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Valdarnesi Vs. Valdarno: confronto e discussioni infinite 
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Cari amici,
oramai da tempo qui (e non solo) vengono portate avanti molte discussioni su queste due razze italiane.
ho pensato di creare una discussione dove si possa apertamente prendere delle posizioni, parlare dei propri allevamenti, chiarire incertezze sulle due razze, e sopratutto postare foto.
Valdarnese Vs. Valdarno...quale la migliore..quale l'originale...quale la regina???


29/02/2012, 1:04
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Tosco hai avuto un'ottima idea, succederà come sempre un macello, ma dai almeno ci divertiamo ;) , allora io sono un Fan della Valdarno, e qui dirò i motivi, è la razza autoctona per eccellenza, questa razza è sempre stata presente fin dall'antichità nelle valli dell'arno, e un po' in tutta la toscana, ( su questa razza ci ho fatto anche la tesina d'esame di stato) è secondo me una razza completa,buona ovaiola, polli di medie dimensioni, a lento accrescimento, pero con carni di qualità eccezionali, per me è una delle razze più belle in assoluto per portamento colore, è la mia razza per eccellenza, poi dico qualcosa della valdarnese, razza abbastanza recente rispetto alla valdarno, è il risultato dell'incrocio di polli autoctoni, con galli e galline di razze estere, è quella più diffusa sul territorio ed è abbastanza allevata, non è riconosciuta dalla Fiav, mentre la valdarno si, è anche questa una razza abbastanza completa anche se come produzioni di uova la valdarno siamo leggermente superiori, mentre per la carne come quantità di sicuro ne fa più la valdarnese,
Saluti Leonardo.
Questo è il mio gallo Non è un gran che la coda soprattutto è quasi a scoiattolo, e non è proprio in taglia, ha preso S90, però questo è l'unico della covata dell'anno scorso accettabile quindi è il mio riproduttore.


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29/02/2012, 16:34
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Bel gallo e bell'intervento ;)


29/02/2012, 19:59
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sul fatto che la valdarnese bianca abbia avuto contatti con razze asiatiche sono d'accordo, che la valdarno sia il prototipo di pollo autoctono no. vorrei ricordare che l'attuale valdarno è stata ricostituita, e che in essa c'è ben più di qualche goccia di sangue di razze straniere. inoltre descrizioni accurate di allevamenti di valdarnese bianca nella regione del chianti e del valdarno si trovano fin dallaprima metà del novecento, presto metterò on line anche documentazione in tal senso. come si fa a dire che è meno autoctona della valdarno nera? Della Valdarnese per lo meno si può dire che pur se inquinata geneticamente è sempre e costantemente stata diffusa nel valdarno nel corso degli ultimi 100 anni, della Valdarno non si può certo dire altrettanto! Era estinta, virtualmente, ed è stata ricostituita da Fabrizio Focardi con l'aiuto di Mario (del nostro forum) e di altri appassionati a partire da alcuni polli a piumaggio nero trovati in zona, uniti a Bresse e Castigliana. Ne esiste un ceppo più antico, in Emilia, vecchio di 60 anni, che però a causa dell'inincrocio presenta difetti fisici ricorrenti (es. mancanza di un bargiglio nei galli). direi quindi che parlare di una razza più pura dell'altra, o meglio più autoctona, qui, è come cercare l'impossibile.

_________________
Andrea Mangoni
Ciao a tutti, gente!


29/02/2012, 20:22
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Trovo estremamente interessante tutto questo.
Su questo forum, come già detto nel mio post di apertura di discussione, ne parliamo spesso di questo argomento, ma secondo me mancava un luogo dove poter raggruppare le nostre idee.
Io allevo solo Livorno, ma da anni sento il desiderio di mettere su un piccolo allevamento di Valdarno: non nego che il fascino del "gallo nero" e la sua spiccata rusticità mi metta in condizione di scegliere questa razza alla Valdarnese.
inoltre la Valdarnese la trovo spesso legata alle varie agrarie e consorzi..e questo mi fa pensare (magari sbagliando) che abbia un aspetto molto più commerciale... un pò come la famigerata "livornese" distribuita un pò ovunque e nettamente diversa dalla Livorno standard (massa decisamente superiore e minore produzione di uova).
Ho visto che esistono vere e proprie "tifoserie" per l'una o l'altra razza.
Il mio "schierarmi" non è certo radicale e si basa soltanto su un'aspetto estetico e sulla rusticità dell'animale.
E voi????


