la paginetta dell'IMPS vada riscritta, tenendo come solo requisito il volume di affari !! Questo, non solo sarebbe più giusto, ma semplificherebbe anche il lavoro degli ispettori, che a quel punto dovrebbero solamente controllare le fatture regolari ..


13/07/2014, 18:05
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Iscritto il: 27/12/2012, 13:30
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@Apprendo: Ma la tua è ottusità o ostinazione? :shock:

Apprendo ha scritto:
mi sono stancato di ripetere le stesse cose all'infinito.

Ah, tu? Beh, se non altro sei spiritoso. :lol:
Apprendo ha scritto:
tu, come base del ragionamento, avevi posto il possesso del requisito oggettivo delle 104 gg. Ciò significa che il tizio in questione coltiva roba che gli fa raggiungere le 104 gg (che, quindi, sono una conseguenza di ciò che effettivamente viene coltivato).

NO!
Cerco di rispiegartela velocemente, per l'ennesima volta. :roll:
Il requisito oggettivo che ho posto, tratto dal sito dell'INPS, è l'essere PROPRIETARIO (NON: "COLTIVATORE") di un fondo che necessita di almeno 104 giornate di lavoro annue.

L'aspirante coltivatore diretto deve, in sequenza:
1) possedere un fondo sufficientemente esteso (in modo da potergli garantire almeno 104 giornate lavorative annue) ma non eccessivamente esteso (in modo che egli possa far fronte autonomamente ad almeno un terzo del fabbisogno lavorativo annuo).
2) iscriversi come coltivatore diretto, accertati tutti i requisiti.
3) INIZIARE L'ATTIVITA' DI COLTIVATORE, impegnandosi per almeno 104 g.l.a.

Secondo il tuo ragionamento invece:
1) possedere un fondo sufficientemente esteso (in modo da potergli garantire almeno 104 giornate lavorative annue) ma non eccessivamente esteso (in modo che egli possa far fronte autonomamente ad almeno un terzo del fabbisogno lavorativo annuo).
2) INIZIARE L'ATTIVITA' DI COLTIVATORE, impegnandosi per almeno 104 g.l.a.
3) iscriversi come coltivatore diretto, accertati tutti i requisiti.

Quindi secondo te per diventare coltivatore diretto (con iscrizione presso l'INPS) bisogna già essere un coltivatore. Ti rendi conto dell'assurdità che stai dicendo?



Apprendo ha scritto:
Intendevo dire che se si possiedono i requisiti oggettivi (fabbisogno lavorativo annuo per la gestione dell'azienda), ma l'attività non è finalizzata alla vendita, viene a mancare un requisito soggettivo (prevalenza dell'attività per reddito ricavato)".
Ora: se uno scrive questo, in italiano significa che coltiva effettivamente colture che gli consentono di superare le 104 gg lavorative

Idem come sopra. Nulla da aggiungere.



Apprendo ha scritto:
L'apertura della P.IVA è indice di una attività di impresa agricola e quindi è prova di una attività agricola svolta non per autoconsumo o hobby.

Forse intendi dire che per aprire una P. IVA agricola bisogna necessariamente essere lavoratori agricoli autonomi (CD o IAP) e quindi versare i relativi contributi INPS?


13/07/2014, 18:46
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Mi è stato chiesto un chiarimento e l'ho dato.
Ora vorrei che "Apprendo" facesse lo stesso, rispondendo alla mia domanda qui sopra.
Che non abbia ancora letto il messaggio?
Beh, io non ho fretta. Attendo. :mrgreen:


15/07/2014, 15:10
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Versione 1:
Alyon ha scritto:
giovys ha scritto:
Ma se sono in regime di esonero e non supero le 104 giornate lavorative e quindi non verso contributi all'INPS, posso ugualmente vendere i miei prodotti come vendita diretta? Ovviamente aprendo partita iva.


anche io sono interessato a sapere la risposta, nessuno sa? :?:


Apprendo ha scritto:
@Alyon: [...] la risposta è si, puoi vendere i tuoi prodotti anche se non sei iscritto all'inps.




Versione 2:
Apprendo ha scritto:
se poi quello che non autoconsumo lo vendo abitualmente mi devo aprire la mia bella P.IVA e l'INPS ci gode ancora di più

Apprendo ha scritto:
L'apertura della P.IVA è indice di una attività di impresa agricola


Visto che io sarei "poco addentro alla questione" rinnovo ad Apprendo l'invito a fare chiarezza sull'argomento, magari in un'apposita discussione, per non andare off-topic.


