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Aspetti fiscali per un novizio in agricoltura. 
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Iscritto il: 17/06/2008, 19:01
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Da qualche mese ho acquistato un terreno con vigneto, sto cercando di coltivarlo nella speranza di recuperare almeno le innumerevoli spese che comporta questo tipo di coltivazione.

Sono a digiuno per quanto riguarda gli aspetti fiscali a cui vado incontro, tenendo presente che io sono un lavoratore dipendente e che questa attività agricola la svolgo nel tempo libero e senza altra manodopera.

Tralasciando l'irpef sulle rendite dominicali-agrarie e l'ici a cui ho già provveduto, ho bisogno di aiuto per altri aspetti da me non conosciuti.

Mi è stato consigliato di aprire la partita iva altrimenti non potrei vendere il raccolto, e a questo ho provveduto. Poi mi è stato detto che se non supero i 7000 euro di vendita (non mi è chiaro se imponibile o compreso di iva) non avrei dovuto preoccuparmi di altro se non di pagare l'ici e l'irpef come sopra.

Sebbene ci vuole qualche mese per portare a termine la eventuale vendita, inizio a pensare che probabilmente potrei superare la soglia di 7000 euro, e qui comincio già a preoccuparmi a cosa andrei incontro. Per esempio, quest'anno anche se supero i 7000 euro sarei tenuto a portare la contabilità? L'eventuale iscrizione alla camera di commercio sarebbe da farsi immediatamente o comunque dall'anno che verrà?

Mi sapete spiegare in poche righe un po le varie casistiche?

Grazie e un saluto a tutti i partecipanti del forum.
Ciao!


17/06/2008, 19:18
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Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
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Ciao Roberto,
qualche informazioni la trovi qui:
http://www.agraria.org/estimo%20economia/notizielegali/ivaagricola.htm
Ti consiglio comunque di rivolgerti a qualche associazione di categoria (CIA, Coldiretti) dove sicuramente sapranno darti le informazioni necessarie.
Ciao, Marco

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17/07/2008, 17:29
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Iscritto il: 22/05/2008, 15:13
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robertostar ha scritto:
Da qualche mese ho acquistato un terreno con vigneto, sto cercando di coltivarlo nella speranza di recuperare almeno le innumerevoli spese che comporta questo tipo di coltivazione.

Sono a digiuno per quanto riguarda gli aspetti fiscali a cui vado incontro, tenendo presente che io sono un lavoratore dipendente e che questa attività agricola la svolgo nel tempo libero e senza altra manodopera.

Tralasciando l'irpef sulle rendite dominicali-agrarie e l'ici a cui ho già provveduto, ho bisogno di aiuto per altri aspetti da me non conosciuti.

Mi è stato consigliato di aprire la partita iva altrimenti non potrei vendere il raccolto, e a questo ho provveduto. Poi mi è stato detto che se non supero i 7000 euro di vendita (non mi è chiaro se imponibile o compreso di iva) non avrei dovuto preoccuparmi di altro se non di pagare l'ici e l'irpef come sopra.

Sebbene ci vuole qualche mese per portare a termine la eventuale vendita, inizio a pensare che probabilmente potrei superare la soglia di 7000 euro, e qui comincio già a preoccuparmi a cosa andrei incontro. Per esempio, quest'anno anche se supero i 7000 euro sarei tenuto a portare la contabilità? L'eventuale iscrizione alla camera di commercio sarebbe da farsi immediatamente o comunque dall'anno che verrà?

Mi sapete spiegare in poche righe un po le varie casistiche?

Grazie e un saluto a tutti i partecipanti del forum.
Ciao!

Gentile Roberto
sottoscrivo in pieno il precedente consiglio del bravissimo Marco.
E, quantunque non sia esperto della materia fiscale, mi permetto di segnalarTi alcune mie preliminari considerazioni.
A Nella Tua, dici di essere un lavoratore dipendente e dappoi di aver aperto una partita iva quale, presumo, coltivatore diretto. Ho seri dubbi che, specie da un punto di vista giuslvoristico, ciò sei corretto. Specie se Tu sia un dipendente pubblico. Usualmente l'una esclude l'altra ed anzi, potrebbe costituire ragione e motivo di procedimento disciplinare se non comunicata nei modi e nelle forme di legge.
B Sempre nella Tua, Tu dici che intendi vendere il prodotto del Tuo lavoro agricolo. Ma prima di ciò, spero e mi auguro Ti sia messo in regola con la normativa igienico sanitaria. La quale, come tutti sanno, oggi è realmente stringente e complessa.
Mi auguro, comunque, che Tu riesca a coronare il Tuo sogno.
In bocca al lupo.
Se hai altri dubbi scrivi e scrivi
Per altri

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avv. Ivano Cimatti


25/08/2008, 17:58
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Cari amici, innanzitutto vorrei precisare che essendo possessore di un pezzeto di terreno agricolo sarebbe un peccato lasciarlo abbandonato.
Nel mio tempo libero lo coltivo per vendere il raccolto, ma solo perchè non potrei consumare da solo tutta la frutta.
Sono un lavoratore dipendente non pubblico, e nessuno mi vieta di coltivare il mio terreno e di vendere il raccolto. Non mi sembra ci siano delle leggi a riguardo, non faccio concorrenza alla società per cui lavoro.
Se mi sconsigliate, io abbandono tutto, tanto la fatica non viene affatto ricompensata dai pochi spiccioli che si ricavano.
Un saluto a tutti voi.
Ciao.


