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Varietà di lamponi adatte a ph 7.5 - 8? 
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Salve, in attesa di poter fare le analisi dei suoli che possiedo, mi affido alla carta dei suoli della Regione Emilia Romagna - che dice che il PH della mia zona dovrebbe essere tra i 7.2 ed i 7.5 - ed all'analisi fatta da un vicino che ha un terreno di ph 8.

Posto che spero che quest'ultimo abbia un terreno molto modificato dal vigneto che vi è stato impiantato per secoli, rispetto a quelli attorno, mi domandavo se fra le varietà di lamponi oggi in commercio ve ne siano che si adattano a terreni così lontani dal ph 6.5-6.8 nel quale vengono coltivati normalmente: qualcuno sa cortesemente dirmi se vi siano varietà più adatte di altre a suoli con ph tanto alto?

Ringrazio anticipatamente chi vorrà aiutarmi!


09/11/2019, 15:00
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Puoi sempre cambiare il pH.


09/11/2019, 18:07
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Posto che non sono un super esperto di queste colture, mi sono documentato e non credo - ma sono prontissimo a ricredermi se qualcuno mi spiega che si può fare - che si riesca efficacemente ad acidificare un'area di 1500 mq se il ph è tanto distante da quello necessario come sembra in questo caso. Inoltre, anche riuscendo ad acidificare tanto il terreno ed in modo sufficientemente duraturo (con costi che non rendano antieconomica la coltivazione) resta il problema dell'acqua, che ben difficilmente non sarà basica quanto il terreno.. ed annaffiando quanto queste colture necessitano, in una zona per di più aerata (l'area è ventosa, anche se il mio terreno è riparato, si asciuga comunque rapidamente), si ripropone da capo il problema.

Non solo insomma dovrei trovare un modo efficace, duraturo ed economico di acidificare 1500 mq, ma dovrei trovare il modo d acidificare anche l'acqua che uso per l'irrigazione... Sono aperto a tutto, del resto sono qui per imparare, ma ho bisogno che qualcuno
1) mi confermi che si riesce a fare in maniera abbastanza duratura e senza spendere troppi soldi e tempo
2)mi spieghi se e come possa procedere.

Grazie mille a tutti coloro che vorranno aiutare!




11/11/2019, 1:29
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Con quel ph l unica alternativa è il fuorisuolo.


11/11/2019, 7:23
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paolosame ha scritto:
Con quel ph l unica alternativa è il fuorisuolo.



L'idea di impiantare questa coltivazione mi viene dal fatto che un vicino - in un terreno a circa un km dai miei - li coltivava con grande successo (12q.li/anno in 1200 mq di impianto), in pieno campo, annaffiandoli con l'acqua del suo pozzo, senza neanche decantarla, senza aggiungerci niente, senza aver minimamente ritoccato il ph del terreno: lo spiego giusto per dimostrare che non sono il pazzo che vuole impiantare una coltivazione in un luogo assolutamente inadatto, sto facendo delle valutazioni per capire come abbia fatto lui e quindi se e come possa fare io.

Per questo - sapendo del ph 8 misurato dal laboratorio in un terreno vicino e sapendo che un altro vicino coltivava, come ho detto sopra, i lamponi, senza applicare nessun accorgimento (ed anche in maniera Bio certificata) - mi era venuto spontaneo domandarmi se esistano varietà di lamponi che ben si adattino anche a ph sui 7,5-8: escludete questa ipotesi?


PS: in settimana mi dovrebbero arrivare le cartine tornasole e quindi saprò finalmente che ph hanno i miei terreni (sì, a questo punto mi è montata la curiosità e li testo tutti!)


11/11/2019, 20:49
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A un km di distanza il ph può cambiare. Io ho terreni adiacenti con variazione di ph pari a 1.se vuoi fare qualcosa fai a ali da un laboratorio per capire oltre al ph, il calcare, la tessitura e la sostanza organica


12/11/2019, 8:38
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Nel frattempo ho studiato, mi sono documentato ed ho trovato coltivazioni con ph 7,7 con buone rese e addirittura biologiche (seguite e documentate da università, non racconti di paese), con l'unico limite che ospitano solo varietà unifere (Tulameen, Malling Promise, Malling Exploit, Niniane Rubaca, Radboud): il prossimo passo sarà - spero!! - trovare varietà rifiorenti che resistono a detto ph.