01/03/2012, 15:19
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Riguardo alla rusticità mi sa che la Valdarnese è nettamente più rustica della Valdarno .
Cosa intendi per rusticità?

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Dobbiamo avere più coraggio di guardare la realtà, così ci farà meno paura. Alessio Z.

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01/03/2012, 15:29
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alessiozanon ha scritto:
Riguardo alla rusticità mi sa che la Valdarnese è nettamente più rustica della Valdarno .
Cosa intendi per rusticità?

Animale con minori pretese alimentari.
Animale con maggiore adattabilità al clima.
Animale con maggiore capacità di adattamento agli ambienti dove vive.
Animale con maggiore resistenza alle malattie.
Animale che sa adattarsi e resistere.
e animale che (forse) si rifà di più ad un concetto di autoctonicità (nonostante in questo caso entrambi abbiano avuto sangue diverso per essere create o ricreate).


01/03/2012, 16:31
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Un contributo sulla Valdarnese, di qualche anno fa (2006).

Pollo di razza Valdarnese bianca
Riferimenti a un pollo con penne bianche e tarsi fortemente pigmentati di giallo, allevato nel Valdarno superiore, si perdono nel tempo.
Questo pollo era conosciuto per la sua rusticità, per essere ribelle alla clausura e soprattutto per la sua carne soda e gustosa. Inizialmente descritto come appartenente alla varietà bianca della razza Valdarno, nel corso del Novecento ha subito prima interventi di incrocio e successivamente di selezione, allo scopo di eliminare le componenti genetiche
di altre razze (Livornese bianca in particolare).
Anche se le prime notizie bibliografiche con la denominazione di Valdarno bianca, risalgono all’inizio del secolo scorso, la segnalazione più significativa è quella relativa alla partecipazione alla Mostra Avicola di Cremona del 1953 che costituì il primo vero riconoscimento ufficiale come razza a sé stante. In realtà proprio negli anni cinquanta la Valdarnese bianca raggiunse in effetti il massimo della sua produttività e notorietà grazie in particolare alla costituzione del “Gruppo Avicolo del Valdarno”, con il contemporaneo avvio di un piano di selezione della razza sotto il controllo dell’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura di Arezzo e con il successivo contributo delle ricerche del prof. Quilici condotte presso la Stazione Sperimentale di Pollicoltura di Rovigo.
Gli agricoltori ricordano che in quegli anni nei mercati più importanti del Valdarno si commercializzassero mediamente ogni settimana, con la denominazione “pollo novello”, 20.000-30.000 polli di questa razza destinati ai mercati di Milano, Roma, Genova e Firenze, paragonando il costo di un pollo almeno alla retribuzione giornaliera di un operaio.
Negli anni sessanta in concomitanza con la drastica riduzione dei contratti di mezzadria e con il progressivo espandersi dell’avicoltura intensiva, iniziò il declino dell’allevamento della Valdarnese bianca, aggravato dalla crisi gestionale del Gruppo Avicolo del Valdarno e dalla ripresa dell’allevamento rurale della Livornese, favorito dal più facile reperimento dei pulcini prodotti da incubatoi specializzati del Nord Italia.
L’anno successivo, dopo nove anni di vita, il Gruppo Avicolo del Valdarno cessa la propria attività (Pignattelli, 2001).
Negli anni settanta la consistenza della razza sembra drasticamente ridotta anche per effetto di interventi di incrocio con altre razze.
Tuttavia alcuni allevatori della zona hanno continuato, anche se spesso su piccola scala e a livello familiare, ad allevare questo tipo di polli col preciso scopo di mantenere una tradizione ben radicata e con la preoccupazione di garantire la sopravvivenza della razza. Questo atteggiamento ha ricevuto recentemente attenzione da parte delle pubbliche amministrazioni, prima di tutto con l’inserimento del “pollo del Valdarno” nell’Elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Toscana (D.Lgs. n. 173/98, art. 8 - Decreti MIPAF n. 350/99); nel 2000 poi, grazie all’iniziativa dell’Associazione Coltivatori Custodi, che ha trovato il necessario supporto finanziario e il coordinamento delle attività nell’ARSIA, è stato elaborato in collaborazione con le Università di Firenze e Milano il Progetto “Riconoscimento, salvaguardia e valorizzazione del pollo del Valdarno”, finalizzato a valutare la possibilità di rilancio di questa pregiata produzione locale, perfettamente inserita nel territorio di origine e di conservazione di germoplasma autoctono; inoltre, nel 2003 la razza Valdarnese bianca è stata iscritta nel Repertorio regionale delle risorse genetiche autoctone animali della Toscana (LR 50/97 Tutela delle risorse genetiche autoctone) come razza autoctona a rischio di estinzione.
È stato creato il presidio Slow food e registrato da parte dell’Associazione Coltivatori Custodi, un marchio volontario con relativo disciplinare di produzione, marchio che recentemente è stato ceduto al Consorzio del pollo del Valdarno, costituito per una più efficace salvaguardia della sua tipicità e per l’ottenimento del marchio DOP.
L’atto più recente è rappresentato, nel corso del 2005, dalla costituzione del Registro Anagrafico presso l’Associazione Allevatori della provincia di Arezzo.

