Salve a tutti!
Sono Alessandra, mi sono appena iscritta perchè molto bisognosa di aiuti e consigli dato che ho comprato una grande casa con 9 ettari di terra nella provincia di Prato.
E' stata una scelta assai meditata, ma la realizzazione di un sogno di sempre. Vorrei riuscire col tempo a vivere di ciò che tutto questo "ben di dio" mi può offrire. Piano piano vi parlerò di tutti i miei progetti, ma per il momento vorrei sapere se tra voi c'è qualcuno esperto di PERMACOLTURA dato che vorrei coltivare la terra secondo questi principi. Io mi sto documentando da autodidatta, ma mi sarebbero utilissimi consigli da chi ne sa più di me o meglio ancora già la pratica.
Per adesso vi saluto in attesa di vostre notizie

Cara Alessandra,
benvenuta nel forum di agraria.org
Qualche appassionato di permacultura c'è nel forum.
Ciao,
Marco

Ho dovuto cercare il significato di permacultura, con sorpresa ho scoperto che è esattamenete cosa da sempre ho sognato e che da una decina di anni stò attuando nel limite delle mie possibilità.

E' la più grande soddisfazione che abbia mai avuto.
Cerco in effetti di operare in modo che anche senza di me il più possibile le cose avviate possano sopravvivere.
Non posso che augurarti di riuscirci, per me rappresenta la ragione di vita e che vita!.
Saluti Sergio

Grazie Sergio per l'incoraggiamento!
Adesso però mi servirebbe qualche consiglio pratico su come iniziare. Ad esempio: tutt'intorno alla casa, disabitata ormai da 20 anni (per fortuna!), i rovi sono i padroni indiscussi, credo che sia necessario ripulire anche per capire cosa c'è sotto, ma nello stesso tempo vorrei farlo disturbando il meno possibile il microcosmo che si è creato lì sotto. Mio marito ha iniziato con il decespugliatore, ma non vorrei che fosse un metodo troppo invasivo. Nella permacoltura le piante infestanti sono determinanti non vanno estirpate ma soltanto controllate al momento della semina perchè, in questo delicato momento, sarebbero competitive con le coltivazioni alle quali "ruberebbero" le sostanze nutritive, ma quando le piante coltivate si sono rinforzate, le infestanti vanno lasciate perchè a quel punto non solo non sono più competitive, ma proteggono le piante dai parassiti e magari imèpediscono il radicarsi di infestanti più forti. Questa è la teoria, è ciò che ho letto e mi affasciana perchè lo trovo molto sensato e produttivo in una prospettiva lungimirante, ma come devo comportarmi con i miei rovi in questa fase iniziale? Devo raderli al suolo o soltanto sfoltirli e soprattutto con quale sistema? Dovrei forse preferire le capre al decespugliatore per far sì che il cerchio si chiuda in maniera naturale?
Insomma, come potete ben capire, sono proprio ai fondamentali quindi ogni suggerimento è ben accetto...

Intanto più rovi belli e grassi ci sono e meglio è il terreno.
Chi ha scritto il libro, penso per mangiare passi al supermercato
Invece, dato che voi siete al punto in cui mi sono trovato 11 anni fa, al momento vi toccano alcune infrazioni alla regola.
Naturalmente piccole infrazioni.
Io ho cominciato con il decespugliatore, e molto a mano falcetto. E' vero che noi dobbiamo cercare di fare condividere il più possibile l'esistente con quanto vogliamo aggiungere, però in una distesa di rovi, oltre alle more, qualche lumaca, ecc non viene fuori.
Quindi i rovi vanno contenuti. Io ne ho fatto dei mucchi allungati (non brucio mai, compro il letame "bio" e poi brucio il concime potenziale che ne deriva dalla decomposizione?) fatti i mucchi se abbiamo tempo per un paio di anni marciranno, altrimenti, io ho il trinciasermenti e li trituro facendone del concime.

I rovi, non mollano, ricresceranno quanto prima, non resta quindi, dato che non uso diserbanti ne prodotti chimici, o con apposite pinze in modo da estirparne anche il colletto, oppure metodo più soft li si mettono in concorrenza con altre specie.
Per esempio prato da sfalciare per un paio di anni, si perdono e noi passiamo oltre.
Altra soluzione si tengono a freno per un certo tempo fino a che piante (fruttiferi, ecc) ombreggiandoli li controllano nella crescita, ecc.
Teoria, i rovi vanno sterminati o quasi, altrimenti non si mangia su tale territorio.

Siamo noi gli intrusi, quindi visto che vogliamo mangiare dobbiamo in qualche modo infrangere l'equilibrio.
Buon lavoro.
Sergio

Sarebbe meglio continuare la discussione in altra sezione e con un suo titolo ben chiaro per non rimanere isolati, benvenuti anche da parte mia Mario

Grazie Mario per il suggerimento. Appena avrò un pò di tempo darò un titolo più specifico a questa discussione che mi preme molto affinchè chiunque è interessato possa partecipare.
Ale

Perfetto ci sono diversi amici interessati come te, con cui scambiare le proprie opinioni e alcuni video molto stimolanti, saluti, Mario