Del resto credo di aver capito che il problema del ph sia da porre in rapporto con esposizione, ventosità e gelate invernali e quindi se questi fattori sono ridotti si può riuscire ad avere buone rese anche con ph 7,7: ho un campo piano in mezzo al bosco, con esposizione sud, posizione naturalmente riparata dal vento (dal bosco circostante), temperature miti in inverno e pensavo di provare a fare lì l'impianto, e di metterci anche le api (per le quali pure stavo cercando una posizione riparata e ben esposta).

Cosa ne pensate? Dite che le mie valutazioni sul rapporto fra ph, ventosità, esposizione e gelate siano corrette?


14/02/2020, 13:40
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Sez. Suini
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Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
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Per favore, evita di colorare il testo, non che sia proibito, ma certe tonalità possono essere fastidiose alla vista.
Grazie per la comprensione.

_________________
L'esperto è una persona che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori.(Niels Bohr)
Più la caduta di un Impero è vicina, più le sue leggi sono folli. Cicerone


14/02/2020, 14:51
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Kaazorro ha scritto:
Nel frattempo ho studiato, mi sono documentato ed ho trovato coltivazioni con ph 7,7 con buone rese e addirittura biologiche (seguite e documentate da università, non racconti di paese), con l'unico limite che ospitano solo varietà unifere (Tulameen, Malling Promise, Malling Exploit, Niniane Rubaca, Radboud): il prossimo passo sarà - spero!! - trovare varietà rifiorenti che resistono a detto ph.

Del resto credo di aver capito che il problema del ph sia da porre in rapporto con esposizione, ventosità e gelate invernali e quindi se questi fattori sono ridotti si può riuscire ad avere buone rese anche con ph 7,7: ho un campo piano in mezzo al bosco, con esposizione sud, posizione naturalmente riparata dal vento (dal bosco circostante), temperature miti in inverno e pensavo di provare a fare lì l'impianto, e di metterci anche le api (per le quali pure stavo cercando una posizione riparata e ben esposta).

Cosa ne pensate? Dite che le mie valutazioni sul rapporto fra ph, ventosità, esposizione e gelate siano corrette?

Non bisogna valutare solo il ph, ma anche tessitura e calcare. Di sicuro con un ph così non farai un granchè di lamponi. Se vuoi farli ti conviene in fuori suolo.


15/02/2020, 1:07
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paolosame ha scritto:
Kaazorro ha scritto:
Nel frattempo ho studiato, mi sono documentato ed ho trovato coltivazioni con ph 7,7 con buone rese e addirittura biologiche (seguite e documentate da università, non racconti di paese), con l'unico limite che ospitano solo varietà unifere (Tulameen, Malling Promise, Malling Exploit, Niniane Rubaca, Radboud): il prossimo passo sarà - spero!! - trovare varietà rifiorenti che resistono a detto ph.

Del resto credo di aver capito che il problema del ph sia da porre in rapporto con esposizione, ventosità e gelate invernali e quindi se questi fattori sono ridotti si può riuscire ad avere buone rese anche con ph 7,7: ho un campo piano in mezzo al bosco, con esposizione sud, posizione naturalmente riparata dal vento (dal bosco circostante), temperature miti in inverno e pensavo di provare a fare lì l'impianto, e di metterci anche le api (per le quali pure stavo cercando una posizione riparata e ben esposta).

Cosa ne pensate? Dite che le mie valutazioni sul rapporto fra ph, ventosità, esposizione e gelate siano corrette?

Non bisogna valutare solo il ph, ma anche tessitura e calcare. Di sicuro con un ph così non farai un granchè di lamponi. Se vuoi farli ti conviene in fuori suolo.


Interessante valutazione la tua: devo ammettere che nella ricerca che cito il calcare attivo dei terreni di prova non è menzionato (anche se nelle deduzioni poi scrivono che deve essere massimo 5-6%), mentre la struttura del terreno è descritta ricca di sabbia e di materie organiche (3,5%)

Nei miei terreni ho calcare attivo attorno al 6%, sostanza organica poco sotto il 4% e struttura abbastanza sciolta. Cosa ne pensi?


15/02/2020, 15:58
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