26/07/2014, 10:11
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Versione 1: è possibile vendere i propri prodotti agricoli senza essere iscritto all'INPS
fisco-in-agricoltura-f46/esenzione-dall-obbligo-di-iscrizione-all-inps-t75116.html



Versione 2: NON è possibile vendere i propri prodotti agricoli senza essere iscritto all'INPS


26/07/2014, 10:19
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Salute gente. Sono mancato per un po', non ho avuto molto tempo per entrare. Mi sono dovuto rileggere le ultime risposte, avevo quasi dimenticato la discussione :) Rileggendo mi rendo conto che è proprio un problema di comprensione del linguaggio e non lo risolvo ripetendo le stesse cose cento volte.
odisseo87 ha scritto:

Apprendo ha scritto:
tu, come base del ragionamento, avevi posto il possesso del requisito oggettivo delle 104 gg. Ciò significa che il tizio in questione coltiva roba che gli fa raggiungere le 104 gg (che, quindi, sono una conseguenza di ciò che effettivamente viene coltivato).

NO!
Cerco di rispiegartela velocemente, per l'ennesima volta.
Il requisito oggettivo che ho posto, tratto dal sito dell'INPS, è l'essere PROPRIETARIO (NON: "COLTIVATORE") di un fondo che necessita di almeno 104 giornate di lavoro annue.


E vediamo che c'è scritto sul sito dell'INPS:

Definizione : Sono piccoli imprenditori che si dedicano direttamente ed abitualmente alla manuale coltivazione dei fondi , in qualità di proprietari, affittuari, usufruttuari, enfiteuti. e/o all'allevamento e attività connesse (artt. 1 e 2 L. 1047/57 , come integrati e modificati dalla L 9/63).
I REQUISITI OGGETTIVI:
il fabbisogno lavorativo necessario per la gestione dell'azienda non deve essere inferiore a 104 giornate annue ( art. 3L. 9/63) il nucleo coltivatore diretto deve far fronte autonomamente ad almeno un terzo del fabbisogno lavorativo annuo occorrente per la gestione dell'azienda ( art. 2 L. 9/63).

Ora, scrivere "essere proprietario di un fondo che necessita di almeno 104 gg lavorative annue" significa che quel fondo, per le colture che ci sono, sviluppa più di 104 gg lavorative cioè, la determinazione di quelle 104 gg avviene in funzione di quello che uno ci coltiva effettivamente. Dalla tua risposta invece viene fuori chiaramente che secondo te il requisito delle 104 gg viene determinato in funzione della superficie:
odisseo87 ha scritto:
L'aspirante coltivatore diretto deve, in sequenza:
1) possedere un fondo sufficientemente esteso (in modo da potergli garantire almeno 104 giornate lavorative annue) ma non eccessivamente esteso (in modo che egli possa far fronte autonomamente ad almeno un terzo del fabbisogno lavorativo annuo).
2) iscriversi come coltivatore diretto, accertati tutti i requisiti.
3) INIZIARE L'ATTIVITA' DI COLTIVATORE, impegnandosi per almeno 104 g.l.a.

L'estensione, con la determinazione delle 104 gg, non centra nulla naturalmente: con 2 ettari di vigneto sarei iscrivibile mentre con 2 ettari di frumento duro non ti iscrivono nemmeno se li preghi in ginocchio.
Se poi, secondo te, uno acquista o affitta mettiamo 3 ettari di vigneto per non coltivarli (anche qui la vedo durissima :D ) allora da quei vigneti non ricaverà alcun reddito, nessuna prevalenza per cui nessun obbligo di iscrizione: nel caso in cui l'INPS dovesse convocarti per un accertamento gli dimostrerai che hai comprato 3 ettari di vigneto ma non li coltivi ( :shock: ).

Siccome la stella polare del ragionamento è sempre stata quella del possesso del requisito delle 104 gg ciò significa che uno effettivamente ci coltiva specie che necessitano di più di 104 gg ecco perché si da per scontato che ciò che possiedi te lo coltivi.


26/07/2014, 18:28
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odisseo87 ha scritto:
Quindi secondo te per diventare coltivatore diretto (con iscrizione presso l'INPS) bisogna già essere un coltivatore. Ti rendi conto dell'assurdità che stai dicendo?


Scusa ma ci fai o ci sei? Si da per scontato che se si parla di CD e di requisiti per diventarlo sto tizio le terre che possiede se le coltivi!! Ricordandoti che tutta sta discussione, tra l'altro, era partita da una altro requisito e cioè quello soggettivo della prevalenza del reddito!!! Dando per assunto (da te) che il tizio in questione possedesse il requisito delle 104 gg (ti rimando alle risposte precedenti per capire osa significa "possedere il requisito delle 104 gg lavorative annue).


26/07/2014, 18:41
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