La muta può essere totale quando tutto il piumaggio viene rinnovato, o parziale quando il rinnovamento è limitato solo ad alcune regioni del corpo: testa, collo, parte delle ali.
Alle nostre latitudini di norma la muta ha luogo tra settembre e ottobre e il nuovo abito ha una durata massima di 22 mesi. Può verificarsi eccezionalmente anche in anticipo, luglio-agosto, o più tardi, dicembre-gennaio.
Se interviene in luglio, la muta precoce ha una durata molto lunga, se interviene in gennaio la muta tardiva ha una durata assai breve perché generalmente è parziale.
Non bisogna confondere una caduta di penne con una muta vera: può essere il risultato di stress dovuti a una serie di fattori non sempre accertabili.
La muta non è mai simultanea in tutto il corpo, ma graduale: le prime penne a cadere sono quelle della testa e del collo, cui seguono quelle del petto, del dorso, dell’addome, delle ali e della coda. Quando tutte le remiganti primarie sono rinnovate, la muta ha termine.
Nei soggetti a elevata deposizione la muta è più breve poiché si rinnovano contemporaneamente più remiganti. Nei soggetti a mediocre deposizione la muta è sempre più lunga. Inoltre la durata varia da soggetto a soggetto in relazione soprattutto alle condizioni di salute e alla robustezza.
La prima muta di norma si verifica al termine del primo anno di vita, però la sua comparsa è subordinata alla data di nascita. Le galline nate a dicembre o nei primi mesi dell’anno, compiono la prima muta non al compimento del 1° anno di vita, ma pochi mesi dopo l’inizio della deposizione.