28/08/2008, 13:45
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Iscritto il: 17/06/2008, 19:01
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Marco ha scritto:
Ciao Roberto,
qualche informazioni la trovi qui:
http://www.agraria.org/estimo%20economia/notizielegali/ivaagricola.htm
Ti consiglio comunque di rivolgerti a qualche associazione di categoria (CIA, Coldiretti) dove sicuramente sapranno darti le informazioni necessarie.
Ciao, Marco


Ciao Marco, quel link riporta ad una legge vecchia, infatti dal 2007 dovrebbe essere in vigore un altro sistema che cambia i limiti del fatturato e delle pratiche burocratiche da svolgere.


28/08/2008, 13:57
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Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
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Grazie per la segnalazione. Ho provveduto ad aggiornare in base alla normativa entrata in vigore il 1 gennaio 2007.
Ciao, Marco

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28/08/2008, 14:54
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Iscritto il: 31/03/2009, 17:46
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ciao Roberotstar , se vendi prodotti in modo occasionale ( e il parametro dell'occasionalità è di difficile interpretazione) potresti anche evitare di aprire partita iva emettendo semplice ricevuta con codice fiscale per poi dichiarare il reddito come Reddito Diverso nel modello Unico . Ma dai volumi di cui mi parli credo sia necessaria l'apertura di P.I. e l'iscrizione entro 30 gg alla Camera di commercio con versamento annuale di € 88,00 a titolo di tassa di concessione .
Per quanto riguarda Inps dovresti essere esonerato poichè versi già i contributi come dipendente e vige il divieto della doppia imposizione
In base ai volumi d'affari ( al netto di Iva) conseguiti rientri nei regimi Iva :
< 7.000 € regime di esonero con l'unico obbligo di farsi fare autofattura da chi acquista ( se in possesso di P.I.) o di annotare con semplici ricevute le vendite a privati ( che potrebbero tornare utili in caso di controllo) . Ovviamente da presentare Modello Unico

> 7.000 € regime speciale Iva con obbligo di tenuta contabilità e liquidazione Iva trimestrale in base a percentuali di compensazione ( iva da pagare = Iva vendite * %compensazione )

ciao


31/03/2009, 19:11
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Iscritto il: 17/06/2008, 19:01
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Ciao Daniel, ricapitolando:


DanielInderst ha scritto:
Ma dai volumi di cui mi parli credo sia necessaria l'apertura di P.I. e l'iscrizione entro 30 gg alla Camera di commercio con versamento annuale di € 88,00 a titolo di tassa di concessione .


Essendo il volume di vendite inferiore alla cifra di 7000 euro, mi era stato detto che non era necessaria l'iscrizione alla CCIA, la quale scattava dall'anno successivo in caso il volume di affari fosse risultato superiore ai 7000 euro.

DanielInderst ha scritto:
< 7.000 € regime di esonero con l'unico obbligo di farsi fare autofattura da chi acquista ( se in possesso di P.I.) o di annotare con semplici ricevute le vendite a privati ( che potrebbero tornare utili in caso di controllo) . Ovviamente da presentare Modello Unico
ciao


Perchè presentare il modello unico se come lavoratore dipendente posso consegnare il più semplice 730?
Da quello che ho capito, chi non supera i fatidici 7000 euro (con autofattura da parte del compratore), non ha obblighi di registrazioni, quindi presumo e deduco che non debba essere costretto a presentare il modello unico. Anche perchè le imposte sarebbero da pagare in base alle rendite agrarie e dominicali che si può fare con il 730.

Adesso tu mi stai mettendo parecchi dubbi sulla faccenda.

Mi sapresti indicare dove poter reperire maggiori informazioni riguardo alle problematiche fiscali sui proprietari di terreni agricoli?
Grazie e ciao............


01/04/2009, 12:53
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Ciao ,
L'iscrizione CCIIA è indipendente dal volume d'affari ma è obbligatoria nel momento in cui apri una partita Iva

Scusa ma non mi ricordavo del rapporto di lavoro dipendente , certo puoi adempiere a denunciare terreni e fabbricati con il 730 .

Fonti normative :
Art 32 - art 55 Tuir
Art 34 e 34 bid Testo unico Iva
Questo come principi di base in termini di Imposte sui redditi e Iva . Per qunato riguarda gli innumerevoli aspetti fiscali che si annidano nelle singole situazioni è necessario valutare in modo specifico ,

ciao


01/04/2009, 13:33
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Iscritto il: 31/03/2009, 17:46
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Attenzione : Se hai partita Iva e denunci un reddito Agrario + dominicale superiore a 200 € ( ora non ho sottomano la cifra esatta ma credo che sia all'incirca questa) devi presentare il Modello Unico . Di base il Modello unico è obbligatorio per possessori di Partita Iva .
ciao


01/04/2009, 13:35
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