Risorse genetiche animali autoctone della Toscana
A.R.S.I.A. Regione Toscana – luglio 2006
M. Gualtieri, Dipartimento di Scienze zootecniche, Università di Firenze
P. Pignattelli, Presidente Zoo.Bio.Di.
A. Cristalli, Veterinario

http://www.pollodelvaldarno.it/valdarnesebianca.pdf

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01/03/2012, 16:43
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Si si Andrea hai pienamente ragione, io mi basavo sulla storia, nell'antichità la valdarno era più presente ma dico anni e anni fa prima del 1900 che ha una storia più antica, poi ora come ora è una razza totalmente ricostruita, non c'è dubbio, poi volevo spendere due parole sulla rusticità, con la valdarno un grosso problema è la consanguineità, animali con problemi di mole e non solo, la valdarnese ha un più ampio spettro di variabilità, quindi anche per questo più resistente,
Saluti Leonardo.


01/03/2012, 20:12
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Non posso che apprezzare questo 3D,si parla di razze del mio territorio :mrgreen: mi piace la valdarnese in ogni sua caratteristica sia morfologica che di attitudine ed è una razza che mi stò accingendo ad allevare con convinzione, tuttavia vorrei spezzare una lancia a favore della valdarno nera che, seppur ricostruita morfologicamente, porta sangue di animali senesi (probabili residui meticciati di valdarno originale)e della bresse francese che a suo tempo fu ricostruita proprio dalle valdarno, non è pura, non è stabile ma qualche gene del ceppo originale toscano, con molta probabilità, c'è e quindi a mio avviso, vale la pena continuare a selezionarla e migliorarla. Dubito fortemente, ma è un mio punto di vista opinabilissimo, che il vero "gallo nero" sia stato un valdarno, se si osserva con attenzione la morfologia del simbolo storico , il dorso e la linea ricorda più quella di un livornese, quindi non lo ricondurrei al territorio del "gallo nero" (del resto denominato "gallo nero" a seguito della antica leggenda nella diatriba tra senesi e fiorentini e non alla presenza di galli neri autoctoni) ma piuttosto al basso valdarno, quindi quello che io penso è che entrambe le razze siano da valorizzare, una da stabilizzare e migliorare (valdarno) l'altra già stabile ma migliorabile (valdarnese) e da buon toscano autoctono non posso che tifare per entrambe.... :mrgreen:


01/03/2012, 23:59
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